BOLOGNA FESTIVAL 2022
Con il calendario spostato di un mese rispetto alle abitudini, a scongiurare i disagi che la pandemia potrebbe ancora causare, la 41ª edizione di Bologna Festival si snoda nel segno delle sue tradizionali traiettorie. I nomi delle maggiori stelle del firmamento concertistico si intrecciano con quelli delle giovani e brillanti promesse; si affidano i repertori più consolidati alle esecuzioni di maestri che rappresentano il riferimento per l’attuale approccio interpretativo, al contempo si indaga con curiosità anche sulle più recenti pagine musicali spesso collocate nella rifrazione di quelle, più note o talvolta rare, del nostro passato.
Nei Carteggi Musicalile letture di scritti autografi di Sinopoli, Verdi, Debussy e Farinelli, saranno accompagnate da testimonianze musicali tra cui spicca la voce dell’acclamato controtenoreJakub JózefOrlińskisul repertorio coevo a quello del più noto castrato della storia.
I Grandi Interpretisfoggiano alcuni tra i più importanti direttori d’orchestra del momento, Gardiner, Harding, Hrůša, alla testa di titolate compagini orchestrali europee. Soliste di spicco due violiniste quali Patricia Kopatchinskaja, che affronterà Beethoven con tocco argentino e genuina spontaneità e la vibrante Alina Ibragimova nella trasparenza lucente del Concerto di Mendelssohn. Il primo recital pianistico è affidato ad Alexander Gadjiev, già nostro ospite nella rassegna Talentied ora impalmato al concorso più importante del mondo, lo Chopin di Varsavia. Lo ascolteremo sulle pagine chopiniane che gli hanno valso il premio. A chiusura della rassegna, la vellutata poesia di Satie aprirà il programma antologico di Khatia Buniatishvili, a gettare una sorta di ponte sulla stagione estiva di Pianofortissimo. Gli appuntamenti con la musica barocca sono segnati dal ritorno a Bologna dell’ensemble francese più accreditato per questo repertorio, Les Musiciens du Louvre, su un programma dove brilleranno le agilità vocali di Vivica Genaux nelle arie d’opera che videro contendere sulle sponde del Tamigi il pubblico del nostro Porpora con quello del ‘caro sassone’ Händel. Mario Brunello, curioso ed instancabile ricercatore sempre aperto a nuove sfide, questa volta si esibirà con il violoncello piccolo in virtuosistiche pagine di Tartini e suoi coevi. Poche ore prima delle esecuzioni in programma saremo accompagnati all’ascolto da noti musicologi, nella nuova iniziativa “Prima delle Note”.
Inserita nell’ormai consolidata programmazione estiva ‘open air’ condivisa con Pianofortissimo,la rassegna Talentivedrà la luce nella cornice affascinante del chiostro di Santo Stefano. Tutti italiani, questa volta, i nostri giovani concertisti esordienti, in un programma che unisce musica da camera, pianoforte e pagine barocche.
Il Nuovo l’Anticoriserva una particolare attenzione ad un’indagine sugli strumenti a tastiera, nuovi o antichi, tradizionali o preparati, elettronici o giocattoli, con repertori che intrecciano Kurtág con Couperin o le ultime avanguardie statunitensi con le esecuzioni al fortepiano del classicismo d’oltralpe. Il repertorio polifonico più mistico è affidato al gruppo inglese The Tallis Scholars mentre l’appuntamento con il virtuoso Simone Rubino sarà l’occasione per una impressionante esibizione alle percussioni su ardite pagine di Cage, Xenakis e Tan Dun. Enrico Onofri al violino barocco con il suo Imaginarium Ensemble chiuderà il programma autunnale alla scoperta del repertorio seicentesco più raro.
Largo spazio, come di consueto, viene dedicato al pubblico giovane con le programmazioni di Baby BoFe’e Note sul Registro.
I viaggi ad Arte Sella e in Giordania, in compagnia di Mario Brunello, Viktoria Mullova e Misha Mullov-Abbado, saranno l’occasione per godere di emozionanti giornate di musica e arte in mezzo alla natura o sullo sfondo di straordinari siti archeologici.
Maddalena da Lisca
Sovrintendente e Direttrice artistica
di Bologna Festival