L’Ape musicale

rivista di musica, arti, cultura

 

Indice articoli

 

GIOVEDÌ 27 GENNAIO ORE 20.00

RIDOTTO DEL TEATRO GRANDE

GIULIAPERI SOPRANO GREGORIO NARDI PIANOFORTE

ILCANTODI LILÍT

Compositrici ebree tra Otto e Novecento

Evento realizzato in collaborazione conCasa della Memoria

Musiche diFanny Mendelsshon, Helene Liebmann, Harriet Abrams, Marion Bauer, Rosy Wertheim, Ruth Schonthal, Vally Weigl, Ilse Weber .

Il concerto propone un’esplorazione dell’opera di compositrici ebree a partire dal primo Ottocento, per concentrarsi in modo particolare su coloro che furono attive nella prima metà del Novecento e che furono colpite, in vario modo, dalla Shoah. Studiarne le composizioni è una via per documentarsi sulla loro formazione e cultura, sulla posizione che ebbero in famiglia e nella società, su limitazioni e opportunità della loro esistenza di donne e di ebree nell’Europa degli imperi e poi nel grande tumulto tragico del secolo scorso.

GIULIA PERI

Si forma alla Scuola di Musica di Fiesole dove studia canto e violino; è allieva del quartetto d’archi di Piero Farulli e Antonello Farulli e suona come spalla dell’Orchestra Galilei in occasione dei corsi di Carlo Maria Giulini. Nel canto, esordisce come solista sotto la direzione di Zubin Mehta, Myung-Whun Chung, Daniel Oren presso il Maggio Musicale Fiorentino. Allieva di Stephen Woodbury e di Donatella Debolini, spazia dalla musica medievale, rinascimentale e barocca al Novecento e alla musica contemporanea. Partecipa all’opera di Mauro Montalbetti e Marco Baliani Il sogno di una cosa, composta per il quarantennale della strage di Piazza della Loggia; collabora con Beat Furrer e l’Orchestra Nazionale della Rai e con l’ensemble cameristico Klangforum Wien; interpreta Cordelia nell’opera Oltre la porta di Carlo Boccadoro e Midori in Das Jagdgewehr di Thomas Larcher. Collabora con l’ensemble Sentieri selvaggi, diretto da Carlo Boccadoro. Con Gregorio Nardi, ha ideato “In memoria di Primo Levi”, una serie di programmi liederistici di autori ebrei, che offrono un esteso panorama della cultura musicale ebraica dall’Ottocento fino alle opere composte nel cuore dei Lager nazisti.

GREGORIO NARDI

Nato da una famiglia di artisti e di scrittori, fino al 1987 i suoi insegnanti sono stati i nonni Rio Nardi e Gregoria Gobbi; è stato inoltre l’ultimo allievo di Wilhelm Kempff. Ha ottenuto premi ai concorsi internazionali Artur Rubinstein e Franz Lisz. Ha approfondito la pratica degli strumenti originali. La sua prima registrazione lisztiana – Réminiscences de Puritains – è stata scelta da J. Methuen-Campbell (Gramophone, 1990) tra le migliori pubblicazioni dell’anno. Ha inciso per la Phoenix altri due dischi lisztiani e, in prima assoluta, composizioni inedite del giovane Schumann, di Ferdinand Hummel, di Schönberg, di autori italiani del novecento. Scrive recensioni e saggi sulla storia dell’interpretazione pianistica e sulla storia degli autori ebrei. Ha tenuto masterclass, conferenze e letture universitarie in Italia, Germania, Francia, Svizzera e Israele. Appassionato ricercatore di composizioni nuove, inedite o sconosciute, ha eseguito in prima esecuzione mondiale la prima versione della ConcordSonatadi Ives, importanti inediti di Schumann, Brahms, Rott e Busoni, i 17 Fragmentedi Schönberg, brani del ‘900 storico italiano e di autori contemporanei quali Huber, Pousseur, Donatoni, Cavallari, Berio, Vlad. Collabora, fin dalla fondazione, con ICAMus (The International Center for American Music) in una serie di progetti per la diffusione della musica classica americana. È co-fondatore e direttore artistico di FLAMEnsemble e del Florence Chamber Music Festival.

LUNEDÌ 31 GENNAIO ORE 20.00

SALA GRANDE

DAVID GREILSAMMER PIANOFORTE

LABYRINTH

Labyrinth è il recital pianistico tratto dall’ultimo lavoro discografico di David Greilsammer, pianista e direttore israeliano fra i più eclettici e audaci del panorama contemporaneo. Grazie alla sua struttura accattivante e singolare, Labyrinth offre l'opportunità di intraprendere un viaggio iniziatico estremo: sette capitoli musicali in cui la musica del passato si unisce ai suoni dei nostri giorni. Un progetto innovativo in cui il Maestro Greilsammer – vincitore di numerosi premi internazionali – prova a sfidare l'idea del concerto classico, cercando di trovare percorsi alternativi che diano vita a nuovi modi di eseguire un recital solistico nel 21° secolo.

DAVID GREILSAMMER

Noto per i suoi eclettici programmi, il direttore d'orchestra e pianista David Greilsammer è riconosciuto come uno degli artisti più audaci del mondo classico. Ha creato alcuni dei progetti musicali più interessanti del panorama contemporaneo, ottenendo riconoscimenti dal The New York Times, The Sunday Times, The French Music Awards. Oltre a presentare spettacoli innovativi che spaziano dalla musica barocca alla contemporanea, è stato celebrato per le sue interpretazioni di Mozart. I suoi album, come pianista e direttore d'orchestra, sono stati pubblicati da Vanguard, Sony Classical e Naïve e hanno vinto numerosi premi internazionali. Dal 2013 è Direttore Musicale e Artistico della Geneva Camerata. Come direttore ospite e solista si è esibito con la BBC Philharmonic, San Francisco Symphony, Salzburg Mozarteum Orchestra, Hamburg Symphony, La Verdi Orchestra di Milano, Orchestre Philharmonique de Radio France, Beijing National Symphony, Hong Kong Sinfonietta, Mexico National Symphony, Jerusalem Symphony, Tokyo Metropolitan Symphony e Hong Kong Philharmonic. Ha tenuto recital solistici alla Wigmore Hall di Londra, al Concertgebouw di Amsterdam, al Théâtre du Châtelet di Parigi, al Mostly Mozart Festival di New York, al Kennedy Center di Washington, al Verbier Festival, al Forbidden City Theatre di Pechino, alla Suntory Hall, a Tokyo e l'Elbphilharmonie di Amburgo. Il suo recital pianistico Labyrinth, pubblicato da Naïve, è in tournée negli Stati Uniti, in Europa e in Asia.

VENERDÌ 11 FEBBRAIO ORE 20.00

SALA GRANDE

ORCHESTRA MARIINSKIJVALERIJGERGIEV DIRETTORE

Musiche di Pëtr Il'ič Čajkovskij

La Stagione 2022 si apre con un prestigioso concerto che porta sul palco del Teatro Grande di Brescia il Maestro Valerij Gergiev, celebre esponente della scuola di direzione d’orchestra di San Pietroburgo. La sua precisa bacchetta condurrà l’Orchestra Mariinskij – formazione di eccellenza internazionale e uno degli ensemble musicali più antichi della Russia – sulle note di alcune tra le più memorabili partiture di Čajkovskij.

Programma in via di definizione

VALERYGERGIEV

Il suo debutto come direttore al Teatro Mariinsky (allora Teatro Kirov) è avvenuto nel 1978 con GuerraePacedi Prokof’ev. Nel 1988 è stato nominato Direttore Musicale del Teatro Mariinskij e nel 1996 Direttore Artistico e Generale. Grazie al suo impegno, il Teatro Mariinskij ha dato nuova vita alle opere di Wagner. Con la direzione di Valery Gergiev, il Teatro Mariinskij è diventato una delle più importanti sale teatrali e da concerto. Dopo i debutti alla Bayerische Staatsoper nel 1991, al Covent Garden nel 1993 e alla Metropolitan Opera nel 1994, dal 1995 al 2008 è stato Direttore Principale della Filarmonica di Rotterdam (oggi ne è direttore onorario) e dal 2007 al 2015 della London Symphony Orchestra. Dal 2015 dirige i Münchner Philharmoniker e dal 2018 l’Orchestra del Festival di Verbier. Ha fondato e diretto numerosi festival e dal 2011 dirige il comitato organizzativo del Concorso Internazionale Čajkovskij. Valery Gergiev è socio onorario della Filarmonica della Scala.

