L’Ape musicale

rivista di musica, arti, cultura

 

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Festival delle nazioni città di castello

 

Il Festival delle Nazioni in quasi mezzo secolo di vita ha portato in Italia i maggiori interpreti europei e mondiali della musica classica, in una condizione unica di confronto e circolazione delle idee. E Città di Castello è da molto tempo un punto di riferimento per tutti quelli che amano questo tipo di musica.

Negli ultimi anni abbiamo allargato il nostro orizzonte, dando spazio non solo alle grandi tradizioni musicali e alla musica contemporanea (da sempre presente nei nostri programmi) ma anche a linguaggi che appartengono alla musica popolare o a nuove tendenze.

Anche grazie a tutto questo il Festival è cresciuto. C’è un’attenzione maggiore da parte della critica, più spazio nei media nazionali e locali. Ma soprattutto maggiore coinvolgimento del pubblico, anche giovane. Questo crescente interesse da parte dei giovani è senz’altro la novità più significativa che abbiamo registrato nelle ultime edizioni. Insomma la musica classica non è più chiusa in un recinto di appassionati, ma sta conquistando un pubblico più vasto e di tutte le età.

Credo che la formula vincente sia da un lato una certa intransigenza sulla qualità, dall’altro l’aver saputo costruire intorno alla proposta artistica un’idea che porti il pubblico ad appassionarsi a un grande tema legato all’attualità. Questo è il senso del progetto triennale – nella ricorrenza del centenario – dedicato a tre grandi Nazioni coinvolte nella prima guerra mondiale. O quello di aver scelto di ospitare l’Armenia, dando l’occasione al pubblico non solo di ascoltare una musica coinvolgente e suggestiva, ma anche di conoscere la magia e la ricchezza di una cultura lontana e riflettere sulle tragedie che hanno colpito quel popolo.

Non solo la musica quindi per rivelare che cosa nasconde la storia di un Paese, anche se naturalmente resta la nostra chiave fondamentale. I concerti del Festival e le altre occasioni di approfondimento sono legati da un filo che ci aiuta a capire come si è costruita nei secoli la ricchezza (culturale) delle Nazioni.

Giuliano Giubilei

Presidente

 


 

 

 
 
 

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