Il Siegfried secondo Vick debutta Teatro Massimo
Il regista: “Gli eroi wagneriani raccontano passioni e sconfitte della vita quotidiana”
Nuova grande produzione: è il terzo atto del Ring partito nel 2013, a gennaio il Götterdämmerung
Negli intervalli cene ispirate a Wagner, nel programma di sala un “fotoromanzo” delle opere precedenti
Leggi/scarica il "fotoromanzo" del Ring
PALERMO. È un Siegfried letto con uno sguardo contemporaneo quello che debutta venerdì 18 al Teatro Massimo di Palermo per la regia di Graham Vick – uno dei protagonisti della scena internazionale, pluripremiato, celebre per il suo approccio innovativo alla lirica – e direttore Stefan Anton Reck, che al Massimo è stato direttore musicale dal 1999 al 2003, dopo essere stato dal 1997 al 2000 assistente di Claudio Abbado, e oggi riconosciuto tra i massimi conoscitori della musica di Mahler e della seconda Scuola di Vienna. Una nuova produzione del Teatro Massimo, un Siegfried concepito proprio per la città di Palermo a partire dallo spazio del Teatro, in cui gli eroi wagneriani diventano personaggi quotidiani alle prese con passioni, delusioni, angosce, e in cui lo spartiacque della vita è quello tra potere e amore.
Siegfried è un adolescente inquieto, Mime (che lo ha cresciuto in assenza dei genitori) è un padre di famiglia che porta avanti la vita tra affanni e preoccupazioni, il drago con cui Siegfried si batte eroicamente è un carrello elevatore rosso, sulla scena – a significare il mondo corrotto – c’è una discarica di spazzatura ed elettrodomestici vecchi in mezzo a una foresta rappresentata da una scena sghemba. “I personaggi di Wagner – spiega Vick – sono personaggi del quotidiano. Per chiunque abbia una famiglia il Ring è la storia più semplice del mondo. Basta seguire le ascese e le cadute, i momenti belli e quelli di crisi di una famiglia, e già si capisce tutta la regia; è tutto chiaro e aperto come dentro le favole”.
Un grande evento: cinque ore di spettacolo, spezzato da due intervalli durante i quali (per chi lo vorrà) sarà servita in Sala Pompeiana una cena dedicata a Wagner e al suo soggiorno in Sicilia, tra sapori tedeschi e mediterranei.
Siegfried è la terza parte della monumentale Tetralogia di Wagner (il Ringdes Nibelungen) composta durante ben 26 anni, dal 1848 al 1874. Il Teatro Massimo la propone nell’ambito di un progetto di vaste dimensioni iniziato nel 2013 in coincidenza con il bicentenario della nascita del compositore tedesco e che ha riscosso un grande successo di pubblico e critica. Le prime due parti sono andate in scena nel 2013: Das Rheingold (L’Oro del Reno) e Die Walküre (La Valchiria), sempre per la regia di Vick . A Das Rheingold l'Associazione nazionale critici musicali ha assegnato il Premio Abbiati quale miglior spettacolo del 2013. Nel programma di sala, su iniziativa di Vick, si trova un “riassunto” delle due opere precedenti concepito come un fotoromanzo: la trama delle due opere è ripercorsa attraverso fotografie dove i personaggi “parlano”, proprio come in un fumetto.
Il 28 gennaio il Teatro inaugurerà la sua stagione 2016 con il quarto e ultimo atto del Ring con la regia di Graham Vick:Götterdämmerung (Crepuscolo degli dei).
Per allargare al massimo la partecipazione a questa grande festa wagneriana, il Teatro Massimo ha varato pacchetti speciali per le due opere.
Per coloro che volessero rivedere le due opere precedenti, giovedì 17 e sabato 19 la proiezione integrale e gratuita delle due opere nella Sala Onu del Teatro Massimo: giovedì 17 dalle 15 alle 18 L’Oro del Reno, e dalle 18.30 alle 22.30 La Valchiria; sabato 19 dalle 10.30 alle 13.30 L’Oro del Reno e dalle 14 alle 18 La Valchiria.
