L’Ape musicale

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Festival delle nazioni città di castello

La Francia in festival

 la Francia protagonista della 49a edizione del FESTIVAL DELLE NAZIONI

Città di Castello, dal 23 agosto al 3 settembre 2016

Artisti internazionali, progetti speciali realizzati ad hoc, prime esecuzioni assolute, grandi classici e piccole perle del repertorio, storia e memoria ma anche stringente attualità: con un programma ricco e articolato in tante istantanee ‘musicali’, la 49a edizione del Festival delle Nazioni dedicata alla Francia rievocherà ‘dal vivo’ le musiche, le atmosfere, i molteplici paesaggi sonori che attraversarono Parigi in quel cruciale momento storico, tra la fine dell’Ottocento e i primi due decenni del Novecento, che segnò il passaggio dalla classicità alla modernità. I 16 concerti che dal 23 agosto al 3 settembre 2016 animeranno Città di Castello – ma anche alcuni dei luoghi più suggestivi della Valtiberina – sono stati presentati questa mattina in conferenza stampa a Perugia dal presidente Giuliano Giubilei e dal direttore artistico Aldo Sisillo. Oltre agli artisti già annunciati – Katia e Marielle Labèque, Rokia Traoré, Renaud Capuçon con Jérôme Ducros, Louis Lortie, il duo Musica Nuda composto da Petra Magoni e Ferruccio Spinetti, la prima assoluta di L’Argent o La banca universale di Pierre Thilloy – il cartellone della rassegna si completa con l’Orchestre Dijon Bourgogne diretta da Gergely Madaras, il Quartetto Zaïde, lo Sperimentale di Spoleto con il progetto Une soirée à Paris, Federico Mondelci con l’ensemble Le Saxo, il duo Stefano Rossi e Stefano Bezziccheri, la pianista Sun Hee You, un progetto dedicato al cinema di Ivan Teobaldelli con musiche inedite di Daniele Furlati, il concerto dei vincitori del Premio Burri 2015, un omaggio a Debussy con Catherine Spaak e il flautista Massimo Mercelli, l’Orchestra della Toscana diretta da Joachim Jousse.

Come da tradizione, due grandi orchestre sinfoniche apriranno e chiuderanno il Festival: l’apertura (23 agosto ore 21, Città di Castello, Chiesa di San Domenico) è affidata all’OrchestreDijon Bourgogne diretta da Gergely Madaras e a un programma di musiche volte a rievocare quell’atmosfera frizzante e piena di stimoli della Parigi di fine diciannovesimo secolo: oltre a due celeberrimi brani quali Tombeau de Couperin di Ravel e la Suite Arlésienne di Bizet, sarà protagonista infatti la musica di Jacques Offenbach, compositore fra i più eseguiti in quel periodo. La chiusura di rassegna (3 settembre ore 21, Città di Castello, Chiesa di San Domenico) sarà invece nelle mani del direttore Joachim Jousse, che alla testa dell’Orchestra della Toscana dirigerà musiche di Saint-Saëns, Delibes, Roussel, Berlioz, Verdi e Massenet, riportando alla luce quelle suggestioni esotiche e coloniali – ritmi caraibici, nuove sonorità e strutture melodiche e, naturalmente, il jazz – che a partire dalla seconda metà dell’Ottocento conquistarono gli ambienti colti della madrepatria.

Le sorelle Katia e Marielle Labèque (24 agosto ore 21, Città di Castello, Chiesa di San Domenico) proporranno – in un programma particolarmente originale – la trascrizione per due pianoforti di Le Sacre du printemps realizzata dallo stesso Stravinskij, che permetterà di rivivere la prima rappresentazione assoluta del discusso capolavoro stravinskijano che ebbe luogo proprio a Parigi in una memorabile serata del 1913. Le Labèque eseguiranno anche due tra i brani più amati di Ravel: Ma Mère l’Oye e la Rapsodie espagnole.

