Seconda giornata: Stockhausen, Beethoven, Mozart, Piazzolla e Tanejew
Secondo giorno caratterizzato da trasferimento nella chiesa evangelica di Moritzuburg, con il Porträkonzert di Francesco Piemontesi.
Purtroppo qui abbiamo notato la pessima acustica, tipica di molti edifici religiosi, che ha inficiato la possibilità per l'artista d'un completo uso espressivo del pedale. Piemontesi ha principiato con il Klaiverstück V di Karheinz Stockhausen e la Sonata n. 31 in La bemolle maggiore op. 110 Ludwig Van Beethoven; entrambi eseguiti ineccepibilmente da punto di vista tecnico, ma poco penetranti nell'espressione, per motivi legati allo spazio. Molto bello il bis: La Suite n. 15 in Sib minore di Handel, la quale, non necessitando di un eccessivo uso del pedale, ha consentito a Piemontesi di offrire un fraseggio più efficace.
Stesso spazio per il concerto immediatamente successivo, con l'esecuzione iniziale del Quintetto con corno in Mi bemolle maggiore KV 407 di Wolfgang Amadeus Mozart, affidato a Felix Klieser (corno), Mira Wang (violino), Yura Lee (viola), Lawrence Power (viola) e Christian Poltéra (violoncello).
Secondo brano è stato un travolgente tango di Astor Piazzolla (arrangiato dagli stessi esecutori), magnificamente eseguito a quattro mani dal pianista pugliese Alessio Bax e dalla collega, nonché moglie, Lucille Chung.
Chiusura di giornata con una rarità, il Quintetto per pianoforte in Sol minore op. 30 di Sergj Tanejew, con Alessio Bax al pianoforte, Henning Kraggerud al violino, Annabelle Meare al violino, Lawrence Power alla viola e Guy Johnston al violoncello. Una bella scoperta per un brano d'ascolto tutt'altro che frequente, caratterizzato da una scrittura viva e coinvolgente.