Diego Fasolis
Riconosciuto nel mondo come uno degli interpreti di riferimento per la musica storicamente informata, unisce alla versatilità e al virtuosismo un rigore stilistico apprezzato dal pubblico e dalla critica internazionali che lo seguono nei maggiori festival europei ed americani oltre che tramite registrazioni radiofoniche, televisive e discografiche diffuse a livello globale ed insignite dei più ambiti riconoscimenti della stampa specializzata (più di 120 produzioni edite dalle maggiori case discografiche internazionali). Ha studiato organo con Eric Vollenwyder, pianoforte con Jürg von Vintschger, canto con Carol Smith e direzione con Klaus Knall al Conservatorio e alla Musikhochschule di Zurigo, ottenendo quattro diplomi con distinzioni; si è poi perfezionato in organo e improvvisazione a Parigi con Gaston Litaize e in prassi esecutiva antica a Cremona con Michael Radulescu. Ha conseguito diversi premi e riconoscimenti internazionali, tra cui il primo premio al Concorso musicale di Stresa, il primo premio e la borsa di studio della Fondazione Migros-Göhner e del Hegar Preis, e finalista del Concorso di Ginevra. Iniziata la carriera negli anni Ottanta come concertista d’organo, dopo centinaia di concerti in cui ha eseguito più volte le opere integrali di Bach, Buxtehude, Mozart, Mendelssohn, Franck e Liszt, ha proseguito l’attività come direttore musicale. In tale veste è stato nominato nel 1993 Direttore stabile dei complessi vocali e strumentali della RSI - Radiotelevisione svizzera, e dal 1998 de “I Barocchisti”, orchestra barocca con strumenti storici da lui fondata con la consorte Adriana Fasolis-Brambilla, prematuramente scomparsa, cui ha dedicato nel 2013 una fondazione benefica per il sostegno della Musica e della Natura. Ha rapporti di collaborazione come maestro ospite con formazioni e teatri di rilevanza internazionale tra i quali il RIAS Kammerchor di Berlino, il Concerto Palatino, l’Orchestra Sinfonica e l’Orchestra Barocca di Siviglia, La Scala, l’Opera di Roma, il Carlo Felice di Genova, l’Arena di Verona, il Comunale di Bologna e le maggiori orchestre svizzere. Appassionato di vocalità barocca, collabora con le voci più importanti del panorama internazionale, tra cui Philippe Jaroussky, Max Emanuel Cencic, Franco Fagioli, Karina Gauvin. Dal 2011 collabora strettamente con il mezzosoprano Cecilia Bartoli in progetti di risonanza mondiale, registrazioni audio e video e importanti tournée concertistici, l’ultima delle quali dedicata agli autori italiani e tedeschi presenti negli archivi di San Pietroburgo. Per la sua conoscenza in campo vocale e strumentale è spesso ospite di associazioni musicali quale direttore, docente e membro di giurie internazionali. Nel 2011 Papa Benedetto XVI gli ha conferito un dottorato honoris causa in Musica sacra, in particolare per la monumentale edizione integrale delle opere di Giovanni Pierluigi da Palestrina, giunta al quarto di trenta CD sotto la supervisione musicologica di Francesco Luisi. Per il suo impegno nella riscoperta del repertorio operistico ha ricevuto numerosi dischi d’oro, il Grand Prix du Disque per opere di Händel e Vivaldi e nel 2013 l’Echo Klassik (per la sua incisione di Artaserse di Leonardo Vinci). Nel 2014 ottiene due nomination ai Grammy Awards, per quest’opera e per il progetto Mission con opere di Agostino Steffani, realizzato con Cecilia Bartoli. Dal 2013 è regolarmente presente al Festival di Salisburgo, dove nel 2015 ha allestito Semele di Händel e Iphigénie en Tauride di Gluck. Per Il Trionfo del Tempo e del Disinganno di Händel la Scala gli ha affidato la creazione di un’orchestra con strumenti originali.
