L’Ape musicale

rivista di musica, arti, cultura

 

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herodiade

Opere figurative

Sofia Bonato , di origine Italo-Marocchina si laurea all’Accademia di Belle Arti di Venezia. Frequenta MA Fine Arts alla Central Saint Martins, Londra.Il suo lavoro spazia tra disegno, incisione, scultura.

Hérodiade «Ho scelto di fare riferimento ad alcune immagini del Sonetto in yx : “l’angoscia”, scultura “lampadofora” ed infine “anfora” la scena ambientata a mezzanotte ospita le ombre onicee proiettate nell’oscurità mentre “vetri vacanti” ronzano meccanici.»

 

Federico Borroni ( Recanati,1991) Durante il periodo di formazione presso l'Accademia di Belle Arti di Macerata, frequenta in Erasmus l'Academy Royal des Beaux Arts de Liege. Nel 2014 effettua la residenza estiva a Berlino e l’anno successivo si iscrive all'Accademia di Belle Arti di Venezia, sezione Pittura. Vive e lavora a Venezia.

Ombra . Analogamente a Igitur, il lavoro è una ricerca che ha come posta in gioco la stessa opera. E' l’io dell'opera che si dà la morte, non la riceve perché morendo perde la coscienza di sé e sparisce nella morte, quella anonima, che credeva di potere evitare. Una morte in spirito che permette di «percepirsi nell’atto di sparire e apparire a se stessi nel miraggio di questa sparizione» .

 

Stefan Milosavljevic (Smederevo, Serbia, 1992). Nel 2016 si è diplomato in Arti Visive all'Accademia di Belle Arti di Venezia. E' iscritto alla laurea magistrale presso IUAV dipartimento Arti Visive. Dal 2015 fa parte del Collettivo Barnum.

I won’t forget all the things we did 2 mira a rappresentare il mondo come un insieme di due masse celesti unite dalla stessa storia. 

Miriam Montani (Cascia, Perugia, 1986). Ha studiato presso L’ Istituto Statale d’Arte Leoncillo Leonardi di Spoleto, la Escuela de Arte Y Oficios di Granada, Spagna. É diplomata in Pittura/Arti visive, presso l' Accademia di Belle Arti di Venezia . Dal 2008 lavora all’esposizione annuale di arte contemporanea LuciSorgenti presso i musei civici di Cascia, Perugia. Vive e lavora a Venezia.

Fleur de papier  Piccoli fogli composti da petali di fiori, in omaggio a “Les fleurs” di Mallarmé. La loro superficie richiama la pelle della principessa ebraica: “simile alla carne della donna, la rosa
 Crudele, del giardino chiaro, Erodiade in fiore”.

 

Paolo Pretolani ( Assisi, 1991) consegue il diploma in Pittura all'Accademia di Belle Arti di Venezia nel 2015 ed è attualmente iscritto al biennio specialistico. Partecipa a diverse mostre collettive tra il 2014, 2015 e il 2016 a Venezia, Rijeka, Verona e Trieste e a una mostra personale a Venezia nel 2016.Vive e lavora a Venezia.

La tigre infinita Il lavoro ricerca un dialogo con l'opera della serata attraverso la struttura ritmica sovrapposta dei ritagli di carta dipinta, evocando i sette veli colorati della danza di Salomé, ma soprattutto cerca una relazione stretta con lo specifico sito espositivo, avendo nel complesso forme e colori di un incendio. 

Eva Chiara Trevisan (Treviso, 1991) ha studiato presso il Liceo Artistico di Vicenza. Si laurea in Pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Venezia, dove è attualmente iscritta al biennio specialistico di Decorazione. Ha partecipato a diverse mostre collettive tra il 2015 e il 2016 nel padovano e a Venezia. 

L’Alchimista Il lavoro fa riferimento alla scena dove San Giovanni veste i panni dello scienziato dell’occulto. Queste forme in gesso possono essere sia delle ciotole per la trasformazione dei metalli, sia esse stesse possono compiere la trasformazione per rigenerarsi e purificarsi, proprio come avviene nell’Alchimia.


 

 

 
 
 

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