Siegfried
Seconda giornata della sagra scenica Der Ring des Nibelungen (L’anello del Nibelungo), in tre atti
Musica e libretto Richard Wagner
Direttore Stefan Anton Reck
Regia Graham Vick
Scene e costumi Richard Hudson
Azioni mimiche Ron Howell
Lighting designer Giuseppe Di Iorio
Assistente alla regia Lorenzo Nencini
Scenografo e costumista collaboratore Mauro Tinti
Assistente alle scene Giacomo Campagna
Assistente ai costumi Elena Cicorella
Personaggi e interpreti
Siegfried Christian Voigt
Mime Peter Bronder
Wanderer (Wotan) Thomas Gazheli
Alberich Sergei Leiferkus
Fafner Michael Eder
Erda Judit Kutasi
Brünnhilde Meagan Miller
Stimme des Waldvogels Deborah Leonetti
Orchestra del Teatro Massimo
MIMI
Daniela Allotta, Valeria Almerighi, Valentina Apollone, Mirco Arizzi, Rocco Buttiglieri, Marco Canzoneri, Livia Cintioli, Marzia Coniglio, Giuseppe Conti, Giulia Cutrona, Gabriella D’Anci, Arianna D’Arpa, Salvatore De Franchis, Jaen Feist, Desy Gialuz, Diletta Giannola, Dario Leone, Valentina Lo Duca, Alberto Maggiore, Oriana Martucci, Cinzia Mazzi, Luigi Milazzo, Sergio Modica, Hsaddak Munì, Sabrina Pecoraro, Ennio Pontorno,
Giuseppe Randazzo, Angela Ribaudo, Simone Ruggiero, Marcella Vaccarino
Nuovo allestimento del Teatro Massimo
Parrucche Audello (Torino)
Durata dello spettacolo: 5 ore con due intervalli
18, 20, 23, 27, 29 dicembre 2015
Stefan Anton Reck – Direttore
Ha studiato pianoforte, filosofia e storia dell’arte alla Hochschule für Musik e all’Università di Friburgo. Trasferitosi a Berlino prosegue i suoi studi laureandosi presso la Hochschule der Künste nel 1986. Nel 1985 vince in Italia il primo Concorso Internazionale di Direzione d’Orchestra “Arturo Toscanini” e in seguito il Primo Premio al Concorso Internazionale “Gino Marinuzzi”. Nel 1987 e nel 1990 riceve una borsa di studio dal Tanglewood Music Festival per seguire i corsi di Seiji Ozawa e Leonard Bernstein; dal 1997 al 2000 è stato l’assistente di Claudio Abbado, iniziando la collaborazione con Wozzeck al Festival di Salisburgo.
Dal 1999 al 2003 è Direttore musicale al Teatro Massimo di Palermo. Nel gennaio 2001 inaugura la stagione del Teatro Massimo di Palermo con una nuova produzione di Lulu di Berg. Sempre a Palermo dirige Moses und Aron di Arnold Schönberg e il concerto La memoria dell’offesa con musiche di Ullmann e Schönberg e con Harvey Keitel come narratore.
Numerosi i concerti con Orchestre National de France, Orchestre National de Montpellier, Orchestre Philharmonique de Strasbourg, Tokyo Philharmonic Orchestra, Tokyo Symphony Orchestra, Orchestra Nazionale della RAI di Torino, Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia di Roma; e numerose le opere, con significativi titoli del repertorio romantico e del Novecento, dirette all’Opera di Lipsia, alla Semperoper di Dresda, alla Bayerische Staatsoper di Monaco, alla Los Angeles Opera, alla Staatsoper di Amburgo, al New National Theatre Tokyo, al Teatro San Carlo di Napoli, al Teatro Comunale di Bologna, al Maggio Musicale Fiorentino.
