Il primo e l'ultimo canto
di Giuliana Dal Piaz
David Fallis, dopo ventisette anni di direzione di The Toronto Consort, cura per l'ultima volta in tutti i suoi aspetti un evento con l'ensemble canadese. Sceglie per l'occasione L'Orfeo di Monteverdi, simbolo stesso della nascita dell'opera.
Toronto, 25 maggio 2018 - Non si tratta solo dell’ultimo concerto della Stagione 2017-18 del gruppo di musica antica The Toronto Consort (25-27 maggio). Si tratta anche dell’ultimo evento in cui il direttore storico, David Fallis, dirige ancora il Consort in toto, dalla progettazione e la fase di ricerca, alla concertazione e alla partecipazione come strumenta all’organo barocco.
Progetto ambizioso per un ensemble che, nella sua formazione normale, è molto piccolo, quest’Orfeo vede in fitto numero di artisti ospiti, sia in campo vocale sia in quello strumentale. La Favola di Monteverdi è spesso definita come la “prima opera” della storia, malgrado vi siano alcune altre partiture immediatamente precedenti, curiosamente sullo stesso mito di Orfeo ed Euridice, che vede al centro il potere della musica sull’animo di tutti gli esseri animati, uomini, animali e finanche gli spiriti dell’Ade. Rispondeva evidentemente allo spirito dell’epoca di transizione dalla sofisticata polifonia rinascimentale a un “recitar cantando” che dava predominio al testo, con il ritmo e il significato delle parole che determinava l’andamento della musica.
L’Orfeo è ovviamente eseguita in formula concerto, con nove cantanti solisti in scena ad interpretare varî ruoli, a eccezione del tenore inglese Charles Daniels, che dà voce unicamente a Orfeo, e del basso John Pepper-Caronte. Agli strumentisti stabili del Toronto Consort – organo/clavicembalo, tiorba e chitarra barocca, percussioni e flauto – si aggiungono per L’Orfeo due cornetti, cinque tromboni, un secondo flauto, due violini, due viole, una viola da gamba, un violoncello, un violone, una seconda tiorba, una seconda chitarra e un’arpa barocca, per un totale di ventitré, bravissimi, concertisti in scena.
I cantanti del Toronto Consort – i soprani Katherine Hill (La Musica ed Euridice) e Michelle DeBoer (una Ninfa e Proserpina), il mezzosoprano Laura Pudwell (La Messaggera e La Speranza), e il basso John Pepper (Caronte) – sono apparsi a proprio agio con i cantanti ospiti: i tenori Charles Daniels (Orfeo), Kevin Skelton (un Pastore e Apollo), Cory Knight (un Pastore, uno Spirito e l’Eco) e Bud Roach (un Pastore e uno Spirito); e il baritono David Roth. Tutti i cantanti sono bravi e timbro e colorature sono di prim’ordine. Alcuni di essi sono apparsi più efficaci e compresi nella seconda parte dello spettacolo, mentre la prima parte ha mostrato un qualche difetto di energia, come nel caso deil tenore Cory Knight, o in quello dell’Orfeo del tenore di lungo corso Charles Daniels, che avrei preferito più sonoro e gioioso nei primi atti mentre è impeccabile e commovente nella ribellione e il dolore della sconfitta. Il tenore Bud Roach ha una voce forte e bene impostata, che risulta tuttavia più adatta a un repertorio più recente rispetto a Monteverdi, Haendel, Gluck.
La direzione di David Fallis, che ha anche dato vita al profondo basso continuo dell’organo barocco, è abile ed efficace, seguita con grande attenzione dagli strumentisti, tutti di alto livello professionale.
Entusiasta il pubblico, che ha applaudito lungamente e con vigore soprattutto il mº Fallis, che durante i ventisette anni della sua direzione di The Toronto Consort ha promosso con passione la conoscenza della musica antica, rinascimentale e del primo barocco. Purtroppo, nella Trinity-St.Paul’s Centre un’assoluta prevalenza di teste bianche e grige... Riuscirà la sua politica di attrazione di un pubblico giovane a mantenere abbastanza vivo un ensemble così particolare? Tra i concertisti ci sono moltissimi giovani: speriamo che riescano a contagiare i coetanei che possono e vogliono andare ad ascoltarli.
“L’ORFEO – Favola in musica”. Stagione 2017-18 di The Toronto Consort (25-27 maggio). Jeanne Lamon Hall, Trinity-St.Paul’s Centre.
Musica di Claudio Monteverdi. Libretto di Alessandro Striggio il Giovane. Direttore e interprete all’organo barocco: David Fallis
Personaggi e interpreti:
La Musica/Euridice – Katherine Hill, soprano
Ninfa/Prosperpina – Michelle DeBoer, soprano
Orfeo – Charles Daniels, tenore
Silvia (Messaggiera)/La Speranza – Laura Pudwell, mezzosoprano
Caronte – John Pepper, basso
Plutone – David Roth, baritono/basso
Pastori – Kevin Skelton, Laura Pudwell, Bud Roach, David Roth, Cory Knight
Spiriti dell’Ade – Cory Knight, Bud Roach, Kevin Skelton, tenori
Eco – Cory Knight, tenore
Apollo – Kevin Skelton, tenore