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Damrau e Grigolo in Lucia di Lammermoor
Stefano Ranzani dirige la ripresa dell’allestimento di Mary Zimmermann dal 28 maggio.
Nella scena della pazzia torna l’armonica a bicchieri.
La ripresa della Lucia di Lammermoor di Gaetano Donizetti nell’allestimento di Mary Zimmermann con la direzione di Stefano Ranzani (dal 28 maggio all’11 giugno) si avvale per le parti dei protagonisti di due tra gli artisti più acclamati nelle sale di tutto il mondo ma anche più amati dal pubblico milanese: Diana Damrau e Vittorio Grigolo. Con loro Gabriele Viviani, baritono lucchese già ascoltato alla Scala in numerosi ruoli, nella parte di Enrico, mentre Juan José de León è Arturo e Alexander Tsymbalyuk Raimondo. Completano il cast due giovani voci provenienti dall’Accademia del Teatro alla Scala: Chiara Isotton nella parte di Alisa e Edoardo Milletti nella parte di Normanno. Nelle recite dell’8 e dell’11 giugno sarà protagonista Elena Mosuc, che torna alla Scala dopo i successi di Luisa Miller, La traviata e Rigoletto.
Per la scena della pazzia viene ripristinata la Glasharmonika o armonica a bicchieri, originariamente prevista da Donizetti per ammantare di un’atmosfera spettrale il delirio della protagonista, ma sostituita nella maggior parte delle esecuzioni dalla cadenza del flauto. L’armonica a bicchieri è stata utilizzata per l’ultima volta alla Scala nel 2006, nell’edizione diretta da Roberto Abbado.
Lo spettacolo è una coproduzione con il Metropolitan di New York, dove ha inaugurato la stagione 2007/2008, ed è stato presentato per la prima volta alla Scala nel 2014.
Diana Damrau ha inaugurato per due volte le stagioni scaligere, nel 2005 in occasione della riapertura della Scala rinnovata con L’Europa riconosciuta di Antonio Salieri diretta da Riccardo Muti e nel 2013 con La traviata di Verdi diretta da Daniele Gatti. Oggi è una delle voci più apprezzate in tutto il mondo, richiesta dai maggiori teatri e impegnata in una intensa attività discografica. Alla Scala ha cantato anche nelle Nozze di Figaro di Mozart dirette da Gerard Korsten nel 2006 e in diversi recital, nel 2006, 2007, 2009 fino allo scorso 4 maggio.
Lucia è un cavallo di battaglia di Diana Damrau, che ha trionfato nell’allestimento firmato da Mary Zimmermann al Metropolitan e nell’approfondire la parte si è spinta fino a consultare uno psichiatra sulle caratteristiche della follia di Lucia: secondo la diagnosi, una personalità bipolare fin dal primo atto.
A 38 anni Vittorio Grigolo è già un veterano del Piermarini: il debutto avviene infatti nel 2000 in due concerti straordinari diretti da Riccardo Muti. Nel primo il giovanissimo tenore è impegnato nella Fantasia Corale di Beethoven; nel secondo, che inaugura l’anno verdiano 2001, canta il Notturno di Verdi accanto a Barbara Frittoli e Michele Pertusi. Nel 2003 Grigolo è Tony in West Side Story di Bernstein, nel 2007 è Ranuccio nel Gianni Schicchi diretto da Riccardo Chailly, nel 2011 Roméo in Roméo et Juliette di Gounod, nel 2012 Rodolfo nella Bohème diretta da Rustioni accanto ad Angela Gheorghiu e Duca nel Rigoletto diretto da Dudamel, nel 2013 in un recital di canto. La sua ultima esibizione scaligera, nel 2014, è proprio nel ruolo di Edgardo nella Lucia, che era allora Albina Shagimuratova. Vittorio Grigolo tornerà alla Scala dal 19 agosto nei panni di Rodolfo accanto alla Mimì di Maria Agresta nella Bohème diretta da Gustavo Dudamel con la Simón Bolívar.
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