L’Ape musicale

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teatro alla scala di milano

Attila e le altre

Presentata la stagione 2018-19 del Teatro alla Scala.

Attila, La traviata, La cenerentola, Chovanščina, Manon Lescaut, Ariadne auf Naxos, idomeneo, Die tode Stadt, I masnadieri, Prima la musica poi le parole/Gianni Schicchi, Rigoletto, L'elisir d'amore, Quartett, Giulio Cesare, Die Ägyptische Helena

 

ARTICOLO IN AGGIORNAMENTO. Ultimo aggiornamento 30 maggio, ore 14:52

Il video della Conferenza Stampa


Il progetto culturale pluriennale per il Teatro alla Scala

Alexander Pereira

Sovrintendente e Direttore Artistico

Negli ultimi anni la programmazione del Teatro alla Scala si è sviluppata secondo un progetto culturale le cui linee, articolate su diverse stagioni, sono chiaramente rintracciabili nella Stagione 2018/2019, che presenta 15 titoli nove dei quali sono nuove produzioni e due sono prime per la Scala.

Al centro della proposta artistica del Teatro resta il repertorio italiano, che ci siamo impegnati a presentare nella sua interezza completando la programmazione delle opere di Verdi che sono state sempre presenti nelle stagioni scaligere con i cicli dedicati a Puccini, al Verismo (che tornerà nel 2020 con Fedora di Giordano e L’amore dei tre re di Montemezzi), al Belcanto.

Apre la Stagione 2018/2019 Attila di Giuseppe Verdi con la direzione di Riccardo Chailly in un allestimento di Davide Livermore, secondo titolo di un trittico sugli anni giovanili inaugurato da Giovanna d’Arco e di cui farà parte anche Macbeth. Protagonisti del 7 dicembre - che anche quest’anno sarà trasmesso in diretta da Rai1 dopo gli straordinari risultati degli ascolti di Madama Butterfly e Andrea Chénier gli anni scorsi - sono nella parte eponima Ildar Abdrazakov, il più importante basso della sua generazione, la giovane rivelazione Saioa Hernández come Odabella e Fabio Sartori, che riproporrà anche un’aria alternativa per la parte di Foresto.

A completamento del ciclo sul primo Verdi, dopo Ernani diretto da Ádám Fischer nel 2018, Michele Mariotti dirige nel 2019 un nuovo allestimento de I masnadieri con la regia di David McVicar. Dopo Simon Boccanegra e Don Carlo, Myung-Whun Chung prosegue il suo percorso verdiano con la ripresa de La traviata nell’allestimento di Liliana Cavani con due grandi cast: nelle parti principali si alternano Marina Rebeka e Sonya Yoncheva, Francesco Meli e il giovane emergente Benjamin Bernheim, e due grandi verdiani come Leo Nucci e Plácido Domingo. Infine a settembre Leo Nucci è protagonista di Rigoletto per il Progetto Accademia in una ripresa della regia di Gilbert Deflo diretta da Nello Santi: due maestri del canto e della direzione italiana mettono la loro esperienza al servizio delle giovani generazioni d’interpreti e del perpetuarsi della nostra tradizione.

Il ciclo pucciniano diretto da Riccardo Chailly prosegue con la nuova produzione di Manon Lescaut, per la prima volta alla Scala nella prima versione del 1882 che presenta importanti varianti, a partire dal grande concertato che chiude l’atto primo. La regia è di David Pountney, gli interpreti sono Maria José Siri, Marcelo Álvarez e Massimo Cavalletti. Dopo Turandot con il finale di Berio, La fanciulla del West nell’orchestrazione originale, la prima versione di Madama Butterfly, il M° Chailly firma una nuova tappa della missione di scoperta e approfondimento che continuerà con Tosca in apertura della Stagione 2019/2020.

Per il progetto dedicato al Belcanto torna La Cenerentola di Rossini nel leggendario allestimento di Jean-Pierre Ponnelle, con la direzione dello specialista rossiniano Ottavio Dantone e un’incantevole coppia di protagonisti: Marianne Crebassa e Maxim Mironov. Il ritorno de L’elisir d’amore di Donizetti con la regia di Grischa Asagaroff e le scene di Tullio Pericoli segna il debutto in cartellone di Michele Gamba con un cast in cui accanto a Rosa Feola si alternano René Barbera e Vittorio Grigolo. Completa il panorama del primo Ottocento italiano Prima la musica poi le parole di Antonio Salieri, diretto da Ádám Fischer per il Progetto Accademia con la regia di Nicola Raab in dittico con Gianni Schicchi con la regia di Woody Allen e Ambrogio Maestri protagonista.

Il repertorio internazionale, negli ultimi anni concentrato principalmente sul Romanticismo tedesco, si estende all’opera russa con il ritorno di Chovanščina di Musorgskij, cui seguirà nelle prossime stagioni La leggenda dell’invisibile città di Kitež di Rimskij-Korsakov. La nuova produzione di Chovanščina sarà firmata da Mario Martone e diretta da Valery Gergiev, che torna a dirigere alla Scala un’opera del repertorio russo di cui è interprete di riferimento: nel cast vanno segnalati almeno l’Ivan di Mikhail Petrenko, la Marfa di Ekaterina Semenchuk e il debutto scaligero come Emma di Evgenia Muraveva, trionfatrice a Salisburgo la scorsa estate in Una Lady Macbeth del distretto di Mcensk di Šostakovič.

Il percorso dedicato a Richard Strauss, iniziato con Der Rosenkavalier diretto da Zubin Mehta ed Elektra diretta da Christoph von Dohnányi, segna nel 2019 due tappe importanti, entrambe affidate a uno straussiano di rango come Franz Welser-Möst: una nuova produzione di Ariadne auf Naxos con la regia di Frederic Wake-Walker e le voci di Krassimira Stoyanova, Sabine Devieilhe e Michael Koenig, e la prima volta alla Scala de Die ägyptische Helena: l’allestimento è firmato da Sven-Eric Bechtolf e il cast include Ricarda Merbeth, Andreas Schager, Eva Mei e Thomas Hampson. Ancora nell’ambito del primo ‘900 austriaco si colloca l’altra novità per la Scala che presentiamo in questa Stagione: Die tote Stadt, capolavoro di Erich Korngold, vede il ritorno alla Scala di Graham Vick con la direzione di Alan Gilbert. Le due impegnative parti protagoniste sono affidate a Klaus Florian Vogt e Asmik Grigorian, applaudita a Salisburgo come Marie in Wozzeck.

Il percorso mozartiano che ha visto negli ultimi anni il ritorno di Lucio Silla, Le nozze di Figaro, Die Zauberflöte con l’Accademia, Die Entführung aus dem Serail, Don Giovanni e La finta giardiniera prosegue con Idomeneo in una nuova produzione diretta da Matthias Hartmann con la direzione di Christoph von Dohnányi con Julia Kleiter, Federica Lombardi e Bernard Richter nel ruolo del titolo.

La creazione, tre anni fa, di un complesso barocco in seno all’Orchestra ha segnato una svolta nella ricezione dell’opera del ‘700 alla Scala, con risultati sempre più lusinghieri. Nel 2019 compiamo un importante passo ulteriore con la nascita di una collaborazione di lungo termine con Cecilia Bartoli, un’artista che ha dato un contributo fondamentale allo studio e alla diffusione di questo repertorio. Cecilia Bartoli sarà protagonista di Giulio Cesare di Händel insieme a Philippe Jaroussky, che debutta nel nostro Teatro, e a Bejun Mehta, già trionfatore nel 2018 in Tamerlano, in un nuovo allestimento di Robert Carsen con la direzione di Giovanni Antonini. Sempre di Händel seguiranno Semele nel 2020 e Ariodante nel 2021, mentre la Scala si impegnerà a sviluppare il progetto anche in collaborazione con il Teatro di San Carlo di Napoli o altre istituzioni. Nascerà inoltre una fondazione per il sostegno e la diffusione del repertorio barocco in Italia.

Dopo due prime assolute di grande rilievo internazionale come Ti vedo, ti sento, mi perdo di Salvatore Sciarrino e Fin de partie di György Kurtág, il Teatro alla Scala riporta in scena con orgoglio Quartett di Luca Francesconi, una commissione scaligera presentata al Piermarini nel 2011 e ripresa più di 40 volte in Europa e negli Stati Uniti. In un panorama del contemporaneo ossessionato dalle novità è importante riprendere e ricordare le opere che hanno saputo entrare in repertorio. L’allestimento è quello di Alex Ollé - La Fura dels Baus del 2011, sul podio Maxime Pascal che è già stato apprezzato per la sua direzione di Ti vedo, ti sento, mi perdo.

La Stagione di Balletto, su cui si diffonde più ampiamente il Direttore del Corpo di Ballo Frédéric Olivieri, si apre presentando per la prima volta in Italia Lo schiaccianoci nella versione di Balanchine in un nuovo allestimento con scene di Margherita Palli e la direzione di Mikhail Jurowski. Balanchine sarà presente inoltre nel trittico formato dal suo Symphony in C, Petite Mort di Jiří Kylián e Boléro di Béjart con Roberto Bolle. Il progetto di balletti su musica da camera si arricchisce di una prima assoluta di un maestro contemporaneo come Angelin Preljocaj sulla Winterreise di Schubert, mentre Alessandra Ferri torna protagonista con Federico Bonelli di Woolf Works di Wayne McGregor con la direzione di Oleg Caetani. Sul versante classico Polina Semionova e Svetlana Zakharova si alternano come Aurora nello splendido allestimento de La Bella addormentata firmato da Rudolf Nureyev per la coreografia e Franca Squarciapino per scene e costumi, e Giselle nella ripresa dello spettacolo di Benois per la coreografia di Coralli-Perrot. Completa la Stagione Onegin di John Cranko con Roberto Bolle e Marianela Nuñez, cui si aggiunge, dopo la tournée del Bol’šoj nella passata Stagione, la presenza straordinaria con due spettacoli del Tokyo Ballet.