Grande successo hanno ottenuto i suoi più recenti impegni in Italia: L’olandese volante firmato da Yannis Kokkos al Teatro Comunale di Bologna e al Teatro San Carlo di Napoli, Eine florentinische Tragödie e Gianni Schicchi al Teatro Regio di Torino.
È riconosciuto a livello internazionale come profondo conoscitore della musica di Mahler e della seconda Scuola di Vienna. Recentemente ha deciso di affiancare all’attività direttoriale quella espositiva: nel 2014 il Palazzo delle Arti di Napoli ha allestito una sua mostra: “Pittura. Suono, Gesto, Segno”, a cura di Francesco Gallo e Marcello Palminteri, con contributi di Pierre Boulez e Alan Gilbert.
Graham Vick – Regista
È direttore artistico della Birmingham Opera Company e lavora nei più importanti teatri d’opera con i maggiori direttori d’orchestra, tra i quali Muti, Levine, Haitink, Gergiev, Runnicles, Ozawa e Mehta.
È stato direttore di produzione alla Scottish Opera (1984-1987) e al Festival di Glyndebourne (1994-2000). Tra i numerosi riconoscimenti ottenuti, gli è stato attribuito sei volte il Premio Abbiati dall’Associazione Nazionale Critici Musicali, e ha ricevuto il South Bank Show Award per l’opera nel 1999 e nel 2002. È Chevalier de L’Ordre des Arts et des Lettres, Honorary Professor of Music alla University of Birmingham ed è attualmente Visiting Professor di Opera Studies alla Oxford University.
Le sue produzioni wagneriane comprendono Die Meistersinger von Nürnberg a Londra, Parsifal a Parigi, Tristan und Isolde a Berlino e il Ring des Nibelungen a Lisbona e a Palermo. Tra le opere di Verdi affrontate ricordiamo Macbeth e Otello al Teatro alla Scala di Milano, Falstaff a Londra, Don Carlo a Parigi, Rigoletto a Madrid, Barcellona, Palermo e Firenze. Ha realizzato la regia di Die Zauberflöte per il Festival di Salisburgo, della trilogia Mozart-Da Ponte per il Festival di Glyndebourne e Mitridate a Londra e a La Coruña.
Ha curato la regia delle prime esecuzioni assolute di Outis di Berio al Teatro alla Scala e di Mittwoch aus Licht di Stockhausen a Birmingham. Altri progetti recenti e futuri comprendono Chovanščina di Mussorgsky e The Ice Break di Tippett per la Birmingham Opera Company, L’inganno felice per il Rossini Opera Festival di Pesaro, Le Roi Arthus di Chausson a Parigi, La fanciulla del West al Teatro alla Scala, la prima assoluta di Morgen und Abend di Haas al Covent Garden di Londra, Aufstieg und Fall der Stadt Mahagonny di Weill all’Opera di Roma e Death in Venice di Britten a Berlino.
Nel 2009 gli è stato conferito il titolo di Commander of the Order of the British Empire.
Richard Hudson – Scene e costumi
Nato nello Zimbabwe, si è formato alla Wimbledon School of Art. Ha disegnato scene e costumi per il Festival di Glyndebourne, il Covent Garden, la Metropolitan Opera di New York, il Teatro alla Scala, il Maggio Musicale Fiorentino, l’English National Opera, la Scottish Opera, la Kent Opera, Opera North, la Wiener Staatsoper, tra gli altri. Ha lavorato inoltre per l’Aldeburgh Festival, il Royal Ballet, la Royal Shakespeare Company, il National Theatre, la Royal Court, l’Almeida e il Young Vic. Nel 1988 ha vinto l’Olivier Award per gli spettacoli all’Old Vic, e per The Lion King ha ricevuto un Tony Award nel 1998. È Royal Designer for Industry (RDI). Nel 2003 ha vinto la medaglia d’oro della Quadrenniale di Praga per le scene, e nel 2005 gli è stata conferita la laurea honoris causa dall’Università del Surrey. Tra gli spettacoli più recenti ricordiamo The Nutcracker (American Ballet Theatre), Romeo and Juliet (National Ballet of Canada), Le Coq d’or e La Bayadère (Royal Danish Ballet), Das Rhinegold e Die Walküre (Teatro Massimo di Palermo), Versailles (Donmar Warehouse), Yumé (Opéra di Reims),Peter Grimes (Opéra di Lione), La traviata (Grange Park), The Sleeping Beauty (American Ballet Theatre alla Metropolitan Opera di New York e alla Scala) e Morgen und Abend (Royal Opera House).
