Prova d’autore
di Michele Olivieri
L’emergenza sanitaria ci ha imposto un nuovo comportamento. Il teatro vive ancora di restrizioni, ma questo non significa sospendere ogni attività e non coltivare più gli interessi, necessita solo alternare le abitudini e fruirne in maniera differente. Grazie al web importanti proposte arrivano direttamente a casa dando così una solida mano alla cultura, e un senso di aiuto per ciascuno di noi. Sul canale televisivo “operaroma.tv” del Teatro Costanzi è stato visibile in diretta streaming il balletto Turnpike a cura di Mauro Bigonzetti.
ROMA - Si è chiuso il primo ciclo dedicato agli spettacoli della Scuola di Danza dell’Opera di Roma con Turnpike di Mauro Bigonzetti, all’interno del cartellone di “Teatro Digitale” che ha visto protagoniste le giovani stelle della danza. Turnpike è una creazione del 1991 su musiche di Johann Sebastian Bach, che Bigonzetti ha concesso agli allievi diretti da Laura Comi in occasione del Saggio Spettacolo del 2019 al Teatro Costanzi. In scena i preparati ragazzi che allora frequentavano il settimo e l’ottavo corso (Francesco Cipriani, Francesco Curatolo, Luigi De Gregorio, Alex Gattola, Andrea Marini, Filippo Sartorelli, Massimo Colonna Romano, Manuel Giovani, Joao Victor Gomes, Leonardo Zannella Sveva De Meo, Ludovica Lombardi, Annarita Maestri, Erika Mezzapesa, Martina Quintiliani, Emma Fazzi, Flavia Ficele, Giorgia Marchi, Giada Olivieri, Claudia Sacchetti). Il balletto, impegnativo per la complessità musicale e stilistica, ha rappresentato una valida opportunità di approfondimento e sperimentazione nel porre in luce la formazione e l’attitudine.
La ripresa coreografica è stata affidata ad Annamaria Galeotti, assistita dal Maestro Alessandro Bigonzetti. Lo spettacolo, elegante nel suo minimalismo raffinato, si è avvalso delle scene di Michele Della Cioppa, dei costumi di Silvia Califano realizzati dalla Sartoria D’Inzillo Sweet Mode, e delle luci di Carlo Cerri, con la consulenza e gli arrangiamenti musicali a cura di Giuseppe Annese. Il tutto si è svolto in maniera limpida, sobria ed essenziale. Il dizionario di Bigonzetti appare moderno con un gradualismo che si combina felicemente alla forma classica. Le coppie di ballerini si formano e si rompono, gli stessi esecutori appaiono in tempi diversi in passi a due, duetti, piccoli insieme o coralmente, ed ogni singolo allievo trova lo spazio consono per esprimere la propria individualità. Le dinamiche nel tempo e nello spazio corrispondono esattamente ad un movimento, nonché ad una gestualità, in equilibrio con la partitura musicale. Mauro Bigonzetti fa risaltare il ritmo con luminosità, tracciando un sentiero post-classico, basando la creazione su un dialogo costante tra danza e musica, accentuando la teatralità. Lo sguardo che viene così restituito allo spettatore è di natura neo-moderno in quanto i corpi s’incarnano ed intersecano con energia e fluidità in un’ottica contemporanea di ricerca, e sperimentazione. Un suggestivo gioco di luci e forme scontorna la tensione dei ballerini come fossero strumenti di una piccola orchestra da camera. Il loro virtuosismo unito a sferzate coreutiche rimandano ad un’alternanza frenetica di salti, intrecci e calibrate cadute, creando un vortice di interesse. Il risultato è una coreografia libera e fantasiosamente disincantata, ben adattata e consapevole al passaggio dall’essere allievo a professionista, nell’intima essenza dell’arte. Unica nota dolente la musica registrata, e le riprese video non sempre accattivanti nel restituire espressività e nitida vicinanza.
Bigonzetti, grazie alla musica di Bach, fa riecheggiare l’entusiasmo dei giovanissimi danzatori idonei e capaci, con espressione vitale, lasciando a Turnpike il respiro e la freschezza di un tempo mai trascorso. Nel finale, con i convinti applausi, si ha la netta sensazione di una riuscita prova d’autore.