ORCHESTRAMARIINSKIJ

La sua storia risale agli inizi del diciottesimo secolo, con lo sviluppo del Coro a Cappella della Corte Imperiale. Nel diciannovesimo secolo un ruolo fondamentale è stato giocato da Eduard Napravnik che l'ha diretta per più di mezzo secolo. L'eccellenza dell'ensemble è stata riconosciuta da numerosi musicisti che l'hanno diretta, tra cui Berlioz, Wagner, von Bülow, Čajkovskij, Mahler, Nikisch, Rachmaninoff, Vladimir Dranishnikov, Ariy Pazovsky, Yevgeny Mravinsky, Konstantin Simeonov e Yuri Temirkanov. Dal 1988 l'Orchestra viene diretta da Valery Gergiev. La sua guida ha portato l'orchestra ad una rapida espansione del repertorio che comprende tutte le Sinfonie di Beethoven, Mahler, Prokofiev e Shostakovich, i Requiem di Mozart, Berlioz, Verdi, Brahms e Tishchenko e numerose opere di Stravinsky, Messiaen, Dutilleux, Henze, Shchedrin, Gubaidulina, Kancheli e Karetnikov. L’Orchestra presenta programmi sinfonici in tutte le più prestigiose sale da concerto del mondo.

VENERDÌ 18 FEBBRAIO ORE 20.00 SALA GRANDE

BATSHEVA DANCE COMPANY

YAG di Ohad Naharin

La Batsheva Dance Company è una delle compagnie di danza contemporanea più famose e acclamate al mondo. YAG è una performance che unisce i sei danzatori attraverso un filo esistenziale trasformandoli in una famiglia che condivide lo stesso DNA di movimento. In YAG Ohad Naharin sfiora la spirale, quasi compulsiva, dei movimenti che generano gli alti e bassi della vita. Una spirale che descrive come ci allontaniamo dai nostri genitori e come ci riavviciniamo a loro anche dopo che li abbiamo persi, l’iterazione del movimento che abbiamo nel sangue, una danza viva che si erge come antitesi alla morte.

Coreografia di Ohad Naharin

Danzato alternativamente da:Chen Agron, Billy Barry, Yael Ben Ezer, Matan Cohen, Ben Green, Chiaki Horita, Sean Howe, Londiwe Khoza, Chun Woong Kim, Shir Levi, Adrienne Lipson, Ohad Mazor, Eri Nakamura, Gianni Notarnicola, Igor Ptashenchuk, Yoni (Yonathan) Simon, Hani Sirkis, Amalia Smith

Luci e ScenografiaAvi Yona Bueno (Bambi) Costumi Eri Nakamura

Musiche di John Zorn (Naked City), Gaetano Donizetti, John Taverner, Ran Slavin

"Sweet and Sour": Tommy Shles Shafrir, dal libro "Me and My Little Sister" di Dan Timor, Am Oved Publishers Ltd., 2003 Originariamente creato per Batsheva Dance Company, 6 luglio 1996 Suzanne Dellal Centre, Tel-Aviv

Dedicato a Roni Azgad e alla sua famiglia

BATSHEVA DANCE COMPANY

La Batsheva Dance Company è una delle principali compagnie di danza internazionali e, insieme al suo giovane Ensemble, vanta 34 ballerini provenienti da Israele e dal resto del mondo. Essendo una delle maggiori compagnie di danza, ogni anno, Batsheva si esibisce localmente e a livello internazionale con un calendario di 250 spettacoli e circa 100.000 spettatori. La Batsheva Dance company è stata fondata nel 1964 come compagnia di repertorio dalla Baronessa Batsheva de Rothschild che assunse Martha Graham come sua prima consulente artistica. Dal 1989, la compagnia di danza ha la sua sede al centro di danza e teatro Suzanne Dellal a Tel Aviv. Attualmente è diretta da Gili Navot.

OHAD NAHARIN

Ohad Naharin è il coreografo residente della Batsheva Dance Company e l’ideatore di GAGA, un linguaggio del movimento. Nato nel 1952 a Mizra in Israele, ha iniziato la sua carriera di danzatore con Batsheva nel 1974 e ha presentato la sua prima creazione coreografica a New York nel 1980. Nel 1990 viene nominato direttore artistico della Batsheva Dance Company e crea la compagnia giovanile Batsheva – the Young Ensemble. Ha creato oltre trenta nuovi lavori per le due compagnie, oltre ad aver rimontato le sue coreografie per numerose altre compagnie, tra le quali il Nederlands Dans Theater, il Ballet National de l’Opera de Paris, Les Grand Ballets Canadiens de Montréal. Oltre al suo lavoro come coreografo, Naharin ha ideato GAGA, un innovativo linguaggio del movimento sviluppato all’interno del quotidiano allenamento con i danzatori della Batsheva che si è diffuso nel mondo sia tra i danzatori, sia a livello amatoriale. Dopo quasi 30 anni alla direzione della compagnia, Naharin si è dimesso dalle sue funzioni nel 2018 mantenendo la carica di coreografo residente. Batsheva continua ad essere per il coreografo il laboratorio creativo, di ricerca e di insegnamento della tecnica GAGA.

GIOVEDÌ 3 MARZO ORE 20.00 SALA GRANDE

GENEVA CAMERATAE

JUAN CRUZ DÌAZ DE GARAIO ESNAOLA, DAVID GREILSAMMER DIRETTORE 

DANCE OF THESUN

Segnalata da The New York Times come una delle migliori performance del 2019 e acclamato dalla stampa europea come uno degli eventi culturali più importanti dell'anno, Dance of the Sun è un viaggio ipnotico e stupefacente tra musica e danza, un'ode alla vita, alla speranza e all'amore. Sul palco, trenta musicisti danzano eseguendo capolavori memorabili di Jean-Baptiste Lully e Wolfgang Amadeus Mozart. Insieme a loro Juan Kruz Díaz de Garaio Esnaola, danzatore e coreografo audace ed eclettico, da oltre vent’anni nella compagnia di Sasha Waltz, una delle artiste più importanti della danza contemporanea. Alla guida dell’Orchestra il direttore David Greilsammer, pluripremiato artista dalla creatività poliedrica e travolgente che ama accostare stili e discipline differenti costruendo nuovi modi di “fare musica”.

PROGRAMMA

Jean-Baptiste Lully Suite da Le Bourgeois Gentilhomme

***

Wolfgang Amadeus Mozart Sinfonia n. 40 in sol minore, K 550

GENEVACAMERATA

La Geneva Camerata è composta da alcuni dei più brillanti solisti della giovane generazione. Elogiato dalla stampa come uno degli ensemble più affascinanti e unici al mondo, esegue musica di tutti i periodi e stili, dal barocco al contemporaneo, dall'elettronica al jazz, al rock, sino alla world music. Crea inoltre progetti multidisciplinari, unendo musica, danza, teatro e arti visive come The Symphony of the Mirage con il regista Yoann Bourgeois. Ha collaborato con celebri artisti come Emmanuel Pahud, Gautier Capuçon, Jean-Guihen Queyras, Patricia Kopatchinskaja, Nemanja Radulović, Avi Avital, Thomas Hampson, Patricia Petibon, Richard Galliano, Tigran Hamasyan, Buika, Isabelle Adjani e Sophie Marceau. Ogni stagione intraprende diverse tournée internazionali e si esibisce nei festival e nelle sale da concerto più prestigiosi del mondo, come l'Elbphilharmonie di Amburgo, il Théâtre des Champs-Élysées a Parigi, Kings Place a Londra, Montreux Jazz Festival, Istanbul Music Festival, Seoul Arts Center, Musashino Concert Hall a Tokyo, NCPA a Pechino, Oriental Art Center a Shanghai, CENART in Messico, Teatro Mayor a Bogóta e 92Y a New York. Acclamato dalla stampa, l'album di debutto dell'orchestra SoundsofTransformationè stato pubblicato da Sony Classical e registrato con il pianista jazz Yaron Herman.