César Franck e Maurice Ravel sono gli autori con i quali si misurerà il giovane Quartetto Zaïde (25 agosto ore 21, Citerna, Chiesa di San Francesco), formazione tutta al femminile considerata uno dei quartetti d’archi francesi emergenti più interessanti nel panorama internazionale.Accanto a due dei massimi autori di Francia, l’ensemble proporrà il Secondo Quartetto dell’italiana Francesca Verunelli, brano commissionato dalla ECHO nell’ambito del programma Rising Stars, presentato la scorsa stagione nelle più importanti capitali europee e ora a Città di Castello in prima esecuzione italiana.

Mantenendo uno stretto fil rouge con l’edizione dello scorso anno, il Teatro Lirico Sperimentale di Spoleto – con il quale si rinnova una importante colaborazione – proporrà un nuovo spettacolo dedicato alla Belle Époque e interpetato dai cantanti vincitori del Concorso di canto 2015-2016: Una soirée à Paris (26 agosto ore 18, Sansepolcro, Auditorium Santa Chiara) con musiche di Savinio, Malipiero e Offenbach. Di quest’ultimo – quale piccolo omaggio ai tragici fatti di Parigi dello scorso novembre – verrà eseguita una selezione di brani dall’operetta Ba-ta-clan, proprio quella dalla quale prende il nome la sala da concerti parigina nella quale si è verificato il sanguinoso attentato.

Ibert, Milhaud, Bozza e Françaix sono i francesi che risuoneranno nel concerto Le Saxo (26 agosto ore 21, San Giustino, Cortile di Castello Bufalini)con la direzione musicale e il sassofono solista di Federico Mondelci che, accompagnato da un ensemble da camera, esplorerà tutte le potenzialità tecniche ed espressive di uno strumento che proprio a cavallo tra Otto e Novecento conobbe l’esplosione della sua popolarità, anche grazie alla relativa facilità di emissione del suono che lo farà diventare protagonista di nuovi generi popolari. A dialogo con Mondeli, ci sarà anche il trombone solista di Massimo Morganti.

Per ricordare un famoso caffè della Parigi di fine secolo, Le Chat noir, dove si tenevano spettacoli di cabaret, esibizioni di chansonnier e teatro d’ombre, il Festival delle Nazioni ospiterà una serata con il duo voce e contrabbasso Musica Nuda formato da Petra Magoni e Ferruccio Spinetti (27 agosto ore 21, Città di Castello, Chiesa di San Domenico). Molto apprezzato anche in Francia, il duo presenterà un programma tutto dedicato alla canzone francese con brani di Jacques Brel, Édith Piaf, Serge Gainsbourg, Françoise Hardy, Gilbert Bécaud e altri, rivisitato nel singolarissimo e poliedrico stile che contraddistingue i due artisti.

Autori meno frequentati nelle sale da concerto italiane ma certamente molto importanti nel contesto di quel sub-strato musicale che fermentava nella Parigi di fine Ottocento saranno proposti dal duo viola e pianoforte composto da Danilo Rossi e Stefano Bezziccheri (28 agosto ore 18, Umbertide, Collegiata Santa Maria della Reggia): il duo interpreterà musiche di Henri Vieuxtemp e Louis Vierne, oltre alla Sonata n. 1 op. 78 di Brahms nella trascrizione originale del tedesco per viola e pianoforte.

Un argomento di scottante attualità sarà affrontato nel concerto di Ensemble Suono Giallo (28 agosto ore 21, Città di Castello, Palazzo Vitelli alla Cannoniera): nella prima parte della serata, debutterà in prima assoluta L’Argent o La banca universale,racconto in musica commissionato al compositore contemporaneo Pierre Thilloy, ispirato al racconto di Émile Zola L’Argent (Il denaro) in cui si narra di una speculazione finanziaria finita in tragico fallimento. La drammaturgia e la narrazione saranno a cura del musicologo Sandro Cappelletto.Nella seconda parte, l’ensemble presenterà due nuovi brani di giovani compositori: condamné à son éternité paralysée diTheocharis Papatrechas e la Prière à Dieu dal Trattato sulla tolleranza di Voltaire diGiovanni Scapecchi.

