Monteverdi sacro a Toronto
di Giuliana Dal Piaz
Programma dedicato al Vespro della Beata Vergine di Claudio Monteverdi in un'eccellente esecuzione per la chiusura della stagione 2015/16 del Toronto Consort.
TORONTO, 7 maggio 2016 - Il complesso di musica antica The Toronto Consort chiude (6, 7 e 8 maggio) la sua stagione 2015-2016 presso il Trinity-St.Paul's Centre con il Vespro della Beata Vergine di Claudio Monteverdi.
Scritto nel 1610 assieme ad una Messa e a cinque concerti sacri, nel periodo in cui il compositore lavorava - malvolentieri - a Mantova presso la Corte dei Gonzaga, il volume era dedicato a papa Paolo V Borghese, probabilmente allo scopo di acquistare meriti che gli valessero un incarico presso la Corte vaticana, cosa che non ottenne. Nel 1613, però, Monteverdi divenne Maestro di Cappella presso la Basilica di San Marco a Venezia, dove rimase fino alla morte.
Il Vespro della Beata Vergine è tra i più noti ed amati brani di musica sacra di Monteverdi, e l'esecuzione datane dal Toronto Consort non ha davvero deluso il pubblico: il suo direttore artistico e tenore David Fallis ha sottolineato la bellezza e la varietà quasi teatrale della composizione, per la cui esecuzione sono stati integrati al Toronto Consort, che è di per sé un piccolo ensemble, altri otto strumentisti ospiti (due violini, due viole, un violoncello, un contrabbasso, un fagotto e una tiorba), ed altri sette cantanti ospiti (tre tenori, due bassi, un soprano e un contralto) con l'aggiunta del gruppo strumentale antico di Montreal "La Rose des Vents" (due cornetti e tre tromboni).
Al versetto di apertura, intonata dal tenore Daniels, e alla strofa di risposta, intonata dall'insieme vocale - un'introduzione sempre uguale per ogni giorno dell'anno -, fanno seguito cinque Salmi - Dixit Dominus; Laudate pueri; Laetatus sum; Nisi Dominus; Lauda Ierusalem -, due poemi dal "Cantico dei cantici" - Negra sum e Pulchra es - e dei mottetti, in genere non tratti dalla Bibbia, come il Duo seraphim o Audi coelum, per concludere poi con il Magnificat, brano anch'esso invariato durante l'anno. Le antifone ai Salmi sono state scelte, invece, tra quelle appropriate per una Festa della Vergine (in questo caso, quella dell'Annunciazione) con l'intenzione - è di nuovo David Fallis che parla - "non di ricreare una liturgia, ma di mostrare come si solevano combinare salmi e antifone" nei Vespri, che variavano secondo il santo del giorno. Le antifone di cantus planus sono peraltro state tratte da un antifonario del 1573 e da un "Directorium Chori" del 1604, testi pubblicati con l'approvazione papale dopo il Concilio di Trento; Fallis ha voluto conservare la chiarezza metrica delle antifone estendendola anche ai brani di cantus planus scritti da Monteverdi in falso-bordone. L'estro e la fantasia del compositore si sbizzarriscono nella creazione di monodie, duetti e trio, che sono stati tutti resi in modo egregio dal Toronto Consort, mentre particolarmente suggestive sono risultate le citazioni dell'Annunciazione, così come il mottetto Audi coelum, impostato come un dialogo tra la voce principale che canta in scena e una che gli risponde come un'eco dalla balconata che sovrasta la platea.
Impeccabili gli strumentisti stabili di Toronto Consort: Alison Melville al violoncello e Paul Jenkins all'organo, e bravissimi gli strumentisti ospiti: i violinisti Patricia Ahern e Christopher Verrette, le viole Patrick Jordan e Thomas Georgi, la violoncellista Margaret Gay e la contrabbassista Alison Mackay (tutti membri della Tafelmusik Baroque Orchestra), la tiorba di Lucas Harris e il fagotto di Dominic Teresi. Come sempre coinvolti ed efficaci i cantanti stabili di Toronto Consort, lo stesso David Fallis (tenore), i soprani Michele DeBoer (che tende purtroppo allo strillo negli acuti) e Katherine Hill, il basso John Pepper e lo straordinario contralto Laura Pudwell. Di pregio anche i cantanti ospiti, il soprano Dawn Bailey, il contralto Jessica Wright, i tre tenori Charles Daniels, Bud Roach e Kevin Skelton, dalle voci diverse ed egregiamente complementari, e il basso David Roth - tutti d'estrazione e formazione canadese meno l'inglese Charles Daniels, un tenore dalla lunga carriera internazionale e una voce appassionata.
Ancora una volta, si è avuta conferma dell'ottima qualità dei concerti di musica rinascimentale e barocca che orchestre e ensemble tengono a Toronto e che non hanno nulla da invidiare ad analoghi gruppi musicali europei.