JUAN CRUZ DÌAZ DE GARAIO ESNAOLA

Nato a Legazpi, in Spagna, ha condotto i suoi studi musicali come cantante al Conservatorio di San Sebastián e alla Scuola di Musica Antica di Amsterdam. Ballerino autodidatta, è stato subito notato da diversi rinomati coreografi in Europa, come Pieter Scholten, Emio Greco, Arthur Rosenfeld, Luc Dunberry e Lloyd Newson, che lo hanno invitato a collaborare con le loro compagnie di danza. Dal 1996 è membro della Sasha Waltz Dance Company, a Berlino. Ha assistito Sasha Waltz in numerosi spettacoli coreografici e tournée. Nel 2000, ha presentato in anteprima le sue prime due coreografie The restof You, e My Dearest... My Fairest. L’Akademie für Alte Musik di Berlino gli ha commissionato la creazione di una nuova coreografia, basata su Le Quattro Stagioni di Vivaldi, la cui prima mondiale, presentata al Radial System di Berlino, è stata acclamata dal pubblico e dalla stampa. È professore ospite presso la Folkwang Universität der Künste di Essen e tiene regolarmente masterclass in tutto il mondo.

MERCOLEDÌ 9 MARZO ORE 20.00SALA PALCOSCENICO BORSONI

ANNA MARIA AJMONE

LA NOTTE È IL MIO GIORNO PREFERITO

La notte è il mio giorno preferito è una riflessione sul rapporto con l’Altro attraverso una meditazione sugli animali e gli ecosistemi in cui vivono. La danza si dispiega in una serie di esperimenti, scomponendo e ricomponendo la pratica animale di tracciare ed essere tracciati, di ricercare e nascondersi. Segnali e strumenti percettivi misteriosi, ispirati a diverse specie, ne costituiscono il tessuto connettivo. L’animale e il vegetale, l’organico e l’inorganico si fondono nello spazio oscuro della foresta notturna; frane e richiami irrompono spezzandone la quiete. Una foresta né vergine né idealizzata, ma tecnonaturale, che include e trasforma i segni lasciati dai propri abitanti.

Ideazione, danzaAnnamaria Ajmone

Set, styling, immaginiNatália Trejbalová

Ricerca, collaborazione drammaturgicaStella Succi

MusicheFlora Yin Wong

CostumeJules Goldsmith

Direzione tecnica, disegno luci Giulia Pastore Preparazione voce VEZA e Paola Stella Minni Progetto web Giulia Polenta

OrganizzazioneMartina Merico

AmministrazioneFrancesca d’Apolito

ProduzioneAssociazione L’Altra.

CoproduzioneFondazione del Teatro Grande di Brescia, Torinodanza, Fondazione I Teatri Reggio Emilia \ Festival Aperto, Lac Lugano Arte e Cultura, FOG Triennale Milano Performing Arts, Azienda Speciale Palaexpo Mattatoio | Progetto Prendersi cura.

Con il sostegno diCentro Nazionale di Produzione della Danza Virgilio Sieni e di Fondazione CR Firenze, Oriente Occidente, far° festival des arts vivants Nyon.

Compagnia finanziata da MiC - Ministero della cultura.

ANNAMARIAAJMONE

Annamaria Ajmone è danzatrice e coreografa. Al centro della sua ricerca c’è il corpo inteso come materia plasmabile e mutevole capace di trasformare spazi in luoghi creando parallelismi e sovrapposizioni temporali. Collabora con diversi artisti su progetti di varia natura e durata tra cui Caned Icoda, Palm Wine, Bienoise, Francesco Cavaliere, Muta Imago, Sara Leghissa, Industria Indipendente, Felicity Mangan, Flora Yin Wong, Natalia Trejbalova. Presenta i propri lavori in numerosi festival di danza, teatro e performing arts, musei, gallerie d’arte e spazi atipici. Ha lavorato come danzatrice con Alias Compagnie, Ariella Vidach, Daniele Ninarello, Santasangre, Cristina Kristal Rizzo, Mithkal Alzghair, Moritz Ostruschnjak. Nel 2015 vince il premio Danza&Danza come “miglior interprete emergente contemporaneo”. È tra gli organizzatori di Nobody’s Indiscipline, piattaforma di scambio di pratiche tra artisti e NESSUNO, pratica di raduno e di festa, dedicata alla performance. È artista associata della Triennale Milano Teatro.

GIOVEDÌ 10 MARZO ORE 20.00 SALA PALCOSCENICO BORSONI

STEFANIA TANSINI MY BODY IN SOLO

Tre luci che sottolineano la profondità di uno spazio metà nero e metà oro. Un suono che accoglie l’ingresso del pubblico.

La voce e il corpo di Stefania Tansini che ha intrapreso un percorso di messa a nudo della propria esistenza attraverso il movimento.

L’espressione individuale è spinta verso l'incontro con l'altro nel modo più essenziale e autentico possibile. Un’esperienza solistica che va a toccare, in modo visibile e sensibile, territori collettivi come il respiro e il corpo. Un incontro diretto e intimo tra se stessa e chi la osserva e la ascolta.

Lavoro vincitore di DNA Appunti Coreografici 2020.

Progetto, coreografia, danzaStefania Tansini

LuciMatteo Crespi

SuonoClaudio Tortorici

ProduzioneNanou Associazione Culturale

Con il sostegno di Centro di Residenza Emilia-Romagna Teatro Petrella di Longiano, DNA appunti coreografici 2020 (Centro nazionale di produzione - Compagnia Virgilio Sieni di Firenze, Centro per la Scena Contemporanea/Operaestate Festival del Comune di Bassano del Grappa, Gender Bender Festival di Bologna, Triennale Milano Teatro, Centro di Residenza Emilia-Romagna - L’arboreto Teatro Dimora | La Corte Ospitale)

STEFANIATANSINI

Diplomata all’Accademia Paolo Grassi, è una delle più talentuose interpreti e coreografe della nuova scena italiana. Ha lavorato come danzatrice per Romeo Castellucci e Cindy Van Acker, Simona Bertozzi, Luca Veggetti, Enzo Cosimi, Ariella Vidach. È danzatrice per Motus e conduce un percorso autoriale di ricerca sul corpo e sul movimento che la accompagna nella creazione dei suoi progetti coreografici (My Body, My Space 2021-22, My Body in solo 2021, Punti di ristoro 2020, Lagrazia del terribile 2019, Questione di vita o di morte 2018, Linea Umana 2017) e in collaborazione con altri artisti per progetti performativi e visivi (Stupid Girls 2019-2020, video installazione con Luca del Pia, Dove finisce il volo 2021, spettacolo con il compositore Paolo Aralla e Guido Barbieri, Interno Notte 2020, performance per spazi casalinghi con Paolo Aralla, Utera 2018, spettacolo con sensori biodinamici con Secret Theatre Ensemble e Tempo Reale, Due Madri2018, progetto video con Luca Del Pia).

SABATO 12 MARZO ORE 20.00

SALA PALCOSCENICO BORSONI

RAFFAELLA GIORDANO CELESTE

APPUNTI PER NATURA

Come direbbe Francis Bacon, “La natura è spesso nascosta, qualche volta sopraffatta, molto raramente estinta”. La scrittura compositiva di questo solo di Raffaella Giordano – una delle più sensibili interpreti della danza contemporanea – declina per analogia frammenti del mondo naturale: il cammino si inscrive nel linguaggio del corpo, altrimenti intraducibile, e l’io diviene solo il punto d’origine della visione. Le prime radici di questo lavoro si rintracciano neL’estate della collina di J. A. Baker, bizzarro e misterioso scrittore inglese che racconta e descrive unicamente la natura. Il suo sguardo è posato sulla sua più piccola manifestazione, fino alla vertiginosa grandezza che la comprende.

