Le basi per il futuro
di Roberta Pedrotti
Leggi la cronaca della finale del Concorso Ottavio Ziino, 08/11/2015
Si è esibita per ultima, nel concerto finale del XIV concorso lirico internazionale Ottavio Ziino, e la sensazione è stata nettissima: dopo tante potenzialità anche molto interessanti, ma spesso ancora del tutto da esprimere, maturare e affinare, ecco un'artista con una marcia in più. Giuliana Gianfaldoni gestisce bene il fiato, sa cosa significhi respirare, legare ed emettere delle vere messe di voce e mezzevoci ben calibrate. Ha esibito, cioè, la più autentica e solida base per un cammino di grande soddisfazione nel belcanto, seducendo peraltro il pubblico con un'aria come "Oh quante volte oh quante" che non tutti i soprani sanno valorizzare musicalmente ed emotivamente, un brano che sovente nei concorsi scivola come noioso compito e dovere e che invece si è rivelato la perla della serata.
Scoprire, poi, che Giuliana ha da pochissimo compiuto ventitré anni è stata un'ulteriore grata sorpresa, cui non poteva non seguire una breve intervista per conoscerla dalla sua stessa voce non solo nel canto.