Gala siciliano
di Giuseppe Guggino
Federica Guida ed Enea Scala sono i protagonisti di gala operistico al Teatro Massimo di Palermo sotto la direzione di Manuela Ranno.
Palermo, 27 novembre 2022 - Il digiuno di titoli operistici nell’ultimo scampolo del 2022 avrà verosimilmente indotto il Teatro Massimo di Palermo alla programmazione quantomeno di un gala operistico con programma perfettamente speculare nelle sue due parti, affidato alla corda tenorile di Enea Scala e all’emergente soprano siciliano Federica Guida.
L’orchestra sotto la bacchetta di Manuela Ranno dà prova di professionalità, aprendo le due parti della serata rispettivamente con la sinfonia da Semiramide e l’intermezzo di Manon Lescaut, così come il Coro – marginalmente impegnato in “O Signore dal tetto natìo” dai Lombardi, oltre che al servizio di poche altre pagine in programma – sempre sotto la guida di Salvatore Punturo, si conferma solido elemento di riferimento della Fondazione palermitana.
Federica Guida esibisce una linea di canto molto ben sorvegliata, principiando con una buona esecuzione di “Ah non credea mirarti” dalla Sonnambula, completa di cabaletta, non però particolarmente coinvolgente sul piano espressivo. Per contro l’”Eccomi a voi” d’esordio di Enea Scala, ossia la sortita di Rodrigo di Dhu dalla Donna del lago rossiniana, appare fin troppo esuberante, con un piglio che vorrebbe far il paio con la muscolarità del canto e che paradossalmente però non si traduce in volume, risultando abbastanza spesso indietro rispetto alla sovrastante sonorità orchestrale. I due danno poi voce a Gilda e al Duca di Mantova e a Lucia ed Edgardo nei rispettivi duetti d’amore, prima di concludere la serata con la morte di Edgardo da Lucia di Lammermoor e con l’aria di Olympia dai Contes, in cui Federica Guida pare agire con la massima disinvoltura.
Buono il successo di pubblico plaudente, che incoraggia i due bis “a solo” concessi da ognuno dei due solisti. Federica Guida vira sull’operetta, con una brillante esecuzione di Mein herr Marquis dalla Fledermaus, per poi rientrare con il valzer di Musetta, mentre Enea Scala, cambiato lo smoking, si lancia con Granada e Mattinata in un repertorio in cui riesce particolarmente congeniale. A chiusura del giro di bis arriva anche il Brindisi da La traviata, con tanto di irrituali applausi ritmati.