Jürgen Flimm
Dopo aver studiato scienze teatrali, germanistica e sociologia all’Università di Colonia, nel 1968 è diventato assistente di regia ai Kammerspiele di Monaco, e in seguito regista residente al Nationaltheater di Mannheim e poi al Thalia Theater di Amburgo. Da 1979 al 1985 è stato sovrintendente dello Schauspiel di Colonia, per poi ritornare al Thalia, che ha diretto per 15 anni facendone uno dei teatri di maggior fama e successo della Germania. Il suo primo allestimento operistico è stato Al gran sole carico d’amore di Luigi Nono, a Francoforte nel 1978. Nel 1981 ha messo in scena Les Contes d’Hoffmann di Offenbach alla Staatsoper e nel 1990 Così fan tutte ad Amsterdam, che ha segnato l’inizio della sua proficua e intensa collaborazione artistica con Nikolaus Harnoncourt. I suoi spettacoli sono andati in scena nei teatri più prestigiosi del mondo, quali la Scala, il Metropolitan, il Covent Garden, la Lyric Opera of Chicago, la berlinese Staatsoper Unter den Linden, l’Opera di Zurigo, la Staatsoper di Vienna e quella di Amburgo. Nell’estate del 2000 ha allestito una nuova edizione della Tetralogia wagneriana al Festival di Bayreuth e nell’ottobre dello stesso anno ha messo in scena il Fidelio di Beethoven al Metropolitan; nel giugno 2002 ha firmato la regia della prima mondiale di Der Riese vom Steinfeld di Friedrich Cerha alla Staatsoper di Vienna, e nel marzo 2004 ha allestito, ancora al Metropolitan, la Salome di Richard Strauss. Nel 1987, con Der Bauer als Millionär di Ferdinand Raimund, è iniziata la sua lunga collaborazione con il Festival di Salisburgo, proseguita negli anni successivi con Das Mädl aus der Vorstadt di Nestroy, Der Schwierige di Hofmannsthal, L’incoronazione di Poppea di Monteverdi, King Arthur di Purcell, Lucio Silla di Mozart e Moïse et Pharaon di Rossini. Per la berlinese Staatsoper im Schiller Theater ha firmato nel 2010 la regia di Wissen Sie, wie man Töne reinigt? Satiesfactionen di Erik Satie e nel 2011 quella del Trionfo del Tempo e del Disinganno di Händel. Nel maggio 2012 ha allestito La clemenza di Tito alla Staatsoper di Vienna, e nel giugno 2014, Macbeth di Salvatore Sciarrino, andato in scena nel cantiere della Staatsoper Unter den Linden in restauro. Nell’ottobre 2014 la sua Manon Lescaut è stata rappresentata al Teatro Mikhailovskij di San Pietroburgo. Per il Teatro alla Scala ha firmato la regia di Wozzeck (1997, poi ripreso nel 2000 e 2008) e di Otello, ossia il moro di Venezia di Rossini (luglio 2015). Ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti, tra cui il Grimme-Preis, la Medaglia per le arti e le scienze della libera città anseatica di Amburgo, il Konrad-WolfPreis dell’Akademie der Künste di Berlino, il Max-Brauer-Preis della Fondazione Alfred Toepfer F.V.S., la Croce al merito della Repubblica Federale Tedesca nonché la Croce d’onore austriaca per le scienze e per le arti. Dal 1999 al 2003 è stato Presidente dell’Unione dei Teatri tedeschi, dal 2005 al 2008 Direttore artistico della Ruhrtriennale, dal 2007 al 2010 Direttore artistico del Festival di Salisburgo. Dal settembre 2010 è Sovrintendente della Staatsoper Unter den Linden di Berlino. Ha insegnato alle Università di Harvard, New York e Amburgo, ed è Dottore honoris causa dell’Università di Hildesheim.
Gudrun Hartmann
Ha cominciato a collaborare come assistente volontaria alla regia e alla drammaturgia alla Deutsche Oper am Rhein di Düsseldorf/Duisburg quando era ancora studente di Musicologia, Germanistica e Scienze teatrali. Dopo aver svolto altre collaborazioni a Gelsenkirchen e a Wuppertal è stata chiamata all’Opera di Zurigo, dove ha seguito come regista soprattutto allestimenti il cui linguaggio scenico si presentava particolarmente impegnativo per gli interpreti. Dal 2004 al 2012 ha diretto l’Internationales Opernstudio dell’Opera di Zurigo; a quel periodo risalgono le sue regie più importanti, tra cui Il console di Giancarlo Menotti, Les mamelles de Tirésias di Poulenc, Barbe-bleue di Offenbach, Die Kluge di Orff, nonché Albert Herring, The Beggar’s Opera e A Midsummer Night’s Dream di Benjamin Britten. È stata invitata a collaborare con prestigiosi teatri e festival, quali le Wiener Festwochen, il Théâtre du Châtelet e l’Opéra Bastille di Parigi, il Megaron Mousikis di Atene, il Festival Styriarte di Graz, il Konzerthaus di Dortmund, il Metropolitan di New York, il Festival di Bayreuth (dove è stata assistente di Jürgen Flimm per Der Ring des Nibelungen). Negli ultimi anni ha prestato sempre più spesso la sua opera al Festival di Salisburgo e alla Scala.
I personaggi e gli interpreti
Bellezza Martina Janková (soprano)
Soprano svizzero di origine ceca, ha fatto parte dell’Opera di Zurigo dal 1998. Si è esibita al Festival di Salisburgo, alle Wiener Festwochen spesso in ruoli delle opere di Mozart (Despina, Celia, Pamina, Zerlina, Susanna, Cherubino, Aminta). Protagonista nella Volpe astuta di Janácˇek, ha interpretato Angelica nell’Orlando di Händel, Nannetta nel Falstaff, Marzelline nel Fidelio, Gretel in Hänsel und Gretel. Oltre agli autori citati, ha cantato anche opere di Rossini e Monteverdi al Théâtre des Champs-Elysées di Parigi, al Teatro Nazionale di Praga, Grand Thèâtre di Ginevra. Ha preso parte con successo alla trilogia Mozart/Da Ponte con Franz Welser-Möst e la Cleveland Orchestra. Ospitata da orchestre prestigiose, ha cantato con la direzione di maestri come John Eliot Gardiner, Daniele Gatti, Marek Janowski, Charles Mackerras, Neville Marriner, Ingo Metzmacher, Simon Rattle. Suoi impegni recenti, il Saul di Händel a Vienna con Nikolaus Harnoncourt e la Seconda sinfonia di Mendelssohn (Lobgesang) con Riccardo Chailly a Lipsia.
