STAGIONE DI OPERETTA
2015-2016
Calendario
Giovedì 31 dicembre 2015 | ore 20.30
Venerdì 1 gennaio 2016 | ore 17.00
Compagnia Teatro Musica Novecento in
LA VEDOVA ALLEGRA
operetta in tre atti di Victor Léon e Léon Stein
musica Franz Léhar
regiaAlessandro Brachetti
tenore Angelo Scardina
orchestra “Cantieri d’Arte” diretta dal M° Stefano Giaroli
coro del Teatro Donizetti
maestro del coro Fabio Tartari
corpo di ballo Novecento
coreografie Salvatore Loritto
scene e costumi Artemio Cabassi realizzati da ArteScenica Reggio Emilia
con Susie Georgiadis, Antonio Colamorea, Alessandro Brachetti, Fulvio Massa, Angelo Scardina, Federica Venturi, Francesco Mei, Livia Farnese e Salvatore Loritto
coproduzioneTeatro Musica NovecentoeTeatro Donizetti di Bergamo
La vedova allegraè da sempre ilprimo e più importante titolo della storia dell’operetta.
La prima mondiale ebbe luogo a Vienna nel 1905 e portò Franz Léhar alla fama mondiale. La prima italiana è del 1907.
Questo titolo ha attraversato tutto un secolo di cambiamenti profondi, eppure il suo successo non si è mai appannato ed è sicuramente destinato a rinnovarsi nel terzo millennio. Basti pensare che quest’operetta è a tutt’oggi uno dei titoli più rappresentati nelle Stagioni Teatrali di tutto il mondo.
Parigi, inizio del Novecento. All’Ambasciata del Pontevedro si sta svolgendo la festa per il compleanno dell'amato Sovrano. L'attenzione è però concentrata sull'arrivo della giovane, bella e ricca vedova del banchiere di Corte, Hanna Glavari, il cui fascino, unito all’immensa eredità, ha stregato molti nobili signori parigini. Per salvare le casse del piccolo Stato, si deve procurare un marito pontevedrino alla ricca ereditiera, e il fatto che l’aspirante a tale compito sia proprio Danilo, un uomo di vita, non semplifica certo il piano dei diplomatici pontevedrini.
Innovazione nella tradizioneè la filosofia incarnata dalla Compagnia Teatro Musica Novecento.
Innovazione nel rendere ancor più brillante e coinvolgente il copione, affidandosi ad un agguerrito cast di giovani ma esperti attori, fra i quali svetta l’irresistibile verve di Alessandro Brachetti (che firma anche la regia), nei panni del cancelliere Niegus. Innovative anche le coreografie dell’affiatato corpo di Ballo Novecento. Tradizione nel perseguire ostinatamente la componente lirica del genere. La Compagnia è infatti l’unica nel panorama nazionale ad esibirsi sempre ed esclusivamente con l’orchestra dal vivo. Molta attenzione è posta anche alle voci, di assoluto valore. Sontuoso l’allestimento di scene e costumi, firmati da Artemio Cabassi, grande specialista del genere, maestro dell’opulenza e del buon gusto.
Domenica 24 gennaio 2016 | ore 15.30
Compagnia Corrado Abbati in
AL CAVALLINO BIANCO
diHans Müller e Erik Charell
musicaRalph Benatzky
adattamento e regia Corrado Abbati
produzioneinScena Produzione Spettacoli
su licenza esclusiva per l’Italia di Edizioni Suvini Zerboni, Milano
«Venite “Al Cavallino Bianco” perché la felicità è in arrivo! Il sole splendente e il cielo azzurro si riflettono nel lago di una nuova scenografia, capace, all’aprirsi del sipario, di creare un ambiente accogliente dove si risveglia la febbre d’amore che, oggi come ieri, agita gli spiriti in vacanza. Gli amori, i sospiri e il sentimentalismo di un turbinio di personaggi pieni di vigore ed esuberanza, rapiscono ed affascinano lo spettatore.
