L’Ape musicale

rivista di musica, arti, cultura

 

Indice articoli

 

POLLICINO

Favola in musica in dodici scene

Libretto di Giuseppe Di Leva

tratto da fiabe di Carlo Collodi, Jacob e Wilhelm Grimm, Charles Perrault

Prima esecuzione a Torino

Musica di Hans Werner Henze

Personaggi Interpreti

Pollicino voce bianca Giorgio Fidelio

I suoi sei fratelli voci bianche Anita Maiocco, Valentina Escobar,

Vittoria Sentina,Flavio Allegretti,

Lucrezia Piovano, Irene Tozzi

L’orchessina Clotilde voce bianca Fiammetta Piovano

Le sue sei sorelle voci bianche Sara Jahanbakhsh, Virginia Clerico,

Carol Poma,Francesca Demarchi,

Lorena Mantia, Eleonora Macrì

Il signor Gufo voce bianca Alessandro Ferraris

La signora Civetta voce bianca Niccolò Cozzula

Madame Volpe voce bianca Carlotta Petruccioli

La signorina Lepre voce bianca Celeste Mostert

Mister Riccio voce bianca Giulia Ferri

Monsieur Cinghiale voce bianca Manuela Escobar

Il signor Lupo voce bianca Tommaso Paronuzzi

Madre di Pollicino soprano Kate Fruchterman

L’Orco baritono Emilio Marcucci

Direttore d’orchestra e maestro del coro Claudio Fenoglio

Regia Dieter Kaegi

Scene e costumi Italo Grassi

Elaborazione video Mauro Matteucci

Luci Andrea Anfossi

Assistente alla regia Marco Castagnoli

Solisti e Coro di voci bianche del Teatro Regio e del Conservatorio “G. Verdi”

Orchestra giovanile “Il Pollicino”

Allestimento Teatro del Maggio Musicale Fiorentino

In collaborazione con i Conservatori “G. Verdi” di Torino,

“C. Pollini” di Padova, “G.B. Martini” di Bologna e “A. Pedrollo” di Vicenza

In occasione del 90° anniversario della nascita di Hans Werner Henze (1926-2012)

 

TEATRO REGIO

Sabato 28 Maggio 2016 ore 20

Domenica 29 Maggio 2016 ore 15

Lunedì 30 Maggio 2016 ore 10.30*

Martedì 31 Maggio 2016 ore 10.30*

Martedì 31 Maggio 2016 ore 15*

* Recita dedicata alle scuole (nell’ambito de La Scuola all’Opera)

POLLICINO

di Hans Werner Henze

La prima edizione del Cantiere Internazionale d’Arte di Montepulciano, ideato da Hans Werner Henze, si svolse nel 1976. Spiegava il compositore: «Gli artisti vogliono cercare di avvicinarsi alle nostre realtà e attuare uno scambio vicendevole. In questo senso stiamo facendo un cantiere per tutti: artisti, contadini, operai, artigiani, grandi e piccini». Proprio per i piccoli nasce la “favola in musica” Pollicino di Henze, su libretto di Giuseppe Di Leva tratto da fiabe di Collodi, Perrault e Grimm, che debuttò al Cantiere di Montepulciano il 2 agosto 1980. Racconta il librettista: «Ci è simpatico quel bambino, anche se ogni tanto ci sembra la sappia un po’ troppo lunga; ci piace quel suo crescere nonostante le difficoltà; il suo diventare grande che si rende necessario anche se lui non vorrebbe» e spiega: «In Pollicino i protagonisti sono bambini. I genitori, l’Orco e sua moglie sono ovviamente adulti. E in orchestra c’è comunque bisogno del direttore e di alcuni strumentisti adulti (e bravi». L’opera ha avuto da subito un grande successo ed è stata rappresentata in tutto il mondo. A Torino viene eseguita per la prima volta in occasione del 90° anniversario della nascita di Hans Werner Henze (1926-2012).

SCENA I. Nella povera casa di un taglialegna, i suoi sette figli aspettano di cenare. La mamma, sconsolata, confessa che da mangiare ci sono solo una rapa e una ghianda, e il padre racconta che sta ancora aspettando che gli paghino la legna; iniziano a mangiare e i bambini si lamentano del cibo disgustoso: solo Pollicino tace, e la mamma confessa che ha bollito la suola di una scarpa perché non aveva niente da cucinare. I bambini vanno a letto.

