IL MIO IMPEGNO ARTISTICO PER LA SCALA
Dopo un anno di lavoro nel nuovo incarico ritengo interessante ripercorrere le tappe del cammino intrapreso.
Mi ha interessato da subito la valorizzazione del repertorio italiano che ritengo essere centrale e importante nella storia della musica e che il mondo intero ammira. Ne fanno fede le esecuzioni quotidiane in ogni parte del globo della musica dei nostri grandi autori, quali Verdi, Puccini, Rossini, solo per citarne alcuni. La scelta, per ora, è quella di riproporre grandi opere che hanno avuto la loro prima esecuzione assoluta alla Scala e di seguire la “linea Puccini”, un autore che colloco tra i più grandi del Novecento.
Cerco di instaurare con la Città un rapporto ravvicinato e una buona comunicazione. Per questa ragione ho voluto incontrare e aprire le prove ad alcune associazioni e cercare di promuovere un’operazione culturale con i giovani di Licei, Università e Conservatori di Musica.
La centralità del nostro progetto è dedicata ai complessi artistici del Teatro con i quali sto sviluppando una serie di interventi organizzativi che sono i presupposti per una buona attività interna che consenta nuovi sviluppi artistici.
Ho voluto rinnovare la struttura delle audizioni per completare l’organico d’orchestra.
Dal punto di vista artistico abbiamo aperto nuove prospettive.
Una collaborazione regolare e più intensa dei Professori d’Orchestra con l’Accademia Teatro alla Scala onde trasmettere ai giovani meritevoli la peculiarità stilistica della nostra tradizione strumentale e interpretativa.
La possibilità per i Professori d’Orchestra di eseguire con regolarità il repertorio in formazioni cameristiche nell’ambito della Stagione del Teatro.
La costituzione di una nuova formazione con strumenti originali per l’esecuzione di opere del Settecento. Credo sia un’esperienza accrescitiva per esecutori e pubblico.
Operazione complessa, la presenza regolare nelle nostre Stagioni di grandi direttori d’orchestra come i maestri Haitink, Mehta, Jansons, Rattle e il ritorno del maestro Muti. Il momento emblematico di questo progetto è stato il Festival delle Orchestre Internazionali.
Sono state ristabilite le prospettive di visibilità discografica dell’Orchestra, insieme alla DECCA inglese, per essere presenti nel mondo con la qualità attuale che ci distingue.
Altrettanto avverrà con tournée che ci porteranno nelle più prestigiose sedi come Vienna, Salisburgo, Lucerna, Proms di Londra, Parigi, Mosca e altre.
A questo punto resta solo da augurarci buon lavoro e che il pubblico partecipi al nostro entusiasmo.
Riccardo Chailly
{gallery}galleriearticoli/NEWS/scala2016-17{/gallery}