L’Ape musicale

rivista di musica, arti, cultura

 

Indice articoli

Il barbiere di Siviglia

Il barbiere di Siviglia, commedia in due atti su libretto di Cesare Sterbini, fu rappresentata per la prima volta al Teatro Argentina di Roma il 20 febbraio 1816. Interpreti della prima rappresentazione: Emanuele Garcia (Almaviva), Bartolomeo Botticelli (Bartolo), Geltrude Righetti-Giorgi (Rosina), Luigi Zamboni (Figaro), Zenobio Vitarelli (Basilio), Elisabetta Loiselet (Berta), Paolo Biagelli (Fiorello), a cui vanno aggiunti Lisa e Ambrogio. La partitura quasi tutta autografa è conservata presso il Conservatorio di Bologna. Il soggetto è tratto dal celebre Le barbier de Séville ou La précaution inutile di Pierre-Augustin Caron de Beaumarchais (1775). SoggettoAtto I Sotto la finestra della casa di Bartolo, anziano medico nonché tutore della giovane e ricca Rosina, il conte d’Almaviva intona una serenata. Arriva il barbiere Figaro, suo amico e servitore, cui il conte rivela il suo amore per Rosina. Figaro, factotum in casa di Bartolo, gli promette aiuto. Rosina lascia cadere dal balcone una lettera nella quale invita lo spasimante a incontrarla. Figaro aggiunge che l’avido e vecchio medico ha in mente di sposarla il giorno stesso. Il conte, per mettere alla prova la ragazza, decide di non svelare la sua vera identità fingendosi un povero ragazzo di nome Lindoro; promette inoltre a Figaro una ricchissima ricompensa se riuscirà a introdurlo in casa del dottore. Il barbiere escogita subito uno stratagemma: il conte fingerà di essere un soldato ubriaco. Intanto Rosina medita di far ricevere a Lindoro una seconda lettera tramite Figaro. Il barbiere rassicura la ragazza che Lindoro l’ama e Rosina gli consegna il biglietto. Entra in camera Bartolo che, avendo scoperto il trucco della prima lettera, punisce Rosina chiudendola a chiave nella stanza. Bussano alla porta: è un soldato ubriaco, ovvero il conte d’Almaviva travestito. Rosina riconosce il suo Lindoro. Con la scusa dell’ubriachezza, il conte fa il galante con la ragazza mentre Bartolo, infuriato, lo invita ad allontanarsi. Il conte rifiuta e, durante il parapiglia che ne consegue, riesce a consegnare a Rosina una lettera che la ragazza prontamente sostituisce con una lista del bucato. Atto II Bartolo accoglie in casa un tale don Alonso maestro di musica (il conte d’Almaviva in un nuovo travestimento), che si presenta come sostituto di don Basilio (amico di Bartolo e maestro di musica di Rosina), momentaneamente ammalato. Il conte non viene riconosciuto, ma, al fine di vincere la diffidenza di Bartolo, finge di essere venuto per caso in possesso di un biglietto di Rosina diretto al conte e propone a Bartolo di mostrarlo alla ragazza facendole credere che il conte l’abbia donato per scherzo a un’altra sua amante. Rosina sta subito al gioco. Arriva Figaro per far la barba a Bartolo e, ricevute le chiavi per andare a prendere la biancheria in camera, sottrae dal mazzo la chiave del balcone di Rosina. Si presenta in casa Basilio, sano come un pesce. Il conte salva la situazione convincendo Basilio che ha una pessima cera e che farebbe meglio a tornare subito a casa. Bartolo, cui il finto Alonso ha confidato che Basilio non sa nulla del biglietto e sarebbe perciò d’impaccio al piano, non s’oppone al raggiro. Uscito Basilio e mentre Figaro fa la barba a Bartolo, i due amanti si danno appuntamento a mezzanotte. Bartolo, però, ha colto la loro intesa e si infuria. Rimasto solo, decide di stilare la sera stessa il contratto di matrimonio. Rosina, intanto, viene convinta della cattiva fede di Lindoro: tutto grazie al biglietto di Alonso, che Bartolo ha mostrato alla ragazza, aggiungendo che Figaro e Lindoro meditavano di maritarla al conte d’Almaviva. Più tardi Figaro e il conte salgono in camera di Rosina, cui rivelano che Lindoro e il conte d’Almaviva sono la stessa persona. Basilio, intanto, ha condotto in casa il notaio, il quale, conoscente di Figaro, non ha difficoltà a sposare Rosina e il conte. Troppo tardi dunque arriva Bartolo in compagnia dei gendarmi: il vero amore ha vinto.


Vuoi sostenere L'Ape musicale?

Basta il costo di un caffé!

con un bonifico sul nostro conto

o via PayPal

 



 

 

 
 
 

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.