PIANOFORTISSIMO & TALENTI
programma
Martedì 16 giugno 2020 ore 21
Cortile dell’Archiginnasio
Pietro Beltrani Trio
Pietro Beltrani pianoforte
Stefano Senni contrabbasso
Andrea Grillini batteria
Per la prima volta nella sua storia pianofortissimo inaugura la sua stagione 2020 con un concerto jazz in cui il pianoforte è assoluto protagonista: in scena uno dei migliori ensemble che si sono affacciati alla ribalta internazionale negli ultimi anni, fondato da Pietro Beltrani, figlio d’arte, pianista di formazione classica da sempre votato al jazz e all’improvvisazione. Eccolo ora nella classica formazione in trio jazz col coetaneo percussionista Andrea Grillini, bolognese, classe 1985, allievo di Christian Rovatti, Mauro Gherardi, Walter Calloni, Maxx Furian, Christian Meyer e Stefano Paolini, molto attivo nel repertorio di avanguardia accanto a personaggi come Tristan Honsinger e Fabrizio Puglisi. Al loro fianco una stella del contrabbasso jazz qual è Stefano Senni, attivo da oltre vent’anni in quattro continenti accanto a giganti del jazz internazionale.
Giovedì 18 giugno 2020 ore 21
Cortile dell’Archiginnasio
Trio Chagall
Edoardo Grieco violino
Francesco Massimino violoncello
Lorenzo Nguyen pianoforte
Franz Schubert Trio in si bemolle maggiore op.99 D.898
Maurice Ravel Trio in la minore
Edoardo Grieco, Francesco Massimino e Lorenzo Nguyen si sono incontrati al Conservatorio di Torino nel 2013. Oggi, all’età di vent’anni, i tre musicisti sono un ensemble straordinariamente affiatato che si è distinto in importanti concorsi internazionali e tiene concerti in tutta Italia. Vincitori del secondo premio (con primo premio non assegnato) alla ventesima edizione del Premio “Trio di Trieste” 2019, continuano gli studi con Antonio Valentino e il Trio Debussy e frequentano il master di alto perfezionamento in musica da camera con il Trio di Parma e Pierpaolo Maurizzi. Con uno stile esecutivo sobrio e lineare, lontano da ogni artificiosità, leggono due pagine fondamentali della letteratura cameristica romantica e novecentesca.
Lunedì 22 giugno 2020 ore 21
Antichi Orti di Via della Braina
Cristin Arsenova soprano Ana Isabel Lazo soprano
Jorge Espino baritono Claudia D’Ippolito pianoforte
Finalisti del Bologna International Vocal Competition
Arie d’opera di Mozart, Bellini, Verdi, Puccini, Čajkovskij
Le più belle arie d’opera nella suggestiva cornice degli Antichi Orti di Via della Braina, angolo verde in pieno centro storico, utilizzato già nel Seicento come orto cittadino. Momenti di puro incanto sulle note del Don Giovanni di Mozart, I Puritani di Bellini, La traviata, Il trovatore, Un ballo in maschera, Aida di Verdi, Tosca e Gianni Schicchi di Puccini, Evgenij Oneghin di Čajkovskij. Ad interpretarle con rinnovata freschezza sono i giovani cantanti premiati al nuovo concorso lirico di Bologna, banco di prova per artisti provenienti da tutto il mondo che richiama a Bologna i direttori di importanti realtà teatrali italiane ed estere.
