L’Ape musicale

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Danza e concerti al Grande

La Fondazione del Teatro Grande di Brescia presenta la Stagione ottobre-dicembre 2015.

La Fondazione del Teatro Grande di Brescia continua l’importante percorso che mira a portare a Brescia importanti artisti internazionali e grandi nomi e talenti della scena artistica italiana.

Oltre alle ospitalità internazionali, la Stagione 2015 ha come punti di forza la coreografia d’autore italiana, la pluralità della proposta musicale, la relazione tra danza e infanzia anche attraverso la multidisciplinarità dei progetti, le politiche di apertura nei confronti del pubblico, specie quello under30 e, soprattutto, lo sviluppo di progetti di partecipazione del territorio.

Il 14 ottobre alle 21.00il pubblico del Teatro Grande potrà assistere alle due coreografie Ímãe Parabelo della compagnia Grupo Corpo che da oltre 30 anni si esibisce in tutto il mondo facendosi portatrice di uno stile che parte dalla disciplina accademica, ma fonde insieme modern dance, jazz e rimembranze di danze etniche che fanno legge della ritmica del corpo. Fondata nello Stato di Minas Gerais, lontano dal Brasile più folkloristico e commerciale, la compagnia ha dato vita a spettacoli memorabili sulle coreografie di Rodrigo Pederneiras, profondamente legato alla cultura colta e popolare del suo Paese. Anche le musiche che accompagneranno le coreografie favoriscono la completa immersione nella contemporaneità brasiliana.

Accanto alle grandi proposte internazionali, la Stagione ha l’obiettivo di stimolare una conoscenza più approfondita della danza contemporanea e di incoraggiarela creatività giovanile attraverso progetti di promozione ed educazione alla danza. Per questo la Fondazione del Teatro Grande ha deciso di realizzare un lavoro importante di coinvolgimento del territorio, un progetto a tappe la cui creazione è stata affidata a Virgilio Sieni, direttore della Biennale Danza di Venezia e uno dei più grandi coreografi italiani. Nei giorni 6, 7 e 8 novembre la Fondazione del Teatro Grande porterà in scena, in prima assoluta, Dittici sulla Passione, un progetto di formazione verso la creazione, un percorso tecnico-umanistico di educazione e trasmissione rivolto allo studio del gesto e alla danza contemporanea come a una geografia espansa di saperi e pratiche che guardano alle altre arti e alle scienze umanistiche. Per questo percorso Virgilio Sieni selezionerà i partecipanti attraverso due appositi bandi promossi dalla Fondazione del Teatro Grande. Dittici sulla Passione si sviluppa su un doppio binario: da un lato verranno coinvolti in Quadri dalla Passionegiovani danzatori tra gli 8 e i 15 anni selezionati tra le scuole di danza del territorio, dall’altro Virgilio Sieni lavorerà con non professionisti al progetto Pietà_Madri, Padri, Figli.

Quadri dalla Passione si prefigge l'obiettivo di far incontrare tra di loro i giovanissimi interpreti di varie provenienze e scuole attraverso la pratica della danza con l’obiettivo di creare un significativo lavoro di formazione dei giovani nel settore della danza, anche nell’ottica di valorizzare il potenziale creativo dei nuovi talenti attraverso lo studio del movimento e della tecnica appropriata per assimilare la coreografia, gli incontri con altre esperienze ed altri gruppi del progetto, la visione al pubblico.

Allo stesso tempo il progetto intende creare un percorso di preparazione verso la creazione di coreografie ispirate alla vicinanza e alla tattilità. Parallelamente ai Quadri dalla Passione, Virgilio Sieni svilupperà quindi il percorso Pietà_Madri, Padri, Figli con alcuni cittadini bresciani non professionisti che aderiranno al progetto. L’immagine di madri, padri e figli da un punto di vista visivo richiama alla memoria una ben nota tradizione iconografica occidentale che delinea una specifica forma dell’intimità, del dolore e della bellezza, immediatamente riconoscibile all’interno di un immaginario collettivamente condiviso. Seguendo le pieghe che tale segno generatore ha prodotto nella nostra stessa idea di genere e di identità, l’esperienza ideata da Virgilio Sieni porta la riflessione della danza verso una nuova antropologia della relazione.

Da questi due lavori nasceranno percorsi che tendono ad esaltare la costruzione e la natura del gesto della danza quale fonte primaria d'ispirazione e di conoscenza. Ogni percorso di creazione darà luogo alla presentazione di un evento composto da un insieme di coreografie: quadri coreografici presentati all’unisono e nello stesso spazio. Quadri dalla Passione sarà rappresentato per gli studenti del territorio (istituti superiori e scuole secondarie di primo grado) il 6 novembre alle 10.00 e alle 11.30, mentre per tutti il 7 novembre alle 19.00 e alle 21.00. Il giorno 8 novembre alle ore 11.00 e alle ore 16.00 sarà rappresentato per tutti Pietà_Madri, Padri, Figli.