Ron Howell – Azioni mimiche
Laureatosi alla London School of Contemporary Dance, è membro fondatore della Arc Dance Company. Con la compagnia da lui fondata, The Dance Collective, si dedica a sviluppare il proprio lavoro come coreografo focalizzando sul teatro e sulla danza moderna astratta.
Nel corso di più di vent’anni ha lavorato per i più importanti teatri d’opera, incluso il Teatro alla Scala di Milano, il Metropolitan Opera di New York, la Royal Opera House Covent Garden di Londra, il Teatro Mariinsky di San Pietroburgo, la Lyric Opera di Chicago. Nel 2007 ha lavorato con Placido Domingo al Teatro Real di Madrid per Tamerlano di Händel, produzione che nel 2010 è stata ripresa alla Royal Opera House Covent Garden. Ha lavorato con i più affermati registi, tra i quali Francesca Zambello, Peter Stein, Keith Warner e Graham Vick, con il quale collabora da più di diciotto anni. Tra i direttori con i quali ha collaborato ricordiamo Sir Bernard Haitink, Valery Gergiev, James Levine, Riccardo Muti e Vladimir Jurowski. È Associate Director e Movement Director & Choregrapher presso la Birmingham Opera Company, dopo essere stato Associate Director al Festival di Glyndebourne e alla Royal Opera House Covent Garden.
Giuseppe Di Iorio – Lighting Designer
Formatosi alla Guildhall School of Music & Drama di Londra, dal 1992 è impegnato nell’opera, nella danza e nel teatro di prosa, affrontando un ampio repertorio che va dal barocco all’età contemporanea. Altrettanto ampia è la lista dei teatri dove ha svolto il suo lavoro che, oltre a comprendere tutti i principali palcoscenici inglesi – fra cui la Birmingham Opera Company, per la quale ha illuminato spettacoli in spazi non convenzionali – annovera anche il Teatro Mariinsky di San Pietroburgo, i teatri di Göteborg e Malmö, il Festival di Salisburgo, il Teatro Regio di Torino, l’Opera di Roma, il Teatro Massimo di Palermo. Dedica parte della sua carriera anche alla realizzazione di scenografie, soprattutto per opere liriche.
Christian Voigt – Siegfried (tenore)
Ha studiato all’Università Hanns Eisler a Berlino, sua città natale, con Heinz Reeh e Dietrich Fischer-Dieskau. Nel 1995 ha vinto il VI Concorso Internazionale Mozartiano di Salisburgo. Ha seguito master class di Peter Schreier, Josef Protschka, Kurt Equiluz, Wolfram Rieger e René Kollo. La sua carriera è iniziata nel 1997 alla Schubertiade di Feldkirch, dove torna regolarmente.
Dal 2008 fa parte del Teatro di Friburgo, dove ha cantato con grande successo Siegmund in Die Walküre e Siegfried in Siegfried e in Götterdämmerung, ruolo quest’ultimo che ha cantato anche in occasione del suo debutto nel 2011 all’Opéra Bastille sotto la direzione di Philippe Jordan. Per il ruolo di Siegfried in Götterdämmerung la rivista Opernwelt lo ha nominato giovane cantante dell’anno 2009/10.
Ha lavorato tra gli altri con direttori quali Nikolaus Harnoncourt, Philippe Herreweghe, Adam Fischer, Gerd Albrecht, Constantin Trinks e con registi quali Calixto Bieto, Udo Samel, Frank Hilbrich, Hans-Peter Lehmann.
