Quarantunesima edizione per Bologna Festival
Un festival nel festival, con direttori, orchestre e solisti di fama internazionale che nella rassegna Grandi Interpretidella 41ª edizione di Bologna Festival si susseguono a ritmo serrato a partire dal 2 maggio. John EliotGardiner, Daniel Harding, Jakub Hrůša, Patricia Kopatchinskaja, Alina Ibragimova, Khatia Buniatishvili, Mario Brunello, Vivica Genaux, Alexander Gadjiev, English Baroque Soloists, Mahler Chamber Orchestra, Chamber Orchestra of Europe, Les Musiciens du Louvre, Accademia dell’Annunciata. Prima di entrare nel cuore della rassegna Grandi Interpreti, l’11 aprile, un concerto del controtenoreJakub Józef Orliński.
Compongono la programmazione di Bologna Festival 2022, secondo le sue tradizionali traiettorie, il ciclo di incontri Carteggi Musicali(30 marzo – 26 aprile), le rassegne Grandi Interpreti(2 maggio – 9 giugno), Talenti(13 giugno – 5 luglio), Il Nuovo l’Antico(21 settembre – 27 ottobre), i Viaggi musicalitra arte e natura e la nuova iniziativa di divulgazione musicale Prima delle Note(2 maggio – 9 giugno).
GRANDI INTERPRETI
Protagonisti del concerto inaugurale della 41ª edizione di Bologna Festival, lunedì 2 maggioore 20.30 al Teatro Manzoni, John Eliot Gardinere i suoi English Baroque Soloistsin un programma che accosta Haydn a Mozart, la Sinfonia “col rullo di timpani” alla Sinfonia concertante KV 364 e la Sinfonia KV 543. Tra rigore e immaginazione, con stile inconfondibile, Gardiner infonde anche in questi tre capolavori del sinfonismo classico e preromantico lo splendore del suono che contraddistingue il suo storico ensemble con strumenti originali. Giovedì 5 maggiosale sul podio della Chamber Orchestra of Europeper dirigere la Seconda Sinfonia di Schumann il direttore ceco Jakub Hrůša, da sei mesi direttore ospite dell’Orchestra di Santa Cecilia. Si unisce a loro la violinista Patricia Kopatchinskaja, interprete fantasiosa, molto apprezzata per la duttilità del repertorio che si spinge fino alle ultimeavanguardie. L’eclettica violinista torna a Bologna Festival con uno dei capolavori del repertorio violinistico classico, il Concerto per violino e orchestra op.61 di Beethoven.
Giovedì 12 maggioinsieme all’Accademia dell’Annunciatadi Riccardo Doni, orchestra con strumenti originali che indaga il repertorio barocco e preclassico con sicura competenza stilistica, Mario Brunello,al violoncello piccolo, impagina un programma dedicato a Giuseppe Tartini e autori coevi. Primo recital pianistico del festival, il 19 maggiocon il giovane Alexander Gadjiev, premiato al Concorso Chopin di Varsavia, talento già ascoltato aBologna Festival agli esordi della sua brillante carriera. Esegue pagine di Chopin e Schumann.
Il 24 maggiosi passa alla musica vocale: Vivica Genaux, una delle voci chiave della Baroque Renaissance, insieme ai Musiciens du Louvrepropone arie dalle opere di Händel e Porpora, protagonisti della scena teatrale londinese di metà Settecento con opere come Rinaldo, Angelica, Agrippinao Semiramide regina dell’Assiria.
Si ritorna in ambito sinfonico il 31 maggiocon Daniel Harding, la Mahler Chamber Orchestrae la violinista russa Alina Ibragimova. In programma l’Egmontouverture di Beethoven, la Settima Sinfonia di Dvořák e il Concerto per violino e orchestra op.64 di Mendelssohn, un grande classico che la Ibragimova legge con trasparente immediatezza. Conclude il ciclo Grandi Interpreti, il 9 giugno, il concerto di Khatia Buniatishvili, la brillante e carismatica pianista georgiana che sceglie di alternare Satie a Bach, Chopin a Schubert e Liszt, in un programma antologico suddiviso tra il raccolto intimismo della Gymnopedie n.1di Satie e l’esibito virtuosismo della seconda Rapsodia ungheresedi Liszt.
La nuova iniziativa di approfondimento culturale Prima delle Note, in concomitanza di ogni concerto della rassegna Grandi Interpreti, affida ad esperti divulgatori e critici musicali quali Guido Barbieri e Fabio Sartorelli le guideall’ascolto introduttive ai programmi dei concerti. Gli incontri si tengono all’Oratorio di San Filippo Neri alle ore 18 (ingresso libero). A seguire, buffet al Caffè Letterario di Palazzo Fava (su prenotazione).
CARTEGGI MUSICALI
Nel ciclo di incontri Carteggi musicali, Museo della Musica ore 18.30, dal 30 marzo al 26 aprile, attraverso scritti autografi, epistolari e testimonianze, si fa luce sugli aspetti più nascosti dell’esistenza e del pensiero musicale di compositori come Verdi e Debussy, di grandi interpreti del passato come il mitico Farinelli, il più celebrato evirato cantore della storia, o di grandi interpreti dei nostri tempi come il direttore d’orchestra e compositore Giuseppe Sinopoli. In concomitanza con l’appuntamento dedicato a Farinelli, lunedì 11 aprileore 20.30 nella Chiesa dei Santi Bartolomeo e Gaetano, si terrà il concerto del controtenore polaccoJakub Józef Orliński. Nel suo programmaAnima AeternaOrliński si richiama idealmente allostile di canto di Farinelli, imponendosi oggi – grazie allaperfezione del legato, l’omogeneità dei colori e la precisione della dizione – come uno degli interpreti più attendibili di quel repertorio. Lo affiancano in questo concertol’ensemble Il Pomo D’Oro diretto da Francesco Corti.
Primo appuntamento dei Carteggi Musicaliil 30 marzo: Il canto dell’anima. Vita e passioni di Giuseppe Sinopolicon Gastón Fournier Facio, curatore dell’omonimo volume, e interventi musicali di Silvia Cappellini Sinopoli (pianoforte). A seguire il 6 aprile La musica di Verdi negli anni dell’Unitàcon Giovanni Bietti. Domenica 10 aprile Senza sentimento oscuro: dialoghi del cavalier Farinelli coi suoi amicicon Carlo Vitali e interventi di Jakub JózefOrliński. Il 26 aprile Claude Debussy. Ovunque lontano dal mondocon Enzo Restagno e interventi musicali di Pierpaolo Maurizzi (pianoforte) e Giacomo Grava (violoncello).