Incipit e musiche per pianoforteArturo Annecchino

Incontri straordinari, complicità e pensieriDanio Manfredini e Joelle Bouvier

Editing e composizioni astratteLorenzo Brusci

LuciLuigi Biondi

Costume realizzato daGiovanna Buzzi , dipinto da Gianmaria Sposito

Esecuzione tecnicaPiermarco Lunghi, Alberto Malusardi

FotoAndrea Macchia

Un ringraziamento a Filippo Barraco, Sandra Zabeo, Romana Walther

Primo studio aperto Complesso Santa Croce Prospettiva Nevskij, Bisceglie (BT)

ProduzioneAssociazione Sosta Palmizi

Con il sostegno di MiC, Direzione generale per lo spettacolo dal vivo; Regione Toscana/Sistema Regionale dello Spettacolo

RAFFAELLA GIORDANO

Storica artista emblematica del teatrodanza italiano, si forma e lavora dal 1980 al 1984 con la coreografa Carolyn Carlson a Venezia, al Tanztheater di Wuppertal in Germania e nella compagnia l'Esquisse Obadia/Bouvier in Francia. Nel 1984 è cofondatrice del collettivo storico Sosta Palmizi e crea gli spettacoli IlCortile, Tufo, Perdutiunanotte. Nel 1987 debutta con la sua prima coreografia Ssst…e collabora come coreografa per la Folkwang Hochschule di Essen. Nel 1990 partecipa a Il Muro di Pippo Delbono; nel 1999 con La Notte trasfigurata - Il Canto della colomba riceve il Premio della critica Danza&Danza e il Premio Gardadanza. Nel 2000 riceve il Premio speciale UBU per Quore. Nel 2012 partecipa a Caino di Cesare Roncon e nel 2013 è nel film Il giovane favoloso di Mario Martone. Nel 2015 crea i movimenti coreografici per l’opera Macbeth(regia di Mario Martone) al Théâtre des Champs-Elysées di Parigi. Nel 2013 al Theatre des Bernardines di Marsiglia debutta L'Incontro con la danzatrice e coreografa Maria Munoz. Nel 2016 è protagonista nel film L’intrusa(regia di Leonardo Di Costanzo) e cura i movimenti coreografici per SanctaSusannadi Paul Hindemith all’Opera Bastille di Parigi (regia di Mario Martone). Nel 2017 crea le coreografie per il film Capri-Revolution e debutta ad Autunno Danza a Cagliari con Celesteappuntipernatura. Nel 2018 cura i movimenti di Freudol’interpretazionedeisognidi Federico Tiezzi e collabora con Mario Martone a Falstaffdiretta da Daniel Barenboim allo Staatsoper di Berlino.

MERCOLEDÌ 16 MARZO ORE 20.00

SALA GRANDE

FRANCESCO BIANCONI & BANDLIVE 2022

Francesco Bianconi, frontman della band italiana Baustelle dal 1997, è uno dei più apprezzati cantautori e autori del panorama italiano, caratteristiche che emergono sia dal suo importante contributo alla band sia dalle sue collaborazioni individuali. Forever è nel 2020 il suo primo album da solista e il fulcro del progetto musicale che porterà in tour anche nel 2022: brani e melodie che volgono lo sguardo oltre i confini italiani poiché frutto della collaborazione con artisti di rilievo internazionale come Balanescu Quartet, Michele Fedrigotti, Rufus Wainwright, Eleanor Friedbeger, Thomas Bartlett, KAZU, Hindi Zahra, Enrico Gabrielli, Mirko Mariani e Ivan Antonio Rossi.

FRANCESCO BIANCONI

Musicista e scrittore, dal 1997 Francesco Bianconi è leader del gruppo Baustelle di cui firma tutti i successi: dai primialbumcome Sussidiarioillustratodellagiovinezza (2000), Lamodadelvento (2003)el’acclamatissimo Amen (2008),passando per la creazione della colonna sonora del film Giulia non esce la sera di Giuseppe Piccioni, sino ad arrivare agliultimi successi della band: L’amore e la violenza (2017) e L’amore e la violenza – Vol.2 (2018). Scrive anche per altri artisti:celebre è la canzone “Piangi Roma”, cantata insieme all’attrice Valeria Golino e scritta per il sopracitato film Giulia nonesce la sera (2009), che vince in quell’anno il Nastro d’Argento come miglior canzone originale. Degne di nota sono anchele durature collaborazioni con Paola Turci, Noemi e Irene Grandi, per la quale scrive “Bruci la città” e “La cometa di Halley”presentataallasessantesimaedizionedel FestivaldiSanremo (2010).Nel2011 Bianconi sicimentanellascrittura,pubblicandoilsuolibroIlregnoanimaleacuiseguenel2015Laresurrezionedellacarne,entrambieditidaMondadori.Nel2017partecipaalreadingtelevisivodiAlessandroBariccosuFurorediJohnSteinbeck.

MERCOLEDÌ 23 MARZO ORE 20.00 SALA GRANDE

JOSHUA BELL VIOLINO

SHAI WOSNER PIANOFORTE

Due tra i musicisti più acclamati della scena musicale internazionale si uniscono per un programma che include tre grandi composizioni per duo. Nella prima parte la Sonata di Beethoven, composta nel 1801-2, e il travagliato "Gran Duo" di Schubert, composto nell'agosto 1817, ma non pubblicato fino al 1851, né eseguito pubblicamente fino al 1864. Nella seconda parte del concerto, il duo eseguirà la Seconda Sonata di Ravel (1923- 7), un'opera che condurrà l’ascoltatore verso melodie influenzate dal jazz e dal blues.

PROGRAMMA

Franz Schubert Sonata n. 4 in la maggiore per violino e pianoforte, op. 162, D. 574

Ludwig van Beethoven Sonata per violino e pianoforte n. 7 in do minore, op. 30 n. 2

***

Maurice Ravel Sonata n. 2 in sol maggiore per violino e pianoforte

JOSHUA BELL

Joshua Bell è uno dei più acclamati violinisti della sua epoca e una star della musica mondiale. Si è esibito con le orchestre più importanti del mondo e collabora come solista, concertista, musicista da camera, direttore d’orchestra e Direttore Musicale dell’Academy of St. Martin in the Fields di cui è stato nominato Direttore Musicale nel 2011. Ha diretto l’Orchestra in diverse registrazioni, fra cui LeQuattroStagionidi Vivaldi, VoiceoftheViolin, FortheLoveofBrahmse, più di recente, Bruch: Scottish Fantasy, che ha ricevuto una nomination ai ‘Grammy Award’. È molto impegnato nel campo della musica contemporanea: ha commissionato nuove opere a compositori viventi e ha interpretato in prima esecuzione concerti di John Corigliano, Edgar Meyer, Behzad Ranjbaran e il Concerto per Violino di Nicholas Maw, per il quale ha vinto un ‘Grammy Award’. È stato nominato nel 2010 "Instrumentalist of the Year" da Musical America; è stato definito "giovane leader globale" nel 2007 dal World Economic Forum; è stato nominato per cinque Grammy Award e ha ricevuto nel 2007 l’Avery Fisher Prize. Ha anche ricevuto l’Indiana Governor’s Arts Award nel 2003 e un ‘Distinguished Alumni Service Award’ da parte della Jacobs School of Music nel 1991. Nel 2000 è stato nominato ‘Indiana Living Legend’.