Il Festival delle Nazioni ospiterà inoltre uno dei più quotati musicisti francesi di oggi, il violinista Renaud Capuçon, che si esibirà in duo con il pianista Jérôme Ducros(29 agosto ore 21, Città di Castello, Chiesa di San Domenico). Il duo sarà impegnato in un programma che ripercorrerà tre tappe cruciali nella storia della Sonata per questa formazione, dalla Sonata KV 304 di Mozart di fine Settecento alla Sonata n. 2 e la Tzigane di Ravel degli anni Venti del Novecento, passando per l’op. 18 di Richard Strauss.

In un programma dedicato alla Francia tra Otto e Novecento non potevano mancare le splendide Gympnopédies di Erik Satie: a interprtarle sarà la giovane e versatile pianista coreana Sun Hee You (30 agosto ore 18, Città di Castello, Palazzo Vitelli alla Cannoniera) in un recital nel quale affiancherà il capolavoro del francese a brani di Poulenc, Rachmaninov, Skrjabin e Kapustin.

Sul treno dei fratelli Lumière. 1895: nasce il cinema (30 agosto ore 21, Montone, Chiesa di San Francesco) è il titolo dell’omaggio alla settima arte che proprio alla fine dell’Ottocento, e in Francia, vide il suo definitivo affermarsi come la nuova forma espressiva che rivoluzionerà la comunicazione del secolo successivo. Il progetto è curato da Ivan Teobaldelli e si configurerà come una serata di proiezioni con musiche dal vivo, eseguite in prima assoluta dall’autore al pianoforte Daniele Furlati.

Originale e ricco di spunti di interesse sarà il programma offerto nel concerto che vedrà protagonista, come da tradizione, il vincitore del Premio Burri per giovani interpreti dello scorso anno: la flautista Sara Brusamolino e il pianista Daniele Incerti, vincitori del concorso 2016 dedicato alla classe di musica da camera, si esibiranno in duo – eseguendo brani di Pierre Sancan, Henry Dutilleux e Poulenc –, insieme al violoncellista Filippo Di Domenico per la Sonata op. 17 di Jean-Michel Damase, e con il soprano Kyoko Hattori per le Chansons madécasses di Ravel: un programma tutto novecentesco di grande fascino (31 agosto ore 18, Morra, Oratorio di San Crescentino).

Catherine Spaak sarà la raffinata narratrice delle Chansons de Bilitis di Claude Debussy, in una serata interamente dedicata al francese che vedrà impegnato Massimo Mercelli al flauto insieme a Olga Arzilli (viola), Fulvio Fiorio (flauto), Nicoletta Sanzin e Tiziana Tornari (arpe). L’omaggio a Debussy (31 agosto ore 21, Città di Castello, Chiesa di San Domenico) si completerà con l’esecuzione della Sonata per flauto, arpa e viola, con il Prèmiere Arabesque per due arpe e con lo straordinario Syrinx per flauto solo.

Il pianista Louis Lortie (1 settembre ore 21, Città di Castello, Chiesa di San Domenico) – tra i più importanti interpreti della scena internazionale di oggi – proporrà un concerto con musiche composte tra il 1884 e il 1913 da Gabriel Fauré, Debussy e Ravel, autori francesi che vissero in prima persona quel clima di straordinario fermento artistico e culturale che caratterizzò gli anni di passaggio tra diciannovesimo e ventesimo secolo.

Rokia Traoré presenterà al Festival delle Nazioni (2 settembre ore 21, Città di Castello Parco di Villa Montesca) il suo sesto album, Né So, uscito a febbraio 2016 per l’etichetta Ponderosa Music&Art. Quella di Città di Castello sarà la prima tappa di un minitour italiano della cantante e polistrumentista nativa del Mali.