Nel 2013 ha debuttato in Lohengrin e Parsifal a Friburgo e in Tristan und Isolde a Oldenburg. Tra gli impegni recenti e futuri ricordiamo Siegfried a Pechino nel 2014, Lohengrin a Rennes nel 2015 e Siegfried a Lipsia nel 2016.
Peter Bronder – Mime (tenore)
Dopo gli studi alla Royal Academy of Music di Londra e al National Opera Studio inizia la sua attività di solista al Festival di Glyndebourne e alla Welsh National Opera cantando molti ruoli principali del repertorio lirico italiano nonché Die Zauberflote, Così fan tutte, Evgenij Onegin, Die Fledermaus e Der Rosenkavalier (un tenore italiano).
Nel Regno Unito collabora inoltre con la Royal Opera House Covent Garden, con la English National Opera, con Opera North e con la Scottish Opera.È tornato come artista ospite alla Welsh National Opera in Iphigenie en Tauride, nelle produzioni di Peter Stein di Falstaff e Peter Grimes, e a Glyndebourne come protagonista in Idomeneo e La clemenza di Tito.Ha cantato al Teatro alla Scala di Milano, alla Bayerische Staatsoper di Monaco, alla Netherlands Opera, a La Monnaie di Bruxelles e alla San Francisco Opera, all'Opera di Stoccarda. Il suo debutto americano è stato come Mime in Siegfried con la Cleveland Orchestra e come Dottor Cajus in Falstaff alla Metropolitan Opera.
Ha un vasto repertorio concertistico e ha collaborato con direttori quali Sir Richard Armstrong, Sir Andrew Davis, Sir Colin Davis, Christoph von Dohnanyi, Rafael Fruebeck de Burgos, Sir John Eliot Gardiner, Bernard Haitink, Richard Hickox, James Levine, Sir Charles Mackerras, Sir Roger Norrington, Antonio Pappano e Sebastien Wiegle.
Tra i suoi impegni futuri: Elektra a Bari, Salome al Teatro Municipal di Sao Paulo, Mime in Siegfried al Liceu di Barcelona, La dama di picche alla English National Opera e Wozzeck a Francoforte.
Thomas Gazheli – Il Viandante (basso-baritono)
Nato a Karlsruhe, ha iniziato la sua educazione musicale con lo studio della tromba e del violino, prima di avviarsi al canto presso la Hochscule di Francoforte e di concludere gli studi a Monaco con Josef Metternich.
È regolarmente ospite dei principali teatri e sale da concerto internazionali. Di recente ha cantato Der fliegende Holländer alla Semperoper di Dresda, all’Opera di Copenaghen, all’Opera Nazionale di Budapest, all’Opera di Montreal, allo Staatstheater di Wiesbaden, all’Opera di Atene e al National Center for Performing Arts di Pechino; Salome all’Opera di Bonn, Fidelio (Don Pizarro) all’Opéra Royal de Walloniea Liegi, Elektra a Detroit, Rigoletto al Saarlandisches Staatstheater di Saarbrücken, Alzira al Festival del Sud Tirolo.
Nel corso della sua carriera ha lavorato con direttori quali Paolo Arrivabeni, Constantinos Carydis, Paolo Carignani, Daniel Harding, Gustav Kuhn, Riccardo Muti, Günter Neuhold, Gianandrea Noseda, Stefan Anton Reck, Donald Runnicles, Ulf Schirmer, Stefan Soltesz, Konstantin Trinks, Marcello Viotti, Walter Weller, Keri-Lynn Wilson, e con registi quali Peer Boysen, Luc Bondy, Robert Carsen, Hugo de Ana, Giancarlo del Monaco, Werner Düggelin, Claus Guth, Christoph Loy, Vera Nemirova, Graham Vick e Herbert Wernicke.
Prossimamente sarà impegnato come Alberich in una produzione del Ring al New National Theatre di Tokyo, in Der Zwerg al Teatro San Carlo di Napoli, in Die Zauberflöte (Oratore) alla Semperoper di Dresda, in La Gioconda e Tristan und Isolde al NCPA di Pechino.