SHAI WOSNER

Shai Wosner è ‘Resident Artist’ presso la Peoples’ Symphony Concerts per il triennio 2020-2023. Ha vinto il Martin E. Segal Award del Lincoln Center, l’Avery Fisher Career Grant e un Borletti-Buitoni Trust. Ha ricoperto una ‘residenza’ con la BBC in quanto ‘New Generation Artist’. È stato in tournée con la ECCO (East Coast Chamber Orchestra) a Memphis, Filadelfia e New York per le prime esecuzioni mondiali del concerto per pianoforte The Air Suspended di Christopher Cerrone. Ha collaborato con i direttori d’orchestra Daniel Barenboim, Jiří Bělohlávek, James Conlon, Alan Gilbert, Gunther Herbig, James Judd, Zubin Mehta, Peter Oundjian, Donald Runnicles, Leonard Slatkin, Jeffrey Tate e Yan Pascal Tortelier e si è esibito in festival estivi fra cui il Bowdoin International Music festival, il Chautauqua Music Festival, il festival Bravo! di Vail, il Grand Teton Music Festival, il Mostly Mozart Festival di San Diego, il Mostly Mozart Festival al Lincoln Center e il Ravenna Festival. Si è esibito come musicista da camera con numerosi artisti, fra cui Martha Argerich, Martin Fröst, Lynn Harrell, Dietrich Henschel, Ralph Kirshbaum, Jennifer Koh, Cho-Liang Lin, Christian Tetzlaff, Orion Weiss e Pinchas Zukerman. Ha collaborato con i più prestigiosi ensemble da camera, è stato membro del Bowers Program del Lincoln Center e si esibisce regolarmente in vari festival di musica da camera.

GIOVEDÌ 31 MARZO ORE 20.00 SALA GRANDE

ORCHESTRA BAZZINI CONSORT 

ALDO SISILLO DIRETTORE GIORGIA SERRACCHIANI SOPRANO ANNALISA STROPPA MEZZOSOPRANO LUCIANO GANCI TENORE GIULIOBOSCHETTI BARITONO

Un concerto lirico sinfonico che riunisce in un’unica serata quattro grandi voci del panorama lirico italiano e la giovane Orchestra Bazzini Consort diretta dal Maestro Aldo Sisillo. Il concerto è parte del programma “Cartellone sospeso” per il sostegno ai giovani musicisti promosso dal Bazzini Consort.

ALDO SISILLO

Studia nei Conservatori di Napoli e Bologna e si laurea all’Università di Bologna. Studia Direzione d’orchestra con Massimo de Bernart, Vladimir Delman e Gianluigi Gelmetti. È invitato in qualità di direttore ospite da istituzioni sinfoniche italiane ed estere e dirige nei principali Teatri nazionali e internazionali. Inaugura le celebrazioni per il Centocinquantenario Pucciniano a Lucca e nel primo anniversario della scomparsa di Luciano Pavarotti dirige a Modena il Requiem di Verdi. Dirige l'Orquestra Nacional de Chile nella capitale Santiago, eseguendo lo Stabat Mater di Rossini, ottenendo il Premios Toda la cultura 2018. Si dedica alla musica contemporanea e dirige prime assolute per i più importanti Festival italiani. Incide per la Fonit Cetra, la Naxos e l’Hermitage e registra concerti per la RAI. Compone musiche di scena per spettacoli teatrali presentati alla Biennale di Venezia, al Festival Mondiale di Nancy, al Festival di Santarcangelo, alla Rassegna dei Teatri Stabili di Firenze, al Festival della Valle della Marna di Parigi. È fondatore e animatore dal 1984 al 1994 dell’Orchestra Sinfonica Giovanile dell’Emilia Romagna; in qualità di suo direttore principale tiene concerti in Italia e all’estero. Dal 1995 al 2000 è Segretario Artistico presso il Teatro Comunale di Bologna. Attualmente è Direttore Artistico del Teatro Comunale di Modena e del Festival delle Nazioni di Città di Castello. È docente del Conservatorio Arrigo Boito di Parma.

BAZZINI CONSORT

Realtà musicale bresciana fondata da giovani musicisti, si esprime in forma di orchestra sinfonica, da camera, d’archi, quartetto, trio, duo. Debutta nel 2018, collabora a iniziative organizzate, tra gli altri, dal Comune di Brescia e dalla Fondazione del Teatro Grande. Collabora all’organizzazione della tournée italiana della Sichuan Philharmonic Orchestra. Realizza una coproduzione con l’Orchestra I Musici di Parma e il Coro Città di Parma per l’esecuzione della Messa dell’Incoronazione di Mozart. Esegue numerosissimi concerti sinfonici e in formazioni cameristiche. Nel 2018-19 collabora con la classe di Direzione d’Orchestra di Umberto Benedetti Michelangeli. Il progetto lanciato alla fine del 2020, il “Cartellone Sospeso”, ha raccolto l’adesione di molti dei migliori artisti del panorama nazionale e internazionale.

GIORGIA SERRACCHIANI

Studia al Conservatorio di Santa Cecilia di Roma e all'Accademia Santa Croce a Trieste, si forma al Mozarteum di Salisburgo e presso i Teatri di Chisinau e Banská Bystrica. Studia con Alberto Gazale, Elena Lo Forte, Norma Fantini e Luciano Ganci. Premiata come giovane promessa al festival Premio Internazionale Giuseppe Verdi di Sabaudia, riceve il premio “voce mascagnana” al Teatro Goldoni di Livorno. Debutta il ruolo di Mimì in La Bohème nell'ambito del Festival delle Città Medioevali del Lazio, Santuzza in CavalleriaRusticanaal Krems-Stein - Landesgalerie Niederosterreich e al Siri Fort Auditorium di Nuova Delhi. A Trieste e Pordenone debutta Lauretta in GianniSchicchi, Adina in L'Elisird'amoree Micaela in Carmen. È Amelia in Un ballo in maschera al Teatro Bassi di Roma, dove torna per il ruolo di Mimì in La Bohème. Nel 2020 collabora con il Teatro Coccia di Novara per l'Opera in Smart Working Alienati. Nel 2021 debutta Tosca nel ruolo del titolo. Canta a Roma il Requiem k626, la Kronugmesse k317 e i Vesperae Solennes de Confessore K 339 di Mozart, la PetiteMesseSolennelledi Rossini e la IX Sinfonia di Beethoven.

ANNALISA STROPPA

Tra i mezzosoprani più encomiati della sua generazione. Si diploma in canto al Conservatorio Luca Marenzio di Brescia. Nel 2011 è in I due Figaro di Mercadante nel ruolo di Cherubino al Festival di Salisburgo diretta da Riccardo Muti. Da allora si esibisce con i più grandi direttori e nei principali teatri e sale da concerto del mondo: Teatro alla Scala di Milano, Arena e Filarmonico di Verona, San Carlo di Napoli, Teatro dell’Opera di Roma, Teatro Regio di Torino, Teatro Carlo Felice di Genova, Teatro Regio di Parma, Teatro Donizetti di Bergamo, Teatro Grande di Brescia, Wiener Staatsoper, Bregenzer Festspiele, Semperoper Dresden, Deutche Oper e Staatsoper Unter den Linden di Berlino, Bayerische Staatsoper di Monaco, Maifestspiele di Wiesbaden, Operá National de Paris, Chorégies d’Orange, Operá de Monte-Carlo, Israeli Opera, Opera de Lausanne, Real di Madrid, Liceu di Barcellona, Abao di Bilbao, Dutch National Opera, Concertgebow di Amsterdam e Grand Hall Filarmonica di San Pietroburgo. Approda negli USA con Les Nuits d'été di Berlioz con la Dallas Symphony Orchestra e debutta alla Philarmonie di Berlino eseguendo il Requiem di Verdi con i Berliner Philharmoniker diretta da Teodor Currentzis. È la prima cantante italiana a tornare sul palcoscenico dopo la pandemia del 2020, interpretando Carmenal Festival di Maggio di Wiesbaden.