Sono partner istituzionali del Festival delle Nazioni il Ministero per i beni e le attività culturali e del Turismo – Dipartimento dello Spettacolo, la Regione Umbria, la Camera di Commercio di Perugia, il Comune di Città di Castello e i Comuni di Citerna, Sansepolcro, San Giustino, Umbertide, Montone.

www.festivalnazioni.com


 

Il Festival delle Nazioni in quasi mezzo secolo di vita ha portato in Italia i maggiori interpreti europei e mondiali della musica classica, in una condizione unica di confronto e circolazione delle idee. E Città di Castello è da molto tempo un punto di riferimento per tutti quelli che amano questo tipo di musica.

Negli ultimi anni abbiamo allargato il nostro orizzonte, dando spazio non solo alle grandi tradizioni musicali e alla musica contemporanea (da sempre presente nei nostri programmi) ma anche a linguaggi che appartengono alla musica popolare o a nuove tendenze.

Anche grazie a tutto questo il Festival è cresciuto. C’è un’attenzione maggiore da parte della critica, più spazio nei media nazionali e locali. Ma soprattutto maggiore coinvolgimento del pubblico, anche giovane. Questo crescente interesse da parte dei giovani è senz’altro la novità più significativa che abbiamo registrato nelle ultime edizioni. Insomma la musica classica non è più chiusa in un recinto di appassionati, ma sta conquistando un pubblico più vasto e di tutte le età.

Credo che la formula vincente sia da un lato una certa intransigenza sulla qualità, dall’altro l’aver saputo costruire intorno alla proposta artistica un’idea che porti il pubblico ad appassionarsi a un grande tema legato all’attualità. Questo è il senso del progetto triennale – nella ricorrenza del centenario – dedicato a tre grandi Nazioni coinvolte nella prima guerra mondiale. O quello di aver scelto di ospitare l’Armenia, dando l’occasione al pubblico non solo di ascoltare una musica coinvolgente e suggestiva, ma anche di conoscere la magia e la ricchezza di una cultura lontana e riflettere sulle tragedie che hanno colpito quel popolo.

Non solo la musica quindi per rivelare che cosa nasconde la storia di un Paese, anche se naturalmente resta la nostra chiave fondamentale. I concerti del Festival e le altre occasioni di approfondimento sono legati da un filo che ci aiuta a capire come si è costruita nei secoli la ricchezza (culturale) delle Nazioni.

Giuliano Giubilei

Presidente

 


 

La Francia, nazione ospite del 2016, aggiunge un nuovo tassello al progetto triennale del Festival delle Nazioni dedicato alla Grande Guerra. In continuità con l’edizione dedicata all’Austria, l’attenzione è rivolta a quel cruciale momento storico che va dalla fine dell’Ottocento ai primi due decenni del Novecento. È allora che Parigi diventa la città punto di riferimento universale per le arti e la ricerca innovativa; ed è qui che convivono, seppur in situazioni esistenziali di grande emergenza, gli artisti che segneranno il passaggio dalla classicità alla modernità.

È dunque la Francia che assiste alla prima rappresentazione assoluta di Le Sacre du printemps di Stravinskij. È il 29 maggio del 1913 e la serata al Théâtre des Champs-Elysées è indimenticabile: tra chi, come Maurice Ravel, grida al genio e chi se ne va schifato da quel ‘rumore’. Quella rappresentazione interpretata sulla scena dai Balletti Russi decreta la fine di un’epoca, l’archiviazione delle forme musicali romantiche e l’inizio della modernità in musica.

È la Francia della fine della Belle Époque. La capitale è già in quel momento storico una città internazionale: ancora eccitati dalla rivoluzione impressionista, è qui che a inizio secolo si incrociano i maggiori artisti, musicisti e intellettuali del tempo, da Claude Debussy a Erik Satie, da Max Jacob a Jean Cocteau, da Henri Matisse ai fratelli Duchamp. Non a caso le due più importanti Esposizioni universali di quel periodo hanno luogo proprio nella capitale francese: la mostra del 1889, in occasione della quale viene realizzata la Torre Eiffel per celebrare il centenario della Rivoluzione, e quella del 1900, che raccoglie oltre cinquanta milioni di visitatori. Anche grazie a queste manifestazioni, Parigi si guadagna la fama di essere una delle città più frizzanti e piene di vita del momento.