La Stagione Sinfonica si apre con Die Schöpfung, il grande oratorio di Haydn che impegna Orchestra e Coro diretti da uno dei maggiori specialisti di questo autore, Ádám Fischer, che ha fondato il Festival Haydn di Eisenstadt nel 1987. Il Direttore Musicale Riccardo Chailly prosegue il percorso mahleriano intrapreso l’anno scorso con la Terza Sinfonia in due appuntamenti, rispettivamente con la Sesta e con la Quinta. Tra i direttori sono lieto di segnalare il debutto del giovane Lorenzo Viotti, vincitore del Nestlé and Salzburg Festival Young Conductors Award nel 2015 e certamente tra i più interessanti nuovi talenti. Christoph von Dohnányi presenta un programma bruckneriano imponente che accosta l’incompiuta Sinfonia n° 9 al Te Deum che le è prossimo per tensione spirituale e ne costituisce l’ideale compimento. Zubin Mehta torna alla Scala dirigendo, sempre di Bruckner, la Sinfonia n° 5. Myung-Whun Chung propone, insieme all’amatissimo Ravel, la “Patetica” di Čajkovskij mentre Ingo Metzmacher intreccia romanticismo e Novecento in un programma che contrappone Rendering di Berio da Schubert al luminoso Lobgesang di Mendelssohn.

Infine voglio ricordare con particolare soddisfazione L’elisir d’amore per i bambini, il nuovo titolo del progetto “Grandi spettacoli per piccoli”, di nuovo in felice corrispondenza con il medesimo titolo programmato nella stagione “per grandi”. Il successo della proposta per i giovanissimi è una grande ragione di speranza per il futuro del teatro musicale, ma è anche già oggi un arricchimento straordinario per migliaia di bambini. Sono certo che se possiamo donare a loro e alle loro famiglie la magia del teatro almeno per un istante, non la dimenticheranno per tutta la vita.

Il percorso culturale che insieme al Maestro Chailly abbiamo disegnato per il Teatro alla Scala e che va prendendo forma nel trascorrere delle stagioni è impegnativo e complesso, e risponde alle responsabilità di un’istituzione che rappresenta nel mondo una parte importante della tradizione musicale italiana. Questo progetto sarebbe impensabile senza l’impegno di tutte le componenti del Teatro oltre che dei nostri Sostenitori, degli interlocutori istituzionali e della Rai. Voglio dunque ringraziare l’Orchestra, che quest’anno ha ottenuto un importante riconoscimento agli International Opera Awards, il nostro Coro, i grandi direttori e cantanti che sono tornati a considerare la Scala la loro casa e tutti i lavoratori del palcoscenico, dei laboratori, della sala e degli uffici. E voglio ringraziare i nostri abbonati che nel corso degli anni ci rinnovano il loro sostegno e la loro fiducia e ai quali da quest’anno offriamo una nuova formula che include tutte le prime, e tutto il pubblico che ogni sera si appassiona con noi.


 

Un Teatro italiano dalla vocazione internazionale

Riccardo Chailly

Direttore Musicale

La Stagione 2018-2019 del Teatro alla Scala presenta una prevalenza di titoli italiani, proseguendo nella linea tracciata in questi anni. La storia del nostro Teatro e il suo ruolo internazionale ci impongono una forte responsabilità sul repertorio nazionale che si traduce tanto nelle scelte di programmazione quanto nel fatto interpretativo. Il nostro Paese ha un patrimonio unico nella storia del teatro musicale per vastità e importanza e riscoprirlo è un impegno appassionante quanto necessario, che comprende la riproposizione di titoli ingiustamente dimenticati ma anche un lavoro di studio e approfondimento sulle partiture che, spesso a torto, vengono considerate più conosciute.

L’inaugurazione di Stagione vede il ritorno di Attila, un’importante opera del primo Verdi con cui prosegue un percorso iniziato con Giovanna d’Arco, scritta l’anno precedente. Attila costituisce uno snodo fondamentale nella formazione del compositore, e la produzione del 7 dicembre con la regia di Davide Livermore e un importante cast mira a sottolinearne la complessità, incluso qualche aspetto di novità nella partitura. Anche quest’anno la Prima sarà trasmessa dalla RAI, che consentirà la partecipazione di milioni di spettatori in Italia e nel mondo.

Il percorso di studio dell’opera di Puccini ha accompagnato tutto il mio percorso artistico convincendomi sempre di più della necessità di nuove esecuzioni che tengano conto delle ricerche musicologiche più recenti. Dopo Turandot, La fanciulla del West e Madama Butterfly questo percorso tocca Manon Lescaut, di cui presenteremo per la prima volta alla Scala la prima versione, andata in scena al Teatro Regio di Torino il 1° febbraio 1893 e di cui diressi la prima esecuzione moderna all’Opera di Lipsia nel 2008. La principale variante riguarda il Finale I, per cui Puccini aveva scritto un concertato di estrema complessità sul tema di “Donna non vidi mai”, tagliato nelle versioni successive ma di indubbio spessore musicale.

Il mio impegno nella Stagione Sinfonica del Teatro è rivolto all’opera di Gustav Mahler, di cui dirigerò le Sinfonie n° 6 in gennaio e n° 5 nel marzo 2019, dopo aver eseguito la n° 3 nel 2018. Inoltre nell’ottobre 2018 porterò alla Scala l’Orchestra del Festival di Lucerna, di cui sono Direttore Musicale dal 2015, in una serata dedicata al FAI. Questo appuntamento fa seguito all’invito della Filarmonica della Scala a Lucerna nell’agosto del 2017 e a Pasqua del 2018 e costituisce il primo passo di una collaborazione tra le Istituzioni che si svilupperà nei prossimi anni. La presenza costante della nostra Orchestra sulla scena europea, ribadita recentemente dall’esito della Messa da Requiem di Giuseppe Verdi ad Amburgo e Parigi, è un fattore fondamentale, insieme all’attività discografica con la DECCA di Londra, per garantirne il posizionamento internazionale.

Il lavoro con l’Orchestra è intenso, quotidiano: un processo fondato su una forte sintonia con i musicisti e che costituisce il punto di partenza su cui sviluppare i progetti che negli ultimi anni si sono moltiplicati anche grazie alla presenza costante di direttori ospiti di grande prestigio internazionale. Eguale impegno comporta la collaborazione con il Coro nelle produzioni operistiche e nei programmi sinfonico-corali. L’attenzione verso il repertorio italiano non diminuisce infatti l’impegno della Scala sui compositori europei, con la prosecuzione dei cicli dedicati a Strauss e Mozart e il ritorno del repertorio russo, mentre si ribadisce il ruolo essenziale della musica d’oggi e il Progetto Barocco si arricchisce dell’apporto di Cecilia Bartoli, con cui ho condiviso importanti progetti rossiniani.

La Scala in questi anni ha fatto uno sforzo per crescere nei progetti, nella voglia di dialogare con la città, nella curiosità di scoprire percorsi nuovi mantenendo l’orgoglio della propria tradizione. La Stagione che si apre consolida il percorso intrapreso e compie un passo ulteriore verso il futuro.

 


STAGIONE 2018 ~ 2019

OPERA

 

4 dicembre 2018 Anteprima dedicata ai Giovani

7, 11, 14, 18, 21 dicembre 2018; 2, 5, 8 gennaio 2019

Giuseppe Verdi

ATTILA

Direttore Riccardo Chailly
Regia Davide Livermore

Scene Giò Forma Davide Livermore

Costumi Gianluca Falaschi

Luci Antonio Castro

Interpreti

Attila Ildar Abdrazakov, Odabella Saioa Hernández, Ezio Simone Piazzola,

Foresto Fabio Sartori, Uldino Francesco Pittari, Leone Gianluca Buratto

Coro e Orchestra del Teatro alla Scala

Nuova produzione Teatro alla Scala

Il 7 dicembre torna verdiano con Attila, nona opera del compositore andata in scena al Teatro La Fenice nel 1846. Il Direttore Musicale Riccardo Chailly approfondisce la lettura delle opere del giovane Verdi dopo aver inaugurato la Stagione 2015/2016 con Giovanna d’Arco, che vide la luce nel 1845, e prosegue con il regista Davide Livermore una collaborazione che alla Scala ha già avuto un esito felice con Don Pasquale di Donizetti. Con Livermore tornano gli scenografi dello Studio Giò Forma, garanzia di equilibrio tra eleganza visuale e innovazione tecnologica, e il costumista Gianluca Falaschi. Opera complessa in cui Verdi sperimenta nuovi percorsi tra ambientazione storica, impatto spettacolare, squarci psicologici e incertezze morali, Attila chiede ai cantanti slancio e sicurezza ma anche capacità di trovare accenti e sfumature. Protagonista è Ildar Abdrazakov, basso di riferimento dei nostri anni, mentre la difficile parte di Odabella è affidata a Saioa Hernández, che debutta alla Scala dopo una rapida ascesa tra le più interessanti voci emergenti. Foresto ha lo squillo sicuro di Fabio Sartori, mentre nella parte di Ezio torna Simone Piazzola.