LUCIANO GANCI

Considerato una delle voci più interessanti della nuova generazione, muove i primi passi nel Coro della Cappella Musicale Pontificia Sistina diretta dal Maestro Domenico Bartolucci. Studia canto, pianoforte e organo conseguendo i diplomi presso i Conservatori di Santa Cecilia di Roma, Licinio Refice di Frosinone e Ottorino Respighi di Latina. Dal 2006 intraprende lo studio del canto lirico sotto la guida del Maestro Otello Felici di Roma. Dal 2009 debutta in Le Nozze di Figaro e in Gianni Schicchi , Alfredo in La Traviata , Rodolfo in La Bohème , Pinkerton in Madama Butterfly , Oronte in I Lombardi alla Prima Crociata e Turiddu in Cavalleria Rusticana . Nel 2012 è in La Traviata a Salisburgo e in L'amico Fritz ; canta il Christus am Ölberge di Beethoven, il Requiem di Mozart, e Il Trovatore . Incide un disco di brani inediti di Mascagni per l'etichetta Chandos. Seguono Il Corsaro , Nabucco , Attila e la Messa di Requiem di Verdi nel 2013, Mario Cavaradossi in Tosca , Macduff in Macbeth e la IX Sinfonia di Beethoven nel 2014, Rodolfo in Luisa Miller , Amenofi in Mosè e Pollione in Norma nel 2015, Carlo VII in Giovanna D'arco nel 2016, Gustavo III in Un ballo in maschera , il ruolo del titolo in Stiffelio , la Messa di Gloria di Puccini e Don José in Carmen nel 2017. Nel 2018 la Francesca da Rimini , Edgardo in Lucia di Lammermoor , la Petite Messe Solennelle di Rossini: nel 2019 è Don Alvaro in La Forza del destino e Andrea Chénier . Nel 2020 è Radamès in Aida .

GIULIO BOSCHETTI

Nel 2001 accede al Corso Mythos di Formazione Superiore per Cantanti Solisti istituito dalla Fondazione Arturo Toscanini di Parma. Si forma con Virginia Zeani, Alain Billard, Renato Bruson, Leo Nucci e Beppe De Tomasi. Nel 2002, è nel cast di Rigoletto Story, diretto dal Maestro Keri-Lynn Wilson, regia di Vittorio Sgarbi. Nel 2007 è Figaro in Le nozze di Figaro al Teatro dell'Unione di Viterbo; nel 2008 debutta Rigoletto al Teatro Nuovo G. Menotti. Nel 2010 è il Conte Robinson in Ilmatrimonio segreto di Cimarosa. Nel 2014 è il Dottor Malatesta al Teatro Sociale di Trento in una produzione di DonPasquale. Dal 2012 collabora con il Festival Tiroler Festspiele di Erl, diretto dal Maestro Gustav Kuhn. Tra le altre produzioni: Madama Butterfly all'Aichi Prefectural Art Theatre di Nagoya, Tosca al Teatro dell'Opera di Astana, Nabuccoall'Opera Nazionale di Bucarest, Aidaall'Opera House di Tbilisi. È Escamillo in Carmenal Teatro Verdi di Salerno e Scarpia in Tosca all'Haifa Auditorium nel 2017. Esegue opere in prima assoluta di Aldo Tarabella, Michele Dall'Ongaro, Massimo Carrara, Enrico Correggia. Collabora con la Cappella Musicale della Basilica di San Francesco in Assisi; si è esibisce di fronte a Papa Giovanni Paolo II nella Basilica di San Pietro in Roma in occasione del Giubileo del 2000 e annovera varie incisioni dal repertorio dei Maestri di Cappella della Basilica francescana del XVII e XVIII secolo.

DOMENICA 3 APRILE SPAZI DELLA CITTÀ

AGUYOSHI

La performance di danza di Aguyoshi è genuinamente site-specific: non è il corpo, ma il contesto urbano il centro della performance. I due performer scelgono uno spazio, lo analizzano e, quasi improvvisando, si lasciano ispirare dalle sue peculiarità nella creazione coreografica. La loro danza offre un punto di vista inaspettato sui luoghi che conosciamo, mostrandoci una città senza limiti né barriere.

Una performance che sa stupire, affascinare e divertire lo spettatore.

AGUYOSHI

Aguyoshi è il duo giapponese composto dai danzatori Aisa Shirai e KEKE.

Il duo è solito creare delle performance in spazi aperti che vengono poi riprese in brevi video intriganti, poetici e divertenti pubblicati sui social media, specialmente su Twitter e Instagram. Aguyoshi è nato nel 2016 e durante i primi due anni si è dedicato a coreografie da mettere in scena in spazi teatrali o al chiuso. Contemporaneamente i due danzatori – influenzati dalla danza butoh nata in Giappone negli anni '60 – hanno iniziato a camminare e danzare per le strade di Tokyo come parte della ricerca e dell'apprendimento. Con il tempo, questo aspetto è diventato il principale del loro lavoro e ha dato vita allo stile denominato “Moyayoshi” che ha come fondamento lo stretto legame tra il corpo e l’ambiente che lo circonda con l’obiettivo di mostrare cosa c'è di surreale e poetico in ogni luogo e in ogni suo dettaglio.

MARTEDÌ 5 APRILE ORE 8.30, 11.15 E 14.30

MERCOLEDÌ 6 APRILE ORE 10.00 E 14.30

GIOVEDÌ 7 APRILE ORE 10.00 E 14.30

VENERDÌ 8 APRILE ORE 10.00, 14.30 (RECITE PER LE SCUOLE)

VENERDÌ 8 APRILE ORE 19.30

SABATO 9 APRILE ORE 16.00 E 19.30 (RECITE PER BAMBINI E FAMIGLIE)

SALA GRANDE

OPERA DOMANI LA CENERENTOLA

GRAND HOTEL DEI SOGNI

Tratto daLa Cenerentola Musica di Gioachino Rossini Libretto di Jacopo Ferretti

Adattamento musicale e drammaturgico a cura di AsLiCo DirettoreEnrico Lombardi

RegiaDaniele Menghini Scene Davide Signorini Costumi Nika Campisi Orchestra 1813 Produzione AsLiCo

in coproduzione con Théâtre des Champs-Elysées e Opéra de Rouen Nuovo allestimento

Daniele Menghini – vincitore del concorso di regia promosso nell’ambito del progetto Opera Education – porterà al Teatro Grande una delle fiabe più famose e amate dal pubblico. Nella versione rossiniana de La Cenerentola , sorprendentemente, non ci troviamo di fronte a una vera e propria fiaba, poiché il compositore e il suo librettista Ferretti depurano la storia da tutti gli elementi magici e fiabeschi: non ci sono topi che si trasformano in cocchieri, nessuna zucca che si trasforma in una carrozza, non c’è la fata madrina e non c’è nemmeno la scarpetta di cristallo. La nostra storia prende vita in un Grand Hotel: un melting pot di culture e classi sociali differenti, una dimensione che fa dello scambio e dell’incontro una ricchezza, un luogo speciale in cui un ospite illustre come un principe può incontrare e innamorarsi proprio di una cameriera, riconoscendo la vera bellezza che si nasconde dietro un grembiule sporco.

GIOVEDÌ 14 APRILE ORE 20.00

SALA GRANDE

ALESSANDRA FERRI E MASSIMO MURRU

L’HEURE EXQUISE di MauriceBéjart

Ispirato al dramma Giorni felici di Samuel Beckett, L’Heure Exquise è stato creato nel 1998 da Maurice Béjart per Carla Fracci e Micha van Hoecke: una produzione importante nella storia della danza.

Ventiquattro anni dopo lo spettacolo, torna all’attenzione del pubblico interpretato da Alessandra Ferri – stella della danza internazionale – che ha scelto il ruolo di Winnie per celebrare i suoi 40 anni di carriera e il suo straordinario percorso professionale. Al suo fianco nel ruolo di Willie un altro grande artista delle punte, Massimo Murru, primo ballerino étoile del Teatro alla Scala.