E ancora, è la Francia dei cabaret e delle esibizioni degli chansonnier, è la Francia che scopre il cinema, la nuova arte che rivoluzionerà la comunicazione del ventesimo secolo.

È la Francia che scopre l’esotismo. L’impero coloniale francese all’inizio del Novecento è alla sua massima espansione nei continenti americano, asiatico e africano. I ritmi caraibici e le nuove melodie tradizionali dei Paesi più lontani invadono l’Europa. Ma sono soprattutto i compositori francesi – più dei colleghi inglesi o tedeschi – a rimanerne affascinati: Camille Saint-Saëns e Léo Delibes, ad esempio, cercano di ricreare all’interno del linguaggio occidentale atmosfere esotiche servendosi di timbriche nuove e di sistemi melodici importati dalle culture orientali. E in particolare dall’America e dalle regioni in origine colonizzate proprio dai francesi arriva il jazz, che lascerà il segno anche nelle composizioni degli autori di musica ‘colta’.

Da alcuni anni, caratteristica peculiare del Festival delle Nazioni è anche quella di riflettere sui temi di più scottante attualità, un impegno che abbiamo confermato anche in questa 49a edizione con il racconto in musica commissionato al compositore contemporaneo Pierre Thilloy e ispirato al racconto di Émile Zola L’Argent, che narra la vicenda di una speculazione finanziaria finita in tragico fallimento.

Aldo Sisillo

Direttore artistico

 


 

MARTEDÌ 23 AGOSTO 2016 ORE 21.00 / CITTÀ DI CASTELLO, CHIESA DI SAN DOMENICO

Orchestre Dijon Bourgogne

Gergely Madarasdirettore

Maurice Ravel Tombeau de Couperin versione per orchestra

Georges Bizet L’Arlésienne Suite n.1

Jacques Offenbach La Vie parisienne: Ouverture (arrangiamento di Thibault Perrine)

Jacques Offenbach La Fille du tambour-major: selezione

Jacques Offenbach La Grande-duchesse de Gérolstein: selezione

Jacques Offenbach Souvenir des Bouffes-Parisiens: estratti

Jacques Offenbach La Vie parisienne: Can-can (arrangiamento di Thibault Perrine)

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MERCOLEDÌ 24 AGOSTO 2016 ORE 21.00 / CITTÀ DI CASTELLO, CHIESA DI SAN DOMENICO

Katia Labèquepianoforte, Marielle Labèquepianoforte

Maurice Ravel Ma Mère l’Oye

Maurice Ravel Rapsodie espagnole

Igor Stravinskij Le Sacre du printempsversione per 2 pianoforti

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GIOVEDÌ 25 AGOSTO 2016 ORE 21.00 / CITERNA, CHIESA DI SAN FRANCESCO

Quartetto Zaïde

Charlotte Juillard violino, Leslie Boulin Raulet violino

Sarah Chenaf viola, Juliette Salmona violoncello

César Franck Quartetto per archi in re maggiore

Francesca VerunelliSecondo Quartettoprima esecuzione italiana

Maurice Ravel Quartetto in fa maggiore

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VENERDÌ 26 AGOSTO 2016 ORE 18.00 / SANSEPOLCRO, AUDITORIUM SANTA CHIARA

UNE SOIRÉE À PARIS

Daniele Lombardiintroduzione critica

Cantanti vincitori dei concorsi 2015-2016

del Teatro Lirico Sperimentale di Spoleto «A. Belli»

Enrico Cicconofri, Luca Spinosa e Daniele Lombardipianoforte

Alberto Savinio Les Chants de la Mi-mort Suite

Gian Francesco Malipiero da Cinq mélodies: Chanson morave,

Le Jeux Couleur du temps, Pégase, testi diVictor Margueritte

Alberto Savinio Chants étranges: estratti

Jacques Offenbach Ba-ta-clan: selezione

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VENERDÌ 26 AGOSTO 2016 ORE 21.00 / SAN GIUSTINO, CORTILE DEL CASTELLO BUFALINI