Inizio vendita:

Anteprima 4 dicembre: dal 2/11/18

Serata inaugurale 7 dicembre: dal 10/10/18

Per tutte le rappresentazioni successive: dal 12/10/18

 

11, 13, 16, 19, 22, 27 gennaio; 2, 5, 8 febbraio; 12, 14, 17 marzo 2019

Giuseppe Verdi

LA TRAVIATA

Direttore Myung-Whun Chung
Regia Liliana Cavani

Scene Dante Ferretti

Costumi Gabriella Pescucci

Coreografia Micha Van Hoecke

Luci Marco Filibeck

Interpreti

Violetta Marina Rebeka / Sonya Yoncheva,

Alfredo Germont Francesco Meli / Benjamin Bernheim,

Giorgio Germont Leo Nucci / Plácido Domingo,

Flora Chiara Isotton, Gastone Riccardo Dalla Sciucca,

Barone Douphol Costantino Finucci, Marchese Riccardo Fassi, Dr. Grenvil Alessandro Spina

Coro, Corpo di Ballo e Orchestra del Teatro alla Scala

Produzione Teatro alla Scala

Il percorso verdiano intrapreso da Myung-Whun Chung alla Scala con Simon Boccanegra e Don Carlo prosegue con La traviata, titolo particolarmente congeniale alla sua sensibilità. Nelle dodici recite si alternano due cast di grande richiamo: nella parte di Violetta sono protagoniste le due cantanti oggi di riferimento, Marina Rebeka e Sonya Yoncheva, mentre come Alfredo si ascolteranno Francesco Meli, già applaudito accanto a Anna Netrebko nel 2017, e l’emergente Benjamin Bernheim. Germont padre avrà le voci di due monumenti del canto verdiano, Plácido Domingo e Leo Nucci. Torna il sontuoso allestimento firmato da Liliana Cavani per la regia, dal premio Oscar Dante Ferretti per le scene e da Gabriella Pescucci per i costumi che nel 1990 riportò il titolo alla Scala sotto la direzione di Riccardo Muti: una produzione che valorizza la qualità dei laboratori scaligeri.

Inizio vendita: dal 12/11/18

“La ScalAperta” del 5/2/19: dal 4/1/19

 

10, 12, 16, 19, 23, 26 febbraio; 23, 27, 30 marzo; 2, 5 aprile 2019

Gioachino Rossini

LA CENERENTOLA

Direttore Ottavio Dantone
Regia, scene e costumi Jean-Pierre Ponnelle

Regia ripresa da Grischa Asagaroff

Interpreti

Angelina Marianne Crebassa, Don Ramiro Maxim Mironov, Don Magnifico Carlos Chausson, Dandini Nicola Alaimo / Mattia Olivieri, Alidoro Erwin Schrott / Alessandro Spina

Coro e Orchestra del Teatro alla Scala

Produzione Teatro alla Scala

Tra gli spettacoli simbolo della Rossini Renaissance promossa alla Scala da Claudio Abbado c’è senza dubbio La Cenerentola pensata da Jean-Pierre Ponnelle nel 1973. Ma il trittico buffo con cui Abbado e Ponnelle hanno mandato in soffitta il Rossini farsesco del passato ponendo le basi per una lettura contemporanea rimane anche oltre Rossini un modello di teatro fatto sulla musica, sposando ritmo e suggestioni della partitura. La Scala riprende La Cenerentola mentre si spengono i riflettori sul centocinquantenario del compositore (celebrato al Piermarini con una mostra a cura di Pier Luigi Pizzi) affidando la direzione a Ottavio Dantone e la parte di Angelina a Marianne Crebassa, al suo primo ruolo rossiniano al Piermarini. Con lei Maxim Mironov, continuatore di un’illustre tradizione di tenori rossiniani russi che risale a Nicola Ivanoff, e Carlos Chausson come Don Magnifico, mentre come Dandini si alternano Nicola Alaimo e Mattia Olivieri e come Alidoro Erwin Schrott, al suo atteso ritorno scaligero, e Alessandro Spina. Le sorellastre saranno interpretate da soliste dell’Accademia.

Inizio vendita: dal 10/12/18

“La ScalAperta” del 27/3/19: dal 27/2/19

 

27 febbraio; 3, 6, 13, 19, 24, 29 marzo 2019

Modest Petrovič Musorgskij

CHOVANŠČINA

Direttore Valery Gergiev
Regia Mario Martone

Scene Margherita Palli

Costumi Ursula Patzak

Luci Pasquale Mari

Interpreti

Ivan Chovanskij Mikhail Petrenko, Marfa Ekaterina Semenchuk,

Andrej Chovanskij Sergei Skorokhodov, Emma Evgenia Muraveva,

Vasilij Golicyn Evgeny Akimov, Fëdor Šaklovityj Alexey Markov,

Dosifej Stanislav Trofimov, Uno scrivano Maxim Paster

Coro e Orchestra del Teatro alla Scala

Nuova produzione Teatro alla Scala

Il grande repertorio russo torna alla Scala con un’importante nuova produzione del capolavoro di Musorgskij. La rivolta dei Vecchi Credenti guidati dal principe Chovanskij contro le spinte innovatrici di Pietro il Grande sarà fatta rivivere da Mario Martone, esperto narratore di affreschi storici e regista di scene di massa, tra le scenografie di Margherita Palli. Sul podio torna Valery Gergiev, già interprete trascinante dell’edizione del 1998, mentre nel cast insieme al Chovanskij di Mikhail Petrenko e alla Marfa di Ekaterina Semenchuk spicca, al debutto scaligero, Evgenia Muraveva che ha conquistato l’attenzione internazionale sostituendo Nina Stemme in Una Lady Macbeth del distretto di Mcensk a Salisburgo nel 2017. Chovanščina, titolo imponente e grandioso le cui necessità sceniche e musicali spaventano molti teatri, è però storicamente presente alla Scala, anche in produzioni del Bol’šoj: da ricordare almeno l’interesse di Gianandrea Gavazzeni, che la diresse nel 1967 e nel 1971, e lo spettacolo di Yuri Ljubimov del 1981.

Inizio vendita: dal 27/12/18

“La ScalAperta” del 24/3/19: dal 22/2/19

 

31 marzo; 3, 6, 9, 13, 16, 19, 24, 27 aprile 2019

Giacomo Puccini

MANON LESCAUT

Direttore Riccardo Chailly
Regia David Pountney

Scene Leslie Travers

Costumi Marie-Jeanne Lecca

Coreografia Denni Sayers

Luci Fabrice Kebour

Interpreti

Manon Maria José Siri, Des Grieux Marcelo Álvarez, Lescaut Massimo Cavalletti,

Geronte Carlo Lepore, Edmondo Alessandro Scotto Di Luzio,

Il maestro di ballo Manuel Pierattelli, Lampionaio Francesco Pittari

Coro e Orchestra del Teatro alla Scala

Nuova produzione Teatro alla Scala

La passione pucciniana di Riccardo Chailly ha accompagnato tutta la sua carriera toccando i maggiori teatri d’Europa. Alla Scala questo percorso è sfociato in un progetto organico di proposta dei titoli maggiori ripensati alla luce delle ricerche musicologiche più aggiornate. L’apertura di Expo ha coinciso con la prima scaligera di Turandot con il finale di Luciano Berio, cui sono seguite La fanciulla del West nell’orchestrazione originale precedente le modifiche apportate da Toscanini per il Metropolitan e, il 7 dicembre 2017, la prima versione di Madama Butterfly. Questa nuova produzione di Manon Lescaut, con la regia di David Pountney che ha recentemente firmato alla Scala Francesca da Rimini di Zandonai, ripropone la prima versione dell’opera, andata in scena a Torino nel 1893. Tra le numerose differenze rispetto alla versione corrente spicca il concertato del Finale primo, espunto prima dell’esordio scaligero nel 1894, in cui Puccini fa sfoggio di uno sbalorditivo virtuosismo orchestrale. Chailly, che ne diresse la prima moderna a Lipsia nel 2008, lo porta per la prima volta alla Scala con un cast che comprende Maria José Siri, Marcelo Álvarez e Massimo Cavalletti.

Inizio vendita: dal 31/1/19

“La ScalAperta” del 24/4/19: dal 22/3/19

 

23, 26, 28, 30 aprile; 2, 5 maggio; 19, 22 giugno 2019

Richard Strauss

ARIADNE AUF NAXOS

Direttore Franz Welser-Möst
Regia Frederic Wake-Walker

Scene e costumi Jamie Vartan

Interpreti

Ariadne Krassimira Stoyanova / Tamara Wilson, ZerbinettaSabine Devieilhe Brenda Rae,

Der Komponist Daniela Sindram, Najade Eva Liebau, Dryade Anna-Doris Capitelli,

Echo Regula Mühlemann, Bacchus Michael Koenig, Ein Musiklehrer Markus Werba,

Harlekin Thomas Tatzl / Gabriel Bermudez, Brighella Pavel Kolgatin,

Scaramuccio Kresimir Spicer, Truffaldin Tobias Kehrer,

Der Haushofmeister Alexander Pereira

Orchestra del Teatro alla Scala

Nuova produzione Teatro alla Scala

Il passo più ardito e riuscito della coppia Richard Strauss - Hugo von Hofmannstahl nel campo dell’esplorazione metateatrale torna con la sua tavolozza di divertimento, dottrina compositiva e schietta commozione in una nuova regia di Frederic Wake-Walker, giovane talento britannico che della varietà dei linguaggi teatrali ha fatto una cifra distintiva. Prosegue così, sotto la sicura guida musicale di uno straussiano di riferimento come Franz Welser-Möst, un cammino straussiano che dopo Der Rosenkavalier diretto da Zubin Mehta ed Elektra diretta da Christoph von Dohnányi proseguirà nel 2019 con Die ägyptische Helena e nelle prossime stagioni con Salome. Nella parte del Soprano/Ariadne si alternano Krassimira Stoyanova, ormai amatissima dal pubblico milanese, e Tamara Wilson, artista di casa al Metropolitan che ha debuttato con i complessi scaligeri nel recente Requiem verdiano diretto da Riccardo Chailly. Zerbinetta è il soprano di coloratura più ricercato del nostro tempo, Sabine Devieilhe, mentre Michael Koenig è Tenore/Bacchus e Markus Werba Musiklehrer. Nella parte parlata dell’Haushofmeister debutta sul palcoscenico scaligero il Sovrintendente Alexander Pereira.