Sergei Leiferkus – Alberich (basso-baritono)
Cantante tra i più noti, si è esibito alla Royal Opera House Covent Garden, alla Staatsoper di Vienna, all’Opéra Bastille di Paris, al Teatro alla Scala di Milano, alla Deutsche Oper di Berlin, alla San Francisco Opera e alla Metropolitan Opera e ai festival di Edimburgo, Bregenz, Salisburgo e Glyndebourne. Ha cantato con direttori quali Claudio Abbado, Valery Gergiev, Lorin Maazel, James Levine, Bernard Haitink,Vladimir Ashkenazy, Zubin Mehta, Riccardo Muti, Seiji Ozawa, Kent Nagano, Leonard Slatkin, Vladimir Jurowski, Kurt Masur e Sir Georg Solti.
Il suo repertorio include più di cinquanta ruoli. Di recente ha debuttato in La piccola volpe astuta a Glyndebourne, in A Dog’s Heart di Alexander Raskatov (ruolo composto per lui) a Lione e Amsterdam. Altri impegni recenti e futuri includono Guillaume Tell, La piccola volpe astuta e Senza sangue di Peter Eötvös ad Amburgo e la ripresa di A Dog’s Heart all’Opera Nazionale di Amsterdam. In concerto, ha eseguito Boris Godunov con l’Orchestra of the Age of Enlightenment a Londra e a Budapest, Il cavaliere avaro e Rheingold con la London Philharmonic, Francesca da Rimini a Darmstadt, ha partecipato allo Schleswig-Holstein Festival e al Beethoven Festival di Varsavia, e ha cantato con la Philadelphia Orchestra, la MDR Sinfonie-Orchestra a Lipsia e Dresda e con la Münchener Kammerorchester. Tra le circa quaranta incisioni discografiche realizzate, l’integrale delle Canzoni di Mussorgsky ha ricevuto il Cannes Classical Award e il Diapason d’Or del 1997.
Michael Eder – Fafner (basso)
Il suo repertorio comprende ruoli di basso quali Sarastro (Die Zauberflöte), Pogner (Die Meistersinger von Nürnberg) e il Dottor (Wozzeck).
Nato a Vienna, ha studiato al Conservatorio della sua città natale e ha poi continuato gli studi con Eike W. Schulte. Divenuto membro della Deutsche Oper di Berlino, vi ha interpretato ruoli quali Falstaff (Die lustigen Weiber von Windsor), Osmin (Die Entführung aus dem Serail), e, sotto la direzione di Christian Thielemann,Fafner (Siegfried) e il sacerdote nella produzione di Moses und Aron con la regia di Götz Friedrich.
Dal 2005/06 fa parte dell’ensemble della Semperoper di Dresda e canta come ospite nei maggiori teatri tedeschi: Bayerische Staatsoper, Semperoper, Deutsche Oper am Rhein. Tra i ruoli interpretati, Kothner in Die Meistersinger von Nürnberg, Kaspar in Der Freischütz, La Roche in Capriccio, Baron Ochs in Der Rosenkavalier, Waldner in Arabella, Don Magnifico in La Cenerentola, König Heinrich in Lohengrin.
Nel 2013 ha interpretato Rocco in Fidelio al Festival di Edimburgo. Al Teatro Massimo di Palermo ha interpretato il Diavolo in Svanda Dudák nel 2014.
Judit Kutasi - Erda (contralto)
Nata a Timisoara, si è laureata all’Università di Oradea e alla Gheorghe Dima Academy of Music in Romania, e ha preso parte a master class di Fabio Luisi, Brigitte Fassbaender, Ann Murray, Francisco Araiza e Cristoph Loy. Attualmente è membro dell’Opera di Zurigo, dove ha interpretato Der fliegende Holländer , Die Zauberflöte , La dama di picche , Falstaff (Quickly), Lucia di Lammermoor , Salome , La fanciulla del West , Die Frau ohne Schatten di Strauss, Julietta di Martinu e Die Meistersinger von Nürnberg di Wagner.