TALENTI
Come in una ideale maratona musicale, con il recital di Khatia Buniatishvili il testimone passa agli interpreti della nuova generazione, protagonisti della serie di concerti del ciclo Talentiche anche quest’anno alterna i suoi appuntamenti con il festival pianistico Pianofortissimo,in unica organica programmazione. A partire dal 13 giugnosino al 5 luglio, nel Chiostro della Basilica di Santo Stefano e nella Chiesa di San Michele in Bosco, giovani e giovanissimi di sorprendente maturità interpretativa si misurano con i capisaldi del repertorio cameristico. La Sonata per clarinetto e pianoforte di Bernstein, la Sonata “Arpeggione” di Schubert, le Sonate a tre di Vivaldi, piuttosto che la Fantasia op.49 di Chopin, il Quartetto op.33 n.1 di Haydn o la Sonata per violoncello di Debussy risuoneranno con rinnovata freschezza. Aprono la rassegna di concerti en plein air Kevin Spagnolo(clarinetto) e Simone Rugani(pianoforte) seguiti da Luca Giovannini(violoncello) e Martina Consonni(pianoforte), I Solisti della Camerata Accademica, il pianista Davide Ranaldivincitore del “Premio Venezia” e il Quartetto Eos.
IL NUOVO L’ANTICO
Il ciclo di concerti d’autunno (21 settembre – 27 ottobre, Oratorio di San Filippo Neri) dedicato alla musica antica e contemporanea sviluppa una particolare attenzione sulla musica per strumenti a tastiera, nuovi o antichi, tradizionali o preparati, elettronici o giocattoli con programmi che innestano i Preludidi Couperin su Játékokdi Kurtág come nei folgoranti “Aforismi” impaginati dalla pianista Maria Grazia Bellocchio(26 settembre) o percorrono la produzione per tastiera preclassica o protoromantica di C.P.E Bach, Mozart e Haydn come nell’excursus al fortepiano di Andreas Staier(20 ottobre). Emanuele Arciuli(11 ottobre) nel suo American Landscapes per cinque tastierescorre da John Cage a George Crumb, Missy Mazzoli o Marga Richter passando da un clavicembalo a un toy piano, da un pianoforte preparato ad un pianoforte a coda o una tastiera elettronica. Nuovo e Antico si intersecano alla perfezione nelle polifonie vocali dei Tallis Scholars, in apertura di rassegna il 21 settembrenella Basilica dei Santi Bartolomeo e Gaetano: il sacro minimalismo di Arvo Pärt prende voce insieme ai più antichi Miseredi Gregorio Allegri o Thomas Tallis. Totalmente proiettato verso la contemporaneità il concerto del percussionista Simone Rubino(17 ottobre), protagonista di un’impressionante esibizione virtuosistica con piatti, gong, marimbe, temple-block, xilofoni, claves in pagine di Iannis Xenakis, John Cage, Keiko Abe, Tan Dun. Il violinista Enrico Onofricon il suo Imaginarium Ensemble – complesso barocco formato da Simone Vallerotonda,Alessandro Palmieri, Federica Bianchi – chiude la programmazione d’autunno riportandoci all’Antico, alla scoperta del più raro esconosciuto territorio della “sonata a violino solo” del Seicento.
VIAGGI MUSICALI
I viaggi ad Arte Sella (25 giugno) e in Giordania (27 settembre - 2 ottobre), in compagnia di Mario Brunello, Viktoria Mullova e Misha Mullov-Abbado saranno l’occasione per godere di emozionanti giornate di musica e arte in mezzo alla natura o sullo sfondo di straordinari siti archeologici.
Arte Sella in concerto
Mario Brunello(violoncello piccolo)
Attività riservata a soci e abbonati di Bologna Festival, posti limitati. Prenotazioni a partire dal 1° marzo.
Sulla strada dei Re
Viaggio in Giordania con Viktoria Mullova (violino) e Misha Mullov-Abbado (contrabbasso)
Informazioni dettagliate sul programma del viaggio presso la segreteria di Bologna Festival a partire dal 1° marzo.
SOSTENITORI
Bologna Festival 2022 è realizzato con il contributo di Ministero della Cultura, Regione Emilia-Romagna, Comune di Bologna, main partnersAlfasigma, Illumia, golden partnerGolden Group supportersAlternative-Group, Fondazione del Monte, G.D, Gruppo Hera participating partnersBper Banca, Confindustria Emilia Area Centro, Fondazione Banco S. Geminiano e S. Prospero, Tecnoform, Unicredit, Valsoia con il contributo diAssintel, Confcommercio Ascom Città Metropolitana di Bologna, Galotti, Pir Group, Stefauto, Maria Luisa Vaccari, Soci e Amici di Bologna Festival partner tecnicoIsolani Meeting media partnersRAI Radio3, Rete Toscana Classica, ERCreativa, Giornale della Musica
MAIN PARTNERS
«Alfasigma con piacere rinnova a Bologna Festival il sostegno iniziato nel 2017 a Baby BoFe’ e poi sempre confermato. Anche la musica di Bologna Festival contribuisce a mantenere l’offerta musicale della nostra città a livelli di eccellenza nel coinvolgimento di un pubblico sempre più ampio ed esigente».
«Illumia è ben felice di confermare il proprio sostegno a Bologna Festival anche per il 2022. Nel nostro caso non si tratta solo di mecenatismo, siamo infatti convinti che perseguire la bellezza nelle sue varie forme espressive, e le attività di Bologna Festival ne sono una testimonianza esemplare, sia il modo di migliore per ricordare qual è il senso del nostro lavoro».
GOLDEN PARTNER
«Anche quest’anno, Golden Groupsceglie di affiancare, in qualità di Golden Partner della manifestazione, l’Associazione Bologna Festival, con la quale condivide intenti e valori, tra cui l’importanza della musica classica nella nostra società contemporanea. Golden Group, Azienda leader in Italia nel mercato della Finanza Agevolata e nella Formazione del Personale, crede fermamente nel valore della musica come strumento fondamentale di aggregazione e come veicolo per promuovere educazione, formazione ed integrazione sociale».
