György Kurtág (1926)
È nato a Lugoj nel Banato di Romania. Nel 1946 ha iniziato gli studi musicali all’Accademia Liszt di Budapest, dove ha incontrato quella che sarebbe divenuta sua moglie, Márta, e anche György Ligeti, col quale ha stretto una forte amicizia. In Accademia ha studiato pianoforte con Pál Kadosa, musica da camera con Leo Weiner e composizione con Sándor Veress e Ferenc Farkas.
In seguito alla rivolta ungherese del 1956, il soggiorno a Parigi del 1957 e del 1958 è stato di cruciale importanza per Kurtág. Nella capitale francese ha studiato con Olivier Messiaen e Darius Milhaud e lavorato con la psicologa Marianne Stein (un incontro che ha fortemente stimolato il suo sviluppo artistico). In questi anni scopre le opere di Anton Webern e le tragedie di Samuel Beckett. Il quartetto per archi scritto nel 1959 dopo il ritorno a Budapest è un emblematico segno di questa svolta: come composizione più significativa del periodo la dichiara col numero d’opus 1.
Tra il 1960 e il 1968 lavora come répétiteur alla Philharmonia Nazionale di Budapest. Nel 1967 viene nominato professore di pianoforte e in seguito di musica da camera all’Accademia Liszt, dove ha insegnato fino al 1993.
La fama internazionale di Kurtág è cresciuta molto con Messages of the Late Miss R. V. Troussova per soprano e insieme da camera, che ha avuto la sua prima a Parigi nel 1981. Kurtág ha lavorato all’estero con crescente frequenza fin dai primi anni Novanta: è stato compositore in residence presso i Berliner Philharmoniker (1993-95) e la Konzerthausgesellschaft di Vienna (1995). Ha poi vissuto in Olanda (1996-98), ancora a Berlino (1998-99) e, su invito dell’Ensemble Intercontemporain, Cité de la Musique e Festival d’Automne, a Parigi (1999-2001). Dal 2002 vive vicino a Bordeaux. Le composizioni precedenti l’opera 33, il lavoro orchestrale Stele dedicato a Claudio Abbado e ai Berliner Philharmoniker, consistono principalmente in pagine per voci soliste e per coro e in musica strumentale, da pezzi per strumento solista a quelli per insiemi ad organico cresente. In molti di questi brani, lo spazio gioca un importante ruolo: ... quasi una fantasia ..., la cui prima è stata nel 1988 al Festival di Berlino, è la prima composizione nella quale Kurtág esplora l’idea di una musica che abbraccia spazialmente l’uditorio. Dall’opera 33 si contano molti lavori su larga scala, come ad esempio Messages op. 34 e New Messages op. 34a per orchestra, gli adattamenti da Beckett ... pas a pas – nulle part ... op. 35, il concerto doppio ... concertante ... op. 42 e 6 Moments musicaux op. 44 per quartetto d’archi. Le composizioni su larga scala completate in tempi recenti includono Four Poems by Anna Akhmatova op. 41, Hipartita op. 43 per violino solo e Colindă Baladă per coro misto e strumenti e Petit musique solennelle en hommage à Pierre Boulez per orchestra.
Kurtág ha conseguito numerosi riconoscimenti, compreso il titolo francese di Officier des Arts et des Lettres nel 1985, il Premio Kossuth del governo ungherese nel 1996, l’Ehrenzeichen austriaco, il Premio Ernst von Siemens nel 1998 e l’Ordine di merito Wissenschaft und Künste nel 1999. Dal 1987 è membro dell’Accademia Bavarese di Belle Arti di Monaco e dell’Accademia delle Arti di Berlino; inoltre è membro dell’American Academy of Arts & Sciences. Nel 2006 ha ricevuto il Premio Grawemeyer per la sua composizione ... concertante ... op. 42 per violino, viola e orchestra; nel 2012 il Premio Wihuri-Sibelius a Helsinki, nel 2013 il Premio BBVA Foundation Frontiers of Knowledge nella categoria di musica contemporanea.
Kurtág tiene spesso masterclasses in musica da camera e appare in concerti insieme a sua moglie Márta. La coppia suona una selezione di volta in volta rinnovata di pezzi a due e a quattro mani
da Games e Transcriptions. Gli ultimi volumi di Games recano il sottotitolo Diary Entries and Perso al Messages: ciò rivela la discendenza dall’unico microcosmo, che irresistibilmente assorbe il pubblico nell’ascoltare le esibizioni di Márta e György Kurtág, con tutte le esperienze di una condivisione di vita e di carriera lunga 68 anni.
Quasi tutte le opere di Kurtág sono pubblicate da Editio Musica Budapest, ed altre dalle Edizioni Universal di Vienna.
András Bálint Varga