SABATO 11 GENNAIO 2020 ORE 18.00 SALA PALCOSCENICO BORSONI
UN GIORNO DI CENTO ANNI FA
CONCERTO IN MEMORIA DI ARTURO BENEDETTI MICHELANGELI
PROGRAMMA
Gerardo Chimini, pianoforte
W.A. Mozart
Fantasia in re minore K 397
L. Van Beethoven
Sonata in la maggiore op. 2 n. 2
Allegro vivace
Largo appassionato
Scherzo allegretto
Rondó grazioso
Ruggero Ruocco, pianoforte
F. Schubert
Improvviso in sol bemolle maggiore op. 90 n. 3
C. Debussy
Étude pour les Arpèges composés
Étude pour les Degrés chromatiques
F. Chopin
Berceuse op. 57
Mazurca in re bemolle maggiore op. 30 n. 3
F. Liszt
Studio da concerto in fa minore La leggerezza
GERARDO CHIMINI
NOTE AL PROGRAMMA
Quando ho ricevuto dal Dott. Angelini l'invito a suonare presso il Teatro Grande, in occasione del Centenario di Arturo Benedetti Michelangeli, mi sono emozionato profondamente e mi sono sentito veramente onorato di partecipare a questa maratona pianistica assieme a tanti altri artisti. Posso affermare che Michelangeli, fin da piccolo, è sempre stato il mito a cui ispirarsi. Mia madre mi parlò del concerto N.5 di Beethoven, trasmesso via radio durante la guerra, e mi disse di esserne stata profondamente colpita. Il Maestro, Mito irraggiungibile, talento smisurato, mani incredibili, studio disciplinato da ferrea autodisciplina, passione per rendere al massimo la pagina musicale, non si può imitare, lo si può solo prendere ad esempio sul come accostarsi all'Arte. Le sue infinite possibilità di tocco, dal suono diamantino ai suoni più incorporei, da Mozart ai francesi, ci fa capire quanta grande fatica, studio e autocritica feroce lo abbiano portato ai grandi risultati che ottenne. Ho scelto per questa esecuzione Mozart e Beethoven perché sono autori che amo profondamente e che per il Maestro Michelangeli erano il massimo per trasparenza, fraseggio, pulizia del suono ed uso del pedale esemplari. I miei saranno piccoli accenni e il mio ricordo, rimasto intatto, al concerto di Brescia del giugno 1980, il quale mi catapultò in una dimensione fuori da qualunque realtà. Ringraziamo il Maestro per il Bene che ha portato a questa Arte e auspico che il Suo esempio venga seguito da chiunque saprà coglierlo.
BIOGRAFIA
il Maestro Chimini si è diplomato presso il Conservatorio di Brescia sotto la guida del m° Conter, successivamente si è perfezionato con il M° Bruno Mezzena e il M° D. De Rosa e M° Borciani per la musica da camera. Effettua concerti in tutta Europa, Brasile e Giappone. Tiene regolarmente masterclass e lezioni concerto preposte all'educazione all'ascolto.
RUGGERO RUOCCO
NOTE AL PROGRAMMA
Controllo assoluto del tocco, eleganza, raffinatezza, nobiltà di eloquio, sentimenti espressi sempre in modo contenuto, quasi con pudore, aristocrazia di concezione musicale. Queste le caratteristiche che si manifestano con evidenza all’ascolto di Arturo Benedetti-Michelangeli. Con il programma proposto ho tentato di suggerire all’ascoltatore l’immagine che ho brevemente delineato di questo grande artista, sia attraverso brani del suo repertorio (quelli chopiniani), sia tramite composizioni che tendono ad esaltare la “bellezza”, intesa tanto come perfezione formale, quanto soprattutto come essenza.
BIOGRAFIA
Ruggero Ruocco proviene dalle scuole pianistiche di Paolo Bordoni e Alberto Mozzati e ha completato la sua formazione musicale con studi di composizione. Dopo diverse affermazioni in concorsi nazionali e internazionali, ha iniziato la frequentazione di importanti istituzioni concertistiche in Italia, Europa, Nord e Centro-America, collaborando inoltre con numerose orchestre. Si è tra l’altro dedicato all’approfondimento della musica di autori italiani, quali Sgambati, Martucci, Petrassi, Dallapiccola, Margola e Facchinetti, e ha inciso diversi CD che hanno ottenuto vivi consensi della stampa nazionale ed estera. La musica da camera nelle più varie formazioni, dal duo al quintetto, ha sempre avuto una grande importanza nella sua attività artistica. Spiccato anche l’interesse per la musica contemporanea. Dal 1975 è stato docente di pianoforte al Conservatorio di Brescia, in cui ha ricoperto per sei anni l’incarico di direzione. È autore, in collaborazione con Emilio Ghezzi, di un Metodo per pianoforte edito dalla Carisch di Milano.