ABBONAMENTI E BIGLIETTI
Prelazione abbonati sino al 12 marzo/ Vendita nuovi abbonamenti dal 19 marzoVendita biglietti concerto Orliński dal 19 marzo
Vendita singoli Biglietti e Carnet 3 concerti Grandi Interpreti dal 9 aprile
presso la Biglietteria Bologna Welcome e online su www.bolognafestival.it, www.vivaticket.it, www.classictic.com.
BIGLIETTERIA BOLOGNA WELCOME, Piazza Maggiore 1/E tel 051 6583105
Vendita abbonamenti dal lunedì al sabato ore 13.30 – 18
Vendita biglietti dal lunedì al sabato ore 9 – 18 (a partire dal 9 aprile)
BOLOGNA FESTIVAL 2022
Con il calendario spostato di un mese rispetto alle abitudini, a scongiurare i disagi che la pandemia potrebbe ancora causare, la 41ª edizione di Bologna Festival si snoda nel segno delle sue tradizionali traiettorie. I nomi delle maggiori stelle del firmamento concertistico si intrecciano con quelli delle giovani e brillanti promesse; si affidano i repertori più consolidati alle esecuzioni di maestri che rappresentano il riferimento per l’attuale approccio interpretativo, al contempo si indaga con curiosità anche sulle più recenti pagine musicali spesso collocate nella rifrazione di quelle, più note o talvolta rare, del nostro passato.
Nei Carteggi Musicalile letture di scritti autografi di Sinopoli, Verdi, Debussy e Farinelli, saranno accompagnate da testimonianze musicali tra cui spicca la voce dell’acclamato controtenoreJakub JózefOrlińskisul repertorio coevo a quello del più noto castrato della storia.
I Grandi Interpretisfoggiano alcuni tra i più importanti direttori d’orchestra del momento, Gardiner, Harding, Hrůša, alla testa di titolate compagini orchestrali europee. Soliste di spicco due violiniste quali Patricia Kopatchinskaja, che affronterà Beethoven con tocco argentino e genuina spontaneità e la vibrante Alina Ibragimova nella trasparenza lucente del Concerto di Mendelssohn. Il primo recital pianistico è affidato ad Alexander Gadjiev, già nostro ospite nella rassegna Talentied ora impalmato al concorso più importante del mondo, lo Chopin di Varsavia. Lo ascolteremo sulle pagine chopiniane che gli hanno valso il premio. A chiusura della rassegna, la vellutata poesia di Satie aprirà il programma antologico di Khatia Buniatishvili, a gettare una sorta di ponte sulla stagione estiva di Pianofortissimo. Gli appuntamenti con la musica barocca sono segnati dal ritorno a Bologna dell’ensemble francese più accreditato per questo repertorio, Les Musiciens du Louvre, su un programma dove brilleranno le agilità vocali di Vivica Genaux nelle arie d’opera che videro contendere sulle sponde del Tamigi il pubblico del nostro Porpora con quello del ‘caro sassone’ Händel. Mario Brunello, curioso ed instancabile ricercatore sempre aperto a nuove sfide, questa volta si esibirà con il violoncello piccolo in virtuosistiche pagine di Tartini e suoi coevi. Poche ore prima delle esecuzioni in programma saremo accompagnati all’ascolto da noti musicologi, nella nuova iniziativa “Prima delle Note”.
Inserita nell’ormai consolidata programmazione estiva ‘open air’ condivisa con Pianofortissimo,la rassegna Talentivedrà la luce nella cornice affascinante del chiostro di Santo Stefano. Tutti italiani, questa volta, i nostri giovani concertisti esordienti, in un programma che unisce musica da camera, pianoforte e pagine barocche.
Il Nuovo l’Anticoriserva una particolare attenzione ad un’indagine sugli strumenti a tastiera, nuovi o antichi, tradizionali o preparati, elettronici o giocattoli, con repertori che intrecciano Kurtág con Couperin o le ultime avanguardie statunitensi con le esecuzioni al fortepiano del classicismo d’oltralpe. Il repertorio polifonico più mistico è affidato al gruppo inglese The Tallis Scholars mentre l’appuntamento con il virtuoso Simone Rubino sarà l’occasione per una impressionante esibizione alle percussioni su ardite pagine di Cage, Xenakis e Tan Dun. Enrico Onofri al violino barocco con il suo Imaginarium Ensemble chiuderà il programma autunnale alla scoperta del repertorio seicentesco più raro.
Largo spazio, come di consueto, viene dedicato al pubblico giovane con le programmazioni di Baby BoFe’e Note sul Registro.
I viaggi ad Arte Sella e in Giordania, in compagnia di Mario Brunello, Viktoria Mullova e Misha Mullov-Abbado, saranno l’occasione per godere di emozionanti giornate di musica e arte in mezzo alla natura o sullo sfondo di straordinari siti archeologici.
Maddalena da Lisca
Sovrintendente e Direttrice artistica
di Bologna Festival
BOLOGNA FESTIVAL 2022
41ª edizione
CARTEGGI MUSICALI
Mercoledì 30 marzo 2022 ore 18.30
Museo della Musica
Il canto dell’anima. Vita e passioni di Giuseppe Sinopoli
conversazione e letture a cura di GASTÓN FOURNIER-FACIO
con interventi musicali di SILVIA CAPPELLINI SINOPOLI pianoforte estratti dalla Klaviersonatedi Giuseppe Sinopoli
Mercoledì 6 aprile 2022 ore 18.30
Museo della Musica
La musica di Verdi negli anni dell’Unità
conversazione, letture e interventi musicali a cura di GIOVANNI BIETTI brani tratti da Don Carlose Aida
Domenica 10 aprile 2022 ore 18.30
Museo della Musica
Senza sentimento oscuro: dialoghi del cavalier Farinelli coi suoi amici
conversazione e letture a cura di CARLO VITALI
con interventi musicali diJAKUB JÓZEF ORLIŃSKI controtenore
Lunedì 11 aprile 2022 ore 20.30
Basilica dei Santi Bartolomeo e Gaetano
Jakub Józef Orlińskicontrotenore
Francesco Corticlavicembalo, direttore
Il Pomo d’Oro
Anima Aeterna
Davide Perez “Gratias agimus tibi”
dalla Messa a 5 voci
Georg von Reutter “D’ogni colpa la colpa maggiore”da La Betulia liberata
Jan Dismas Zelenka “Barbara dira effera”
“Vicit leo de tribu Juda”, Alleluja
da Barbara dira effera ZWV 164
Baldassarre Galuppi Concerto a 4 in do minore
Francisco António de Almeida “Giusto Dio”
da La Giuditta
Johann.Joseph Fux “Non t’amo per il ciel”
da Il fonte della salute aperto dalla grazia nel Calvario
Jan Dismas Zelenka Ouverture in fa maggiore ZWV 188
Gaetano Maria Schiassi “A che si serbano”
da Maria vergine al Calvario
Georg Friedrich Händel
Amen, Alleluia in re minore HWV 269
La voce di Farinelli, come quella di tutti gli evirati cantori del Sei e Settecento, è e deve rimanere un mistero. Alcuni dei suoi epigoni contemporanei si avvicinano, però, se non alle sue qualità vocali e alla sua estensione da soprano, almeno al suo stile di canto. È il caso del controtenore polaccoJakub Józef Orliński, che per la perfezione del legato, l’omogeneità dei colori e la precisione della dizione è senza dubbio uno degli interpreti più attendibili del repertorio di Farinelli e non solo. Preceduto da una preziosa conversazione di Carlo Vitali,Orliński si presenta insieme all’impeccabile ensemble “Il Pomo d’Oro” diretto da Francesco Corti con un nutrito, quanto ricercato programma.