Inizio vendita: dal 21/2/19

“La ScalAperta” del 22/6/19: dal 21/5/19

 

16, 19, 22, 25, 29 maggio; 1, 3, 5 giugno 2019

Wolfgang Amadeus Mozart

IDOMENEO

Direttore Christoph von Dohnányi
Regia Matthias Hartmann

Scene Volker Hintermeier

Interpreti

Idomeneo Bernard Richter, Elektra Federica Lombardi, Idamante Michèle Losier,

Ilia Julia Kleiter, Gran Sacerdote Kresimir Spicer

Coro, Corpo di Ballo e Orchestra del Teatro alla Scala

Nuova produzione Teatro alla Scala

Christoph von Dohnányi torna alla Scala con Idomeneo segnando una nuova tappa del cammino mozartiano che negli ultimi anni ha riportato alla Scala Lucio Silla con Minkowski, Le nozze di Figaro con Welser-Möst, Die Zauberflöte con l’Accademia e Ádám Fischer, Die Entführung aus dem Serail con Mehta, Don Giovanni con Järvi e La finta giardiniera su strumenti originali con Fasolis: una varietà di approcci interpretativi che ha offerto al pubblico un’ampia panoramica sulle possibili letture di uno dei massimi geni della storia dell’umanità. L’autorevolezza del grande maestro tedesco trova in palcoscenico un nuovo allestimento firmato da Matthias Hartmann, mentre in palcoscenico tornano artisti già applauditi in recenti produzioni scaligere: Julia Kleiter, ascoltata in Der Freischütz è Ilia, Bernard Richter canta Idomeneo dopo essere stato Belmonte in Die Entführung, e la parte di Elettra è affidata a Federica Lombardi, che dopo gli studi nella nostra Accademia ha intrapreso una brillante carriera internazionale.

Inizio vendita: dal 15/3/19

“La ScalAperta” del 1/6/19: dal 30/4/19

 

28, 31 maggio; 4, 7, 11, 14, 17 giugno 2019

Eric Wolfgang Korngold

DIE TOTE STADT

Per la prima volta al Teatro alla Scala

Direttore Alan Gilbert
Regia Graham Vick

Scene e costumi Stuart Nunn

Luci Giuseppe Di Iorio

Interpreti

Paul Klaus Florian Vogt, Marietta Asmik Grigorian,

Frank/Fritz Markus Werba, Brigitta Kismara Pessatti

Coro e Orchestra del Teatro alla Scala

Nuova produzione Teatro alla Scala

Definito ancora in giovane età “un genio” da Mahler, Erich Korngold era figlio dell’influente e assai conservatore critico musicale della Neue Freie Presse di Vienna. Allievo di Zemlinsky, le sue prime opere vengono dirette e promosse da Bruno Walter. L’avvento del Nazismo e le persecuzioni contro gli ebrei lo costringono a lasciare l’Europa per Hollywood, dove grazie al sodalizio con Max Reinhardt intraprende una seconda carriera da compositore di colonne sonore: al Sogno di una notte di mezza estate di Reinhardt seguono pellicole di grande successo con Errol Flynn, che gli valgono due Oscar. Die tote Stadt, basato sul romanzo Bruges la Morte di Georges Rodenbach, è il capolavoro di un compositore ventitreenne ma già all’apice della carriera, tanto da guadagnarsi una doppia “prima” ad Amburgo - dove dirigeva Otto Klemperer - e Colonia e imporsi come uno dei maggiori successi degli anni ‘20. Mai eseguita alla Scala, è affidata per la parte musicale a Alan Gilbert, mentre il nuovo allestimento segna il ritorno di Graham Vick. In palcoscenico un cast prestigioso che schiera Klaus Florian Vogt, che manca dal Piermarini dal Fidelio inaugurale del 2014, e Asmik Grigorian, tra i cui recenti successi va ricordata almeno la parte di Marie in Wozzeck a Salisburgo nell’estate 2017.

Inizio vendita: dal 28/3/19

“La ScalAperta”del 31/5/19: dal 29/4/19

 

18, 21, 24, 28 giugno; 1, 4, 7 luglio 2019

Giuseppe Verdi

I MASNADIERI

Direttore Michele Mariotti
Regia David McVicar

Scene Charles Edwards

Costumi Brigitte Reiffenstuel

Movimenti coreografici Jo Meredith

Luci Adam Silverman

Interpreti

Massimiliano Michele Pertusi, Carlo Fabio Sartori, Francesco Massimo Cavalletti,

Amalia da definire, Moser Alessandro Spina

Coro e Orchestra del Teatro alla Scala

Nuova produzione Teatro alla Scala

La ricognizione del teatro musicale del giovane Verdi prosegue con una nuova produzione de I masnadieri, su libretto di Andrea Maffei da Schiller, presentata per la prima volta a Londra nel 1847. Firma l’allestimento David McVicar, uno dei registi più prestigiosi a livello mondiale, che torna dopo la fortunata coproduzione con il Covent Garden de Les Troyens nel 2014, mentre la direzione è affidata a Michele Mariotti che torna alla Scala dopo il successo di Orphée et Eurydice di Gluck nel 2018, ma soprattutto forte di importanti affermazioni nel repertorio verdiano, da I Lombardi alla prima crociata a Torino a Don Carlo a Bologna, e di un fitto calendario internazionale. Nel cast voci molto apprezzate dal pubblico scaligero, da Fabio Sartori già impegnato nell’inaugurazione di Stagione a Massimo Cavalletti e al grande Michele Pertusi. L’ultima rappresentazione de I masnadieri alla Scala risale al 1978 e segnò il debutto operistico di un venticinquenne Riccardo Chailly che fu chiamato a sostituire l’indisposto Gianandrea Gavazzeni.

Inizio vendita: dal 17/4/19

“La ScalAperta”del 7/7/19: dal 7/6/19

 

6, 8, 10, 15, 17, 19 luglio 2019

Progetto Accademia

Antonio Salieri

PRIMA LA MUSICA POI LE PAROLE

Direttore Ádám Fischer
Regia Nicola Raab

Interpreti

Il compositore Ambrogio Maestri

e i Solisti dell’Accademia di Perfezionamento per Cantanti Lirici del Teatro alla Scala

Nuova produzione Teatro alla Scala

Giacomo Puccini

GIANNI SCHICCHI

Direttore Ádám Fischer
Regia Woody Allen

Assistente di Woody Allen Kathleen Smith Belcher

Scene e costumi Santo Loquasto

Luci York Kennedy

Interpreti

Gianni Schicchi Ambrogio Maestri

e i Solisti dell’Accademia di Perfezionamento per Cantanti Lirici del Teatro alla Scala

Produzione Los Angeles Opera

Coro e Orchestra dell’Accademia Teatro alla Scala

Nella Stagione 2018/2019 il Progetto Accademia, che nel 2018 si era già rivolto al repertorio italiano con Alì Babà di Cherubini, raddoppia presentando due titoli, anzi tre: prima della pausa estiva infatti Ádám Fischer guida l’orchestra e i giovani solisti in una serata che include due atti unici di Salieri e Puccini. Prima la musica poi le parole, che sarà presentato con la regia di Nicola Raab, è un esempio della rivalità tra il suo autore e Mozart alla corte di Vienna: l’imperatore Giuseppe II lo commissionò e lo fece rappresentare a Schönbrunn insieme a Der Schauspieldirektor, con cui il libretto del Casti condivide l’impostazione metateatrale, in ideale tenzone tra opera italiana e tedesca. Gianni Schicchi di Puccini, in cui gli allievi dell’Accademia divideranno il palcoscenico con Ambrogio Maestri, giunge alla Scala nella già classica produzione di Woody Allen presentata a Los Angeles nel 2015.

Inizio vendita: dal 6/5/19

“La ScalAperta” del 19/7/19: dal 19/6/19

 

2, 5, 7, 11, 13, 16, 18, 20, 22 settembre 2019

Progetto Accademia

Giuseppe Verdi

RIGOLETTO

Direttore Nello Santi
Regia Gilbert Deflo

Scene Ezio Frigerio

Costumi Franca Squarciapino

Movimenti coreografici Gildo Cassani

Luci Marco Filibeck

Interpreti

Rigoletto Leo Nucci

e i Solisti dell’Accademia di Perfezionamento per Cantanti Lirici del Teatro alla Scala

Coro, Allieve della Scuola di Ballo e Orchestra dell’Accademia Teatro alla Scala

Produzione Teatro alla Scala

L’impegno a far collaborare i giovani dell’Accademia con artisti di straordinaria esperienza prosegue, dopo il Gianni Schicchi con Ambrogio Maestri, con questa ripresa dell’allestimento di Rigoletto di Gilbert Deflo del 1994. I ragazzi si confronteranno con due autentiche leggende dell’interpretazione verdiana: sul podio Nello Santi, erede diretto della lezione di Toscanini che proprio con Rigoletto fece il suo debutto operistico a Padova nel 1951, e in scena Leo Nucci, che del tragico giullare ha fatto - insieme al Figaro di Rossini - un caposaldo della sua carriera e che proprio con queste recite darà l’addio alla parte, lasciando un ideale testimone alle nuove generazioni di artisti.