Martedì 23 giugno 2020 ore 21
Cortile dell’Archiginnasio
Trio Pianistico di Bologna
Alberto Spinelli pianoforte
Silvia Orlandi pianoforte
Antonella Vegetti pianoforte
“Sei mani all’Opera”
Franz Schubert Serenata
Carl Czerny Romanza in mi bemolle maggiore
Victoria Quadrille, Fantasia su "La sonnambula" di Vincenzo Bellini
Johan Severin Svendsen Fest Polonaise op.12
Edouard Antoine Thuillier Un jour a Seville – Bolero brillante
Carl Czerny Rondeau brillant op.227
Sergej Rachmaninov Valzer, Romanza
Astor Piazzolla Oblivión (rielaborazione di Carlo Mastropietro)
Giusto Dacci Fantasia sull'opera "La traviata" di Giuseppe Verdi
I tre musicisti, tutti diplomati in pianoforte, ex compagni di studio alle Scuole Medie del Conservatorio “G. B. Martini” di Bologna negli anni Settanta, come succede si erano persi di vista. In età matura, ritrovatisi quattro anni orsono ad una cena di classe realizzata con la complicità di Facebook, hanno rinverdito la voglia di suonare insieme nella insolita formazione per pianoforte a sei mani, trovando un notevole affiatamento e notevole successo in importanti sedi concertistiche sia in Italia che in Germania, proponendosi di scandagliare un repertorio originale e di trascrizioni che conobbe grande diffusione nell’Ottocento e ai primi del Novecento. Ascolteremo dunque in questo concerto trascrizioni virtuosistiche di grandi capolavori musicali, ma anche autentici capolavori originali per pianoforte a sei mani.
Giovedì 25 giugno 2020 ore 20.30
Cortile dell’Archiginnasio
Elia Cecino pianoforte
Ludwig van Beethoven Sonata in fa maggiore op.54
Ludwig van Beethoven Sonata in sol maggiore op.31 n.1
Fryderyk Chopin Polacca in fa diesis minore op.44
Fryderyk Chopin Sonata in si bemolle minore op.35
Vincitore del “Premio Venezia”, il rinomato concorso pianistico dedicato ai migliori diplomati dei Conservatori italiani, Elia Cecino, classe 2001, ha iniziato a tenere concerti in Italia e all’estero sin dall’età di quattordici anni; continua a perfezionare gli studi con Eliso Virsaladze alla Scuola di Musica di Fiesole e con Andrzej Jasinski all’Accademia del Ridotto di Stradella. In apertura di programma Cecino propone due Sonate di Beethoven, un omaggio al genio di Bonn nella ricorrenza dei 250 anni della nascita. Chopin domina nella seconda parte del concerto: la Polacca op.44 – quasi una fantasia per estro inventivo e varietà dei giochi armonici – viene accostata alla Sonata op.35, opera di potente espressività che trova nella celebre Marcia funebre il suo nucleo fondante.
Lunedì 29 giugno 2020 ore 21
Cortile dell’Archiginnasio
Nicolas Giacomelli pianoforte
Bach /Busoni Ciaccona in re minore
Ludwig van Beethoven Sonata in fa minore op.57 “Appassionata”
Robert Schumann Kreisleriana op.16
pianofortissimo ogni anno presenta un giovane talento del concertismo internazionale: quest’anno la scelta è caduta sul ventiduenne pianista bolognese Nicolas Giacomelli, diplomato a soli sedici anni al Conservatorio di Bologna con Fiorenza Barbalat e Francesco Dilaghi, da quasi dieci anni discepolo del grande didatta ucraino Leonid Margarius. Il suo modo di suonare è stato descritto come “comprensivo di tutto il necessario - tecnica, padronanza e un’originale espressività” nonché apprezzato per “l’audacia e la perfetta padronanza della forma”. Premiato in oltre trenta concorsi internazionali – fra cui il “Piano Campus” di Parigi, il “NTD Piano Competition” di New York e il “Premio Venezia” – svolge la sua attività concertistica come solista o con orchestra. Ha inciso due CD, trasmessi durante programmi radiofonici di France Musique e RAI Radio 3. A pianofortissimo suona tre fondamentali capolavori del repertorio pianistico classico-romantico.