I bandi per partecipare da protagonisti ai due progetti sono scaricabili dal sito teatrogrande.it. Ogni persona interessata può inviare il form di adesione all’indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. da lunedì 20 aprile a mercoledì 13 maggio 2015.

Dopo questa intensa esperienza produttiva, la Compagnia Virgilio Sieni sarà protagonista dello spettacolo La Sagra della Primavera che ha recentemente debuttato con successo al Teatro Comunale di Bologna e che a Brescia andrà in scena il 10 novembre alle 21.00. Lo spettacolo nasce con l’intento di iniziare un cammino nella frammentazione e la composizione del corpo coreografico ed è occasione per indagare l’ignoto che scorre ai bordi della vita. Danzare La Sagra rappresenta per Sieni un’opportunità per rovesciare alcuni modelli colonialisti della coreografia occidentale, dove il rito appare esclusivamente come forma barbara.

Venerdì 13 novembre alle 21.00 arriva a Brescia il Crêuza de Mä – Tour 2015 di Mauro Pagani che, a trent’anni dalla prima pubblicazione del capolavoro scritto a quattro mani con Fabrizio de Andrè, porta sui palcoscenici italiani i vecchi e nuovi mix dell’intero album, oltre a alcuni brani storici frutto della sua collaborazione con De André, tra cui A Cimma, Monti di Mola, Megu Megun, La Domenica delle Salme e altri, e infine alcuni brani inediti che fanno parte del suo nuovo cd. Crêuza de Mä è ormai universalmente riconosciuto come una delle pietre miliari della cultura musicale italiana, votato dalla critica e dal pubblico “Miglior Disco Italiano” degli anni ottanta, scelto da David Byrne e Rolling Stone America come uno dei dieci migliori dischi del decennio nel mondo, al quarto posto dei 100 migliori dischi di sempre della musica leggera italiana nella speciale classifica realizzata e pubblicata da Rolling Stone Italia.

Per gli amanti della chitarra e non solo, sarà particolarmente atteso l’appuntamento di martedì 1 dicembre alle 21.00 dal titolo Concerto per un “Gentilhombre” che vedrà la partecipazione di Giulio Tampalini e dell’Orchestra da Camera di Brescia diretta dal violinista Filippo Lama. Il programma, che spazia tra le musiche del grande repertorio per chitarra, prevede due prime esecuzioni italiane di Tansman e la prima assoluta del “Concertino” di Giancarlo Facchinetti nella versione più ampia con l’orchestra d’archi (finora il concerto è stato eseguito solo per chitarra e quintetto d’archi). Segnaliamo inoltre che nei brani di chitarra sola Giulio Tampalini suonerà la chitarra Mozzani n. 24 del 1936 utilizzata da Andrés Segovia nella sua tournée di concerti in America nel 1937.

Nel 2015 il Teatro Grande sarà sede di una nuova tappa del Progetto RIC.CI, di cui la Fondazione del Teatro Grande è partner. Ideato dal critico Marinella Guatterini, il progetto “RIC.CI” guarda alla danza contemporanea italiana dall’inizio degli anni Ottanta sino agli inizi degli anni Novanta per riproporla al pubblico di oggi affidando l’esecuzione delle coreografie di allora a giovani interpreti. Ne scaturisce un progetto forte di una nuova vitalità frutto anche del lungo lavoro di studio e reinterpretazione con l’artista ideatore della coreografia. In seno a questo progetto la Stagione ospita il 15 dicembre la coreografiaE-Ink di Michele Di Stefano interpretata dai danzatori di Aterballetto.E-Ink è un lavoro che nasce dalla curiosità per le modalità di trasmissione dei messaggi oracolari e divinatori che, pur essendo formalmente precisi, sono il prodotto di una destabilizzazione. Aterballetto propone nella stessa serata Tempesta / The Spirits, coreografia di Cristina Rizzo, e Upper-East-Side, altra coreografia di Michele Di Stefano. Questi due lavori sono due produzioni di recente debutto commissionate ai due coreografi appositamente per la compagnia Aterballetto. La matematica della “frase” coreografica, la sua collocazione all’interno di un sistema, la sua riproducibilità nel tempo e le conseguenze che essa produce sono il punto di partenza di Upper-East-Side: dalla grammatica alla geografia, l’informazione viaggia per creare un impatto linguistico nello spazio, in un continuo desiderio di scambio, per far vivere la danza come una condizione ambientale, esplorativa. Tempesta/The Spirits è un balletto per 6 danzatori, tre coppie che formano un gruppo, una specie di tribù che nel suo gioco coreografico articola una danza fatta di ingaggi subitanei, di abitazioni epidermiche e di corpi volatili agganciati in una continua e reciproca torsione di uno nell’altro.