L’HEURE EXQUISE

Variazioni su un tema di Samuel Beckett “Oh, les beaux jours”

Regia e coreografiaMaurice Béjart

Rimontata daMaina Gielgud

su gentile concessione diFondation Maurice Béjart

Musiche diAnton Webern, Gustav Mahler, Wolfgang Amadeus Mozart, Franz Lehar

SceneRoger Bernard

LuciMaina Gielgud, Marcello Marchi

CostumiLuisa Spinatelli

Interpreti

Lei Alessandra Ferri

Lui Massimo Murru

Creato al Teatro Carignano di Torino il 13 settembre 1998

Nuovo allestimento co-produzioneAF DANCE, Ravenna Festival, The Royal Ballet, Ministero della Cultura, “Progetti Speciali”

Progetto sostenuto daIntesa Sanpaolo

Un ringraziamento speciale aLady Angela Bernstein CBE

Si ringraziano inoltre Oriente Occidente Dance Festival – Passo Nord e Comune di Rovereto per gli spazi della residenza creativa, Freed of London Official Pointe Shoes Sponsor, Royal Ballet Londra, Hamburg Ballet John Neumeier, Balletto del Teatro alla Scala, English National Ballet Londra per la fornitura delle scarpette utilizzate per la scenografia realizzata da Laboratorio Scenografia Pesaro. Compagnia Italiana della Moda e del Costume per la realizzazione dei costumi di Alessandra Ferri, Hamburg Ballet, John Neumeier per la realizzazione costumi di Massimo Murru

ALESSANDRA FERRI

Considerata una delle più importanti ballerine del nostro tempo, studia alla Scuola di Ballo del Teatro alla Scala e alla Royal Ballet School di Londra. Nel 1980, dopo aver vinto il Prix de Lausanne, entra a far parte del Royal Ballet e ne diventa prima ballerina. Nel 1985 Michail Baryshnikov la invita all’American Ballet Theatre dove rimarrà Prima Ballerina fino al 2007. Nel 1992 è nominata Prima Ballerina Assoluta al Teatro alla Scala. Tra i numerosi premi ricevuti il Sir Lawrence Olivier Award, il Dance Magazine Award e il Benois de la Danse. Nel 2006 è nominata Cavaliere della Repubblica dal Presidente Carlo Azeglio Ciampi. Nel 2013 firma la sua prima coreografia The Piano Upstairs presentata al Festival dei Due Mondi a Spoleto. Viene creato per lei il ruolo di Lea in Chérie al Signature Theater di New York. Nel 2015 al Royal Ballet Wayne McGregor crea per lei il ruolo di Virginia Woolf in WoolfWorksper il quale nel 2016 vince il secondo Oliver Award e il National Dance Award. Nello stesso anno John Neumeier crea per lei il ruolo di Eleonora Duse nel balletto DUSE con l’Hamburg Ballet. Nel 2018 debutta in Afterite al Metropolitan Theatre di New York, nuova creazione di Wayne McGregor per l’American Ballet Theatre. Nel 2019 a Londra inaugura il Linbury Theatre, nuova sala alla Royal Opera House, con lo spettacolo Trio Concert Dance. Nel 2021 debutta in L’Heure Exquise, variazioni su un tema di Samuel Beckett Oh, les beauxjourscoreografia e regia di Maurice Béjart.

MASSIMO MURRU

Nasce a Milano dove inizia a studiare danza alla Scuola di Ballo del Teatro alla Scala diplomandosi nel 1990. Nello stesso anno entra a far parte del Corpo di Ballo. Viene promosso primo ballerino nel 1994. Da allora ha interpretato i principali ruoli del repertorio classico. Diventa uno degli interpreti preferiti di Roland Petit che gli affida numerosi titoli del suo repertorio. Mats Ek gli affida il ruolo di Albrecht in Giselle e per il debutto della sua Carmen nel repertorio del Royal Ballet, quello di Don José, con Sylvie Guillem al Covent Garden di Londra. Al Teatro alla Scala è protagonista di Daphnis et Chloédi John Neumeier e della creazione Quartetto di William Forsythe. Nel dicembre 2003 è nominato étoile del Teatro alla Scala. Nel marzo 2004 è invitato, nell'ambito del quarto Festival Internazionale di Balletto a danzare La Bella addormentata al Teatro Kirov di San Pietroburgo accanto a Diana Vishneva.

GIOVEDÌ 21 APRILE ORE 19.00 E ORE 20.45

SALONE DELLE SCENOGRAFIE

ALESSANDRO SCIARRONI

SAVE THE LAST DANCE FOR ME

Il lavoro Save the last dance for me del pluripremiato coreografo e danzatore Alessandro Sciarroni nasce in collaborazione con Giancarlo Stagni, un maestro di balli Filuzziani che ha ridato vita all’antica tradizione bolognese della Polka Chinata grazie alla riscoperta e allo studio di alcuni video di documentazione risalenti agli anni ’60. Alessandro Sciarroni scopre questa danza nel dicembre 2018 quando era praticata in Italia solo da cinque persone. Una performance sul corpo e sulla memoria con l’obiettivo di diffondere e ridare vita a questa tradizione popolare in via d’estinzione.

InvenzioneAlessandro Sciarroni

ConGianmaria Borzillo e Giovanfrancesco Giannini

Collaborazione artisticaGiancarlo Stagni

MusicaAurora Bauzà ePere Jou (Telemann Rec.)

AbitiEttore Lombardi

ALESSANDRO SCIARRONI

Artista attivo nell’ambito delle performing arts, riceve nel 2019 il Leone d’Oro alla carriera per la Danza. Si esibisce nei festival e teatri più importanti al mondo come Biennale de la Danse di Lione, Kunstenfestivaldesarts di Brussels, Impulstanz Festival a Vienna, Festival d’Automne e Festival Séquence Danse del 104 a Parigi, Centrale Fies, Abu Dhabi Art Fair, Juli Dans Festival ad Amsterdam, Crossing the Line di New York, Hong Kong Art Festival, il Festival TBA di Portland, Festival Panorama Rio de Janeiro, la Biennale di Venezia, Centre Pompidou di Parigi, The Walker Art Center di Minneapolis, Punta della Dogana-Palazzo Grassi a Venezia, Triennale Milano Teatro, Museo MAXXI di Roma. È artista associato del CENTQUATRE-PARIS e Triennale Milano Teatro ed è sostenuto come focus artist da apap-Performing Europe 2020. I suoi spettacoli sono prodotti da Marche Teatro in collaborazione con diversi coproduttori nazionali e internazionali. Tra i sostenitori storici: Centrale Fies, Comune di Bassano del Grappa – Centro per la Scena Contemporanea, Amat, la Biennale de la danse-Maison de la Danse de Lyon, Biennale di Venezia, Mercat de les Flors – Graner, Fondation d’entreprise Hermès nell’ambito di New Settings e l’Associazione corpoceleste_C.C.00# della quale è direttore artistico. Tra gli altri riconoscimenti: Premio Europa Realtà Teatrali, Hystrio Award, Premio Coreografo Elettronico, Premio Rete Critica, Marte Award, Premio del miglior spettacolo-Puf Festival de Pola, Miglior artista emergente, Danza&Danza Magazine, Premio Nuove Sensibilità.

MERCOLEDÌ 4 MAGGIO ORE 20.00 RIDOTTO DEL TEATRO GRANDE

ARIS QUARTETT

L'Aris Quartet è senza dubbio una delle giovani formazioni più apprezzate della scena concertistica europea. Con le sue vivaci interpretazioni, esplora territori musicali non solo legati al repertorio classico e romantico, ma propone anche incursioni nei quartetti d'archi del XX e XXI secolo.

Nato a Francoforte nel 2009, vanta già numerosi riconoscimenti di prestigio internazionale come il BBC New Generation Artists, il Rising Stars della European Concert Hall Organisation e il Borletti-Buitoni Trust Aword.

PROGRAMMA

Antonín Dvořák Selezione da Cipressi

Franz Joseph Haydn Quartetto per archi n. 76 in re minore, op. 76 n. 2, Hob:III:76

Franz Schubert Quartetto per archi n. 15 in sol maggiore, op. 161, D 887

ARIS QUARTETT

Anna Katharina Wildermuth Violino

Noemi Zipperling Violino Caspar Vinzens Viola Lukas Sieber Violoncello

ARIS QUARTETT

Fondato nel 2009 a Francoforte sul Meno, l’ensemble si esibisce nelle più importanti sale da concerto e festival del mondo. I componenti del quartetto hanno iniziato a suonare insieme grazie all’iniziativa di Hubert Buchberger (Buchberger Quartet), professore di musica da camera alla Frankfurt University of Music and Performing Arts. Dopo gli studi con Günter Pichler (Alban Berg Quartet) a Madrid, l’Aris Quartet fa presto il suo debutto internazionale, aggiudicandosi numerosi primi premi in prestigiose competizioni. Riceve il Premio della Jürgen Ponto Foundation, il Borletti-Buitoni Trust Award (2020) e i cinque premi all’ARD International Music Competition di Monaco, oltre a due dei maggiori riconoscimenti per giovani musicisti a livello internazionale: BBC New Generation Artists ed ECHO Rising Stars dalla European Concert Hall Organization. L’ensemble ha pubblicato il Quartetto D810 Lamorteelafanciulladi Schubert e il Quartetto per archi n. 8 di Shostakovich (2018), in collaborazione con Deutschlandfunk e l’album dedicato alle opere di Johannes Brahms, in collaborazione con Deutschlandfunk e BBC Radio 3. L'Aris Quartett è sostenuto dalla Anna Ruths Foundation, dalla Wilfried e Martha Ensinger Foundation e dalla Irene Steels-Wilsing Foundation.