SCENA II. Fuori dalla casa, padre e madre discutono, Pollicino si alza e li spia. Così ascolta il progetto del padre: poiché non sono più in grado di sfamarli, il giorno dopo lasceranno i bambini nel bosco.

SCENA III. Pollicino guarda le stelle, che gli sembrano sassolini bianchi. Decide così di mettersi in tasca dei sassolini bianchi per poter ritrovare la strada di casa.

SCENA IV. I genitori abbandonano i bambini nel bosco.

SCENA V. I bambini raccolgono la legna e si accorgono di essere rimasti soli; hanno paura, ma Pollicino li tranquillizza: seguendo i sassolini torneranno a casa.

SCENA VI. Padre e madre hanno ricevuto il pagamento atteso e hanno comprato cibo e vino; hanno mangiato tutto e sono ubriachi.

SCENA VII. I bambini tornano a casa, hanno fame ma trovano pochissimi avanzi e raccontano la loro avventura nel bosco.

SCENA VIII. I bambini vengono di nuovo abbandonati nel bosco. Pollicino non è riuscito a portare con sé i sassolini perché i genitori avevano chiuso la porta a chiave, e ha quindi lasciato delle briciole di pane per poter ritrovare la strada. Ma gli uccellini se le sono mangiate.

SCENA IX. Gli animali del bosco, il gufo e il lupo consolano i bambini che sono spaventati: ”Il bosco può essere amico dell’uomo se l’uomo gli è amico”.

SCENA X. I bambini sono arrivati davanti alla casa dell’Orco e chiedono alla moglie dell’Orco di poter dormire nella sua casa per la notte. La donna cerca di dissuaderli: questa è la casa dell’Orco Terribile che mangia tutti i bambini. Pollicino la convince. L’Orco si mette a tavola e comincia a mangiare, anche se viene disturbato da una telefonata del sindacato degli Orchi. L’uomo sente l’odore dei bambini e vuole mangiarli, la moglie lo convince che è meglio ucciderli il giorno dopo.

SCENA XI. La moglie dell’Orco porta i bambini a dormire nella stanza delle sue figlie: sono sette bambine con un brutto aspetto che dormono in piedi. Pollicino fa amicizia con una di loro, Clotilde, e insieme decidono di fuggire. Con stracci e meloni costruiscono dei pupazzi che sistemano nei letti e scappano tutti dalla finestra. L’Orco ha deciso di uccidere i bambini e dà sette colpi d’ascia ai corpi sui letti, ma solo dopo aver acceso la luce si accorge di essere stato beffato. Vuole inseguirli con i suoi stivali velocissimi, ma la moglie gli ricorda che li ha portati a far riparare.

SCENA XII. Mentre infuria un temporale, i bambini devono attraversare il fiume e si aggrappano a una fune: Pollicino sta per cedere ma Clotilde lo invita a resistere “Devi. Per amor mio”. Tutti i bambini attraversano il fiume; le bambine sono diventate belle, si abbracciano e danzano intonando il coro finale “Orchi, orche, maghi, streghe, lupi non ci spaventan più. Primavera è arrivata tratteniamola quaggiù”.

POLLICINO

Prezzi dei biglietti

Recite del 28 e 29 maggio:€ 15; under 16: € 10

Recite del 30 e 31 maggio (riservate scuola):€ 10 (prenotazioni: Attività Scuola - Tel. 011.8815.209)

Biglietteria e Informazioni

TEATRO REGIO

Piazza Castello, 215 - 10124 Torino

Tel. 011.8815.1 - Fax 011.8815.214

Biglietteria Teatro Regio

Tel. 011.8815.241/242

Fax 011.8815.601 - biglietteria@teatroregio.torino.it

Orario di apertura:

da martedì a venerdì: 10.30-18; sabato: 10.30-16

un’ora prima degli spettacoli

Informazioni

Piazza Castello 215 - Ingresso uffici

Tel. 011.8815.557 - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Ufficio Scuola

Tel. 011.8815.209 - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Orario del servizio: lunedì ore 9-15; da martedì a venerdì ore 9-12 e 14-17

www.teatroregio.torino.it

Vendita on line: www.teatroregio.torino.it

Vendita telefonica con carta di credito: tel. 011.8815.270

Orario del servizio: da lunedì a venerdì 9-12


 

 

 
 
 

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