Performance virtuosistiche e coreografie scattanti in costumi colorati trasformano l’Austria-clichè in uno spettacolo non banale, facendosi motore di dinamismo e divertimento. Una miscela di commedia musicale, rivista e operetta, capace di emozionare, ieri come oggi, grazie anche allo straordinario talento di Ralph Benatzky e alla sua capacità di evocare con umorismo e spensieratezza gli stati d’animo dei tanti personaggi. Ciò fa di questo straordinario musicista, che affonda le sue radici nel modulo della chanson, uno dei maggiori talenti del teatro di intrattenimento musicale: talento aumentato, in questo lavoro, dal contributo di famosi compositori pop dell’epoca come Robert Stolz e Jean Gilbert. Seguite dunque questo “Cavallino” al trotto: moderno, veloce, ironico e divertente, in cui gli ospiti dell’Hotel vivono un momento di vacanza ed euforia che diventa motore di un piacere continuo. Agli spettatori non resterà che dire, all’ happy end: “peccato che questa vacanza sia finita!”».
Corrado Abbati
Domenica 7 febbraio 2016 | ore 15.30
Compagnia Teatro Musica Novecento in
LA DUCHESSA DEL BAL TABARIN
operetta in due atti di Leon Bard (pseudonimo di Carlo Lombardo)
libretto Carlo Lombardo, Arturo Franci e Carlo Vizzotto
regia Alessandro Brachetti
corpo di ballo Novecento
coreografie Salvatore Loritto
orchestra “Cantieri d'Arte” diretta da Stefano Giaroli
scene e costumi Artemio Cabassi realizzati da ArteScenica Reggio Emilia
con Silvia Felisetti, Alessandro Brachetti, Fulvio Massa, Susie Georgiadis, Antonio Colamorea, Elena Rapita, Francesco Mei e Marco Falsetti
produzione Teatro Musica Novecento
Carlo Lombardo, il padre dell’operetta italiana, non firmò come in altri casi (Cin-ci-là, Il Paese dei Campanelli..) questo titolo col suo vero nome, ma con lo pseudonimo di Leon Bard. Dietro questo escamotage si dice vi sia una controversia nientemeno con Franz Léhar: la leggenda vuole infatti che Lombardo mise in quest’operetta musiche sottratte con malizia al collega ungherese.
Non ci è dato sapere se questo misfatto sia realmente avvenuto, a noi basta sapere che l’eleganza delle musiche e l’abbondanza di trascinanti valzer fanno di questa la più viennese tra le operette italiane.
La regia di Silvia Felisetti ha tolto dal copione un poco di polvere ed ha sostituito il personaggio di Sofia (un ispettore delle tasse) con un presunto infallibile seduttore (Alessandro Brachetti). Se aggiungiamo a questo il fascino e la freschezza di Silvia Felisetti (Frou Frou), la prestanza vocale e la classe di Fulvio Massa (Morel), l’eccezionale presenza scenica della caratterista Graziella Barbacini (Josephine), la bravura del tenore Claudio Corradi (Ottavio di Chantal) e l’affiatamento del resto della compagnia (Cristina Cattabiani, Giuliano Scaranello, Francesco Mei), ecco che questo diviene uno spettacolo godibile da tutti i punti di vista.
C’è grande animazione al Bal Tabarin: torna Frou Frou, la soubrette che lasciò il locale per divenire la promessa del Duca di Pontarcy. Il Duca ha promesso alla futura mogliettina una somma favolosa se per i sei mesi prima delle nozze gli sarà assolutamente fedele. Proprio oggi, 28 febbraio, scadono i sei mesi e Frou Frou non vede l’ora di assicurarsi il titolo di Duchessa con somma di denaro annessa. Tuttavia, il Duca nutre ora forti dubbi circa la sua relazione con la ex sciantosa e affida al suo segretario Granbec il compito di trovare un infallibile seduttore per fare cadere in tentazione Frou Frou liberandosi così dall’impegno preso. In realtà l’infallibile seduttore, Valentino Rodolfi, riesce subito a fare innamorare di sé Frou Frou, pur non raggiungendo l’intento di farle tradire il marito. Scaduta la mezzanotte del fatidico giorno, convinta di essersi ormai assicurata la mano del Duca, Frou Frou cade tra le braccia del bel Principe Ottavio facendosi cogliere sul fatto. Ma colpo di scena... Tuttavia, il lieto fine non potrà mancare nemmeno questa volta!