L’Ape musicale

rivista di musica, arti, cultura

 

Indice articoli

15 dicembre 2018: Anteprima dedicata ai Giovani

16, 19, 20, 29, 30 dicembre 2018

3, 4, 10, 12 (2 rappr.), 15 gennaio 2019

Pëtr Il’ič Čajkovskij

Lo schiaccianoci

George Balanchine’s The Nutcracker®

Balletto in due atti quattro scene e un prologo

Basato sul racconto Der Nussknacker und der Mäusekönig di E.T.A. Hoffmann (1816)

Coreografia

George Balanchine

© The George Balanchine Trust

Scenee costumi

Margherita Palli

Luci

Marco Filibeck

Direttore

Michail Jurowski

Corpo di Ballo e Orchestra del Teatro alla Scala

Con la partecipazione degli Allievi della Scuola di Ballo dell'Accademia Teatro alla Scala

Nuova produzione Teatro alla Scala

Prima rappresentazione italiana

Inaugura la nuova Stagione una prima nazionale e un debutto per la Compagnia scaligera: mai rappresentata in Italia, la produzione di George Balanchine del capolavoro di Čajkovskij è tra le più famose. È un balletto straordinario, con scene emozionanti ed elaborate che creeranno un grande effetto per la gioia del pubblico. La Scala avrà nuovi costumi e scenografie, creati da Margherita Palli. La meravigliosa coreografia si dispiega nei due atti, portandoci dalla realtà alla fantasia, nello spirito natalizio, e si unirà ai classici del repertorio alla Scala. Sul podio lo specialista del repertorio russo Michail Jurowski.

The performance of George Balanchine’s The Nutcracker® a Balanchine® Ballet, is presented by arrangement with The George Balanchine Trust and has been produced in accordance with the Balanchine Style® and Balanchine Technique® Service standards established and provided by the Trust

 

la foto di Balanchine è di Erio Piccagliani

24, 25, 26, 29, 30 gennaio; 1 febbraio; 8, 9 marzo 2019

Franz Schubert

Winterreise

Coreografia

Angelin Preljocaj

Scene

Constance Guisset

Costumi

Angelin Preljocaj

Luci

Eric Soyer

Basso baritono

Thomas Tatzl

Pianoforte

James Vaughan

Corpo di Ballo del Teatro alla Scala

Nuova produzione Teatro alla Scala

Prima rappresentazione assoluta

Winterreise (Viaggio d’inverno), capolavoro di Schubert, un viaggio dell’anima in un inverno che è soprattutto interiore.Angelin Preljocaj,artista eclettico e sensibile, torna a collaborare con il Corpo di Ballo scaligero dopo diversi anni con una nuova creazione, in prima assoluta, per la nuova tappa del fortunato e stimolante ciclo di balletti su musica da camera. Gli artisti scaligeri si immergeranno nell’atmosfera musicale ed emotiva dei 24 Lieder di Schubert e si faranno veicolo delle emozioni scaturite da quel magico fondersi di parole e musica, pianoforte, nell’interpretazione di James Vaughan e voce, del basso baritono Thomas Tatzl, al suo debutto alla Scala.

 

Thomas Tatzl, foto di Anja Koppitsch; Angelin Preljocaj, foto di Joerg Letz

7, 10 (2 rappr.), 12, 13, 14, 20 aprile 2019

Max Richter

Woolf Works

(I now, I then – Becomings – Tuesday)

Regia e coreografia

Wayne McGregor

Scene

Ciguë, We Not I, Wayne McGregor

Costumi

Moritz Junge

Luci

Lucy Carter

Video design

Ravi Deepres

Sound design

Chris Ekers

Trucco

Kabuki

Drammaturgo

Uzma Hameed

Artisti ospiti

Alessandra Ferri

(7, 10s.,12,14, 20 aprile 2019)

Federico Bonelli

(7, 10s.,12,14, 20 aprile 2019)

Direttore

Oleg Caetani

Corpo di Ballo e Orchestra del Teatro alla Scala

Produzione del Royal Ballet, Covent Garden, Londra, 2015

Prima rappresentazione italiana

Il mondo artistico e letterario e la personalità di una delle scrittrici più originali del Ventesimo secolo si aprirà per la prima volta alla Scala con Woolf Works, straordinario successo di Wayne McGregor per il Royal Ballet ispirato da tre noti romanzi di Virginia Woolf ma anche da lettere, saggi, diari. Di grande impatto emotivo e di straordinaria energia, ha portato Wayne McGregor a vincere il Critics’ Circle Award come migliore coreografia classica e il suo secondo Olivier Award come “Best New Dance Production”. É attesissima alla Scala, così come la protagonista, Alessandra Ferri, in uno dei lavori più emozionanti e intensi della sua carriera, che le è valso nel 2016 il suo secondo Olivier Award for “Outstanding Achievement in Dance”. Sul podio Oleg Caetani, in una inedita collaborazione con il Balletto scaligero.