Inizio vendita: dal 20/6/19

“La ScalAperta” del 22/9/19: dal 29/8/19

 

10, 14, 21, 23, 25, 27 settembre; 1, 4, 7, 10 ottobre 2019

Gaetano Donizetti

L’ELISIR D’AMORE

Direttore Michele Gamba
Regia Grischa Asagaroff

Scene e costumi Tullio Pericoli

Interpreti

Adina Rosa Feola, Nemorino René Barbera / Vittorio Grigolo,

Dulcamara Ambrogio Maestri, Belcore Massimo Cavalletti,

Accompagnatore di Dulcamara Stefano Guizzi

Coro e Orchestra del Teatro alla Scala

Produzione Teatro alla Scala

Tra le innumerevoli produzioni de L’elisir d’amore, titolo tra i più amati ed eseguiti di Donizetti, le scene fantasiose e lievi di Tullio Pericoli si ritagliano un posto particolare per eleganza e poesia. Questa ripresa, animata dalla regia sapiente di Grischa Asagaroff, presenta un cast ideale in cui all’Adina di Rosa Feola, applaudita nel 2017 ne La gazza ladra e nel 2018 in Don Pasquale diretti da Riccardo Chailly, si affiancano nella parte di Nemorino René Barbera e Vittorio Grigolo, che torna dopo le fortunate recite del 2015 alla Scala e all’aeroporto di Malpensa. Belcore è Massimo Cavalletti e Dulcamara Ambrogio Maestri in uno dei suoi cavalli di battaglia. Sul podio il milanese Michele Gamba, già giovanissimo assistente di Antonio Pappano e poi di Daniel Barenboim, che alla Scala ha già debuttato sostituendo felicemente per una sera Michele Mariotti ne I due Foscari e Franz Welser-Möst ne Le nozze di Figaro e si vede ora affidata una produzione.

Inizio vendita: dal 21/6/19

“La ScalAperta” del 10/10/19: dal 9/9/19

 

2 ottobre 2019 Anteprima dedicata ai Giovani

5, 11, 14, 17, 19, 22 ottobre 2019

Luca Francesconi

QUARTETT

Direttore Maxime Pascal
Regia Alex Ollé - La Fura dels Baus

Scene Lluc Castells

Costumi Alfons Flores

Luci Alex Ollé e Marco Filibeck

Video Franc Aleu

Interpreti

Marquise de Merteuil Allison Cook, Vicomte de Valmont Robin Adams

Orchestra del Teatro alla Scala

Produzione Teatro alla Scala

Dopo due prime assolute di straordinario rilievo internazionale come Ti vedo, ti sento, ti perdo di Salvatore Sciarrino nel 2017 e Fin de partie di György Kurtág nel 2018, il Teatro alla Scala prosegue il suo percorso nella musica del nostro tempo riproponendo Quartett di Luca Francesconi, commissionato dal Teatro nel 2011. Se infatti è fondamentale commissionare e proporre nuovi titoli, è altrettanto importante valorizzare con orgoglio le opere che hanno avuto successo e circolazione: le oltre 40 riprese di Quartett sono un importante segnale di fiducia nel futuro del teatro musicale. L’opera, su libretto dello stesso Francesconi da Heiner Müller, a sua volta ispirato da Les liaisons dangereuses di Laclos, torna nel suggestivo allestimento creato per la Scala da Alex Ollé de La Fura dels Baus, mentre sul podio torna il giovane Maxime Pascal, già applaudito in Ti vedo, ti sento, ti perdo e fondatore a Parigi dell’ensemble Le Balcon.

Inizio vendita:

Anteprima 2 ottobre: dal 2/9/19

Repliche: dal 21/6/19

“La ScalAperta” del 22/10/19: dal 20/9/19

 

18, 21, 25, 28, 31 ottobre; 5, 7 novembre 2019

Georg Friedrich Händel

GIULIO CESARE

Direttore Giovanni Antonini
Regia Robert Carsen

Scene e costumi Gideon Davey

Coreografia Rebecca Howell

Luci Peter van Praet Robert Carsen

Drammaturgo Ian Burton

Interpreti

Giulio Cesare Bejun Mehta, Cleopatra Cecilia Bartoli, Cornelia Sara Mingardo,

Sesto Pompeo Philippe Jaroussky, Tolomeo Christophe Dumaux, Achilla Christian Senn

Orchestra del Teatro alla Scala su strumenti storici

Nuova produzione Teatro alla Scala

Il progetto di creare all’interno dell’Orchestra scaligera un ensemble dedito alla prassi esecutiva originale giunge al quarto anno dopo Il trionfo del Tempo e del Disinganno e Tamerlano di Händel e La finta giardiniera di Mozart e segna un punto di svolta. Nasce infatti con questa produzione il Progetto Barocco del Teatro alla Scala con Cecilia Bartoli, che proseguirà nel 2020 e 2021 con altri due titoli di Händel, Semele e Ariodante, e si svilupperà sul territorio nazionale con collaborazioni con altri Teatri e la creazione di una Fondazione per promuovere il repertorio del ‘700. L’allestimento di Giulio Cesare, che ha come unico precedente scaligero la produzione diretta da Gianandrea Gavazzeni nel 1957, segna il ritorno alla Scala con una nuova produzione di Robert Carsen e schiera un cast stellare: accanto a Cecilia Bartoli cantano Philippe Jaroussky al debutto al Piermarini, Bejun Mehta già applauditissimo Tamerlano, Sara Mingardo, Christophe Dumaux e Christian Senn.

Inizio vendita: dal 21/6/19

“La ScalAperta” del 7/11/19: dal 20/9/19

 

9, 12, 15, 20, 23, 26, 29 novembre 2019

Richard Strauss

DIE ÄGYPTISCHE HELENA

Per la prima volta al Teatro alla Scala

Direttore Franz Welser-Möst
Regia Sven-Eric Bechtolf

Scene Julian Crouch

Costumi Mark Bouman

Interpreti

Helena Ricarda Merbeth, Menelas Andreas Schager, Aithra Eva Mei,

Altair Thomas HampsonDa-UdAttilio Glaser

Coro e Orchestra del Teatro alla Scala

Nuova produzione Teatro alla Scala

Il secondo titolo straussiano diretto da Franz Welser-Möst è anche, dopo Die tote Stadt, la seconda opera della Stagione che non è mai stata rappresentata alla Scala. Die ägyptische Helena, presentata alla Semperoper di Dresda nel 1928, è un frutto della collaborazione tra Strauss e Hugo von Hofmannstahl che si spirò a Euripide e Stesicoro per creare una lussureggiante fantasia in cui personaggi della tradizione classica agiscono su uno sfondo esotico e favoloso. La vicenda di Elena che sfugge all’ira del tradito Menelao (suo fidanzato e non marito come nel mito, per salvaguardare la morale) grazie alla protezione della ninfa Etra che lo convince che a Troia sia andato solo il fantasma della donna, rimasta al sicuro in Egitto, offre a Strauss il materiale per creare una partitura immaginifica e di straordinaria ricchezza. La nuova produzione di Sven-Eric Bechtolf si avvale di un cast di prim’ordine formato da Ricarda Merbeth, già applaudita alla Scala in Wozzeck, l’Heldentenor di riferimento Andreas Schager, Eva Mei e Thomas Hampson.

Inizio vendita: dal 4/9/19

“La ScalAperta” del 23/11/19: dal 20/9/19

 


STAGIONE 2018 ~ 2019

Concerti

STAGIONE SINFONICA

La Stagione Sinfonica 2018-2019 propone otto appuntamenti, di cui due affidati al Direttore Musicale Riccardo Chailly con programmi mahleriani dedicati alle Sinfonie n° 6 e n° 5 e tre con protagonista, in capolavori del repertorio sacro, il Coro della Scala preparato da Bruno Casoni. Tornano grandi Maestri come Christoph von Dohnányi e Zubin Mehta con due programmi dedicati alle sinfonie di Bruckner, mentre Myung-Whun Chung impagina una prima parte dedicata a Debussy e Ravel accanto alla Patetica di Čajkovskij. Ingo Metzmacher conclude con la Sinfonia Lobgesang di Mendelssohn e Rendering di Berio una Stagione che vede il debutto di uno dei più talentuosi giovani direttori: Lorenzo Viotti.

10, 12, 15 ottobre 2018

Coro e Orchestra

del Teatro alla Scala

Direttore

Ádám Fischer

Franz Joseph Haydn

Die Schöpfung Hob. XXI:2

Oratorio per soli, coro e orchestra

Genia Kühmeier, soprano

Peter Sonn, tenore

Günther Groissböck, basso

Maestro del Coro

Bruno Casoni

La Stagione Sinfonica si apre con un grande appuntamento sinfonico-corale. L’oratorio Die Schöpfung (La creazione) impegnò Haydn dal 1796 al 1798 e, dopo una prima esecuzione privata al palazzo Schwarzenberg con Salieri al clavicembalo, fu presentata al pubblico del Kärtnertortheater nel 1799, imponendosi immediatamente e per sempre tra i titoli più amati del repertorio per la freschezza dell’ispirazione, l’ironia delle onomatopee e l’affettuosa tenerezza dei duetti. Sul podio sale Ádám Fischer che della musica di Haydn è tra i sostenitori più prestigiosi oltre che anima e guida dell’Haydn Festival di Eisenstadt. Le voci sono quelle luminose di Genia Kühmeier, Peter Sonn e Günther Groissböck, insieme al Coro scaligero diretto da Bruno Casoni.

28, 30, 31 ottobre 2018

Filarmonica della Scala

Direttore

Lorenzo Viotti

Richard Wagner

Siegfried Idyll WWV 103

Sergej Rachmaninov

L’isola dei morti op. 29

Claude Debussy

Prélude à l’après-midi d’un faune

Aleksandr Skrjabin

Le poème de l’extase op. 54

Nato nel 1990, figlio d’arte (suo padre era il direttore Marcello Viotti), vincitore nel 2015 del Nestlé and Salzburg Festival Young Conductors Award, Lorenzo Viotti è tra i più interessanti giovani direttori europei ed è stato protagonista nel 2017 di una fortunata tournée dell’Orchestra dell’Accademia nelle città lombarde.

Negli ultimi mesi ha diretto tra l’altro Rigoletto a Dresda e Werther a Francoforte e Zurigo, mentre nel 2019 è atteso ad Amburgo e Parigi con Carmen. Prettamente sinfonico però il suo debutto sul podio della Filarmonica, con un impegnativo programma che impagina Wagner, Rachmaninov, Debussy e Skrjabin.

