Poesie e villotte: il Friuli
Vorrei essere scrittore di musica
Pier Paolo Pasolini poeta dei suoni
Martedì 24 novembre 2015 ore 21
Unipol Auditorium – Via Stalingrado 37, Bologna
Poesie e villotte: il Friuli
MARIO BRUNELLO – GIUSEPPE BATTISTON – GLAUCO VENIER
Martedì 24 novembre 2015, presso l’Unipol Auditorium di Via Stalingrado 37, la serata dedicata a “Poesie e villotte: il Friuli” costituirà l’appuntamento conclusivo della rassegna “Vorrei essere scrittore di musica”: Pier Paolo Pasolini poeta dei suoni. Ideata da Fondazione Musica Insieme e realizzata grazie a Gruppo Unipol, la rassegna è inserita nel progetto speciale Più moderno di ogni moderno - Pasolini a Bologna. Per l’incontro dedicato al Friuli, luogo dell’infanzia e dell’adolescenza di Pasolini, Mario Brunello sarà affiancato proprio da due acclamati artisti friulani, l’attore Giuseppe Battiston, volto fra i più noti della cinematografia e del teatro italiano, e il pianista e compositore jazz Glauco Venier. L’ingresso al concerto è gratuito, fino ad esaurimento dei posti disponibili.
Protagonista di film di successo, tra cui Pane e tulipani (2000), Agata e la tempesta (2004), La tigre e la neve (2005), Il comandante e la cicogna (2012), Giuseppe Battiston inizia però la sua carriera come attore teatrale, vincendo nel 1986 il premio Ubu per la rappresentazione Petito Strenge. Vincitore di due David di Donatello come miglior attore non protagonista, sarà la voce dell’uomo d’affari nel film d’animazione Il Piccolo Principe (2015). Primo artista italiano a vincere il Concorso “Čajkovskij” di Mosca, Mario Brunello è invitato dalle più prestigiose orchestre, tra cui London Symphony, Münchner Philharmoniker, NHK Symphony di Tokyo, Filarmonica della Scala, Accademia di Santa Cecilia, collaborando con direttori quali Gergiev, Pappano, Temirkanov, Chailly, Muti, Gatti. Si dedica a progetti alternativi, collaborando con Paolo Fresu, Stefano Benni, Moni Ovadia. Formatosi presso il prestigioso Berklee College of Music di Boston, Glauco Venier ha collaborato con i più importanti esponenti del jazz internazionale, esibendosi nei teatri più prestigiosi, quali il Musikverein di Vienna, il Barbican Centre di Londra, l’Olympia di Parigi, la Fenice di Venezia. Ha inciso il progetto Antiche danze, ispirato a musiche della tradizione popolare colta del Friuli.
Giuseppe Battiston è la voce ideale per i versi che Pasolini scrisse nell’amatissimo dialetto friulano, come Poesie a Casarsa (1942), salutate dal grande critico Gianfranco Contini con entusiasmo come «prima accessione della letteratura “dialettale” all’aura della poesia d’oggi». Per la lettura delle liriche pasoliniane Mario Brunello ha esplorato la musica tradizionale friulana, la villotta in particolare, un “cjandit lusôr inocent” (“una luce candida e innocente”), come amava definirla Pasolini. «La scoperta di una tradizione verace – spiega Mario Brunello – come quella del dialetto, che Pasolini trasformò in un motivo di espressione, non si limita a una rappresentazione del ‘piccolo territorio’, ma coglie la profondità che la gente che vive in quel piccolo territorio può esprimere attraverso la propria lingua». Insieme a Brunello, il pianista jazz Glauco Venier, friulano anch’egli, eseguirà improvvisazioni e arrangiamenti ispirati appunto alla tradizione popolare. «Per il Friuli, dove i canti sono spesso basati sulla ripetizione di poche semplici formule – commenta Mario Brunello – abbiamo pensato ad uno sguardo contemporaneo attraverso l’improvvisazione jazzistica».