Martedì 26 aprile 2022 ore 18.30
Museo della Musica
Claude Debussy. Ovunque lontano dal mondo
conversazione e letture a cura di ENZO RESTAGNO
con interventi musicali di
PIERPAOLO MAURIZZI pianoforte GIACOMO GRAVA violoncello
Claude Debussy La terrasse des audiences du clair de lune (Préludes, Libro II)
Claude Debussy Sonata in re minore L 144
GRANDI INTERPRETI
Lunedì 2 maggio 2022 ore 20.30
Teatro Manzoni
English Baroque Soloists
John Eliot Gardinerdirettore
Franz Joseph Haydn
Sinfonia n.103 in mi bemolle maggiore Hob.I:103 “col rullo di timpani”
Wolfgang Amadeus Mozart
Sinfonia concertante per violino e viola in mi bemolle maggiore KV 364 Kati Debretzeniviolino, Fanny Paccoudviola
Wolfgang Amadeus Mozart
Sinfonia n.39 in mi bemolle maggiore KV 543
Interprete, studioso, attivista musicale, John Eliot Gardiner imprime ad ogni sua attività un intarsio costante tra rigore e immaginazione, precisione e fantasia. Disciolti in una inesauribile capacità di “seduzione” sonora. Una attitudine messa in luce, inizialmente, nel repertorio barocco, ma che da molto tempo applica anche al classicismo e al sinfonismo preromantico. Su questo crinale, non privo di inquietudini e di zone d’ombra, si pongono i tre capolavori di Haydn e di Mozart interpretati insieme ai “suoi” English Baroque Soloists, fondati nel 1978.
Giovedì 5 maggio 2022 ore 20.30
Teatro Manzoni
Chamber Orchestra of Europe
Jakub Hrůšadirettore
Patricia Kopatchinskajaviolino
Ludwig van Beethoven
Concerto per violino e orchestra in re maggiore op.61
Robert Schumann
Sinfonia n.2 in do maggiore op.61
Lei è eclettica, fantasiosa, imprevedibile, si esibisce a piedi scalzi e dice che il suo primo maestro è stata la pioggia. Suona il violino, ma ama cantare Schönberg e Ligeti. Lui è un direttore d’orchestra ceco, appena quarantenne, da sei mesi direttore principale ospite dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia. Per entrambi le opere nuove,
sconosciute, sono più eccitanti di quelle ascoltate mille volte. In questa occasione però Patricia Kopatchinskaja e Jakub Hrůša offrono, insieme alla Chamber Orchestra of Europe, una interpretazione sicuramente non convenzionale di due grandi classici.
Giovedì 12 maggio 2022 ore 20.30
Teatro Manzoni
Accademia dell'Annunciata
Riccardo Doniclavicembalo, direttore
Mario Brunellovioloncello piccolo
Giuseppe Tartini Sonata a 4 in re maggiore per archi e b.c.(trascr. Marco Doni)
Giuseppe TartiniConcerto in la maggiore per violoncello piccolo, archi e b.c.
Antonio VandiniConcerto in re maggiore per violoncello piccolo, archi e b.c.
Vanni Moretto “L’antro dell’orco” per violoncello piccolo, archi e clavicembaloscherzo musicale liberamente tratto da “L’arte dell’arco” di Tartini
Giulio MeneghiniConcertone III in do maggioreper archi e b.c.
da “Le prime sei Sonate della prima opera del Tartini Giuseppe tradotte in Concertoni a 4 parti reali per accademia da Giulio Meneghini” (trascr. Marco Doni)
Ottorino RespighiPastoraleper violoncello piccolo, archi e b.c.
dalla “Sonata Pastorale” di Tartini
Giuseppe TartiniConcerto in re maggiore per violoncello piccolo, archi e b.c.
La “scoperta” filologica del violoncello piccolo consente ormai da tempo a Mario Brunello di indagare in modo inedito e sorprendente il repertorio barocco: dalle Sonate e Partite di Bach fino a opere originali spesso sconosciute. Giuseppe Tartini, Natura e Artifizio, un progetto nato in occasione del centenario tartiniano, ne è la dimostrazione più compiuta. Insieme all’Accademia dell’Annunciata di Riccardo Doni, un ensemble di rara competenza stilistica, Brunello attraversa il pianeta Tartini toccando autori tutti da riscoprire come Vandini, Moretto e Meneghini.
Giovedì 19 maggio 2022 ore 20.30
Teatro Manzoni
Alexander Gadjievpianoforte
Fryderyk Chopin
Polonaise-fantaisie in la bemolle maggiore op.61
Tre Mazurke op.56
Sonata n.2 in si bemolle minore op.35
Robert Schumann
Fantasia in do maggiore op.17
Gorizia, come si sa, vive al confine tra due mondi, quello italiano e quello slavo. E proprio in questa città bifronte, che guarda verso ovest e verso est, è nato ventisette anni fa Alexander Gadjiev, madre slovena e padre russo, entrambi pianisti. Un destino segnato che però nel novembre dello scorso anno ha subito una svolta radicale: Gadjiev è stato infatti il primo pianista italiano, sessant’anni dopo Maurizio Pollini, a salire sul podio virtuale del Concorso Chopin di Varsavia. “Tout Chopin”, ovviamente il suo recital, con la logica “glossa” della Fantasiaop.17 di Schumann.