Nel Ridotto del Teatro Grande la Stagione della Società dei Concerti del Teatro Grande prevede due appuntamenti con l’Ensemble Sentieri selvaggi con cui la Fondazione condivide l’importante progetto di avvicinare il grande pubblico alla musica contemporanea. Philip Glass. Quartetti per archi è il titolo del primo appuntamento in calendario per il 29 ottobre alle 21.00: all’interno della sterminata produzione di Philip Glass i quartetti per archi rappresentano un punto di riferimento, dove l’autore riesce a sintetizzare i diversi percorsi compositivi esplorati in quasi cinquant’anni di lavoro. Dalla produzione per il cinema (ad esempio il quartetto N°3, tratto dalle musiche per il film Mishima di Paul Schrader) alla "musica pura" del Quinto Quartetto, ogni sfumatura della personalità di questo musicista è riflessa in queste pagine quartettistiche, che richiedono un enorme virtuosismo da parte degli esecutori. Una maggiore concentrazione è richiesta invece nel quartetto N° 4, in cui l’autore si raccoglie in atmosfere maggiormente intimiste per ricordare l’artista Brian Buckzak e compone una struggente elegia per tutte le vittime di AIDS. Zodiaco, in cartellone il 9 dicembre alle 21.00, è un concerto che presenterà per la prima volta a Brescia brani recenti di compositori affermati come Luca Francesconi, Maurizio Pisati e Giorgio Colombo Taccani (questi ultimi due presenti con brani in prima esecuzione assoluta) accanto a pagine di esponenti dell’ultimissima generazione come Filippo Perocco e Orazio Sciortino. Conclude il programma una nuova versione strumentale dei celebri TIerkreis di Karlheinz Stockhausen, dodici brani ispirati ai segni zodiacali che per l’occasione sono stati orchestrati per l’organico di Sentieri selvaggi da Filippo Del Corno, Carlo Boccadoro, Mauro Montalbetti e Giorgio Colombo Taccani espressamente per la Stagione del Teatro Grande.

Sotto il coordinamento di Sandro Laffranchini, primo violoncello della Scala, tornerà la Stagione dell’Ensemble del Teatro che continua l'esplorazione del repertorio cameristico. Nei concerti dell’Ensemble particolare attenzione viene data all'aspetto divulgativo dei capolavori della musica, dal ‘700 al contemporaneo – senza tralasciare opere di autori cosiddetti minori – nonché alle nuove proposte di compositori italiani e di autori sia emergenti sia già affermati del territorio bresciano. L’Ensemble è composto dai giovani ma già affermati violinisti Laura Marzadori e Daniele Richiedei, da Eugenio Silvestri alla viola e da Andrea Rebaudengo al pianoforte, oltre allo stesso Sandro Laffranchini al violoncello. I concerti autunnali sono in programma per il 18 ottobre e il 29 novembre, come da tradizione sempre la domenica mattina alle ore 11.00.

Tre saranno gli appuntamenti con la musica barocca realizzati in collaborazione con le Settimane Barocche di Brescia, istituzione con cui la Fondazione collabora con successo da diversi anni: il 24 ottobre alle ore 18.00 I Virtuosi Italiani saranno protagonisti della serata dedicata a "I concerti della natura e delle passioni umane" su musiche di Antonio Vivaldi, il 15 novembre alle 18.00 l’ensemble Brixia Musicalis proporrà un programma di musica strumentale del ‘700 italiano e il 24 novembre alle 21.00 si terrà il concerto del prestigioso ensemble vocale La Compagnia del Madrigale dedicato a madrigali a cinque e a sei voci di Luca Marenzio, Claudio Monteverdi e Carlo Gesualdo da Venosa. Un sorprendente itinerario fra le soavità musicali di Marenzio, rappresentazione sonora della 'dolce vita' romana di fine Cinquecento, e la sconvolgente audacia del Principe di Venosa che, agli esordi dell'età barocca, sembra prefigurare le avanguardie novecentesche. Per approfondire il tema verrà proposto un seminario di studi con la partecipazione di docenti universitari specializzati nella storia della letteratura italiana e della musica fra Cinque e Seicento.