LUNEDÌ 9 MAGGIO ORE 20.00 SALA GRANDE

ORCHESTRA STU.D.I.O. DELCONSERVATORIOLUCAMARENZIO DIBRESCIA

PIERCARLO ORIZIO DIRETTORE

Concerto dedicato alle vittime del terrorismo interno e internazionale

In collaborazione conCasa della Memoria e Conservatorio Luca Marenzio di Brescia

La Fondazione del Teatro Grande propone anche nel 2022 il concerto per il Giorno della Memoria. Realizzato in collaborazione con il Conservatorio Luca Marenzio di Brescia e con Casa della Memoria, l’evento sarà offerto gratuitamente alla Città e vedrà protagonista l’Orchestra STU.D.I.O. del Conservatorio Luca Marenzio di Brescia diretta dal Maestro Pier Carlo Orizio. Il progetto STU.D.I.O. nasce come un laboratorio/bottega di pratica professionale orchestrale in cui insegnanti e studenti si esibiscono fianco a fianco.

PIERCARLO ORIZIO

Si diploma in pianoforte con Sergio Marengoni e in direzione d’orchestra con Donato Renzetti, frequentando altresì i corsi di perfezionamento tenuti da Emil Tchakarov e da Leonard Bernstein. Dirige alcune delle principali orchestre europee tra cui la Filarmonica di San Pietroburgo, la Russian National, l’Orchestra Filarmonica Nazionale Armena, la Camerata Salzburg, la Tchaikovsky Symphony, la Danish National Symphony. Con la Prague Philharmonia registra per la RAI il Concerto n. 1 di Beethoven e il Concerto di Schumann, solista Martha Argerich. È direttore artistico del Beijing International Piano Festival. Dal 2008 dirige nelle principali sale cinesi la Beijing Symphony e la Shenzhen Philarmonic Orchestra. Collabora con Mstislav Rostropovich, Sir James Galway, Rudolf Buchbinder, Boris Berezovsky su invito dei maggiori festival europei. Profondamente interessato alla musica del nostro tempo, dirige brani di Arvo Pärt, Sofia Gubaidulina, Krzysztof Penderecky e prime assolute di Giancarlo Facchinetti e Mauro Montalbetti. Nel 2018 dirige la Russian National Orchestra a Mosca per l’inaugurazione del Festival Rostropovich e nel 2019 esordisce con la Royal Philharmonic Orchestra e la Belgian National Orchestra. È docente di Direzione d’orchestra al Conservatorio Luca Marenzio di Brescia.

ORCHESTRA STU.D.I.O. DEL CONSERVATORIO LUCA MARENZIO DI BRESCIA

Il Progetto STU.D.I.O. nasce nel 2017 con l’intento di fornire agli studenti di fascia accademica del Conservatorio un laboratorio/bottega di pratica professionale orchestrale “a fianco” dei docenti. Tutto il progetto è supportato da borse di studio a favore dei selezionati. Spesso l’Orchestra si esibisce senza Direttore sul podio, ma diretta dal Primo Violino, così come nella tradizione fino a buona parte dell’Ottocento. Questo richiede ad ogni esecutore una particolare preparazione e attenzione e fornisce agli studenti un’esperienza professionalizzante che difficilmente avranno modo di sperimentare in Italia. Nel contempo, fornisce al pubblico un emozionante esempio di virtuosismo, anch’esso raramente riscontrabile. L’organico orchestrale varia da un minimo di 35 elementi a un massimo di 75, a seconda del repertorio affrontato. Abitualmente vengono realizzate quattro produzioni all’anno, di cui due senza Direttore, per un totale di otto/dieci concerti all’anno nella città di Brescia e in provincia. I programmi spaziano dal repertorio sinfonico del ‘700/’800 a quello del ‘900. L’Orchestra è attenta a valorizzare autori della tradizione bresciana come Antonio Bazzini di cui è stato eseguito il Poema Sinfonico FrancescadaRimini.

DOMENICA 29 MAGGIO ORE 11.00 RIDOTTO DEL TEATRO GRANDE

ENSEMBLE DEL TEATRO GRANDE

L’Ensemble del Teatro Grande è nato nel 2012 come formazione musicale residente della Fondazione del Teatro Grande. Il gruppo esplora il repertorio cameristico nelle varie formazioni, anche quelle più desuete. Nei concerti dell’Ensemble particolare attenzione viene data all'aspetto divulgativo dei capolavori della musica, dal ‘700 a oggi, affrontando dei viaggi musicali che si svolgono o sotto forma di omaggi a compositori che hanno fatto la storia della musica, o per aree geografiche, o mettendo in risalto un particolare strumento e affrontando un programma che lo metta nel giusto risalto. L’Ensemble ospita nei suoi concerti giovani talenti e musicisti illustri del panorama nazionale e internazionale.

PROGRAMMA

Dmitri Shostakovich Trio per pianoforte n. 2 in mi minore, op. 67

Sette Romanze su poesie di Alexandr Blok per soprano e strumenti, op. 127

ENSEMBLE DEL TEATRO GRANDE

Barbara Massaro Soprano Marco Mandolini violino Sandro Laffranchini violoncello Andrea Rebaudengo pianoforte

GIUGNO E LUGLIO

TEATRO ROMANO

RECITAL D’OPERA

Programmi e cast in via di definizione.

ENSEMBLE DEL TEATRO GRANDE

PROGRAMMA

Franz Schubert

Quattro lieder der Mignon

dalWilhelm Meister di Goethe

ENSEMBLE DEL TEATRO GRANDE

Giulia Peri soprano

Sandro Laffranchini violoncello

Andrea Rebaudengo pianoforte

 

PROGRAMMA

Germaine Tailleferre

Pastorale Inca , per pianoforte solo Sonata n.1, per violino e pianoforte

Rebecca Clarke

Sonata per viola e pianoforte

ENSEMBLE DEL TEATRO GRANDE

Marco Mandolini violino Danusha Waskiewicz viola Andrea Rebaudengo pianoforte

PROGETTISPECIALI

DA FEBBRAIO AD APRILE

LEZIONI DI STORIA. LA GUERRA DEI SESSI

IN COLLABORAZIONE CONEDITORI LATERZA

 

SABATO 26 MARZO

LA GRANDE NOTTE DEL JAZZ

PROGETTO REALIZZATO CON LA COLLABORAZIONE ARTISTICA DI

EMANUELE MANISCALCO E LUIGI RADASSAO.

 

SABATO 11 GIUGNO

DALL’ALBA ALLA MEZZANOTTE

FESTA DELL’OPERA

 

DA GIUGNO A SETTEMBRE

IL GRANDE IN PROVINCIA

IN COLLABORAZIONE CONPROVINCIA DI BRESCIA E FONDAZIONE PROVINCIA DI BRESCIA EVENTI

PROGETTI EDUCATIONAL

SABATO 29 E DOMENICA 30 GENNAIO

LABORATORIO DI DANZA CONTEMPORANEA

CON LA COREOGRAFA E DANZATRICE ANNAMARIA AJMONE

DA MARTEDÌ 1 A VENERDÌ 4 FEBBRAIO

MASTERCLASSDI CANTO

CON IL SOPRANO ANNA PIROZZI


 

 

 
 
 

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