Martedì 24 maggio 2022 ore 20.30
Teatro Manzoni
Les Musiciens du Louvre
Pablo Gutierrezmaestro concertatore
Vivica Genauxmezzosoprano
Georg Friedrich Händel Agrippina HWV 6: Ouverture
Georg Friedrich Händel Rinaldo HWV 7: “Abbrugio, avvampo e fremo”
Nicola Porpora Angelica: “Il piè s’allontana”
Georg Friedrich Händel Rinaldo: “Venti, turbini, prestate”
Georg Friedrich Händel Concerto in si bemolle maggiore per violino e orchestra HWV 288Georg Friedrich Händel Parnasso in festa HWV 73: "Ho perso il caro bene"
Nicola Porpora Il martirio di San Giovanni Nepomuceno:
“Vanne nel vicin tempio...Fremer da lungi io sento”
Georg Friedrich Händel Rinaldo: “Cara sposa”
Nicola Porpora Semiramide regina dell'Assiria: “Come nave in ria tempesta”
Johann Adolph Hasse Fuga e Grave in sol minore per archi e b.c.
Nicola Porpora Polifemo: “Alto Giove”
Georg Friedrich Händel Ariodante HWV 33: “Dopo notte”
Rivali acerrimi nella Londra della prima metà del Settecento Georg Friedrich Händel e Nicola Porpora sembrano oggi assai meno distanti, anche dal punto di vista dello stile vocale. Entrambi maestri nell’uso delle voci “estreme”, entrambi dotati di una solida drammaturgia teatrale. Lo dimostra il concerto dell’ensemble francese Les Musiciens du Louvre (fondato quarant’anni fa da Marc Minkowski) e del soprano di origine statunitense, ma da tempo italiana di adozione, Vivica Genaux: una delle voci chiave della Baroque Renaissance.
Martedì 31 maggio 2022 ore 20.30
Teatro Manzoni
Mahler Chamber Orchestra
Daniel Hardingdirettore
Alina Ibragimovaviolino
Ludwig van Beethoven
Egmont ouverture in fa minore op.84
Felix Mendelssohn-Bartholdy
Concerto in mi minore per violino e orchestra op.64
Antonín Dvořák
Sinfonia n.7 in re minore op.70
Ha appena 36 anni, Alina Ibragimova, ma di vite ne ha vissute almeno quattro. La prima in Russia, il nido natale, dove a sei anni si esibisce con l’Orchestra del Bol’šoj. La seconda a Londra dove nel 1995 suo padre viene nominato primo contrabbasso della London Symphony, la terza quando, appena ventenne, suona e dirige la Kremerata Baltica. E infine la quarta che l’ha portata a diventare una delle violiniste-direttrici più corteggiate d’Europa. Accanto a lei, a condividere il Concerto per violino e orchestra di Mendelssohn, ci sono Daniel Harding, che assicura ad ogni esecuzione fantasia, energia, libertà, e la Mahler Chamber Orchestra, una delle molte creature orchestrali nate dall’immaginazione, dalla volontà e dal respiro utopico di Claudio Abbado.
Giovedì 9 giugno 2022 ore 20.30
Teatro Manzoni
Khatia Buniatishvilipianoforte
Éric Satie Gymnopédie n.1
Fryderyk Chopin Preludio op.28 n.4
Fryderyk Chopin Scherzo n.3 in do diesis minore op.39
Johann Sebastian Bach Aria sulla quarta corda
dalla Suite per orchestra n.3 BWV 1068
Franz Schubert Improvviso in sol bemolle maggiore op.90 n.3
Franz Liszt Sérénade S.560/7 d’après Ständchen di Franz Schubert
Fryderyk Chopin Polonaise in la bemolle maggiore op.53
Fryderyk Chopin Mazurka in la minore op.17 n.4
François Couperin Les barricades mystérieuses
Johann Sebastian Bach Preludio e fuga BWV 543
(trascrizione per pianoforte di Franz Liszt)
Franz Liszt Consolation n.3 in re bemolle maggiore
Franz Liszt Rapsodia ungherese n.2 in do minore
Convivono due anime in Khatia Buniatishvili, pianista dalla presenza scenica carismatica che trae la sua energia interpretativa dal rapporto di complicità che riesce a creare con il pubblico in sala. L’altra anima è la sua “solitudine musicale” – come l’ha definita lei stessa – che la spinge, al contrario, al dialogo con sé stessa. I due versanti si riuniscono idealmente in questo programma: un viaggio a ritmo vertiginoso nella “forma breve”, da Bach a Liszt e Satie, tra intimismo e dispiegato virtuosismo.
PRIMA DELLE NOTE
Oratorio di San Filippo Neri ore 18
Una nuova iniziativa di approfondimento culturale per introdurre il pubblico all’ascolto dei programmi musicali dei concerti Grandi Interpreti. Gli incontri, pensati con taglio divulgativo, sono affidati ai critici musicali Guido Barbieri e Fabio Sartorelli. Al termine della conferenza, un momento conviviale al Caffè Letterario di Palazzo Fava.
Conferenza (Oratorio di San Filippo Neri, Via Manzoni 5) ingresso libero
Buffet (Caffè Letterario di Palazzo Fava, Via Manzoni 2) € 22 su prenotazioneprenotazione da effettuare entro 3 giorni dalla data prescelta
VIAGGI MUSICALI
ARTE SELLA IN CONCERTO
Sabato 25 giugno 2022
Mario Brunellovioloncello piccolo
Una giornata di musica, arte e natura tra le opere a cielo aperto di Arte Sella, come la Cattedrale Vegetaledi Giuliano Mauri, Trabucco di montagnadi Arne Quinze, il Terzo Paradisodi Michelangelo Pistoletto, Simbiosidi Edoardo Tresoldi o la nuova installazione di Krištof Kintera Memoriale della luce che fu. Mario Brunello con il suo violoncello avvolge di suoni e silenzi queste meraviglie incastonate nella natura.