Disinganno Sara Mingardo (contralto)
Autentica voce di contralto, ha un vasto repertorio comprendente opere di Monteverdi, Cavalli, Vivaldi, Händel, Gluck, Mozart, Rossini, Donizetti, Verdi, Schumann, Berlioz. Ha studiato al Conservatorio di Venezia, sua città natale; ha vinto concorsi internazionali, debuttando nel 1987 nel Matrimonio segreto di Cimarosa (Fidalma) e come protagonista nella Cenerentola di Rossini. Fra i grandi maestri con cui ha collaborato vi sono Rinaldo Alessandrini, Riccardo Chailly, Myung Whun-Chung, Colin Davis, John Eliot Gardiner, Marc Minkowski, Riccardo Muti, Roger Norrington, Trevor Pinnock, Jordi Savall, Jeffrey Tate. È stata artista ospite dei Berliner Philharmoniker, London Symphony Orchestra, Boston Symphony Orchestra, Orchestre National de France e di molte altre. In ambito concertistico il suo repertorio comprende Bach, Beethoven, Brahms, Dvorˇák, Mahler, Pergolesi, Respighi. Ha collaborato in varie occasioni con Claudio Abbado a Bologna e al Festival di Lucerna (Pergolesi, Mozart, Brahms, Mahler). Tra le sue presenze alla Scala, la trilogia monteverdiana con regia di Robert Wilson. L’Associazione dei Critici Musicali Italiani le ha conferito l’importante riconoscimento del Premio Abbiati 2009.
Piacere Lucia Cirillo (soprano)
Ha studiato chitarra classica e canto con Adelisa Tabiadon. Si è perfezionata come mezzosoprano con Bruno De Simone, John Janssen e Regina Resnik. Ha vinto i concorsi "As.Li.Co” e “Toti Dal Monte”. Ha approfondito il repertorio liederistico con Dunja Vejzovic e Conrad Richter. Il suo debutto avviene nel Cappello di paglia di Firenze di Nino Rota. Si esibisce nelle più prestigiose sedi europee: Concertgebouw di Amsterdam, Deutsche Oper di Berlino, Festival di Glyndebourne e di Salisburgo, l'Opéra di Parigi, i più importanti Teatri italiani. Specialista del Barocco, ha interpretato Monteverdi, Cavalli, Leo, Vinci, Vivaldi, Jommelli, Pergolesi, Rameau, oltre a vari ruoli in Händel. Canta anche Mozart, Rossini, Bellini e qualche ruolo dell’opera russa. Ha collaborato con maestri come Fabio Biondi, Sylvain Cambreling, Ottavio Dantone, Diego Fasolis, Daniele Gatti, Vladimir Jurowski e Alexander Lazarev e con gruppi quali “Europa Galante”, “Accademia Bizantina”, “Il Giardino Armonico”, “I Barocchisti”. Ha partecipato a produzioni discografiche e video. Tra i debutti recenti il ruolo protagonistico in Orphée et Eurydice di Gluck nella versione di Berlioz al Teatro Massimo di Palermo.
Tempo Leonardo Cortellazzi (tenore)
Ha studiato da tenore al Conservatorio di Parma con Lelio Capilupi. Nel 2006 vince il Concorso internazionale Giuseppe Di Stefano e debutta in Così fan tutte. L’anno dopo è all’Accademia della Scala e si esibisce con maestri quali Chailly, Chung e Dantone. Canta al Comunale di Bologna nel Don Giovanni di Mozart, nei Pagliacci di Leoncavallo e in Risorgimento di Ferrero; interpreta Arturo nella Lucia di Lammermoor alla Fenice, dove canta anche ruoli mozartiani; alla Scala si è esibito ne Le nozze di Figaro, Le convenienze ed inconvenienze teatrali, Il ritorno di Ulisse in patria, L’occasione fa il ladro e Don Pasquale. Questi ed altri titoli sono stati portati anche all’Engadin Festival, al Rossini Festival di Wilbad, in varie sedi italiane. Nel Circuito Lirico lombardo ha cantato nel Cappello di paglia di Firenze di Rota e nel Flauto magico (Tamino). In campo concertistico è apprezzato esecutore di Vivaldi, Bach, Händel e Mozart. Si è esibito anche a Parma, Bari, Avignone, Massy, Napoli, Martinafranca, Verona. Protagonista nel Dido and Aeneas, ha in repertorio anche opere di Paisiello, Verdi, Gounod, Leoncavallo e Janácˇek, anche come protagonista de Il diario di uno scomparso.