L’Ape musicale

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un film sul comunale di Bologna

 

Paolo "Fiore" Angelini

(Rimini 17 febbraio 1966)

E’ un regista, sceneggiatore e produttore cinematografico italiano di cinema narrativo e documentari.

Attualmente è anche professore a contratto presso l'Università di Bologna.

Biografia

Debutta nel 1991 con un film collettivo, Link Prate TV, dedicato all'omonima televisione amatoriale, un fenomeno che aveva avuto luogo tra le case occupate del quartiere Pratello di Bologna durante gli anni novanta.

Nel 1996 Angelini scrive il soggetto, la sceneggiatura e cura la regia del cortometraggio SK Rock Cafè, che verrà presentato in concorso al Festival di Venezia (nella categoria Giovani Leoni e al Festival Clermont-Ferrand. Sempre nello stesso anno firma poi la regia de La rivoluzione non è più quella, per la produzione di Gianluca Arcopinto.

Nel 2001 realizza Paris, Dabar, partire da una sceneggiatura intitolata La strada senza luna scritta a quattro mani conMaurizio Braucci, sceneggiatore di Gomorra e Reality, e che doveva narrare le tragiche vicende di un transessuale nel quartiere "Pratello" di Bologna, luogo già esplorato in Link Prate TV: « Il film racconta una strada e i personaggi che la percorrono e la vivono quotidianamente. Una strada storicamente popolare più o meno nel cuore di una città: in ogni centro urbano esiste un posto del genere, una specie di frontiera anarchica che resiste senza fare barricate, vissuta da persone all’apparenza singolari ma che di fatto stanno lì come chiunque altrove. La gara alcolica è stata un’idea per raccontarli, un pretesto che ha messo tutti d’accordo. Così ho deciso di fare il film. »

(Paolo Angelini)

« [...] il Pratello era un posto popolare, però era anche obliquo, nel senso che qualcuno diceva "Non ci vado in Pratello, ho paura!". E quindi starci dentro significava stare dall'altra parte della paura [...].

Avendo vissuto lì conoscevo tanta gente, frequentavo il bar che allora era un bar di vecchi, di matti, perché c'era il manicomio, avanzi di galera, c'era di tutto insomma... Era anche la via delle prostitute e dopo dei trans... Insomma il Pratello era un posto meraviglioso per farci un film. »

(Paolo Angelini, 2014)

Il film verrà premiato come migliore film al NIFF e alla Triennale di Milano . Verrà inoltre proiettato fuori concorso alla Biennale di Venezia.

Nel 2003 Paolo Angelini diviene insegnante presso l'Università di Bologna, inizialmente presso il corso di laurea in DAMS e poi, successivamente, presso il CITEM, dove tuttora presiede la cattedra di Elementi di regia audiovisiva ed Elementi di sceneggiatura:

« Per me [l'insegnamento] è una cosa importante, perché molti miei studenti diventano miei collaboratori. Mi piace insegnare. C'è una teoria importante per quanto riguarda la scrittura e la regia, ma la teoria più importante è la continua riflessione su quello che fai.

Il segreto sta nell'interazione, nel rapporto che tu crei con gli studenti... Io insegno e imparo. È facendo delle cose che tu rifletti e l'università per me, in qualche modo, è la mia scuola, apprendo trasmettendo un sapere. »

(Paolo Angelini, 2014)

Dopo avere firmato, nel 2006, la produzione di A chi tanto, a chi niente, per la regia di Michele Vietri, sarà proprio il contatto con i suoi studenti a ricondurlo dietro la macchina da presa. Nel2012 Angelini ritorna infatti sul set, con Quelli del DAMS, progetto a metà tra il documentario e la fiction, che racconta l'intreccio delle vite di sei studenti. L'idea per il racconto è sviluppata a partire dall'effettiva esperienza di alcuni studenti di Angelini, che vennero invitati a fare da giuria al Bellaria Film Festival. Il film venne presentato il 3 Giugno al festival di Bellaria, presso il quale il regista assieme ai suoi studenti farà parte della giuria e il 12 Giugno al Biografilm Festival di Bologna.

Nel 2013 realizza il corto Appunti per un film su Isotta Zerri, la signora dei cappelli. , ricostruzione della vita della modista bolognese , che ha collaborato con Chanel e Dior facendo la storia del cappello d'alta moda dagli anni 30 agli anni 80.

Durante il 2014 realizza il film "GERMANO SARTELLI. La forma delle cose- Conversazioni" sul grande artista imolese. Il film viene proiettato come evento di Artefiera gennaio 2016 alla Cineteca di Bologna, come evento speciale al Teatro Comunale di Imola, terra di nascita dell'artista, partecipa alla Triennale di Milano nel maggio 2016 e fuori concorso al Biografilm 2016.

Nel 2015 partecipa alla realizzazione di Le radici dei sogni - L'Emilia Romagna tra cinema e paesaggio, documentario di Francesca Zerbetto e Dario Zanasi che studia il rapporto tra l'Emilia- Romagna e la poetica attraverso le esperienze di alcuni autori del cinema italiano.

Durante il 2015 gira Ho conosciuto Magnus, ritratto dell'autore di fumetti Roberto Raviola. Il film è parte di un progetto più ampio, promosso da Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, che comprende la mostra dal titolo Magnus e l'altrove. Favole Oriente, Leggende a cura di Luca Baldazzi e Michele Masini,allestita presso la sede della Fondazione, e il libro, Magnus prima di Magnus. La copia lavoro working progress viene presentata il 22 novembre 2015 al Festival BilBOlBul. Il film viene completato nel 2016 e andrà in concorso al Biografilm 2016 nella sezione Italia.

 

 


 

 

 
 
 

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