Attività riservata esclusivamente a soci, amici e abbonati di Bologna Festival. Posti limitati. Informazioni e iscrizioni a partire dal 1° marzo. Tel. 051 6493397 Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
LUNGO LA STRADA DEI RE
27 settembre – 2 ottobre 2022
Viaggio musicale in Giordania con Viktoria Mullova(violino) e Misha Mullv-Abbado(contrabbasso)
Grandiosi siti archeologici e paesaggi naturali emozionanti. Amman, Petra, le scuderie reali, la panoramica Strada dei Re, lo spettacolare paesaggio desertico del Wadi Rum con le sue dolci dune di sabbia e le montagne di arenaria, passeggiate sotto le stelle che rischiarano le notti desertiche, la riserva naturalistica di Dana, il Mar Morto.
Queste le mete dell’atteso viaggio in Giordania con Viktoria Mullova che terrà i suoi concerti sullo sfondo del sito archeologico di Jerash e sulle le sabbie rosse del Wadi Rum. Tra le rovine di Petra risuoneranno le note dell’antica tradizione araba locale, mentre le acque del Mar Morto saranno lo sfondo per un suggestivo concerto in riva al mare, con Viktoria al violino e suo figlio Misha al contrabbasso.
Informazioni presso la segreteria di Bologna Festival, dal lunedì al venerdì ore 10-13, a partire dal 1° marzo. Tel. 051 6493397Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Il viaggio verrà organizzato con il raggiungimento della quota minima di partecipanti
TALENTI
Lunedì 13 giugno 2022 ore 21
Chiostro della Basilica di Santo Stefano
Kevin Spagnoloclarinetto
Simone Ruganipianoforte
Robert Schumann Fantasiestücke op.73
Johannes Brahms Sonata in mi bemolle maggiore op.120 n.2Carl Reinecke Introduzione e Allegro appassionato op.256Leonard Bernstein Sonata per clarinetto e pianoforteWitold Lutosławski Dance Preludes
La generazione degli “allievi” preme alle porte e mette seriamente in discussione il primato dei “maestri”. È il caso di due interpreti “under 30” come Kevin Spagnolo e Simone Rugani che in pochi anni di studio e di pratica hanno già raggiunto le vette della maturità. Entrambi nati, musicalmente, in una città generosa di talenti come Lucca seguono strade parallele: Spagnolo, vince a 18 anni il Concorso di Ginevra e da lì prende il volo, Rugani si dedica, principalmente, alla musica da camera. Insieme offrono un programma in perfetto equilibrio tra tardo romanticismo e Novecento.
Giovedì 16 giugno 2022 ore 21
Chiostro della Basilica di Santo Stefano
Luca Giovanninivioloncello
Martina Consonnipianoforte
Franz Schubert Sonata in la minore D.821 “Arpeggione”
Claude Debussy Sonata in re minore L 144
Johannes Brahms Sonata n.1 in mi minore op.38
La generazione Z, ossia i nati tra il 1997 e il 2010, schiude sorprese abbaglianti anche nel campo della musica. È il caso di due giovanissimi interpreti che, a vent’anni o poco più, hanno già percorso molti degli scalini che conducono alla maturità. Il violoncellista Luca Giovannini (2000) allievo di Mario Brunello, Giovanni Sollima e Renaud Capuçon, ha vinto 5 concorsi internazionali e ha già suonato al Mozarteum e alla Carnegie Hall. La pianista Martina Consonni (1997), allieva di Scala e Pace a Imola, di concorsi ne ha vinti 55 (!). Schubert, Debussy e Brahms sarà come ascoltarli per la prima volta.
Martedì 21 giugno 2022 ore 21
Chiesa di San Michele in Bosco
Solisti della Camerata Accademica
Johann Sebastian Bach Sonata n.5 in do maggiore BWV 529
(trascrizione per due violini e b.c.)
Arcangelo Corelli Sonata a tre in do maggiore op.4 n.1
Jean-Pierre Guignon Folies d'Espagne per due violini e b.c.
Arcangelo Corelli Sonata a tre in sol minore op.4 n.2
Antonio Vivaldi Sonata a tre in re maggiore op.1 n.6 RV 62
Antonio Vivaldi Sonata a tre in mi maggiore op.1 n.4 RV 66
La cosiddetta “prassi storicamente informata” fa passi da gigante: esce dal recinto degli “specialisti” e conquista nuovi spazi. Lo dimostra la Camerata Accademica, un ensemble fondato nel 2015 da Paolo Faldi con l’intento di avvicinare i giovani musicisti ad una visione non convenzionale del repertorio barocco e preclassico. Quattro dei solisti della Camerata – i violinisti Luca Ranzato e Matteo Anderlini, la violoncellista Cristina Vidoni e il clavicembalista Alberto Maron – propongono in questa occasione un itinerario “transnazionale” intorno ad uno dei generi chiave della musica strumentale tra Sei e Settecento: la Sonata a tre. Protagonisti, per niente scontati, Bach, Guignon, Corelli e Vivaldi.
Giovedì 30 giugno 2022 ore 21
Chiostro della Basilica di Santo Stefano
Davide Ranaldipianoforte
Franz Joseph Haydn Sonata in mi bemolle maggiore Hob.XVI:52
Fryderyk Chopin Fantasia in fa minore op.49
Sergej Rachmaninov Etudes tableaux op.33(selezione)
Sergej Prokof’ev Sonata n.7 in si bemolle maggiore op.83
Da quasi quarant’anni il “Premio Venezia” è uno dei più ambiti concorsi pianistici italiani: non solo perché assegna un titolo di prestigio, ma perché assicura, ai vincitori, un itinerario musicale concreto: il percorso di pianisti come Giuseppe Albanese, Andrea Bacchetti, Leonora Armellini, Mariangela Vacatello ne è la dimostrazione migliore. Davide Ranaldi, classe 2000, è il più recente vincitore del Premio: allievo di Alexander Romanovsky e Leonid Margarius propone un viaggio coerente e ragionato lungo tre epoche diverse della letteratura pianistica: Haydn, Chopin, Rachmaninov e Prokof’ev.