17, 18, 20 gennaio 2019

Filarmonica della Scala

Direttore

Riccardo Chailly

Gustav Mahler

Sinfonia n. 6 in la min. “Tragische”

Il rapporto di Riccardo Chailly con la musica di Gustav Mahler segna un capitolo importante della recente interpretazione di questo autore. Successore di maestri come Mengelberg sul podio del Royal Concertgebouw, orchestra mahleriana per eccellenza, Chailly ne ha approfondito la tradizione in costante contatto con gli studiosi più accreditati, proponendo un’integrale sinfonica cui ha fatto seguito un’altra serie di incisioni alla testa del Gewandhausorchester di Lipsia. Proprio a Lipsia nel 2011 ha promosso un Festival Mahler cui hanno partecipato le maggiori orchestre, direttori e studiosi internazionali. Alla Scala ha diretto per la Stagione Sinfonica una memorabile Sinfonia n° 3 nella scorsa Stagione, cui fanno seguito ora la n° 6 e la n° 5.

13, 14, 17 febbraio 2019

Coro e Orchestra del Teatro alla Scala

Direttore

Christoph von Dohnányi

Anton Bruckner

Sinfonia n. 9 in re min.

Te Deum

Tamara Wilson, soprano

Judit Kutasi, mezzosoprano

Peter Sonn, tenore

Sebastian Pilgrim, basso

Maestro del Coro

Bruno Casoni

Accanto al dittico mahleriano diretto da Riccardo Chailly, la Stagione Sinfonica 2018/2019 propone un importante dittico dedicato a Anton Bruckner. Il primo concerto, dal 13 al 17 febbraio, è diretto da uno dei più significativi rappresentanti della tradizione tedesca, Christoph von Dohnányi, che di questa musica e della sua storia esecutiva è conoscitore profondo. Il programma accosta all’incompiuta Sinfonia n° 9, pagina estrema di altissimo contenuto spirituale lasciata incompiuta dall’autore, il Te Deum che Bruckner stesso aveva indicato come suo ideale completamento.

28 febbraio, 1 e 2 marzo 2019

Filarmonica della Scala

Direttore

Riccardo Chailly

Gustav Mahler

Symphonisches Praeludium in do min.

Sinfonia n. 5 in do diesis min.

Il percorso mahleriano di Riccardo Chailly prosegue con la monumentale Sinfonia n° 5, composta nella villeggiatura di Meiernigg tra il 1901 e il 1902 e poi rielaborata per tutta la vita fino alle ultime varianti del 1911. Aperta da un’imponente marcia funebre, la Sinfonia è uno dei vertici del virtuosismo compositivo di Mahler e prima del trionfante finale include il celebre Adagietto. Apre il concerto il Symphonisches Praeludium, un brano risalente al 1876 assegnato ora a Mahler ora a Bruckner, fino alla definitiva attribuzione mahleriana dovuta agli studi di Donald Mitchell e David Matthews.

16, 18, 20 marzo 2019

Filarmonica della Scala

Direttore

Myung-Whun Chung

Maurice Ravel

Ma mère l’oye

Daphnis et Chloé, Suite n. 2

Pëtr Il’ič Čajkovskij

Sinfonia n. 6 in si min.op.74 “Patetica”

Per il sesto concerto torna sul podio Myung-Whun Chung, un direttore che con l’Orchestra e il pubblico milanesi ha un rapporto speciale fin dal suo debutto nel 1990. Il programma accosta alle suggestioni della musica di Ravel, Ma mère l’oye e la Suite n. 2 da Daphnis et Chloé, le emozioni dell’ultimo capolavoro di Čajkovskij, la Sinfonia “Patetica”. Il maestro Chung sarà anche impegnato alla Scala tra gennaio e marzo 2019 per dirigere dodici recite de La traviata nell’allestimento firmato da Liliana Cavani.

3, 4, 11 maggio 2019

Filarmonica della Scala

Direttore

Zubin Mehta

Anton Bruckner

Sinfonia n. 5 in si bem. magg.

La seconda anta del dittico bruckneriano vede il ritorno alla Scala di uno dei Maestri più amati, Zubin Mehta, che di questo repertorio è interprete storico fin dagli esordi a Vienna. Sui leggii la Sinfonia n° 5, composta nel 1875/76. Zubin Mehta è stato protagonista delle recenti stagioni scaligere con memorabili interpretazioni di AidaDer RosenkavalierDie Entführung aus dem Serail oltre che di una serie di concerti con l’Orchestra scaligera e i Wiener Philharmoniker.

6, 10, 12 giugno 2019

Coro e Orchestra del Teatro alla Scala

Direttore

Ingo Metzmacher

Franz Schubert / Luciano Berio

Rendering

Felix Mendelssohn-Bartholdy

Sinfonia n. 2 in si bem. magg. op. 52 “Lobgesang”

Eva Liebau, soprano

Martina Janková, soprano secondo

Tomislav Mužek, tenore

Maestro del Coro

Bruno Casoni

A chiusura di Stagione Ingo Metzmacher guida Coro e Orchestra della Scala nell’esecuzione della Sinfonia n. 2 “Lobgesang”di Felix Mendelssohn-Bartholdy, eseguita per la prima volta nel 1840 a Lipsia sotto la direzione dell’autore in occasione del 400° anniversario dell’invenzione della stampa. Il programma include anche Rendering di Luciano Berio da Schubert. Nel 1986 Berio ricevette una commissione dalla Schubertiade di Hohenems, per rielaborare gli ultimi frammenti sinfonici scritti da Franz Schubert. La versione completa in tre movimenti fu diretta per la prima volta nell’aprile 1990 da Riccardo Chailly al Concertgebouw; nell’ottobre 1991 fu lo stesso Berio a eseguirla alla Scala con l’Orchestra del Teatro.


STAGIONE 2018 ~ 2019

Concerti

CONCERTI STRAORDINARI

30 novembre 2018

MusicAeterna

Direttore

Teodor Currentzis

Gustav Mahler

Selezione di Lieder aus des Knaben Wunderhorn

Paula Murrihy, mezzosoprano

Florian Boesch, baritono

Sinfonia n. 4 in sol magg. “Das himmlische Leben”

Jeanine De Bique, soprano

Torna alla Scala, dopo il concerto per la Stagione della Filarmonica, Teodor Currentzis, il vulcanico direttore greco-russo che ha fatto irruzione nel panorama classico con indiscusso talento, uno stile personalissimo e un forte carisma, lasciando traccia in un repertorio eterogeneo che spazia da Rameau a Čajkovskij e Mahler. Proprio Mahler è protagonista di questo concerto straordinario che accosta una selezione del Wunderhorn alla Sinfonia n° 4 che si conclude con il Lied Das himmlische Leben che appartiene alla medesima raccolta.

23 giugno 2019

Gala Ambasciatori Rolex a favore dell’attività formativa dell’Accademia Teatro alla Scala

Wiener Philharmoniker

Direttori

Plácido Domingo

Gustavo Dudamel

Plácido Domingo, baritono

Juan Diego Flórez, tenore

Jonas Kaufmann, tenore

Sonya Yoncheva, soprano

Yuja Wang, pianoforte

Rolex riunisce i suoi ambasciatori più prestigiosi in un gala a favore dell’Accademia Teatro alla Scala. Il risultato è una serata straordinaria che vede la partecipazione di alcune delle stelle più luminose del firmamento classico: alla direzione dei Wiener Philharmoniker si alternano Plácido Domingo e Gustavo Dudamel, mentre sul palco sfilano lo stesso Domingo in veste di cantante, Juan Diego Flórez, Jonas Kaufmann, Sonya Yoncheva e Yuja Wang. Artisti al vertice della carriera danno così il loro contributo alla formazione di una nuova generazione di musicisti.


STAGIONE 2018 ~ 2019

Concerti

CONCERTI BENENFICI

14 ottobre 2018

Serata a favore del FAI - Fondo Ambiente Italiano

Lucerne Festival Orchestra

Direttore

Riccardo Chailly

Richard Wagner

Da Rienzi: Ouverture

Da Der fliegende Holländer: Ouverture

Anton Bruckner

Sinfonia n. 7 in mi magg.

(Edizione Nowak)

Dall’estate 2016 Riccardo Chailly è succeduto a Claudio Abbado alla testa dell’Orchestra del Festival di Lucerna, una delle più prestigiose del nostro tempo, formata dai migliori solisti di alcune delle principali compagini europee e anima del più importante festival sinfonico del mondo. Il concerto a favore del Fondo Ambiente Italiano fa seguito all’invito della Filarmonica della Scala a Lucerna nell’agosto del 2017 e a Pasqua 2018 e si colloca nella prospettiva di una collaborazione tra le due istituzioni che proseguirà nei prossimi anni.

23 febbraio 2019

Anteprima a favore della Fondazione Francesca Rava N.P.H. Italia Onlus

Winterreise

di Franz Schubert

Coreografia

Angelin Preljocaj

La Fondazione Francesca Rava N. P. H. Onlus collabora sempre più strettamente con la Stagione di Balletto: dopo la Serata Nureyev del 2018, nel 2019 è prevista un’anteprima dell’attesa novità assoluta della Stagione di Balletto, debutto alla Scala con una creazione del grande coreografo francese.

6 maggio 2019

Serata a favore della Fondazione Opera San Francesco per i Poveri ONLUS

Monteverdi Choir

English Baroque Soloists

Direttore

John Eliot Gardiner

Georg Friedrich Händel

Semele

Oratorio in tre atti

Un direttore che ha fatto la storia dell’interpretazione della musica dal ‘700 al Romanticismo offre, alla testa degli ensemble che ha fondato per affrontare questo repertorio, una rara occasione italiana di ascoltare Semele, il grandioso dramma musicale profano (non propriamente un oratorio) su libretto di William Congreve da Ovidio, composto da Händel per il Covent Garden nel 1744. La vicenda della madre di Bacco è occasione per una festa musicale di eccezionale ricchezza e sfacciata sensualità. Semele tornerà alla Scala nella Stagione d’Opera 2019-2020.

