JEFFREY TATE
Prima di diventare musicista, il direttore d'orchestra inglese si è laureato in Medicina a Cambridge. Ha iniziato la carriera musicale come membro dello staff della Royal Opera House di Londra e in seguito ha partecipato al centenario de L'anello del Nibelungo di Wagner al Festival di Bayreuth, dove era assistente di Pierre Boulez, e ha diretto in seguito la tetralogia a Colonia e Parigi (con l'Orchestre National de France) e alla State Opera di Adelaide, che ha segnato la storia come prima esecuzione completa del ciclo wagneriano in Australia.
Dopo il successo di Carmen a Göteborg, ha diretto al Théâtre du Châtelet di Parigi,all'Opéra Bastille e al Palais Garnier. Alla Royal Opera House ha diretto, tra le altre, le nuove produzioni di Idomeneo, Manon, Così fan tutte e Capriccio e al Metropolitan di New York si annoverano opere che vanno dal Don Giovanni a Lulu. Ha diretto ancora al Grand Théâtre di Ginevra e alla Staatsoper di Vienna.
Dirige spesso in Italia: dopo l'acclamato debutto alla Scala di Milano con Peter Grimes, a cui sono seguiti Der Rosenkavalier, Tannhäuser e Ariadne auf Naxos, è salito sul palco del Teatro La Fenice di Venezia. Dopo la vittoria del “Premio Abbiati” nel 2002 per Königskindern di Humperdinck, il Teatro San Carlo di Napoli lo ha nominato Direttore Musicale (dal 2005), dove ha diretto ancora Le nozze di Figaro, Die Walküre, Falstaff, Candide, L’Enfant et les Sortilèges, Peter Grimes e Il ratto dal Serraglio.
In concerto ha collaborato con orchestre quali London Symphony, Berliner Philharmoniker, Orchestra del Mozarteum di Salisburgo, Filarmonica di Dresda, Maggio Musicale Fiorentino, Accademia Nazionale di Santa Cecilia a Roma, Orchestra della Radio Danese, Orchestra di Parigi, Sinfonica Giapponese Yomiuri e le orchestre sinfoniche di Boston, Cleveland, Toronto, Montreal, Melbourne e Sydney. Dalla stagione 2009/2010 è Direttore Principale dell'Orchestra Sinfonica di Amburgo.
La sua discografia include Arabella, Hänsel e Gretel, Les Contes d’Hoffmann e Lulu, i concerti per pianoforte di Mozart con Mitsuko Uchida, tutte le sinfonie di Mozart con la English Chamber Orchestra, brani di Elgar con la London Symphony Orchestra e Sommernachtstraum di Mendelssohn con la Filarmonica di Rotterdam.
Per i suoi risultati in ambito artistico, ha ricevuto i titoli di “Chevalier de la Légion d’Honneur” e “Chevalier des Arts et des Lettres” in Francia, e “Commander of the British Empire” in Gran Bretagna.
Jeffrey Tate è stato Direttore Onorario dell'OSN Rai.
ORLA BOYLAN
Il soprano irlandese ha recentemente debuttato i ruoli di Gutrune (Götterdämmerung) per l’Opera North e Chrysothemis (Elektra) per la West Australian Opera, oltre ad aver debuttato al Teatro alla Scala di Milano in CO₂ , nuova commissione a Giorgio Battistelli. Per la sua interpretazione di Senta (Der fliegende Holländer) il magazine The Listener ha detto di lei : “domina il palco con la sua magnifica esibizione”.
Una serie di ruoli-titolo per l’Opera di Garsington (Arabella, Ariadne auf Naxos e la prima inglese di Die Liebe derDanae) l’ha consacrata come stimata interprete di Richard Strauss.
È anche una interprete di riferimento per le opere di Britten, in ruoli come Ellen Orford (Peter Grimes), Governess (The Turn of the Screw) e Female Chorus (The Rape of Lucretia). Nella scorsa stagione ha debuttato come Miss Wingrave in una nuova produzione di Owen Wingrave per l’Opéra National de Lorraine.