Martedì 5 luglio 2022 ore 21
Chiostro della Basilica di Santo Stefano
Quartetto Eos
Franz Joseph Haydn Quartetto in si minore op.33 n.1 Hob.III:37Johannes Brahms Quartetto in la minore op.51 n.2Igor Stravinskij Tre pezzi per quartetto d’archi
Mai come in questo primo scorcio di millennio il quartetto per archi ha vissuto e continua vivere, in Italia, uno straordinario stato di salute. Nonostante crisi, ostacoli e impedimenti i complessi stabili in attività sono decine e tutti di grande competenza strumentale e stilistica. Ne è un esempio persuasivo il Quartetto Eos, nato sei anni fa all’interno del Conservatorio di Santa Cecilia e già in grande evidenza per la vastità del repertorio e per la brillantezza e profondità del suono. Il loro programma attraversa tre secoli di storia, da Haydn a Stravinskij passando per Brahms.
IL NUOVO L'ANTICO
Mercoledì 21 settembre 2022 ore 20.30
Basilica dei Santi Bartolomeo e Gaetano
The Tallis Scholars
Peter Phillipsdirettore
“Polifonie senza tempo”
Thomas Tallis Loquebantur variis linguis
Jean Mouton Nesciens mater virgo virum
Arvo Pärt The woman with the alabaster box
Arvo Pärt Tribute to Caesar
Thomas Tallis Sancte Deus
John Sheppard Libera nos
Gregorio Allegri Miserere mei, Deus
Thomas Tallis Miserere nostri
Arvo Pärt Triodion
Arvo Pärt Which was the son of...
Nessuno avrebbe mai immaginato, mezzo secolo fa, che la musica vocale del Rinascimento sarebbe entrata nel mainstream. E invece The Tallis Scholars hanno compiuto il miracolo di rendere “popolari” le Messe di Palestrina, i Mottetti di Josquin, la musica sacra di Gesualdo. Fondato nel 1973 da Peter Phillips l’ensemble ha numeri impressionanti: più di 2.000 concerti, 100 paesi visitati, 50 dischi, ma soprattutto un inconfondibile qualità vocale: intonazione perfetta, densità e omogeneità di timbro, chiarezza nel contrappunto. E spesso, come in questa occasione, accosta all’Antico il Nuovo.
Lunedì 26 settembre 2022 ore 20.30
Oratorio di San Filippo Neri
Maria Grazia Bellocchiopianoforte
“Aforismi”
François Couperin Preludio I, Preludio II, Preludio III, Preludio IVda L’art de toucher le clavecin
György Kurtág
Perpetuum mobile (objet trouvé)
…eine Blume für Ulrike Schuster…
Play with Infinity
Pen Drawing [Valediction to Erzsébet Schaár]
Fifths (3/a, 3/b)
Fancifully
(quiet talk with the devil)
Hommage à Domenico Scarlatti
da Játékok
Domenico Scarlatti Sonata in re minore K.32
György Kurtág
Bells for Margit Mándy
Bell-fanfare for Sándor Veress
Flowers we are…
Grassblades in memory of Klára Martyn
Hommage à Borsody László (Harmonica)
Hommage à Schubert
da Játékok
Franz Schubert Melodia ungherese D.817
György Kurtág
In memoriam György Szoltsányi
Shadow-play (3)
Hommage à Ránki György
Waltz (Hommage à Shostakovich)
da Játékok
Dmitrij Šostakovič Preludio in do diesis minore op. 34 n.10
2
György Kurtág
In dark days – for Ferenc Farkas
Hommage à Berény i Ferenc 70
Ligatura for Ligeti
Hommage à Tchaikovsky
da Játékok
Pëtr Il’ič Čajkovskij Ottobre: Canzone d’autunno
da Le Stagioni op.37b
György Kurtág
Antiphony in F-sharp
Obstinate A flat
Doina
Fanfare to Judit Maros’ wedding
Les adieux (in Janáčeks manier)
da Játékok
Leoš Janáček On an Overgrown Path: n.5 “They chattered like swallows”
György Kurtág
Second strictly personal letter to András Szöllösy on his 85th birthday
Reticent Question
Waltz
Claudia – Litaneien …
Ligatura x
Hommage à J. S. B.
da Játékok
Johann Sebastian Bach Sarabanda
dalla Suite francese n.1 in re minore BWV 812
György Kurtág
Ligatura y
da Játékok
François Couperin Preludio V, Preludio VI, Preludio VII, Preludio VIIIda L’art de toucher le clavecin
Maria Grazia Bellocchio non è soltanto una pianista eccellente: è anche un laboratorio di idee in continua espansione. La sua “creazione” più recente si intitola Aforismie ruota intorno ad uno dei monumentadel secondo Novecento, Játékok(Giochi), di György Kurtág: una raccolta vivente di fogli d’album, memorie, trascrizioni, dediche, improvvisazioni. E proprio come se i “giochi” del compositore ungherese fossero un albero il recital innesta, nel tronco principale, i rami generati dalla sua linfa: Couperin, Scarlatti, Schubert, Čajkovskij, Šostakovič, Bach… In un infinito gioco di specchi.
Giovedì 6 ottobre 2022 ore 20.30
Oratorio di San Filippo Neri
Quartetto Prometeo
“Rifrazioni sonore”
Luca Francesconi Musica per quattro archi (Quartetto n.1)
Ludwig van Beethoven Quartetto in re maggiore op.18 n.3
Luca Francesconi I voli di Niccolò (Quartetto n.4)
Per il Quartetto Prometeo, Leone d‘Argento della Biennale Musica di Venezia nel 2012, la ricerca del suono nuovo non è solo una attitudine, un’intenzione, una volontà. Costituisce al contrario una necessità, una sorgente e un approdo ineludibili lungo la ricerca della propria identità. Non a caso è proprio attraverso il prisma della musica del nostro tempo che l’ensemble legge anche i grandi classici del repertorio. Questa logica si riflette alla perfezione nel programma di questo concerto che incastona il Quartetto op.18 n.3 di Beethoven tra il primo quartetto composto da Francesconi nel 1977 e il suo più recente quartetto I voli di Niccolòdel 2004.
