La peste del 1300
Nel 1346, durante l’assedio di Caffa, avamposto commerciale genovese sulla via della Seta, l’esercito mongolo lancia con le catapulte i cadaveri dei soldati colpiti da un misterioso morbo oltre le fortificazioni della città. Mesi dopo, le navi genovesi che tornano nei porti italiani sono piene di cadaveri o di malati. L’Europa, ignara di che cosa significhi “contagio” e di come proteggersi da un’epidemia, viene colpita da una delle più gravi pestilenze che la storia ricordi. Lo racconta il professor Alessandro Barbero con Paolo Mieli nel nuovo appuntamento con “Passato e Presente” in onda lunedì 18 gennaio alle 13.15 su Rai3 e alle 20.30 su Rai Storia. Un flagello che provocherà in circa un decennio circa 25 milioni di morti, quasi un terzo della popolazione complessiva. Una pandemia che cambia il volto del continente, dando, secondo alcuni, anche un impulso fondamentale allo sviluppo della medicina e della scienza moderna.