Giuseppe Martini presenta Mozart e Schubert
L’incontro si tiene giovedì 17 novembre all’Auditorium Paganini
Impariamo il concerto: racconti e ascolti dal grande repertorio sinfonico, il ciclo di conferenze e prove aperte presentato dalla Fondazione Toscanini lo scorso anno, prosegue giovedì 17 novembre con l’anteprima al concerto (ore 15 presso l’Auditorium Paganini) e con la successiva conferenza tenuta da Giuseppe Martini alle 18 presso la sala prove dello stesso Auditorium. L’accesso al duplice appuntamento è possibile acquistando il singolo biglietto alla cifra simbolica di 1 euro. Gli spettatori entreranno dall’ingresso principale dell’Auditorium e si sposteranno successivamente.
Come noto, il progetto si articola in una serie di diciotto conferenze pubbliche, ospitate prima dalla Sala Prove dell’Auditorium Paganini (le prime cinque, previste nel 2016), e successivamente (le successive tredici del 2017) nella Sala Conferenze del Centro di Produzione Musicale “Arturo Toscanini”, la nuova sede che la Fondazione occuperà a fine anno, trasferendovi tutte le proprie attività, a pochi metri dal Paganini. Ciascuna conferenza presenta al pubblico storia, aneddoti e caratteristiche di un singolo programma musicale che il pubblico avrà ascoltato durante la precedente prova d’orchestra.
Il programma si preannuncia particolarmente interessante: la Filarmonica Toscanini diretta da Gianluigi Gelmetti è chiamata ad eseguire insieme al pianista Michele Campanella due assoluti capolavori della storia della musica: il primo è il bellissimo Concerto n.21 per pianoforte e orchestra di Mozart, celebre per lo splendido Andante, il secondo movimento, e noto nei paesi anglosassoni e scandinavi per essere stato la colonna sonora del film svedese del 1967 Elvira Madigan, che narra la storia, vera, di un amore impossibile finito tragicamente con l’omicidio-suicidio dei due amanti; il secondo è la monumentale Sinfonia n. 9 di Franz Schubert, giustamente nota come “La Grande” sia per la lunghezza della partitura (quasi un’ora) sia per essere un capolavoro assoluto, che influenzò Mahler e Bruckner e che venne per primo riconosciuto come tale da Schumann che, riconoscendone l’indipendenza creativa da Beethoven, la definì di “divina lunghezza”.
Giuseppe Martini è critico musicale e d’arte, redattore dell’Istituto nazionale di studi verdiani e si occupa di ricerca storico-musicale. Collabora dal 1993 alla pagina culturale della Gazzetta di Parma e dal 2001 alla rubrica letteraria del mensile Monsieur. Profondo conoscitore dell’opera verdiana, ha scritto saggi critici e note musicologiche per i maggiori teatri italiani.
I biglietti possono essere prenotati all’URP della Fondazione Toscanini, situato presso l’Auditorium Niccolò Paganini (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 0521-200145, oppure 0521-391322) e a disposizione anche per ulteriori informazioni. E’ anche possibile sottoscrivere abbonamenti per gli appuntamenti 2017 (11 euro per 13 conferenze). Il programma completo è sul sito www.fondazionetoscanini.it. L’iniziativa è realizzata anche grazie a Cedacri, Banca Mediolanum Parma e Dallara Automobili. Hera Comm è partner istituzionale della Filarmonica Toscanini, così come Cepim lo è della Fondazione Toscanini.