LE SAXO

Ensemble Le Saxo

Federico Mondelci direttore e sassofono

Massimo Morganti trombone

Jacques Ibert Concertino da camera per sassofono contralto e 11 strumenti

Darius Milhaud Scaramoucheper sassofono ed ensemble di archi, fiati e percussioni

Eugene Bozza Aria per sassofono e archi

Jean Françaix Cinq Dances exotiquesper sassofono e archi

Plaisir d’Amour Suite di canzoni americane e francesi (arrangiamento Massimo Morganti)

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SABATO 27 AGOSTO 2016 ORE 21.00 / CITTÀ DI CASTELLO, CHIESA DI SAN DOMENICO

MUSICA NUDA

Petra Magonivoce, Ferruccio Spinetticontrabbasso

in DES RONDS DANS L’EAU

Jacques Brel Non andare via (Ne me quitte pas), Claude Nougaro Le Vie en noir

Édith Piaf/Louis Gugliemi La Vie en rose, Serge Gainsbourg Couleur café

Jacques Brel La canzone dei vecchi amanti

Mogol/Piero Soffici Tout s’arrange (testo francese di André Salvet e Claude Carrère)

Françoise Hardy Des Ronds dans l’eau, Paolo Conte Les Tam-Tam du paradis

Henri Salvador Mon Amour, Nino Ferrer Mirza

Gilbert Bécaud Quand il est mort le poète, Georges Bizet/The Beatles Carmen/Come together

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DOMENICA 28 AGOSTO 2016 ORE 18.00 / UMBERTIDE, COLLEGIATA SANTA MARIA DELLA REGGIA

Danilo Rossiviola, Stefano Bezziccheripianoforte

Johannes Brahms Sonata n. 1 in sol maggiore op. 78 (versione per viola e pianoforte)

Henri Vieuxtemps Sonata in si bemolle maggiore per viola e pianoforte op. 36

Louis Vierne Deux Pièces per viola e pianoforte op. 5

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DOMENICA 28 AGOSTO 2016 ORE 21.00 / CITTÀ DI CASTELLO, PALAZZO VITELLI ALLA CANNONIERA

Ensemble Suono Giallo

Andrea Biagini flauto,Michele Bianchini sassofono, Fabio Battistelli clarinetto,

Simone Nocchi pianoforte, Laura Mancinipercussioni

L’Argent o La banca universaleliberamente tratto da L’Argent di Émile Zoladrammaturgia evoce narrante diSandro Cappellettomusica diPierre Thilloynuova commissione Festival delle Nazioni prima esecuzione assoluta

Theocharis Papatrechascondamné à son éternité paralysée prima esecuzione assoluta

Giovanni ScapecchiPrière à Dieu dal Trattato sulla tolleranza di Voltaire prima esecuzione assoluta

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LUNEDÌ 29 AGOSTO 2016 ORE 21.00 / CITTÀ DI CASTELLO, CHIESA DI SAN DOMENICO

Renaud Capuçonviolino, JérômeDucrospianoforte

Wolfgang Amadeus Mozart Sonata n. 21 in mi minore per violino e pianoforte KV 304 / KV6 300c

Maurice Ravel Sonata n. 2 in so maggiore per violino e pianoforte

Maurice Ravel Tzigane versione per violino e pianoforte

Richard Strauss Sonata in mi bemolle maggiore per violino e pianoforte op. 18

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MARTEDÌ 30 AGOSTO 2016 ORE 18.00 / CITTÀ DI CASTELLO, PALAZZO VITELLI ALLA CANNONIERA

