Giochi di not(t)e
di Giuliana dal Piaz
Uno spettacolo del tutto nuovo, dedicato ai madrigali rappresentativi, ha accolto il pubblico abituale di “The Toronto Consort” in occasione del suo ultimo evento della Stagione 2018-19.
TORONTO, 3 maggio 2019 - Il direttore artistico Katherine Hill apre con una massima di Democrito ("Il cosmo è un palcoscenico, la vita un’entrata in scena: arrivi, vedi, riparti") la presentazione del concerto, ricordando che le maschere della commedia e della tragedia, simbolo del teatro nel mondo occidentale, sono in realtà la stilizzazione dei tratti di Democrito, per la commedia, e di Eraclito per la tragedia. Esse sono la metafora del theatrum mundi, del quale tutti sono attori e spettatori.
E al theatrum mundi rinascimentale la Hill si ispira, per creare questo tuffo nel mondo della commedia madrigalesca, sviluppatasi nel Nord Italia alla fine del XVI secolo e agli albori del XVII, e poi scomparsa con il contemporaneo affermarsi invece dell’opera (l’Orfeo di Monteverdi viene presentato per la prima volta nel 1607).
Ha fatto molta presa sul pubblico la combinazione delle tre vie di comunicazione teatrale (musica, canto e danza) tipica della commedia madrigalesca, con la presenza in scena di tre bravi ballerini, la regista di commedia dell’arte, coreografa e ballerina Marie-Nathalie Lacoursière, e due suoi colleghi: interpretano, con grazia e grande senso dell’humour motivi di danza tratti dai manuali del XVI secolo, come madrigali e “imitazioni” di Orazio Vecchi (da L’Amfiparnaso, Selva di varia ricreatione o Le veglie di Siena), ma anche La pazzia senile di Andrea Falconieri, la cui musica commenta due lazzi di Pantalone, o i brani comici Matona mia cara (imitazione di un Todesco) e Chi chi li chi di Orlando di Lasso, utilizzando tropi e tecniche della commedia dell’arte del XVI secolo. I loro movimenti accompagnano e sottolineano il dialogo delle voci, comune nel madrigale, in cui diversi gruppi vocali rappresentavano la conversazione tra due o più persone. Ed è in fondo il madrigale il vero protagonista dello spettacolo, nella sua forma di poema profano cantato da tre, quattro, fino a otto voci. Estremamente popolare, veniva utilizzato in pubblico e in privato, spaziava dal tono accademico a quello serio o al pastorale, dalla presa in giro bonaria a quella sboccata o apertamente volgare.
“The Toronto Consort” è di per sé un piccolo ensemble, il cui fondatore e direttore David Fallis è da poco andato in pensione, ma per questo spettacolo ha reclutato altri tre artisti canadesi molto noti in patria e all’estero: il musicista, arrangiatore e compositore Kirk Elliott, capace di suonare più di venticinque strumenti, il tenore Cory Knight e il liutista Esteban La Rotta. Sul “palcoscenico” della Trinity-St.Paul’s Centre è stata allestita una sorta di teatro dei burattini, con una scena urbana dipinta e una semplice tenda rossa dal cui escono i ballerini. Sulla scena dipinta, sono stati proiettati i sottotitoli in inglese che hanno permesso al pubblico di seguire i versi dei madrigali. La traduzione, molto ben fatta, ha ingentilito qualche scurrilità del testo originale.
PROGRAMMA
Prologo – Orazio Vecchi, L’Amfiparnaso (1597)
Allegrezza d’Amore – Fabritio Caroso, Nobilità de Dame (1600)
LE MASCHERE
Tich toch, o Zanni! – O. Vecchi, Selva di varia ricreatione (1590)
Trinc tin tin – Adriano Banchieri, La Pazzia Senile (1598)
Chi passa per ‘sta strada (strumentale) – Filippo Azziolo (fl. 1530-1570)
Lauretta viso d’oro – A. Banchieri, La Pazzia Senile
Pantalon, che vostu far? – A. Banchieri, La Pazzia Senile
Lazzo di Pantalone (senza parole)
O Pierulin, dov’estu? – O.Vecchi, L’Amfiparnaso
Leggiadria d’Amore – F. Caroso, Il Ballarino (1581)
IL GIOCO DELL’IMITAZIONE
Imitazione d’un Veneziano – O. Vecchi, Le Veglie di Siena (1604)
Pavana El Todesco (strumentale) – a cura di Henry Fitzalan (1560)
Matona mia cara (Imitazione d’un Todesco) – Orlando di Lasso (1581)
Imitazione d’uno Spagnolo – O. Vecchi, Le Veglie di Siena
Spagnoletta (strumentale) – Michael Praetorius, Terpsichore (1612)
Oh, ecco il Capitano – O. Vecchi, L’Amfiparnaso
La Folia – Andrea Falconieri (c.1585-1656): coreografia di Marie-Nathalie Lacoursière, ispirata a Baltasar de Rojas Pantoja, Feuillet and Pécour
LEGGERE TRA LE RIGHE
Brando dei cavalli (strumentale) – da Thoinot Arbeau, L’Orchesographie (1589)
Tiridola non dormire – O. Vecchi, Selva di varia ricreatione (1590)
Saltarello detto Trivella – O. Vecchi, Selva...
O bene mio – Adrian Willaert (1545)
Chi chi li chi – Orlando di Lasso (1581)
Lazzo di Pantalone (senza parole)
Daspuò c’ho stabilio sto parentato – O. Vecchi, L’Amfiparnaso
La Fedeltà d’Amore – Cesare Negri, Le Gratie d’Amore (1602)
VIVA L’AMORE!
A quand’a quand’haveva una vicina – A. Willaert (1545)
Passacaille à 3 (strumentale) – A. Falconieri
Mostrava in ciel – O. Vecchi, Selva...
Celeste Giglio, balletto – Jean-Baptiste Besard (c.1600) F. Caroso, Nobilità de Dame
NIGHT GAMES – Stagione 2018-19 de The Toronto Consort (3-5 maggio). Musiche di Orazio Vecchi, Adriano Banchieri, Fabritio Caroso, Orlando di Lasso, Adriano Willaert, Filippo Azziolo, Jean-Baptiste Bésard, Cesare Negri, Michael Praetorius. Direzione artistica: Katherine Hill. Coreografia: Marie-Nathalie Lacoursière.
Interpreti Voci: Katherine Hill, soprano; Michèle DeBoer, soprano; Paul Jenkins, tenore; Cory Knight, tenore; John Pepper, basso; Laura Pudwell, contralto. Strumenti: Katherine Hill, viola da gamba; Kirk Elliot, fisarmonica, violino, mandolino, zampogna; Ben Grossman, colascione, hurdy-gurdy, percussioni; Paul Jenkins, clavicembalo; Estéban La Rotta, liuto, chitarra rinascimentale; Alison Melville, flauto traverso, flauto. Ballerini: Marie-Nathalie Lacoursière, Stéphanie Brochard, Pierre-François Dollé.