Tromba e violino
di Vincenza Caserta
Il Festival Malipiero si apre con un concerto dell'Asolo Chamber Orchestra diretta da Valter Favero.
Fonte (TV), 15/04/2023 - Il Festival Internazionale di Musica Classica Malipiero sabato 15 aprile ha inaugurato la nuova e ricca stagione e il concerto di apertura si è svolto presso la Chiesa di S.Pietro a Fonte (TV). L'Asolo Chamber Orchestra diretta da Valter Favero, in veste di direttore e clavicembalista, si è presentata con Glauco Bertagnin, Carlo Lazari, Enzo Ligresti, Martina Lazzarini ai violini, Silvestro Favero alla viola, Giuseppe Barutti al violoncello, Patrizia Pedron contrabbasso e Roberto Rigo alla tromba.
Le chiavi di lettura che offre la musica di Bach sono sempre molteplici e senza dubbio più che in qualsiasi altro autore la personalità degli interpreti è chiamata in gioco, a rivelare qualcosa di profondo, che va oltre quella che è la semplice lettura. Un misto di meraviglia e interrogazione è già presente nell’incipit del Concerto in re minore per due violini ed orchestra d’archi Bwv 1043 con i solisti Carlo Lazari e Glauco Bertagnin. La ricerca del bello in sé è filtrata con una semplicità che rivela nel Bach di Lazari e Bertagnin un’essenzialità lontana da forzature pur essendo tutto pervaso da nostalgia ultraterrena. Sono i colori scelti nei momenti in cui il dialogo si fa incalzante a tingere di preziosa umanità questa interpretazione, confermando anche nel fugato finale un rapporto fitto e denso con l’orchestra, e valorizzando l’elemento delle quattro note discendenti. È una commovente inquietudine quella che rivelano Lazari e Bertagnin.
Il Concerto in re maggiore di Tartini per tromba ed orchestra lascia spazio al solista Roberto Rigo fra grazia, energia e delicatezza. Per Rigo le sonorità trionfali predominano decise e limpide evidenziando la festosità che caratterizza il testo di Tartini. Non manca la ricerca di una cantabilità di stampo vocale nel movimento lento, mentre uno scintillìo ricco di esuberanza anima il finale con pronte risposte orchestrali. Il virtuosismo più brillante non esclude il carattere descrittivo, ed è vivo nella cadenza finale.
Il Concerto in do minore per viola ed orchestra d’archi di Johann Christian Bach, con solista Silvestro Favero, coinvolge in una dimensione teatrale che l’orchestra annuncia con grazia e decisione. La poetica dell'autore si snoda con dolcezza nelle sonorità piene della viola solista – densa e di grande impatto la cadenza – e il movimento lento, tutto ripiegato nel clima mesto che lo pervade, si impreziosisce di momenti lirici, mentre la vivacità esplicita che nell’ultimo movimento ricorda una giga trova spunti coloristici nella progressione ascendente.
Il Concerto di Vivaldi RV 208 Grosso Mogul con il solista Enzo Ligresti è all'insegna di un "virtuosismo di colore" quasi a ricercare attraverso il suono scintilii e sfaccettature del diamante. Ligresti affronta queste pagine non ha esclusivamente all'insegna del funanmbolismo, ma articola una cantabilità sempre brillante attraverso una lettura dell'autore che ne esalta gli aspetti più espressivi. Nel Grave, recitativo sul pedale del violoncello di Barutti, il cambio di atmosfere è reso dall'ornamentazione, gestito con libertà espressiva e sonorità cangianti.
Conclude il concerto Roberto Rigo alla tromba con la celebre aria della Regina della Notte, dal secondo atto di Die Zauberflöte di Mozart. Il virtuosismo di Rigo si snoda tra gli acuti che non perdonano la minima sbavatura o incertezza, tutto è estremamente scoperto.
Bis generosi ed ipnotici con l'ultimo movimento del Concerto per violoncello RV 419 di Vivaldi, dove il solista Giuseppe Barutti crea un clima misterioso ed epico, supportato narrativamente da un'orchestra viva e presente. Nel Te Deum di Charpentier il solista Rigo svetta dall'alto nella Chiesa di S.Pietro, creando con l'Orchestra un effetto stereofonico che suscita immediati applausi del numeroso pubblico.
Vincenza Caserta