Martedì 30 giugno 2020 ore 21
Antichi Orti di Via della Braina
Clarissa Bevilacqua violino
Federico Gad Crema pianoforte
Wolfgang Amadeus Mozart Sonata in sol maggiore per violino e pianoforte KV 301
Leós Janáček Sonata per violino e pianoforte
Wolfgang Amadeus Mozart Sonata in mi minore per violino e pianoforte KV 304
Claude Debussy Sonata in sol minore per violino e pianoforte
George Gershwin Summertime, It ain't necessarily so (arrangiamenti di Jascha Heifetz)
Enfant prodige, Clarissa Bevilacqua ha suonato per la prima volta in pubblico all’età di nove anni. Allieva di Boris Belkin e Pavel Vernikov, si sta perfezionando con Pierre Amoyal e quest’anno si è aggiudicata il primo premio all’International Mozart Competition di Salisburgo. Interprete di grande comunicativa, mostra tutta la grazia del suo stile nelle due Sonate di Mozart, alternate a due capisaldi della letteratura cameristica del Novecento: la Sonata di Debussy che esibisce con ricchezza inventiva un’armoniosa fusione tra i due strumenti e la Sonata di Janáček che nella sua varietà di climi espressivi riunisce elementi d’ispirazione autobiografica e popolare. Come un vezzo, a conclusione del programma, due celebri brani di Gershwin, nell’arrangiamento del grande virtuoso del violino Jascha Heifetz. Al pianoforte siede Federico Gad Crema, classe 1999, interprete di talento che conta già un debutto alla Scala di Milano e una collaborazione col Center of Perfoming Arts di Los Angeles per il progetto “Piano Star Jean-Yves Thibuadet”.
Giovedì 2 luglio 2020 ore 21
Cortile dell’Archiginnasio
Roberto Prosseda & TeoTronico
musiche di Scarlatti, Mozart, Chopin, Rachmaninov, Milhaud
Debutta sotto le due torri il Duo Roberto Prosseda-TeoTronico, vale a dire l’incontro fra l’uomo e la macchina. Si tratta di un concerto-spettacolo sugli elementi dell’espressione musicale, in forma di sfida a due pianoforti: un pianista robot, TeoTronico, sfida un pianista in carne e ossa, Roberto Prosseda. I due pianisti suonano gli stessi brani e commentano reciprocamente le loro interpretazioni. Il pubblico avrà modo di apprendere, divertendosi, quali sono i principi per ascoltare la musica in modo più consapevole, scoprendo la varietà di stati d’animo ed emozioni che l’ascolto è in grado di suscitare. TeoTronico è un robot pianista, ideato e progettato da Matteo Suzzi e realizzato dalla Start-Up TeoTronica
di Imola. Da sette anni duetta in pubblico con grande successo sfidando il noto pianista Roberto Prosseda. TeoTronico è inoltre apparso in numerosi programmi televisivi per emittenti di tutto il mondo, inclusa CCTV 1 per una sfida televisiva con Lang Lang. È dedicatario di nuove composizioni scritte ad hoc per i suoi mezzi espressivi da vari compositori, tra cui Nicola Campogrande, Stefano Ianne, Gabrio Taglietti e Michael Glenn Williams.
Lunedì 6 luglio 2020 ore 21
Cortile dell’Archiginnasio
Davide Cabassi pianoforte
Robert Schumann Kinderszenen op.15
Robert Schumann Carnaval op.9
Niccolò Castiglioni Dulce Refrigerium
Modest Musorgskij Quadri di un’esposizione
Considerato uno dei migliori esponenti del pianismo internazionale della sua generazione, Davide Cabassi si è aggiudicato nel 2005 un importante riconoscimento al Concorso Van Cliburn di Forth Worth nel Texas che lo ha lanciato internazionalmente. È un pianista di classe superiore che si è imposto nelle maggiori sedi concertistiche italiane, europee ed americane per la grande maturità e la musicalità quasi contagiosa, come dimostrano le sue ultime incisioni per la Decca (Mozart e Beethoven). Curiosamente il suo ritorno dopo quasi vent’anni sotto le due torri non avverrà nel nome di Beethoven, ma in quello di Schumann. Chiusura coi celeberrimi Quadri di un’esposizione di Musorgskij, preceduti da un delicato brano di Niccolò Castiglioni (1932-1996), particolarmente adatto alla serata: Dulce Refrigerium del 1984.