L'ostentazione non si addice al Wanderer
di Suzanne Daumann
Il baritono Manuel Walser, in sostituzione di Luca Pisaroni, propone una Winterreise scrupolosa in cui mette in luce interessanti potenzialità, ma anche qualche ingenuità e caduta di stile da rivedere.
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Schwarzenberg, 23 agosto 2015 - Il giovane baritono Manuel Walser è giunto nella valle di Bregenz per rimpiazzare in corsa Luca Pisaroni, indisposto. Avendo quest'ultimo assortito un programma particolare e personalissimo, Manuel Walser ha scelto, a sua volta, di affrontare quel Cervino del Lied che è la Winterreise.
Dotato di vocalità magnifica, emozionante nei gravi come negli acuti, sonora e chiara - un velluto di seta con ricami in fili di rame - esegue alla lettera la partitura, cosa assai piacevole da sentire.
Tuttavia, l'opera esige un po' più che del belcanto. Una certa sobrietà d'interpretazione e un piccolo gioco scenico le si addice e permette una comprensione più profonda dei testi. L'esteriorità non dovrebbe aver spazio qui, ma il giovane cantante ostenta un look alla Don Giovanni, pizzetto, capelli neri pettinati all'indietro, scruta l'orizzonte alla fine di alcuni pezzi, con espressione risentita. Il risultato è leggermente comico.
In brani come Der stürmische Morgen o Mut Manuel Walser può dare la misura del suo temperamento e cattura bene l'ironia amara di Wetterfahne o Täuschung.
Applausi calorosi, standing ovation, piedi battuti onorano l'impegno e il potenziale del giovane - e una bella prestazione schubertiana.