Nella stagione 2015/16 tornerà a cantareTosca alla New Zealand Opera, canterà la sua prima Turandot nella produzione di Calixto Bieito alla Northern Ireland Opera e apparirà come Lady Billows (Albert Herring) al Maggio Musicale Fiorentino.
In concerto si è esibita nel War Requiem di Britten al Festival Internazionale delle Arti di Perth, nell’Ottava Sinfonia di Mahler con la Gürzenich-Orchester Köln (Markus Stenz) e nel Wozzeck di Berg con la Royal Liverpool Philharmonic Orchestra (Sir Andrew Davis). Ha cantato inoltre nei Vier letzte Lieder di Strauss con molte orchestre tra cui la Hallé (Sir Mark Elder) e l’Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi (Xian Zhang).
BRENDEN GUNNELL
È cresciuto nel Michigan (USA) dove si è diplomato nel 2006. Sotto la guida di Brigitte
Fassbaender, ha fatto parte per quattro anni nell’ensemble di canto del Teatro di
Innsbruck e, chiamato da Paul Curran, si è poi trasferito alla Norwegian Opera di Oslo.
Durante questi anni ha cantato in Arianna a Nasso di Richard Strauss (Brighella),
Il giro di vite di Britten (Quint), L’oro del reno di Wagner (Loge e Froh), Wozzeck di Berg
(Andres), Arabella di Richard Strauss (Elemer e Matteo), Il flauto magico di Mozart
(Tamino e Armigero), Lucia di Lammermoor di Donizetti (Arturo), La sposa venduta di
Smetana (Hans), I Dialoghi delle Carmelitane di Poulenc (Chevalier), Il Ritorno di Ulisse
in patria di Monteverdi (Eumete), Peter Grimes di Britten (Bob Boles), Macbeth di Verdi
(Malcolm), Tristano e Isotta di Wagner (Marinaio), Il ratto di Lucrezia di Britten (coro
maschile), The Rake’s progress di Stravinsky (Tom Rakewell) e Ascesa e caduta della città
di Mahagonny di Weill ( Jim).
Nell’autunno del 2012 ha avuto grande successo sostituendo Toby Spence in
Dream of Gerontius di Elgar con gli Hamburger Symphoniker diretti da Jeffrey Tate alla
Laeiszhalle di Amburgo.
Da allora ha avuto inizio una rapida ascesa di carriera coincisa con il passaggio a una
vocalità più drammatica. Riscritturato subito dagli Hamburger Symphoniker per I figli
del re di Humperdinck, ha preso parte all’esecuzione della Ottava Sinfonia di Mahler
con l’Orchestra Verdi di Milano diretta da Riccardo Chailly al MiTo.
La stagione 2015 lo ha visto nella Sposa venduta all’Opera North di Leeds, in I figli
del re alla Semperoper di Dresda, in Jenufa di Janaček al Teatro Comunale di Bologna
(direttore Juraj Valčuha, regia di Alvis Hermanis), nel Ratto dal serraglio di Mozart
(regia di David McVicar) al Festival di Glyndebourne, in Ascesa e caduta della città
di Mahagonny (direttore John Axelrod, regia di Graham Vick) al Teatro dell’Opera
di Roma, in Idomeneo di Mozart alla Fenice di Venezia (direttore Jeffrey Tate, regia di
Alessandro Talevi).
Attivo anche in campo concertistico, annovera nel suo repertorio musiche di Beethoven,
Schubert, Strauss, Mahler e soprattutto Britten, di cui è profondo conoscitore.
Ha registrato i Lieder di Strauss con l’accompagnamento al pianoforte di Malcolm
Martineau (2014, etichetta Two Pianist); Parsifal di Wagner (Gralsritter) per la direzione
di Jaap van Zweden e la Netherlands Radio Orchestra (2010, Challenge Classics);
Miss Julie di Ned Rorem e la Curtis Student Orchestra con David Agler (2005,
Albany Records).