La magia del borgo e del castello
di Andrea R. G. Pedrotti
In un breve incontro, avvenuto in una rilassata estate della Sassonia, il violoncellista Jan Vogler ci racconta le peculiarità del Moritzburg Festival. Un incontro importante perché proprio Jan Vogler, oltre a essere un violoncellista di fama (abbiamo avuto la fortuna di ascoltarlo anche in un concerto lo scorso marzo al Teatro Filarmonico di Verona - leggi la recensione), è anche direttore artistico della manifestazione che ha luogo ogni anno nelle vicinanze di Dresda.
Già notammo nel nostro resoconto della rassegna concertistica [leggi], incentrata sulla musica da camera, l'atmosfera, la magia e la vitalità umana che si manifestavano nei vicoli e nei manieri di Moritzburg. Un'impressione condivisa, la nostra, dal m° Vogler, che insiste sulla magia dei castelli, sull'interpretazione, ma anche sulla capacità di innovarsi e programmare.
Il programma del Moritzburg Festival viene sempre stilato con congruo anticipo, per garantire la presenza di artisti di spessore internazionale. Programmare e innovarsi, come ci ha raccontato Vogler, poiché è sempre bene unire e far conoscere brani meno noti e musiche di fama, autori sconosciuti e celebrati; il tutto, ricorda sempre Jan Vogler, nella magica atmosfera dei castelli Sassoni. Questi manieri non sono solo luoghi di forte impatto emotivo, ma anche sedi ideali per la cameristica. Suggestione e acustica sono notevoli. A riprova di questo ci piace ricordare la splendida propagazione del suono della Monströsensaal dello Schloss Moritzurg, la quale ci ha consentito di apprezzare nelle più minute sonorità capolavori quali il Trio per pianoforte, violino e violoncello in Mi bemolle maggiore op. 100 D929 di Franz Schubert.
L'entusiasmo di Vogler è figlio della gran voglia di fare cultura che anima pubblico e organizzatori; infatti non possiamo scordare le numerose persone presenti a ogni concerto: dal borghese della capitale, fino al semplice cittadino. Un impegno che può tenere alte le sorti di un piccolo borgo, bello, ma di periferia, che vale la pena di essere visitato.
Di seguito, per chi volesse ascoltare direttamente la voce del maestro Vogler, il suo intervento (in tedesco) all'incontro con la stampa.