Programma
La sinfonia de Le nozze di Figaro o sia la folle giornata K. 492 (1786) è forse la più celebre della produzione operistica di Mozart e ci introduce in modo estremamente efficace nella “folle giornata” che si svolgerà durante i quattro atti dell’opera nel castello del Conte di Almaviva presso Siviglia. E’ un brano esclusivamente strumentale: un Presto (Re maggiore) e un Andante con moto (Re minore) dalla melodia briosa e trascinante.
Segue il Concerto in Re maggiore per violino e orchestra op. 77 di Brahms (1879), l’unico scritto dal compositore per violino solista. E’ un’opera solenne e ieratica, caratterizzata da tecnica perfetta, da un canto spontaneo, da una fantasia originale, da melodie festose tipiche della gaiezza viennese, ma anche da intimità commossa, triste e nostalgica. Il concerto è oggi famosissimo, ma impiegò anni per imporsi. E’ molto difficile dal punto di vista tecnico e alcuni critici e colleghi, tra cui Gabriel Fauré, la ritennero “grigia e monotona”. Divenne celebre dall’inizio del XIX secolo, quando virtuosi come Enescu e Kreisler ne fecero un vero e proprio cavallo di battaglia. Oggi è considerata una delle più alte opere della letteratura violinistica.
La Serenata per archi in Do maggiore Op. 48 di Čaikovskij(1880) è una composizione articolata in quattro movimenti, un omaggio alle forme settecentesche e a Mozart di cui imita un poco lo stile. Alterna brani eleganti e ricchi di inventiva a melodie ampie, fluide e sensuali, attraverso una scrittura intensa e accurata con un richiamo a temi popolari russi. L’opera entrò ben presto nel cartellone di molte sale da concerto e il suo successo venne previsto dall’autore in una lettera scritta al suo editore: “Mi è capitato di scrivere una Serenata per archi... che le spedirò dopodomani... amo questa serenata all’inverosimile... e auspico con fervore che venga stampata al più presto”.