30 giugno 2019

Serata a favore della Lega Italiana per la lotta contro i tumori

Orchestra dell’Accademia Teatro alla Scala

Direttore

Michele Mariotti

Michele Mariotti, direttore sempre più apprezzato in un vasto repertorio e impegnato alla Scala in una nuova produzione de I masnadieri di Verdi, prosegue il suo impegno con l’Orchestra dell’Accademia che dirige già per la terza volta inserendosi in una schiera ormai molto nutrita di prestigiosi maestri che hanno dedicato energie ed entusiasmo al lavoro con i giovani allievi: basti ricordare in tempi recenti i nomi di Fabio Luisi, Daniele Gatti, Zubin Mehta, Christoph Eschenbach, Lorenzo Viotti.


STAGIONE 2018 ~ 2019

Concerti

RECITAL DI CANTO

La Stagione dei Recital di canto non è soltanto una sfilata di grandi voci, ma una preziosa antologia di repertori e di stili. Aperto dalla Winterreise di Christian Gerhaher - rispecchiata nella Stagione del Balletto dalla versione coreografata da Angelin Preljocaj - e chiusa da una serata di Lieder con Günther Groissböck, il ciclo include un programma di schietta impronta italiana come quello presentato da Fabio Sartori, impaginati che accostano al repertorio nazionale elementi tedeschi e russi come quelli proposti da Luca Salsi, Krassimira Stoyanova e Jessica Pratt, e un (quasi) monografico francese con la voce di Marianne Crebassa e il pianoforte di Fazil Say, anche compositore. La Stagione dei Recital di canto è sostenuta da Allianz.

14 gennaio 2019

Baritono

Christian Gerhaher

Pianoforte

Gerold Huber

Musiche di Schubert

Winterreise D 911

27 gennaio 2019

Mezzosoprano

Marianne Crebassa

Pianoforte

Fazil Say

Musiche di Ravel, Debussy, Fauré, Satie, Duparc, Say

24 febbraio 2019

Tenore

Fabio Sartori

Pianoforte

Mzia Bachtouridze

Musiche di Rossini, Verdi, Leoncavallo, Mascagni, Tosti

4 marzo 2019

Baritono

Luca Salsi

Pianoforte

Beatrice Benzi

Musiche di Salieri, Beethoven, Donizetti, Liszt, Respighi, Verdi

17 marzo 2019

Soprano

Krassimira Stoyanova

Pianoforte

Ludmil Angelov

Musiche di Verdi, Puccini, Catalani, Cilea, Mascagni, Čajkovskij, Hadjiev

20 maggio 2019

Soprano

Jessica Pratt

Pianoforte

Vincenzo Scalera

Musiche di Mozart, Rossini, Donizetti, Arditi, Strauss

16 giugno 2019

Basso

Günther Groissböck

Pianoforte

Gerold Huber

Musiche di Brahms, Schumann, Čajkovskij, Rachmaninov


STAGIONE 2018 ~ 2019

Concerti

INVITO ALLA SCALA

I concerti del ciclo “Invito alla Scala” offrono ai professori dell’Orchestra scaligera un ulteriore palcoscenico per l’attività cameristica, esercizio prezioso che sviluppa sensibilità e attitudine solistica in un diverso modo di far musica insieme. L’Orchestra scaligera si distingue per l’eccellenza dei suoi solisti e propone sei preziosi concerti per piccolo ensemble che mettono in evidenza, accanto alla qualità musicale, l’inventiva e la flessibilità nella scelta dei programmi.

Se gli archi protagonisti il 4 febbraio offrono un’antologia di Entartete Musik, i Cameristi propongono l’11 un programma come sempre ambizioso che include pagine di Sollima e Gubaidulina; dopo l’atteso concerto dei Solisti dell’Accademia il 18 febbraio, il programma dell’11 marzo propone le splendide pagine per archi e pianoforte di Dvořák. Il Quartetto della Scala si apre il 1° aprile all’apporto di George Gao all’erhu, violino cinese a due corde. Il ciclo si conclude il 13 maggio con l’insolito trio violino, corno e pianoforte con Laura Marzadori, Danilo Stagni e Andrea Rebaudengo.

4 febbraio 2019

Agnese Ferraro, Lucia Zanoni, violini

Duccio Beluffi, Joel Imperial, viole

Gianluca Muzzolon, Beatrice Pomarico, violoncelli

Musiche di Martinů, Korngold, Schulhoff

11 febbraio 2019

Cameristi della Scala

Musiche di Sibelius, Sollima, Bach, Gubaidulina, Čajkovskij

18 febbraio 2019

Solisti dell’Accademia di Perfezionamento per Cantanti Lirici del Teatro alla Scala

Arie e brani dell’opera europea dal Settecento al Novecento

11 marzo 2019

Dino Sossai, Rodolfo Cibin, violini

Francesco Lattuada, viola

Sandro Laffranchini, violoncello

Andrea Rebaudengo, pianoforte

Musiche di Dvořák

1 aprile 2019

Quartetto d’archi della Scala

Andrea Edina Ulbrich, mezzosoprano

George Gao, erhu

Musiche di Respighi, Gao, Mascagni, Rong, Elgar, Xing

13 maggio 2019

Laura Marzadori, violino

Danilo Stagni, corno

Andrea Rebaudengo, pianoforte

Musiche di Ravel, Brahms


Crescere con l’Opera

L’elisir d’amore per i bambini diretto da Pietro Mianiti con i giovani dell’Accademia

è programmato insieme a quello per i grandi e ha lo stesso regista: Grischa Asagaroff

Il progetto “Grandi Opere per piccoli” è una delle grandi novità, e senza dubbio uno dei maggiori successi, delle ultime stagioni scaligere: l’idea di presentare i grandi titoli del repertorio ridotti a dimensioni temporali e adattati a strutture drammaturgiche a misura di bambino, affidandoli alle fresche forze musicali dell’Accademia, ha suscitato un entusiasmo travolgente che ha portato nella grande sala del Piermarini decine di migliaia di giovanissimi ascoltatori insieme ai loro genitori e insegnanti.

Dopo l’esordio nel 2015 con La Cenerentola, già ripresa più volte, e i successi mozartiani de Il flauto magico e de Il ratto dal serraglio, nel 2018 è tornato Rossini nell’anno del centocinquantenario con Il barbiere di Siviglia per i bambini e nel 2018/19 è la volta di Donizetti. L’elisir d’amoreper i bambini, diretto per ben 29 recite tra luglio 2018 e marzo 2019 da Pietro Mianiti, avrà come regista Grischa Asagaroff, che nel settembre 2019 firmerà anche la regia de L’elisir d’amore nella Stagione “dei grandi”. La corrispondenza di titoli tra la programmazione per gli adulti e per quella per i bambini era già stata proposta nel caso de Il flauto magico e de Il ratto dal serraglio, insieme all’invito a bambini e genitori che avessero apprezzato la versione ridotta a tornare a vedere l’originale. La presenza dello stesso regista sottolinea ulteriormente questa continuità.

Lo sviluppo e il successo della programmazione per i bambini completano il progetto di inclusione e accessibilità sviluppato negli anni dal Servizio Promozione Culturale e formano nuove generazioni di pubblico per l’opera e i concerti. Ormai oltre 150.000 bambini hanno assistito agli spettacoli nella sala del Piermarini e si sono soffermati a festeggiare gioiosamente nel foyer con gli artisti alla fine: questa gioia, questa allegria significano anche l’inizio di una felice consuetudine, la possibilità di crescere sapendo che questo grande Teatro non solo non è inaccessibile ma appartiene anche a loro.

Il progetto “Grandi Opere per piccoli” gode anche per questa Stagione del sostegno di BMW Italia quale Main Partner e di Fondazione Banca del Monte di Lombardia e Italmobiliare come Partner.

GRANDI OPERE PER PICCOLI

4, 6, 10 (2 rappr.) luglio;

3 (2 rappr.), 25 (2 rappr.) novembre; 28 (2 rappr.) dicembre 2018;

23 (2 rappr.) febbraio; 9 (2 rappr.) marzo 2019

Recite per le scuole

19 (2 rappr.), 26 (2 rappr.) novembre; 10 (2 rappr.), 17 dicembre 2018;

10 (2 rappr.), 28 (2 rappr.) gennaio; 25 (2 rappr.) febbraio; 4 (2 rappr.) marzo 2019

Gaetano Donizetti

L’ELISIR D’AMORE PER I BAMBINI

Direttore Pietro Mianiti

Regia Grischa Asagaroff

Scene e costumi Luigi Perego

Solisti e Orchestra dell’Accademia Teatro alla Scala

Nuova produzione Teatro alla Scala

Inizio vendita:

per recite del 2018: dal 13/6/18

per recite del 2019: dal 30/11/18

CONCERTI PER BAMBINI

L’offerta scaligera per i giovanissimi include anche i Concerti per bambini, un ciclo seguitissimo di 7 pomeriggi domenicali dal 17 febbraio al 17 novembre in cui le esecuzioni dei gruppi strumentali scaligeri e del Coro di Voci Bianche diretto da Bruno Casoni sono precedute da un’introduzione affidata a un volto noto del modo dello spettacolo.

Per la Stagione 2018-2019 si rinnova il sostegno di Intesa Sanpaolo e Fondazione Banca del Monte di Lombardia.

