Macbeth e Falstaff da Ravenna al Castello di Olavinlinna
Dal 13 al 17 luglio al Festival di Savonlinna in Finlandia
Mentre a Ravenna cala il sipario sulla XXVII edizione, il Festival prosegue il proprio viaggio artistico per volare, in un’ideale prolungamento dell’estate ravennate, nell’estremo nord del continente Europeo. È in Finlandia, a Savonlinna, nell’ambito di uno dei più antichi festival musicali del mondo (nel 1912 la prima edizione), che produzioni pensate e nate per il Teatro Alighieri approdano sullo straordinario e suggestivo palcoscenico del castello medioevale di Olavinlinna: in scena Macbeth (13 e 15 luglio) e Falstaff (14 e 16 luglio), due delle opere firmate da Cristina Mazzavillani Muti e dirette da Nicola Paszkowski, sul podio dell’Orchestra Cherubini, prodotte dal Festival nel 2013 per la trilogia Verdi & Shakespeare.
La Finlandia è il nuovo passo di un cammino che ha visto i titoli frutto del lavoro creativo di Ravenna Festival conquistare il pubblico dei più diversi continenti: dal Teatro Colon di Buenos Aires, dove ha risuonato la musica dei Due Figaro, l’opera di Mercadante riscoperta da Riccardo Muti e coprodotta da Ravenna insieme a Salisburgo, al nuovo teatro dell’opera di Manama, la capitale del Bahrein, inaugurato proprio dal Rigoletto nato in seno alla prima trilogia verdiana; dal successo riscosso a Muscat in Oman da un Trovatore ambientato tra le visionarie archeologie industriali del porto ravennate, allo stesso Falstaff in scena in Finlandia in questi giorni, ma già apprezzato in Spagna, nel Teatro Campoamor di Oviedo. A questo sguardo sul mondo si contrappongono e combinano felicemente le collaborazioni e coproduzioni con teatri e festival italiani: L’amor che move il sole e le altre stelle, la video-opera di Adriano Guarnieri per regia di Cristina Mazzavillani Muti, è stata presentata quest’anno al Festival dei Due Mondi di Spoleto, dopo il debutto a Ravenna nel 2015. Il Festival, dunque, a Ravenna, ma anche oltre Ravenna, capace di spiccare il volo grazie a una “macchina” teatrale dinamica e un prodotto artistico di qualità; è la conferma che la forza di aver creduto nella sperimentazione di nuove tecnologie – proiezioni, scene “virtuali”, spazializzazione del suono – ha saputo assicurare nuovo impulso vitale alla tradizione operistica, pur rispettandone fino in fondo il dettato compositivo e drammaturgico.
A Savonlinna la settimana dedicata a Ravenna Festival culminerà il 17 luglio nel concerto diretto da Riccardo Muti, alla guida della ‘sua’ Orchestra Cherubini, con un programma che è la quintessenza dello stile classico: dopo l’Ouverture Coriolano di Beethoven, due pilastri del sinfonismo classico-romantico come la struggente Ottava in si minore D 759 “Incompiuta” di Schubert e la titanica Quinta Sinfonia in do minore op. 67 di Beethoven.