Woolf Works” was originally commissioned by The Royal Ballet and had its premiere at The Royal Opera House, Covent Garden, on 11th May 2015

 

Federico Bonelli, foto di NinaLarge; Alessandra Ferri, foto DanceMedia LLC_by Lucas Chilczuk; Wayne McGregor, foto Pål Hansen; altre foto ROH, 2015 Tristram Kenton

26, 27, 29 giugno; 2, 3, 5, 9 luglio 2019

Pëtr Il’ič Čajkovskij

La Bella addormentata nel bosco

Balletto in un prologo e tre atti dalla fiaba “La Belle au bois dormant” di Charles Perrault

Libretto di M. Petipa e I.A. Vsevoložskij

Coreografia e regia

Rudolf Nureyev

Scene e costumi

Franca Squarciapino

Étoile

Svetlana Zakharova

(5, 9 luglio)

Artista ospite

Polina Semionova

(26, 29 giugno)

Direttore

Felix Korobov

Corpo di Ballo e Orchestra del Teatro alla Scala

Produzione Teatro alla Scala

Il balletto più sontuoso e sognante, quasi il “balletto per eccellenza”: della coreografia originale di Petipa Nureyev seppe mantenere la straordinaria purezza, così come l’aveva appresa al Kirov, ma con un respiro teatrale e drammatico nuovo, una motivazione interiore e notevoli variazioni, una coreografia articolata e composita tale da rivelare tutte le sfumature psicologiche dei personaggi. Proprio alla Scala Nureyev affidò, nel 1966, il debutto della “sua” Bella, e a dodici anni dalle precedenti rappresentazioni torna in scena nello sfarzoso allestimento del premio Oscar Franca Squarciapino creato per la Scala nel 1993. A dirigere la straordinaria partitura di Čajkovskij sarà Felix Korobov.

foto Teatro alla Scala di Erio Piccagliani e Brescia/Amisano

 

17,19 (2 rappr.), 24, 30 settembre; 3 (2 rappr.), 8 ottobre 2019

Adolphe Adam

Giselle

Coreografia

Jean Coralli – Jules Perrot

Ripresa coreografica

Yvette Chauviré

Scene e costumi

Aleksandr Benois

rielaborati da Angelo Sala e Cinzia Rosselli

Étoile

Svetlana Zakharova

(17, 19s, 24 settembre)

Direttore

David Coleman

Corpo di Ballo del Teatro alla Scala

Orchestra dell'Accademia Teatro alla Scala

Produzione Teatro alla Scala

Una storia d’amore, tradimento e redenzione, tra gioiose feste contadine e il bianco stuolo di willi, affascinanti quanto spietate: Giselle continua a commuovere il pubblico con la sua storia delicata e la sensibilità dell’interpretazione dei protagonisti, nel contrasto fra un mondo solare e un regno oscuro e terribile, popolato di spiriti. L’indimenticabile balletto romantico di Coralli-Perrot torna nella ripresa di Yvette Chauviré, che proprio con la cura e la raffinatezza di ruoli come Giselle ha esaltato la tradizione classica in tutta la sua purezza e consegnato la sua fama al mondo. L’esecuzione musicale sarà affidata all’Orchestra dell’Accademia Teatro alla Scala diretta da David Coleman.

foto Brescia Amisano

 

24, 26, 29 ottobre; 2, 6, 8, 10 novembre 2019

Pëtr Il’ič Čajkovskij

Onegin

Balletto in tre atti di

John Cranko

ispirato al poema di Aleksandr Puškin

arrangiamento e orchestrazione di Kurt-Heinz Stolze

Scene

Pier Luigi Samaritani

Costumi

Pier Luigi Samaritani e Roberta Guidi di Bagno

Luci

Steen Bjarke

Ripresa da Agneta Valcu e Victor Valcu

Supervisione coreografica di Reid Anderson

Proprietà dei diritti Dieter Graefe

Étoile

Roberto Bolle

(24, 26, 29 ottobre; 2, 6 novembre)

 

Artista ospite

Marianela Nuñez

(24, 26, 29 ottobre; 2, 6 novembre)

Direttore

Felix Korobov

Corpo di Ballo e Orchestra del Teatro alla Scala

Produzione Teatro alla Scala

Un giovane aristocratico annoiato dalla vita si lascia sfuggire, per gioco, quello che troppo tardi riconoscerà come il vero, grande amore. Onegin è un esempio perfetto di moderno “dramma in danza” ispirato al romanzo in versi di Aleksandr Puškin¸ che John Cranko riscrisse con maestria e sensibilità: una grande storia d’amore infelice narrata con passi a due di straordinaria potenza espressiva, personaggi scolpiti con precisione e una splendida galleria di danze d’insieme, su una partitura basata interamente su musiche di Čajkovskij, sul podio Felix Korobov, senza però nemmeno una nota tratta dalla sua opera Evgenij Onegin.