La Stagione si rivolge infine anche al pubblico dell’infanzia per avvicinare i più piccoli alla danza e alfabetizzare le giovani generazioni ai nuovi linguaggi della contemporaneità. Il 27 novembre alle 9.00 e alle 11.00 andrà in scena per il pubblico delle scuole primarie lo spettacolo Butterfly della compagnia Kinkaleri. Caratteristica peculiare del progetto è la contaminazione tra i generi. Danza, teatro, opera e musica si fondono attraverso un lavoro di ricerca che propone al giovane pubblico un nuovo e importante itinerario produttivo: l'opera come forma attuale di rappresentazione, indagata attraverso i nuovi linguaggi contemporanei. Il 28 novembre alle ore 16.00Butterfly sarà replicata anche per il pubblico delle famiglie.

Sabato 17 ottobre la Fondazione del Teatro Grande porta per la prima volta in ItaliaLaParade Moderne, una performance scultorea itinerante, ironicamente e liberamente ispirata a celebri artisti della prima metà del Novecento. La Parade Moderne, già rappresentata in diverse città europee, è stata ideata da due importanti artisti visivi, Clédat e Petitpierre, attivi da diversi anni nel contesto artistico e performativo internazionale. Clédat e Petitpierre sviluppano progetti innovativi che hanno come punto di forza la continua alternanza tra lo spettacolo dal vivo e la scultura. Come installazioni all’interno di spazi espositivi, le figure della Parade Moderne sono disposte su supporti di legno, ma una volta trasposte nello spazio tridimensionale queste diventano vere e proprie sculture viventi che si combinano con il paesaggio: Magritte, Ernst,De Chirico, Léger, Munch, Arp, Brauner, Malevich attraverseranno le vie della città creando una singolare e suggestiva “lezione” di storia dell’arte en plein air. Una “parade” d’artista che, sulle note del Bolero di Ravel, animerà le vie del centro storico di Brescia e che catturerà la curiosità di tutti, coinvolgendo anche i più piccoli in un’atmosfera partecipata e inconsueta. Per la sua originalità La Parade Moderne è stato selezionato come uno degli eventi che animeranno la città durante il semestre EXPO.

Si conclude con questo secondo semestre di spettacolo la Stagione 2015 che da gennaio a dicembre porta a Brescia, negli spazi del Teatro Grande, più di 20 appuntamenti con la musica (sinfonica, da camera, classica e contemporanea, leggera, pop e indie), 14 performance di danza nazionale e internazionale, spettacoli per i più piccoli e per le famiglie, incontri culturali e progetti speciali per la città. Una proposta trasversale che ha l’obiettivo di avvicinare nuove tipologie di pubblico al Teatro, affinché tutti possano vivere sempre di più il Grande come centro della vita culturale cittadina.

Nella Stagione 2015, oltre al sistema print@home, che consente all’utente che acquista online di entrare in Teatro senza passare dalla biglietteria, la Fondazione propone il Carnet Smart (a 60 euro 2 spettacoli in Sala Grande e uno in Ridotto) e lo speciale Carnet Danza (a 80 euro tutti i 5 spettacoli di danza della Stagione).

Per il 2015 continua anche l’iniziativa TeatroGrandeCard realizzata in collaborazione con Ubi Banco di Brescia. La TeatroGrandeCard è acquistabile in Biglietteria ed è a tutti gli effetti un abbonamento aperto per la Stagione 2015 che dà diritto al 15% di sconto sui biglietti (sconto riferito alla tipologia di appartenenza), a sconti al Caffè del Teatro Grande Berlucchi, oltre alle numerose ed esclusive agevolazioni inerenti l’attività del Teatro. Sempre in Biglietteria possono inoltre essere rinnovate per il 2015 le Card già attivate negli anni scorsi. Ricordiamo che grazie alla collaborazione con Ubi Banco di Brescia è stato possibile associare alla TeatroGrandeCard tutte le funzionalità della Carta Enjoy-TeatroGrande Brescia, dandole quindi anche il valore aggiunto di una carta di credito prepagata ricaricabile senza spese di attivazione e gestione.

I biglietti e i carnet della Stagione ottobre-dicembre 2015 saranno in vendita on line sui siti teatrogrande.it e vivaticket.it e in Biglietteria da martedì 28 aprile (si ricordano gli orari di apertura della Biglietteria del Teatro Grande: dal martedì al venerdì dalle 13.30 alle 19.00 e il sabato dalle 15.30 alle 19.00). I possessori della TeatroGrandeCard avranno la possibilità di acquistare in prelazione i biglietti della Stagione presentando la propria TeatroGrandeCard presso la Biglietteria del Teatro Grande dal 21 al 24 aprile.

Sul sito www.teatrogrande.it saranno resi disponibili in tempo reale gli aggiornamenti sulla programmazione della Stagione e sull’attività del Teatro.

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