Sun Hee Youpianoforte

Aleksandr Skrjabin Fantasie op. 28

Sergej Rachmaninov Prélude op. 23 n. 4 in re maggiore

Sergej Rachmaninov Prélude op. 32 n. 12 in sol diesis minore

Sergej Rachmaninov Prélude op. 23 n. 6 in mi bemolle maggiore

Sergej Rachmaninov Prélude op. 23 n. 7 in do minore

Sergej Rachmaninov Prélude op. 32 n. 10 in si minore

Sergej Rachmaninov Prélude op. 23 n. 2 in si bemolle maggiore

Erik SatieGymnopédies n. 1 e n. 3

Francis Poulenc Trois Pièces versione 1953

Francis Poulenc Mélancolie

Nikolai Kapustin Variations op. 41

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MARTEDÌ 30 AGOSTO 2016 ORE 21.00 / MONTONE, CHIESA DI SAN FRANCESCO

SUL TRENO DEI FRATELLI LUMIÈRE

1895: NASCE IL CINEMA

viaggio per voce narrante e immagini a cura diIvan Teobaldelli

Daniele Furlatipianoforte

musiche originali diDaniele Furlatiprima esecuzione assoluta

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MERCOLEDÌ 31 AGOSTO 2016 ORE 18.00 / MORRA, ORATORIO DI SAN CRESCENTINO

Sara Brusamolinoflauto

Daniele Incertipianoforte

Vincitori Premio «Alberto Burri» per giovani interpreti 2015

Kyoko Hattorisoprano

Filippo Di Domenicovioloncello

Pierre Sancan Sonatine per flauto e pianoforte

Henry Dutilleux Sonatine per flauto e pianoforte

Francis Poulenc Sonata per flauto e pianoforte

Jean-Michel Damase Sonate en Concert op. 17 per flauto, violoncello e pianoforte

Maurice Ravel Chansons madécasses per soprano, flauto, violoncello e pianoforte

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MERCOLEDÌ 31 AGOSTO 2016 ORE 21.00 / CITTÀ DI CASTELLO, CHIESA DI SAN DOMENICO

OMAGGIO A DEBUSSY

Catherine Spaakvoce recitante

Massimo Mercelliflauto

Olga Arzilliviola

Fulvio Fiorioflauto

Nicoletta Sanzin arpa

Tiziana Tornariarpa

Claude Debussy Sonata per flauto, viola e arpa

Claude Debussy Prèmiere Arabesque per 2 arpe

Claude Debussy Syrinx per flauto

Claude Debussy Chansons de Bilitis per voce, 2 flauti e 2 arpe, testi di Pierre Louÿs

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GIOVEDÌ 1 SETTEMBRE 2016 ORE 21.00 / CITTÀ DI CASTELLO, CHIESA DI SAN DOMENICO

Louis Lortiepianoforte

Gabriel Fauré Préludes op. 103

Claude Debussy Préludes: selezione dal Libro primo

Gabriel Fauré Nocturne n. 4 in mi bemolle maggiore op. 36

Gabriel Fauré Nocturne n. 6 in re bemolle maggiore op. 63

Maurice Ravel Gaspard de la nuit

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VENERDÌ 2 SETTEMBRE 2016 ORE 21.00 / CITTÀ DI CASTELLO, PARCO DI VILLA MONTESCA

NÉ SO

Rokia Traorévoce e chitarra

Mamah Diabatengoni, Stefano Piliachitarra

Bintou Soumbounoubackling vocal, Moise Ouattarabatteria

Matthieu N’Guessanbasso

Yves Schommer e Adrien Roytecnici del suono

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SABATO 3 SETTEMBRE 2016 ORE 21.00 / CITTÀ DI CASTELLO, CHIESA DI SAN DOMENICO

Orchestra della Toscana

Joachim Joussedirettore

Camille Saint-Saëns Samson et Dalila: Bacchanale

Léo Delibes Lakmé: Invitation à la danse, Entracte

Albert Roussel Le Festin de l’araignée op. 17

Hector Berlioz Benvenuto Cellini: Ouverture

Giuseppe Verdi Aida: Ouverture

Jules Massenet Thaïs: Meditation

Georges Bizet Carmen: estratti dalla Suite n. 1 e n. 2


 

 

 
 
 

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