In patria ha già interpretato i ruoli della Strega in Dido and Aeneas , Berta in Il barbiere di Siviglia , Nel suo repertorio da concerto include Messiah di Händel, il Magnificat di J. S. Bach, i Requiem di Mozart e Verdi e Alexander Nevsky di Prokofiev. È vincitrice di numerosi premi in concorsi internazionali, tra i quali nel 2012 il primo premio al Concorso Internazionale Vox Artis.
Al Teatro Massimo di Palermo ha interpretato Ulrica in Un ballo in maschera (2015).
Meagan Miller – Brünnhilde (soprano)
Acclamata per i colori ricchi della sua voce, debutta con successo sui più importanti palcoscenici, in un repertorio che spazia da Mozart a Strauss, Verdi e Wagner. La sua presenza scenica, le sue intelligenti interpretazioni e il suo repertorio vario sono stati applauditi in palcoscenici quali la Bayerische Staatsoper, la Deutsche Oper di Berlino, la Staatsoper di Amburgo, il New National Theatre di Tokyo, il Metropolitan di New York e la Staatsoper di Vienna, tra gli altri.
Nella stagione 2014/15 ha debuttato a Boston in Die tote Stadt di Korngold, ha cantato il ruolo del titolo nella versione da concerto di Ariadne auf Naxos alla Deutsche Oper di Berlino, opera che ha poi portato in tournée con l’Opera di Lipsia al Festival di Pechino e in Polonia.
Recentemente ha debuttato in Die Frau ohne Schatten al Metropolitan di New York, e ha cantato Sieglinde in Die Walküre con la Bamberg Symphony al Festival di Lucerna. È tornata alla Staatsoper di Vienna per Ariadne auf Naxos.
Si appresta a debuttare diversi importanti ruoli wagneriani: Senta in Der fliegende Holländer, Elsa in Lohengrin, Brünnhilde in Siegfried, oltre a la Contessa in Capriccio di Strauss, Heliane in Das Wunder der Heliane di Korngold e Marta in Tiefland di d’Albert.
Tiene regolarmente recital e concerti, e ha interpretato in prima assoluta diversi pezzi composti per lei. Diplomata alla Juilliard School, è vincitrice di numerosi premi, tra i quali nel 2010 il Robert Launch Memorial Award della Wagner Society di New York e nel 2008 il George London/Kirsten Flagstad Award.
Deborah Leonetti – Stimme des Waldvogels (soprano)
Nata a Zurigo, intraprende a soli cinque anni lo studio del violino e del pianoforte e si avvicina al canto entrando a far parte di un coro di voci bianche. Nel 2001 si iscrive alla Hochschule für Musik und Theater Zürich e studia canto con Lena Hauser. Consegue il diploma nel 2008. Partecipa a varie masterclass tra le quali con Jill Feldmann, Elizabeth Hynes, Sylvia Geszty, Margreet Honig, Sonia Ganassi, Wessela Zlateva, Luciana Serra e Renato Bruson.
È vincitrice di concorsi e borse di studio, tra i quali la borsa di studio offerta da David Zinman, direttore della Zürcher Tonhalle, per il concorso Aspen Music Festival and School (2006), durante il quale ha l’opportunità di lavorare ed esibirsi con rinomati direttori d’orchestra e registi come Julius Rudel, James Conlon e Edward Berkeley. Fa le prime esperienze di palcoscenico in collaborazione con la Hochschule für Musik und Theater di Zurigo e al Teatro Sperimentale di Spoleto.
In stagioni più recenti ha cantato all’Opera di Basilea. Ha poi interpretato Lauretta in Gianni Schicchi al Teatro Coliseu du Porto e Kate Pinterton in Madama Butterfly all’Opera di Nizza. Debutta Pamina in Die Zauberflöte a Koblenz e Norina in Don Pasquale all'Opera di Basilea.