L’Ape musicale

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Il lavoro della Fondazione Rossini

Lavoro, nonostante tutto tanto lavoro e tanto buon lavoro. Non può che essere motivo di soddisfazione poter rappresentare così l’attività editoriale e di ricerca della Fondazione Rossini. Soddisfazione che diventa orgoglio quest’anno che vede la possibilità di rappresentare al Rof tre nuovi titoli in edizione critica: Aureliano in Palmira a cura di Will Crutchfield, Petite messe solennelle a cura di Davide Daolmi e Sei sonate a quattro a cura di Matteo Giuggioli. L’esordio delle Sonate, la conclusione della Petite messe in entrambe le versioni, Aureliano che con le recenti Ciro in Babilonia e Demetrio e Polibio termina il ciclo delle opere serie giovanili di Rossini composte fino al 1813: un traguardo conseguito negli ultimi quattro anni. Dietro l’attività editoriale l’attività di ricerca che molti invocano in tanti campi e noi facciamo con il coinvolgimento di energie giovani e qualificate. Ricerca, studio e produzione sono il frutto di un lavoro di squadra diretto da Ilaria Narici con la collaborazione di Daniele Carnini a conferma di un percorso di introduzione di nuove energie avviato negli ultimi anni e che ora possiamo considerare affermato e consolidato. Come confermato e solido si manifesta dopo ormai alcuni decenni il legame che attorno al “progetto Rossini” si è indissolubilmente stretto fra Fondazione Rossini, Rossini Opera Festival e Casa Ricordi. Cresce, dunque, attorno a questo cantiere una nuova generazione di studiosi, ricercatori e studenti di grande qualità a testimonianza che la Fondazione Rossini continua ad essere uno tra i pochi istituti che fa davvero ricerca con lo stesso rigore e lo spirito innovativo dei “maestri” che ne segnarono l’avvio oltre quarant’anni fa, incamminandosi in quella opera di restituzione integrale di un patrimonio musicale enorme che era inopinatamente scivolato nell’oblio per oltre un secolo. Il perno indiscutibile del lavoro che fa di Pesaro un unicum nel panorama internazionale. Ci onora che questo dato inoppugnabile venga riconosciuto con continuità, pur in un contesto di ristrettezze economiche, dal Ministero dei Beni culturali, dalla Regione Marche e dal Comune di Pesaro e sponsor come l’imprenditore Onelio Fratesi. Nel prossimo periodo raggiungeranno il traguardo della pubblicazione alcune edizioni di opere già rappresentate con grande successo a Pesaro e non solo: L’equivoco stravagante, Elisabetta regina d’Inghilterra, La pietra del paragone. Nel frattempo la ricerca rossiniana è proseguita e mira a completare il ritratto di un musicista che dai diciannove ai ventitré anni, quando esordisce a Napoli, si cimenta con successo in ogni genere di opera, pronto a rivoluzionare il mondo teatrale. A questo contribuirà il lavoro anche su altri titoli del catalogo rossiniano. Prendendo le mosse da Maometto II e da Le siège de Corinthe, la Fondazione riprende la ricerca sulle opere francesi proficuamente avviata Il lavoro della Fondazione Rossini da M. Elizabeth C. Bartlet in occasione dell’edizione critica di Guillaume Tell, raccogliendo tutte le fonti necessarie ad affrontare compiutamente questa importante e lunga stagione compositiva ed esistenziale di Rossini. Ricerca dunque non solo sulle fonti musicali, ma anche raccolta di testimonianze, materiale teatrale e scenico, ricostruzione di quel contesto storico in cui Rossini, dagli anni Venti dell’Ottocento fino alla sua morte, ha sviluppato la propria straordinaria creatività. La continuità della produzione editoriale non si ferma alla sola edizione critica; proseguono infatti la pubblicazione a cadenza annuale del Bollettino del centro rossiniano di Studi, dei volumi della Collana “I libretti di Rossini”, un lavoro che Cesare Scarton porta avanti con sapienza e generosità, così come la Collana “Tesi rossiniane” curata da Emilio Sala e finanziata dalla Fondazione Riz e Katyna Ortolani. Un evento speciale e unico si è realizzato, grazie al contributo del MIBAC: il restauro di tutti gli autografi di proprietà della Fondazione Rossini. Il lavoro è stato eseguito dalla Ditta Sam Restauri sotto l’attenta guida della Soprintendenza dei Beni archivistici delle Marche. Un particolare ringraziamento a Mauro Tosti Croce, prezioso amico e collaboratore, senza l’apporto del quale questa operazione non si sarebbe realizzata. Grazie anche a tutti i collaboratori scientifici, al Consiglio d’amministrazione, all’Assemblea, al Collegio sindacale e ai dipendenti che ormai da tempo continuano a lavorare orgogliosi di far parte di questa prestigiosa istituzione nonostante la grave situazione economica ed i tagli operati. Infine, un affettuoso pensiero a Riz Ortolani di recente scomparso. Un amico, amante della sua città natale, un grande della musica che vogliamo ricordare come genio, passione e sentimento. Oriano Giovanelli

FONDAZIONE ROSSINI Presidente Oriano Giovanelli Consiglio d’amministrazione Alberto Berardi, Maurizio Gennari, Francesca Matacena,Lucio Carlo Meale, Stefano Pivato Assemblea Luca Ceriscioli presidente, Giorgio Cerboni Baiardi, Fabio Corvatta,Achille Marchionni, Matteo Ricci, Gianfranco Sabbatini,Franca Scopinigo Mancini, Massimo Tonucci Segretario generale Catia Amati Comitato scientifico Direttore dell’edizione critica Ilaria NariciAnnalisa Bini, Damien Colas, Davide Daolmi, Renato Meucci,Reto Müller, Emilio Sala, Cesare Scarton, Benjamin Walton Comitato d’onore Bruno Cagli presidente, Giovanni Carli Ballola, Jeremy Commons,Johan Eeckeloo, Antonio Pappano, Maurizo Pollini, Salvatore Settis


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