17 febbraio 2019

Archi della Scala

Francesco De Angelis, solista

Musiche di Vivaldi

Con la partecipazione di Gioele Dix

Inizio vendita: dal 30/11/18

31 marzo 2019

Settimino Italiano

Musiche di Vivaldi, Händel, Paradisi,

Boccherini, Rossini, Donizetti, Zannini

Con la partecipazione di Andrea Pucci

Inizio vendita: dal 30/11/18

7 aprile 2019

Gli Oboi della Scala

Musiche di Bach, Ravel, Gershwin

Con la partecipazione di Andrea Pucci

Inizio vendita: dal 30/11/18

5 maggio 2019

I Percussionisti della Scala

Musiche di Boccadoro, Montalbetti,

Nuzzolese, Stravinskij, Friedman, Capogrosso

Con la partecipazione di Angelo Pintus

Inizio vendita: dal 30/11/18

19 maggio 2019

Coro di Voci Bianche

dell’Accademia Teatro alla Scala

Direttore Bruno Casoni

Con la partecipazione di Gioele Dix

Inizio vendita: dal 30/11/18

29 settembre 2019

I Fagotti della Scala

Musiche di Corrette, Prokof’ev,

Boismortier, Saint-Saëns

Inizio vendita: dal 30/11/18

17 novembre 2019

Virtuosi del Teatro alla Scala

Musiche di Bach, Mozart

Inizio vendita: dal 30/11/18


INTESA SANPAOLO A SOSTEGNO DEL TEATRO ALLA SCALA

UNA COLLABORAZIONE ULTRADECENNALE

Ancora una volta Intesa Sanpaolo, Socio Fondatore Sostenitore del Teatro alla Scala di Milano, si conferma partner privilegiato del tempio internazionale della lirica, della musica classica e della danza, in qualità di Sponsor Principale della Stagione di Lirica, di Balletto e Sinfonica 2018/2019.

La collaborazione, più che decennale, tra Intesa Sanpaolo e il Teatro alla Scala si articola in un confronto finalizzato a rendere la musica un patrimonio universale, accessibile a tutti, in particolare alle giovani generazioni, e rappresenta un riuscito connubio tra due grandi istituzioni capaci di esprimere, nei rispettivi ambiti, una vocazione internazionale, in grado di esportare il meglio della tradizione italiana.

In particolare, con l’obiettivo di avvicinare un pubblico giovane e più vasto alla cultura musicale e all’arte della danza, prosegue per l’undicesimo anno anche il sostegno a La Scala UNDER30, il progetto speciale che prevede un’articolata proposta di spettacoli e agevolazioni per ragazzi tra i 6 e i 30 anni. Fra questi le anteprime dell’opera inaugurale della Stagione di Lirica e della Stagione di Balletto e l’anteprima dell’opera contemporanea Quartett, riservate ai giovani spettatori.

Al fine di divulgare e diffondere presso il largo pubblico – anche internazionale – i capolavori del melodramma, Intesa Sanpaolo ha anche avviato il progetto editoriale Vox Imago, una collana di edizioni multimediali (volume, dvd, guida didattica, mp3, con versione anche in inglese) nata nel 2004, che conta ad oggi 14 pubblicazioni, di cui 12 dedicate alle produzioni scaligere. Le edizioni Vox Imago, realizzate in collaborazione con Mondadori Electa e Musicom.it, hanno ottenuto diversi riconoscimenti nazionali e internazionali.

Questa attività rientra nel vasto impegno del Gruppo Intesa Sanpaolo a sostegno di alcune delle più grandi istituzioni musicali e teatrali del nostro Paese, nel desiderio di concorrere alla sua crescita non solo economica, ma anche culturale e civile, quale assunzione di responsabilità sociale d’impresa.


RAI E SCALA ANCORA INSIEME

Grandi spettacoli e il 7 dicembre Attila in diretta su Rai1

Dopo i successi degli scorsi anni e il record di ascolti di Andrea Chénier dell’ultimo 7 dicembre, la Rai torna a trasmettere in diretta l’Inaugurazione della Stagione del Teatro alla Scala di Milano. Sarà Attila di Giuseppe Verdi, diretta da Riccardo Chailly con la regia di Davide Livermore, a entrare nelle case degli italiani, ripresa da Rai Cultura e trasmessa su Rai1.

Grande cura sarà riservata alla ripresa audio e video dello spettacolo, con telecamere in alta definizione, microcamere posizionate sulla scena e microfoni che serviranno anche per la trasmissione stereofonica su Rai Radio3 e con audio HD 5.1 in TV. Come di consueto, poi, altre telecamere saranno posizionate nel foyer della Scala per raccontare ciò che accade attorno all’evento culturale più atteso della Stagione.

Le riprese Rai di Attila saranno anche trasmesse in diretta su canali televisivi internazionali e in molte sale cinematografiche sparse su tutto il territorio nazionale e internazionale. Sarà anche prodotto un DVD dello spettacolo, distribuito in tutto il mondo.

E il grande teatro musicale prodotto dalla Scala continuerà a essere ripreso da Rai Cultura e trasmesso su Rai5 anche nel corso del 2019, in continuità con quanto realizzato in passato. Rai5, poi, programmerà ancora, nel suo tradizionale spazio dedicato all’opera, spettacoli recenti o storici allestiti dal Teatro milanese.


Prima delle prime

Teatro alla Scala con Amici della Scala

RIDOTTO DEI PALCHI “A. TOSCANINI”

Amici della Scala è un’associazione che promuove il collegamento e l’amicizia fra la città e il suo Teatro.

“Prima delle prime” è organizzata con il Teatro alla Scala e gli Amici della Scala dal 1983. Ora gli incontri sono seguiti con attenzione da un grande pubblico.

Opera

Venerdì 16 novembre 2018, ore 18

ATTILA

di Giuseppe Verdi

Sandro Cappelletto

con la partecipazione del M° Riccardo Chailly

“Avrai tu l’universo, resti l’Italia a me!”

(con ascolti e video)

Lunedì 7 gennaio 2019, ore 18

LA TRAVIATA

di Giuseppe Verdi

Gaia Varon

“«Un soggetto dell’epoca»”

(con ascolti e video)

Mercoledì 6 febbraio 2019, ore 18

LA CENERENTOLA

di Gioachino Rossini

Daniele Carnini

“Vasto teatro è il mondo”

(con ascolti e video)

Lunedì 25 febbraio 2019, ore 18

CHOVANŠČINA

di Modest Musorgskij

Liana Püschel

“Il tramonto della Russia arcaica”

(con ascolti e video)

Giovedì 21 marzo 2019, ore 18

MANON LESCAUT

di Giacomo Puccini

Riccardo Pecci

con la partecipazione del M° Riccardo Chailly

“Il primo capolavoro”

(con ascolti e video)

Martedì 16 aprile 2019, ore 18

ARIADNE AUF NAXOS

di Richard Strauss

Cesare Orselli

“L’eroina inconsolabile e il barocco trasfigurato”

(con ascolti e video)

Giovedì 9 maggio 2019, ore 18

IDOMENEO

di Wolfgang Amadeus Mozart

Paolo Gallarati

“Opera seria con tempesta”

(con ascolti)

Giovedì 23 maggio 2019, ore 18

DIE TOTE STADT

di Erich Korngold

Maurizio Giani

“L’incubo freudiano e il doppio femminile”

(con ascolti)

Mercoledì 12 giugno 2019, ore 18

I MASNADIERI

di Giuseppe Verdi

Antonio Rostagno

“Maledetti romantici”

(al pianoforte e con ascolti)

Giovedì 27 giugno 2019, ore 18

PRIMA LA MUSICA E POI LE PAROLE

di Antonio Salieri

GIANNI SCHICCHI

di Giacomo Puccini

Oreste Bossini

“Retroscena teatrali e notarili”

(con ascolti e video)

Giovedì 29 agosto 2019, ore 18

RIGOLETTO

di Giuseppe Verdi

Andrea Malvano

“Una storia maledetta”

(al pianoforte e con ascolti)

Mercoledì 4 settembre 2019, ore 18

L’ELISIR D’AMORE

di Gaetano Donizetti

Claudio Toscani

“Il comico reinventato”

(con ascolti e video)

Mercoledì 25 settembre 2019, ore 18

QUARTETT

di Luca Francesconi

Gianluigi Mattietti

con la partecipazione del M° Luca Francesconi

“La coppia nel bunker: gioco di specchi

e sdoppiamenti”

(con ascolti e video)

Mercoledì 16 ottobre 2019, ore 18

GIULIO CESARE

di Georg Friedrich Händel

Lorenzo Mattei

“Gorgheggiare l’antica Roma”

(con ascolti e video)

Martedì 5 novembre 2019, ore 18

DIE ÄGYPTISCHE HELENA

di Richard Strauss

Giangiorgio Satragni

“Il fantasma della donna più bella al mondo”

(con ascolti)

Balletto

Sabato 15 dicembre 2018, ore 18

LO SCHIACCIANOCI

di George Balanchine

George Balanchine’s The Nutcracker®

Sergio Trombetta

“Quella carrozza per il Mariinskij”

(con video)

Martedì 22 gennaio 2019, ore 18

WINTERREISE

di Angelin Preljocaj

Marinella Guatterini

“Danzatore sono arrivato e danzatore parto”

(con video)

Giovedì 4 aprile 2019, ore 18

WOOLF WORKS

di Wayne McGregor

Francesca Pedroni

“One, two, one, two… danzare nel flusso del tempo”

(con video)

Giovedì 20 giugno 2019, ore 18

LA BELLA ADDORMENTATA NEL BOSCO

di Rudolf Nureyev

Elisa Guzzo Vaccarino

“Il culmine della bellezza”

(con video)

Giovedì 12 settembre 2019, ore 18

GISELLE

di Jean Coralli – Jules Perrot

Patrizia Veroli

“Vitalità di un capolavoro”

(con video)

Martedì 22 ottobre 2019, ore 18

ONEGIN

di John Cranko

Silvia Poletti

“Il mondo di Puškin per una nuova

drammaturgia coreografica”

(con video)

Mercoledì 13 novembre 2019, ore 18

BALANCHINE - KYLIÁN - BÉJART

Leonetta Bentivoglio

“Formalismo e narrazione nel balletto

del Novecento”

(con video)

Ingresso libero fino a esaurimento posti


 

 

 
 
 

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