Martedì 11 ottobre 2022 ore 18.30
Oratorio di San Filippo Neri
“Keyboards Variety”
conversazione con Emanuele Arciuli
Martedì 11 ottobre 2022 ore 20.30
Oratorio di San Filippo Neri
Emanuele Arciulitastiere
Nicola Monopoliinformatica musicale, regia del suono
“American Landscapes per 5 tastiere”
John Cage Suite for Toy Piano
Missy Mazzoli Isabelle Eberhardt Dreams of Pianos per pianoforte e nastro magnetico
George Crumb Eine Kleine Mitternachtmusik per pianoforte amplificato
John Cage The Perilous Night per pianoforte preparato
Marga Richter Soundings per clavicembalo
Anne Gosfield Lightling Slingers and Dead Ringers per tastiera elettronica e pianoforteJohn Cage HPSCHD per clavicembalo ed elettronica
Julia Wolfe East Broadway per pianoforte giocattolo ed elettronicaFrederic Rzewski Winnsboro Cotton Mill Blues per pianoforte
Un pianista da solo, in scena. E intorno a lui un coro di cinque diversi strumenti “da tasto”: un pianoforte a coda, un pianoforte preparato, un clavicembalo, una tastiera elettronica e un toy piano. È augenmusik, musica per gli occhi, oltre che per le orecchie, il recital che Emanuele Arciuli dedica alla musica del Nuovo Mondo. Un continente vasto, eclettico, molteplice, percorso da tensioni opposte, del quale Arciuli possiede però da tempo una mappa speciale, tracciata “sul campo”. Accanto a lui, sullo stesso orizzonte, il raffinato “disegno del suono” di Nicola Monopoli.
Lunedì 17 ottobre 2022 ore 20.30
Oratorio di San Filippo Neri
Simone Rubinopercussioni
Christoph Linder, Lukas Kuhn, Jo Wei Liupercussioni
“The Wave”
Iannis Xenakis Rebonds B
Lamberto Curtoni / Mariangela Gualtieri "Quel metro che ci avvicina"
Casey Cangelosi Bad Touchper playback e musica elettronica
John CageThe Third Construction
Alexey Gerassimez Asventuras
Tan Dun Water Spirit
Johann Sebastian Bach Ciaccona
dalla Partita per violino n.2 in re minore BWV 1004
(arrangiamento per vibrafono di Eduardo Egüez)
Keiko Abe The Wave
Torinese, 29 anni, Simone Rubino è una felice anomalia sulla scena musicale europea. Nelle sue mani, e attraverso il suo corpo, l’insieme degli strumenti a percussione è diventato un universo in perenne espansione. Piatti, gong, marimbe, temple-block, xilofoni, claves si sono trasformati da attori secondari in protagonisti, in voci soliste. Senza distinzione di genere, epoca, stile, appartenenza. Lo dimostra il programma del suo “one man show”: accanto ai “classici” (Cage, Xenakis), le intersezioni con la poesia (Curtoni), l’elettronica (Cangelosi), il barocco (Bach). L’espansione continua.
Giovedì 20 ottobre 2022 ore 20.30
Oratorio di San Filippo Neri
Andreas Staierfortepiano
“Forte-Piano”
Wolfgang Amadeus Mozart Fantasia in do minore KV 475
Carl Philipp Emanuel Bach Sonata in mi minore Wq 59/1
Carl Philipp Emanuel Bach Empfindungen Wq 67
Carl Philipp Emanuel Bach Rondò in la minore Wq 56/5
Carl Philipp Emanuel Bach Fantasia in do maggiore Wq 61/6
Franz Joseph Haydn Sonata in mi bemolle maggiore Hob.XVI:49Franz Joseph Haydn Variazioni in fa minore Hob.XVII:6
All’origine c’è come sempre il pianoforte. Ma ben presto, nel mondo sonoro di Andreas Staier, si affacciano prima il clavicembalo e poi, verso la metà degli anni Ottanta, il fortepiano. È la scoperta di un suono “nuovo”, morbido, delicato, ma capace di improvvise variazioni di timbro, di dinamica, di fraseggio: la via più diretta per tornare alla purezza, alla “verità sonora”, della musica preclassica e di quella protoromantica. Con il suo fortepiano Staier illumina di luce nuova Haydn, Mozart e il più radicale, innovativo, sperimentale tra i figli di Bach: Carl Philipp Emanuel.
Giovedì 27 ottobre 2022 ore 20.30
Oratorio di San Filippo Neri
Imaginarium Ensemble
Enrico Onofriviolino, direttore
“Seicento!”
Girolamo Kapsberger Sinfonia Decimaterza à un canto
da Libro primo di sinfonie […]Roma, 1615
Aurelio Virgiliano Ricercata per flauto et ogni altro istromentoda Il DolcimeloBologna, 1600?
Bartolomeo de Selma e Salaverde Canzon Terza Soprano, soloda Canzoni, Fantasie[…] Venezia, 1638
Biagio Marini Sonata Quarta per il Violino Per sonar con due cordeda Sonate, Symphonie[…] Opera OttavaVenezia, 1629
Giovanni Battista Fontana Sonata 6 à Violino Solo
da Sonate a 1,2,3[…] Venezia, 1641
Biagio Marini Sonata terza per il violino solo Variata
da Sonate, Symphonie[…] Opera OttavaVenezia, 1629
Marco Uccellini Sonata Quarta a violino solo detta la Hortensia virtuosada Sonate Correnti Et Arie[…] Venezia, 1645
Francesco Rognoni Taegio Io son ferito hai [sic] las[s]o del [P]alest[r]ina
da Selva de varii pasaggi[…] Modo di passeggiar con Arte e Maestria.Milano, 1620
Giovanni Antonio Pandolfi Mealli Sonata Prima La Bernabeada Sonate à violino solo[…] Innsbruck, 1660
Bartolomeo Montalbano Sinfonia Quarta Geloso a Violino soloda Sinfonie ad un violino[…] Palermo, 1629
Marco Uccellini Sonata Terza a violino solo
da Ozio Regio, compositioni armoniche sopra il ViolinoVenezia, 1660
Alessandro Stradella [Sonata a violino solo, violone e basso]
ms. Modena, Universitaria, Mus.G.210, ff 5r-10vRoma?, 1670 ca?
Il Seicento è il secolo del violino. Ed è grazie ad una nuova generazione di compositori-violinisti (da Biagio Marini a Marco Uccellini) che il genere della Sonata assume una fisionomia stabile e “moderna”. Il concerto del violinista Enrico Onofri e dell’Imaginarium Ensemble – complesso di strumenti antichi da lui stesso ha fondato, formato da Alessandro Palmeri, Simone Vallerotonda, Federica Bianchi – si intitola, non a caso, “Seicento!” e propone un itinerario ragionato, ma al tempo stesso appassionante, attraverso i territori della “sonata a violino solo”. Dal Pantheon non possono mancare i nomi “eletti” di Marini, Uccellini, Fontana e Stradella.