 

foto Brescia Amisano

16, 19, 22, 24, 27, 30 (2 rappr.) novembre 2019

Balanchine - Kylián - Béjart

Georges Bizet

Symphony in C

Coreografia

George Balanchine

© School of American Ballet

Costumi

Karinska

Luci

Andrea Giretti

Produzione Teatro alla Scala

Wolfgang Amadeus Mozart

Petite Mort

Concerto per pianoforte e orchestra in la magg.n. 23 K 488 (adagio)

Concerto per pianoforte e orchestra in do magg. n. 21 K 467 (andante)

Coreografia e scene

Jiří Kylián

Costumi Joke Visser

Luci Jiří Kylián

Realizzazione diJoop Caboort

Supervisione alle luci e alle sceneHans Boven

Pianoforte Takahiro Yoshikawa

Produzione Teatro alla Scala

Maurice Ravel

Boléro

Coreografia

Maurice Béjart

Supervisione coreografica Gil Roman

Luci originali riprese da

Marco Filibeck

Étoile

Roberto Bolle

(16, 19, 22, 24, 27 novembre)

Produzione Teatro alla Scala

Direttore

Felix Korobov

Corpo di Ballo e Orchestra del Teatro alla Scala

La musica ispira e nascono capolavori senza tempo: purezza classica e meravigliose geometrie, nei quattro movimenti e nel travolgente finale di Symphony in C di George Balanchine, grande esempio del suo genere “concertante”, sulla Sinfonia n.1 in Do maggiore di Georges Bizet; fluido inanellarsi di momenti di gruppo e splendidi passi a due, lirici o appassionati o aggressivi, nel gioiello coreografico di Jiří Kylián Petite Mort, su due tra i concerti più belli e famosi di Mozart; potente sensualità, ritualità e intensità trascinante nel balletto-icona di Béjart sul Boléro di Ravel, che ritrova sul mitico tavolo rotondo l’étoile Roberto Bolle. Grande danza per grande musica, che vedrà tornare sul podio Felix Korobov.

 

Foto Teatro alla Scala (Erio Piccagliani, Lelli Masotti, Brescia Amisano) e School of American Ballet

Ospitalità del Tokyo Ballet

11, 12 luglio 2019

Toshiro Mayuzumi

The Kabuki

Coreografia

Maurice Béjart

Scene e costumi

Nuño Corte-Real

Musica registrata

13, 14 luglio 2019

Programma in definizione

Con quattro rappresentazioni nel mese di luglio la Scala ospiterà il Tokyo Ballet, una delle più importanti compagnie internazionali, ensemble accademicoin grado di proporre al pubblico giapponese il grande repertorio ottocentesco, diffondendo una cultura europea facendola propria, e richiesta a livello internazionale anche per l’alto numero di coreografie moderne e contemporanee originali. Le relazioni della Scala con il Giappone hanno portato a una costante presenza alla Scala del Tokyo Ballet, dal 1986 fino al 2010, quando proprio alla Scala si è voluto celebrare la settecentesima recita in tournée all’estero del Tokyo Ballet, con una rappresentazione straordinaria di The Kabuki. Accanto a un programma misto in definizione, il Tokyo Ballet torna alla Scala proprio con questo lavoro, tra i più noti e acclamati, che Maurice Béjart destinò proprio a questa Compagnia, eletta dal grande coreografo a depositaria di molti suoi capolavori e di creazioni. Béjart scrisse “Chusingura, il racconto dei 47 Ronin, è uno dei capolavori teatrali, non solo del Giappone, ma del mondo intero”. In The Kabuki, creazione moderna che affonda le radici nella tradizione, “il balletto, un'arte simbolica abbraccia il Kabuki, una forma d'arte suprema, un rituale in cui il mito si immerge nella vita di tutti i giorni, trascendendolo, sublimandolo e liberandoci così della nostra ansia esistenziale attraverso il medium dell'attore.”

 

foto Kiynori Hasegawa


 

 

 
 
 

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