L’Ape musicale

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Progetto artistico della musica da camera, di Sonig Tchakerian

Da qualche anno ormai immagino la programmazione dei concerti di musica da camera nell'ambito del Festival come una occasione, una possibilità, una opportunità per nuove riflessioni.

Musica, innanzi tutto. Ma non solo musica.

Per me una possibilità di incontro tra tradizione e innovazione, prime esecuzioni, jazz, letteratura, poesia....convinta che la bellezza, in tutte le sue manifestazioni e senza confini, vada vissuta con curiosità, coraggio ed entusiasmo.

Da quest'anno, per la prima volta, una serata anteprima dei festival Settimane Musicali al Teatro Olimpico e Vicenza Jazz in cui poesia e tradizioni musicali barocche e romantiche si incontrano e si trasformano nelle armonie e nei ritmi del jazz.

L'inaugurazione del Festival con le Stagioni di Vivaldi che si alternano a The Four Seasons Recomposed (2012) del compositore britannico Max Richter. Nuovi ritmi e nuove provocazioni che riprendono vita partendo dai celebri temi vivaldiani in una prima esecuzione italiana.

Continua con nuove immaginazioni il ciclo iniziato tre anni fa e dedicato a Bach:

una prima giornata vissuta con Dante e Bach, un incontro il pomeriggio tra suoni e parole in attesa del concerto in cui tre canti della Divina Commedia si alternano a brani di Bach per violino solo e all'improvvisazione delle percussioni.

Una seconda serata con il terzo e il sesto Brandeburghese, due famose Arie arrangiate da G. Sollima in un nuovo organico, alcune Invenzioni a due voci immaginate con le voci del violino e del violoncello.

Chansons, un concerto in cui il suono del trio e della voce cambia continuamente colore in un viaggio dal '700 al '900, da Haydn a Ravel, per raccontarci un po' di storia di questa nostra Europa.

Infine la serata dedicata all’Armenia in occasione della commemorazione dei 100 anni dal genocidio di questo antico popolo a me così vicino...il suono evocativo del Duduk e del Dhol al Teatro Olimpico immaginato come una suggestione unica, tra antichi inni sacri e tradizionali canti e balli popolari. Oltre a Khachaturian che ovviamente non poteva mancare.

La presentazione del libro Bioresistenze, una serata in cui parlare di agricoltura ascoltando Tartini: “Io sto di casa più che posso con la natura, meno che posso con l'arte, non avendo io altra arte, se non la imitatione della natura” (G. Tartini)

La poesia di Riccardo Held immaginata in musica per mezzosoprano e quartetto d'archi da Wolfgang Florey

Tantissimi ospiti: Arruga, Bergamasco, Bertolazzi, Bianchetti, Birro, Dabaghyan, Dialogos, Ex Novo Ensemble, Held, Khachatryan, Luison, Mestre, Mnatsakanyan, Palumbo, Polverelli, Principe, Redaelli, Regazzo, Roi, Rossi, Sollima, Stevanato, Tonolo, Trio Albrizzi, Turus, Zaltron, Zanenghi, Orchestra di Padova e del Veneto, oltre a giovani allievi dei corsi di perfezionamento dell’Accademia Nazionale di S. Cecilia e del conservatorio Arrigo Pedrollo di Vicenza.

Tutti amici e artisti straordinari con cui desidero condividere la musica da camera in questo luogo di bellezza.

Sonig Tchakerian

I biglietti possono essere acquistati presso il botteghino del Teatro Olimpico in stradella Teatro Olimpico da martedì a domenica dalle 11.00 alle 13.30 e dalle 14.00 alle 16.00, chiamando il numero 0444222801 oppure online attraverso il sito www.settimaneolimpico.it.

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