La grazia, la forza, il talento
di Roberta Pedrotti
Quasi quattro anni fa, una delle prime video interviste dell'Ape musicale fu proprio con Yi Chen Lin dopo una recita dell'Occasione fa il ladro al Rossini Opera Festival. La ritroviamo oggi sul podio perLe nozze di Figaro e ci accoglie, nell'intervallo, nel suo camerino per un nuovo incontro.
La semplicità, la naturalezza pacata di questa giovane musicista lasciano tanto più disarmati quanto più la dolcezza dei modi si accompagna a una determinazione e a un'autorevolezza straordinarie sul podio. Come se non ci fosse nulla di eccezionale nel suo talento. Lo sguardo, però, è fermo e vivo quando racconta che, dopo gli iniziali studi come strumentista (violino e pianoforte), il desiderio di dare una più forte e ampia impronta alla lettura musicale l'abbiano portata a studiare direzione. Da lì l'entusiasmo per le opportunità di dirigere Il viaggio a Reims a Pesaro (un'opera così complessa, con tanti personaggi da gestire è un'otima prova del fuoco per un debutto) e ora un altro capolavoro come Le nozze di Figaro, instaurando un ottimo feeling con il cast e impegnandosi per render giustizia all'opera all'insegna, comunque, della leggerezza. L'affinità che, ascoltandola, parrebbe elettiva con il belcanto non è, però, frutto di una scelta esclusiva: si muove con disinvoltura fra opera, balletto, musica sinfonica; l'amore più grande è sempre per ciò a cui si sta lavorando in un determinato momento e nel suo repertorio lirico, con Rossini e Mozart, già stanno anche il Bizet di Carmen e il Puccini di Gianni Schicchi.
Yi-Chen Lin è nata per salire sul podio, su questo, sentendola parlare (quieta e sicura anche fra i vocalizzi del cast e i richiami per l'imminente terzo atto) e vedendola poi dirigere, non si può nutrire dubbio alcuno.